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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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« PURE IO MI ALLENO... | UN LIBRO PER CASO » |
Non c'è da meravigliarsi, può capitare anche se oggi, con i tempi che corrono, un attimo di stupore, è consentito. A Sora (FR) in un supermercato, un giovane di trent'anni circa ha fissato per pochi secondi una ragazza bionda: lei per niente intimidita, ha ricambiato lo sguardo e forse avrà anche accennato un sorriso, certo è che lei lo ha perso di vista in un baleno, ha girato lo sguardo dappertutto, ma del bel giovanotto nessuna traccia. Lei non ha tentennato e perse le speranze di avvicinarlo, ha pensato bene di affiggere sul vetro della porta di ingresso del negozio, una "letterina" molto eloquente, invitandolo a farsi vivo per avere un ulteriore contato. Insomma, tra letterine appese nel quartiere, gli appelli lanciati tramite i gruppi su FB, lei attende e spera, di poterlo incontrare ancora e...aver un risvolto positivo. Sono incuriosito, chi non ha mai avuto queste occasioni veloci, lampi brevi e intensi, per poter allacciare un'amicizia o qualcosa di più. Spero si abbiano notizie circa l'eventuale sviluppo della storia, mi sono intenerito e ho passato in rassegna tutti i miei ricordi giovanili: azzarola...quante ne ho fermate di ragazze con gli sguardi che azzannano il maschietto a caccia di...incontri casuali. Uno lo ricordo benissimo: fermai una ragazza in centro e la salutai con un nome a caso, lei ci cascò, ma non ricordava dove ci conoscemmo. Insomma, una parola tira l'altra, l'accompagnai in stazione: presi il treno com lei fino a Foggia. Dopo di che, mi tese la mano, mi salutò compiaciuta per la compagnia e io ho...aspettato il primo treno per tornare Bari. Qualcuno non si azzardi a scrivere una mail alla ragazza, spacciandosi per il bel giovanotto. Lei se lo ricorda molto bene...
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