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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 19/10/2017
Ieri accennavo alla potenziale capacità della rete di analizzare, studiare, rilevare tutto ciò che capiti sotto gli occhi. Non importa di cosa si tratti, l'importante è cercare, scovare storie, avvenimenti di cronaca, tv, comunicazione, politica e società. Ognuno riversa la sua attenzione su tutto ciò che possa incuriosirlo personalmente o ancora meglio, possa destare la curiosità e l'interesse di tutto il web. Ecco un chiaro esempio di come si possa creare un alone di mistero su un opera pittorica muraria eseguita nel 1937: 6 pannelli che il maestro italiano Umberto Romano appose sulle mura del Ufficio Postale Centrale di Springfield (in USA ci sono 71 città con lo stesso nome in 36 stati). Romano ha vissuto tra Italia e Usa: nato a Salerno, si trasferì con la famiglia nel Massachusetts a Springfield sin dall'età di nove anni, là ha studiato, si è specializzato nella pittura mentre occupava posti importanti tra musei, gallerie artistiche e scuole di pittura. Uno dei pannelli è quello che vedete in alto: si riferisce alla nascita della città di Springfield dovuto all'incontro del navigatore inglese Signor Pynchon e le due tribù di indiani i Nipmuc e i Pocumtuc. Non vado oltre per non annoiarvi, ma questo pannello, orgoglio ancora oggi della città insieme agli altri cinque che raccontano l'America, è storicamente contestualizzato nel 1630. Capitato sotto gli occhi di qualcuno ottimo osservatore, contiene una rilevante e inquietante curiosità. Molti di voi forse avranno letto da qualche parte questa storia nel web, tuttavia mi piace proporvelo proprio per farvi intendere di che pasta sono fatti gli webeti. Per chi non conoscesse il dipinto e non fosse al corrente della curiosità rilevata, sapreste notare, osservando attentamente tutta la scena, quale sia il dettaglio, il particolare inquietante?
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E così, il prossimo referendum che si terrà in Lombardia e Veneto, oltre ad avere tante buone ragioni che lo suffragano stando a quanto dichiarano Maroni e soci, sarebbe anche un necessario input per il sud affinché impari una volta per sempre, a spendere bene i soldi di cui gode. Clap..clap...clap....non sono applausi, ma buffetti che mi piacerebbe dare sulle guance carnose del nostro grande uomo politico. Beh, caro Maroni, sappiamo sbagliare da soli, quindi niente suggerimenti, niente lezioni e scendi pure dalla cattedra. Il referendum che si terrà il 22 ottobre nelle due grandi regioni settentrionali, è una porcata inutile e sprecona perché quanto si chiederà agli elettori, è previsto dalla nostra costituzione. Pertanto non saranno i cittadini chiamati alle urne a decidere: in caso di un sì, loro procederanno come potrebbero fare anche in caso di un no, alla richiesta dell'autonomia. Il giochetto referendario con la scelta di questa data, serve solo a fare campagna elettorale per le prossime elezioni siciliane (molto importanti politicamente) e per creare un ulteriore e solido trampolino di lancio per le politiche dell'anno prossimo. Costo totale per le casse lombarde cinquanta milioni di euro, una cifra che se risparmiata, avrebbe potuto essere impiegata per servizi o opere destinate alla comunità. Inoltre, e qui Maroni e company svelano apertamente come stiano facendo la sceneggiata farlocca, cioè la decisione di munire i cittadini di tablet per esprimere elettronicamente il voto. Pochi sanno chi sarà a fornire i tablet e chi gestirà l'operazione finale per la raccolta e la determinazione finale dei rislutati. La gara d'appalto, guarda un po', è stata vinta dalla società olandese "Smartmatic" una grossa società specializzata in questo genere di operazioni: nel 2006 provvide a gestire un colossale fiasco elettorale dove votarono cani, persone e...morti. L'America da allora ha inserito la società in lista nera. Poi nel Venezuela, ha gestito le elezioni per Chavez grazie al rapporto molto amichevole che Angelo Mugica fondatore dell'azienda, intratteneva con il candidato e i suoi eredi. Anche in questo caso, con la supervisione dell'OAS organismo europeo chiamato a controllare la validità dei risultati, si scoprì come tutto l'apparato inaffidabile, perdesse credibilità sulla segretezza del voto violato. Infine, tanto per non farsi mancare nulla, la Smartmatic ha vinto gare per 300 milioni di dollari per gestire elezioni in paesi sottosviluppati dove il "fai da te" impera alla grande, ovvero, per vedere elezioni libere, giuste, democratiche e credibili in quegli stati, dovrebbero presenziare una mezza dozzina di organismi mondiali per verificare la corretta gestione, e per poi sentirsi dire che qualcosa non ha funzionato! Costo per la Lombardia per questi signori: 23 milioni di euro. Orbene, senza farsi prendere dai pregiudizi, come è possibile che Maroni non conosca questi conclamati fatti poco rassicuranti? E vorresti insegnare a noi del sud come si fa a risparmiare? Ieri sei apparso anche in tv con al tuo fianco Silvio che appoggia il referendum. Anche lui, tanto per distogliere l'attenzione dei problemi che contano e pesano, ha proclamato che quando sarà lui a dirigere tutta la baracca italiana, solleciterà tutte le regioni a chiedere l'autonomia! Insomma, i cattivi maestri non imparano mai e se dovessero dare lezioni, probabilmente insegnerebbero ai nostri politici come si possa "trasgredire alla milanese" ancora meglio con classe, con stile e lasciando perdere i tempi andati della "Cassa per il Mezzogiorno" dove allungare le mani verso la cassa, era obbligatorio. Oggi si fa diversamente e loro vorrebbero insegnarcelo? Ma andate affan' cucolo!
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