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Messaggi di Febbraio 2021

PREFERISCO GLI...UMANI

Post n°3825 pubblicato il 18 Febbraio 2021 da monellaccio19
 
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Facendo seguito al post di ieri, vi riporto la conclusione della mia avventura telefonica. Una voce femminile registrata subentra a Willy...Coyone e mi conforta: "Resti in linea, la metto in contatto con un nostro operatore in Albania". Dopo venti secondi: "Buon giorno sono Aida, cosa posso fare per lei?".  "Buon giorno a lei Aida,  con Will mi è andata male, il pelandrone purtroppo, non ha potuto darmi una mano per il mio problema, spero possa risolverlo lei". "Mi dica pure, farò del mio meglio". Ho raccontato del problema che mi rallentava il lavoro. Non mi ha mai interrotto Aida, e dopo avermi ascoltato mi dice: "Mentre lei parlava, ho notato dal mio schermo che ha avuto dei vuoti su internet a causa del nuovo modem che ha ricevuto. Ha bisogno di un intervento tecnico, istruisco la pratica e provvederemo subito...", "Un momento, la prego signora, mi può tranquillizzare circa i tempi?". "Certo stia tranquillo, anzi rimanga in linea così provvedo e le do conferma al telefono". "Bene la ringrazio, cortese e zelante...". Resto in silenzio per un paio di minuti, improvvisamente, ritorna in linea e mi dice: "Lei è l'intestatario del contratto? Può dirmi il nome?". Era evidente che volesse un riscontro: "In verità il contratto è intestato al mio 51%...ops... mi scusi, volevo dire mia moglie e ho fornito il suo nome e cognome perché verificasse sul suo visore, io comunque sono Carlo e cognome e sono colui che si interessa delle questioni familiari". "OK, d'accordo....", ancora qualche secondo di silenzio e riprende: "Posso farle una domanda al di fuori del lavoro e del problema che stiamo affrontando?". Senza esitazione: "Ma certo, mi dica..." "Cosa ha regalato per San Valentino a sua moglie?". Azz! Qua, credetemi, mi ha spiazzato e la mia solita sicurezza vacilla paurosamente: "Beh...le dirò Aida, siamo sposati da cinquant'anni e non credo riesca a pensare a un regalo che non le abbia mai fatto, quindi, nulla... le ho regalato un bacio e un abbraccio ricambiato con lo stesso trasporto". "Bravi, io invece mi sono lasciata con il mio ragazzo proprio il giorno di S. Valentino....ci tenevo a lui mi piaceva, mi piace ancora, però alcuni suoi atteggiamenti non li sopportavo più. Così ci siamo lasciati...". Ma porca la miseria mi sono detto, ma come? Mollo un robot, pretendo di parlare con un umano e mi capita Aida che si è lasciata con il suo ragazzo e soffre? Raga' ho preso l'iniziativa e dispiaciuto per lei ho fatto il "blogger", ovvero, le ho parlato per una ventina di minuti, ho dato fiato alle mie idee e posizioni e ho provveduto a rincuorarla e a sollevarla facendo passare in secondo ordine le sue remore; ho concluso con una frase scontata ma che fa sempre effetto: "Aida, fa ciò che ti dice il cuore, ascoltalo, i problemi non gravi si possono risolvere insieme, basta parlarne, ma l'amore è un'altra cosa. Se provi qualcosa per lui, beh hai il dovere di accertare i suoi sentimenti e i tuoi e ricomporre la coppia!". Mi ha ringraziato, mi ha dato il numero della pratica che ha impostato per il servizio tecnico (già martdì era tutto a posto),  l'ho ringraziata anch'io e ho chiuso il telefono. Visto Will? E' chiaro ora perché io preferisco gli umani a...prescindere?

 
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CIAO WILL...

Post n°3824 pubblicato il 17 Febbraio 2021 da monellaccio19
 
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...Chi è Will? Will è l'amico mio, colui che risolve i problemi quotidiani e ci mette...la voce! Siamo nel tempo degli assistenti digitali, coloro che senza un'anima ma forniti di intelligenza artificiale, aiutano gli utenti delle grandi aziende, mettendosi a disposizione e al servizio della comunità. "Will, sono indeciso oggi: faccio bucatini alla matriciana oppure fusilli fantasia?". "Mi spiace non capisco la domanda, non so rispondere!". Azzarola, e lo potevi dire prima, evitavo di mettermi in "priscio" pronto a servirmi dei tuoi preziosi consigli". Non ha avuto torto Will, se lo interrogate su una materia che non sia pertinente al suo lavoro, vuol dire che non avete capito una mazza del compito assegnato all'assistente digitale. Da un po' di giorni sto avendo qualche problema alla rete internet: poiché tutto ciò che io e il mio 51% possediamo in casa, è gestito da WINDTRE, ho chiamato il servizio clienti per denunciare quanto fosse accaduto e chiedere un intervento per risolvere il problema. Dopo la solita trafila della musichetta e del benvenuto, siamo passati alla sequenza numerica: "...prema 1 se vuole...prema 2 se vuole...prema 3 se vuole...". Giunti finalmente alla sezione assistenza clienti, ho pigiato il nr. 13.427 (ekkekazzo tutta 'sto pigiamento di gorgioni) e ho ascoltato la solita voce registrata: "La stiamo mettendo in contatto con un nostro assistente...". Oh, finalmente..."Buon giorno sono Will, come possa aiutarla?". A li morte'...volevo una persona e mi sono ritrovato a parlare con un robot. Ho spiegato il mio problema e sono caduto nel trappolone: Will ha fatto i suoi passaggi prestabiliti dal suo sapere artificiale e purtroppo, non mi dava soddisfazione per quella che era la mia esigenza. Quindi, primo problema: quando parla Will nessuno si può permettere di interromperlo, educatamente o in maniera poco civile, lui va che è un...dispiacere! Allora con la santa pazienza, ho atteso che finisse tutti i  suoi bla, bla, quindi è toccato a me e scandendo lentamente, con voce chiara: "Will, non mi interessano i tuoi consigli, non mi servono perché so già tutto. Pertanto, desidero parlare con un umano, una persona in carne e ossa che si relazioni con me". Okkaxxo, non avevo finito di parlare che: "D'accordo, ti  passo immediatamente una persona". Ari..li morte', e non potevi farlo prima pezzo di...microchip assemblati?

Fine prima parte...domani il seguito. Giuro che sia una storia vera accaduta ieri mattina. E non finisce qui, c'è una morale che desidero porre alla vostra cortese attenzione. Seguitemi e saprete... 

 
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LA GENTE SI..."LAMENTANO SEMPRE"

Post n°3823 pubblicato il 16 Febbraio 2021 da monellaccio19
 
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Premetto che Draghi mi va bene e come spesso dico, "il meno peggio" è sempre la soluzione migliore. In fondo c'è da fare una considerazione semplicissima: se in dieci anni ci sono toccati alla Presidenza del Consiglio Ciampi, Monti e Draghi, personaggi che non sono stati votati dal popolo in legittime elezioni politiche, una ragione ci sarà, o no? Sono stati chiamati per risolvere crisi che i partiti tutti, non sono stati capaci di risolvere. Il popolo invoca elezioni per essere partecipativo e risolutivo democraticamente, ma è costretto a votare quei partiti e quei politici incapaci di fornire fiducia, opportunità risolutive e soluzioni pronte a garantire il buon governo del paese. Insomma, siamo capaci di invocare elezioni immediate per farci governare da chi le vincerà, ma non siamo in grado di comprendere che non è la padella che non funziona, ma è il manico!  Cattiva amministrazione,  casta,  privilegi e tutto il marciume generato da tanta insopportabile classe dirigente.  Ritengo che in un paese democratico sia il popolo sovrano che esprime scelte ed orientamenti, decide del suo destino e della sua condizione politica, sociale e civile. Poiché non pare che le cose vadano esattamente così e non volendo accusare nessuno in particolare, mi prendo la briga, per scherzare e sdrammatizzare (anche se non sarebbe proprio il caso, con l'aria che  tira), di proporvi aforismi e frasi celebri inerenti gli italiani. Lo faccio senza pretese, per giocare ed alleviare l'atmosfera pesante di questi giorni: siamo già ai bisticci e sono passati appena due/tre giorni dall' insediamento del governo. Rischiamo tra mercoledì e giovedì, la probabile caduta di Draghi davanti al senato e alla camera. Andremo a votare con la gioia di chi...non ha capito un kakkio sulla nostra situazione e sui nostri politici.

 

"In Italia, di legale per tutti, c'è solo l'ora: ed anche quella non per tutto l'anno!" (Stellario Panarello)

"L'Italia sarebbe un paese magnifico ...senza gli Italiani!"(G.Prezzolini)

"Secondo gli ultimi dati, il nostro paese confina un po' con il  terzo mondo e un po' con l'altro mondo!"  (Anonimo)

"Siamo un popolo di rivoluzionari ma vogliamo fare le barricate con i mobili degli altri!"  (E. Flaiano)

"Dobbiamo alzare la voce con gli americani: devono capire chi è che ubbidisce qua!"  (Altan)

"Un Italiano è latin lover, due italiani sono un casino, tre italiani fanno un partito!"  (B.Grillo)

"Se il muro di Berlino fosse stato costruito dagli italiani, sarebbe caduto naturalmente!"  (R. Benigni)

"L'Italia cambia così in fretta che non si è mai sicuri di aver pagato la tangente al tipo giusto!" (Altan).

"L'italiano è un popolo straordinario, mi piacerebbe tanto che fosse un popolo normale!"  (Altan)

"La crisi economica sta assumendo livelli preoccupanti: ieri ho incontrato un amico e gli offerto un caffè. Mi ha risposto che, se per me era lo stesso, preferiva che gli dessi...i soldi!"  (Mauroemme)


 

 
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TANTI AUGURI A TE...

Post n°3822 pubblicato il 15 Febbraio 2021 da monellaccio19
 
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La canzoncina è meritata: festeggiare i cento anni del profumo Chanel nr. 5, è un atto dovuto poiché il secolo trascorso, non ha inflitto al noto profumo, alcun colpo basso. Chanel nr. 5 resta tuttora il profumo più venduto al mondo, un classico per antonomasia...irremovibile. Era il 1921 quando Ernest Beaux, profumiere della casa reale russa, ebbe l'incarico da Coco Chanel di approntare un profumo che fosse al di fuori dagli schemi classici dell'epoca: doveva essere un profumo composto, unico e originale. Per la prima volta vengono miscelate essenze naturali di gelsomino e rosa con molecole sintetiche (le aldeidi) che danno alla creazione un tocco originale e indecifrabile.  "Voglio un profumo da donna, con l’odore di donna". Era il grande desiderio della Chanel, non era campata in aria la sua richiesta e i fatti le hanno dato ragione. Un bouquet in cui si uniscono ottanta essenze naturali e sintetiche: rosa di maggio, gelsomino, ylang ylang, sandalo che si mescolano, per la prima volta nella storia, con le aldeidi, che sublimano la fragranza. Diventò uno dei profumi più venduti al mondo, spinto fuori dai confini francesi grazie ai soldati americani che dopo la guerra, acquistavano  la celebre confezione per  portare alle loro donne in America, il rivoluzionario Chanel nr. 5. Il resto è storia: dall'immediato dopoguerra, l'ascesa è implacabile, supportata da grandi messaggi pubblicitari e importatori che provvedono a invadere tutti i mercati del mondo. Nel 1955 la più importante e decisiva testimonial della fragranza, diventa Marilyn Monroe che durante un’intervista dichiara: "Cosa indosso a letto? Che domande…Chanel No°5, ovviamente". La frase diventa il miglior messaggio per vantare il profumo destinato a tutte le donne. Oggi non ci sono cedimenti e il tempo non lascia segni: le tante proposte e le tante presentazioni, hanno arricchito il potere di vendita e non a caso in “pole position”, dopo un secolo, resta sempre Chanel. Ma perché quel nome e quel numero? Secondo le abitudini di cento anni fa, ai profumi si attribuivano nomi di fantasia ma Coco volle marchiarlo con il suo cognome, mentre il numero 5 non è altro che il suo numero fortunato e...si è visto! Quante ne ho regalate di bottigliette di quel profumo: facevo lo sborone con le ragazze e andavo alla grande specie per acchiappare. Anche mia moglie ha goduto, agli inizi del nostro rapporto, di quel ricercato profumo. Lei come Marylin e io, come un pezzente, mi dibattevo tra "EAU de FOGNE” o “EAU de SCAMORSE”. Che tempi!


 
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SEMBRAVA ACCADESSE... MA DRAGHI...

Post n°3821 pubblicato il 14 Febbraio 2021 da monellaccio19
 
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E cosi, il governo Draghi, è partito lasciandosi alle spalle qualche delusione e l'amaro in bocca  a tanti. V'erano stati accenni più che giustificati, circa la presenza delle donne nel governo da presentare, ma quei 15 uomini contro solo 8 donne, è un boccone indigesto non andato giù facilmente, specie a me! Si riteneva che il buon Mario fosse più equilibrato nella distribuzione dei posti da assegnare, ma così non è stato. Le battaglie si protraggono, si allungano i tempi e per il momento ci accontentiamo solo delle promesse non mantenute. Ne ho piene le tasche di frasi fatte e rifatte, trite e contrite. Modelli, stereotipi, archetipi e uscite del tipo: "Te l'avevo detto io!". Basta. Ora basta veramente. Uomini e donne, una volta per tutte, sfatiamo 'sta cazzata delle differenze sessuali, dei gusti, delle scelte, dei comportamenti, degli approcci: "Il maschietto è interessato al sesso e la femminuccia all'amore!". Ma quando mai?  Siamo  in un fazzoletto ormai, non c'è più distinzione, sono decenni che si batte sullo stesso chiodo, non se ne può più, s'è rotto i marroni  anche il...chiodo!!! Guardiamoli da vicino questi famigerati luoghi comuni e convinciamoci: "Gli uomini vogliono una compagna sexy e le donne un partner benestante". In giro c'è una pletora di uomini e donne che si scelgono senza tener conto d'altro che non sia l'istinto: massima imprevedibilità e al diavolo le aspettative!". I maschi sono promiscui e le donne monogame". Altro luogo comune noto e diffuso; la verità è che i coglionazzi vanno in giro a raccontare fantasiose e intriganti esperienze, le donne invece, più riservate e garbate, sono restie e meno loquaci sull'argomento. Interrogate in merito, non nascondono con molta onestà che anche loro, perché no, un pensiero alla promiscuità...lo fanno!. "La capacità di scegliere attentamente il partner e conquistarlo". Ancora un'errata credenza. Le femminucce e i maschietti sono sullo stesso piano perché, è dimostrato anche questo, tendono entrambi a costruire un rapporto paritetico e ricorrendo a piccoli sacrifici, rinunciando a qualcosa, attuano il noto "Effetto Michelangelo" ('sto effetto non lo conoscevo, pensavo fosse un purgante), ovvero: l'intesa sessuale si scolpisce a colpi di scalpello! Bella roba! D'ora in avanti i partner avranno un terzo incomodo nel letto: la cassetta degli attrezzi!  Se malauguratamente la donna sbagliasse un colpo con il martello e colpisse proprio lì.... allora sarebbe giusto definirla una....scassap***e. Ci sarebbero ancora altri luoghi da sfatare e frantumare: l'orgasmo femminile, per esempio, il classico dei classici: macigno pesante e quasi irremovibile. L'ottanta percento circa delle donne, nelle relazioni durature nel tempo, raggiunge il piacere tanto quanto il partner. E' vero anche e va considerato, che le donne hanno, per un aspetto psicologico e per una questione anatomica, fisiologicamente meno orgasmi degli uomini.  Il momento più ridicolo dell'atto sessuale resta sempre, il maschietto tronfio e sicuro di se, che dice: "Ti è piaciuto, cara?" E la femmina tutta accalorata e ancora sconvolta: "Ma va' a cagare!". Questo  in verità, non mi sembra proprio un luogo comune, ma un'esortazione esplicita, convinta e...documentabile!!! Insomma, se da una parte vogliamo le donne nei posti che contano e nel pieno rispetto dell'uguaglianza di genere, dall'altra continuiamo a vivere di pregiudizi, stereotipi e luoghi comuni. Decidiamo una volta per sempre: cosa vogliamo noi uomini e cosa vogliono le donne, a prescindere da Draghi che ha disatteso le aspettative!



 
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