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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 02/04/2018
Ehi voi, immaginate di entrare nel vostro solito bar e di ordinare il solito caffè. Il barista esegue e vi pone la tazzina davanti. C'è qualcosa che vi incuriosisce, una scritta sulla tazza: "Nuoce alla salute e può provocare il cancro". Azzarola! Così, all'improvviso vi trovate come accade per le sigarette, di fronte ad un consiglio mascherato da avvertimento. La ragione che abbia indotto un giudice californiano a "bandire" il caffè, è fornita dall'acrilamide, una sostanza cancerogena che si crea e si diffonde nella fase della tostatura. Poiché la legge di quello stato prevede che in presenza di sostanza che potrebbero provocare il cancro sia indicato sulle confezioni, il giudice di Los Angeles ha preventivamente obbligato i produttori a porre la scritta malefica su tutte le confezioni. Orbene, tanto per non fare terrorismo, cominciamo col dire che nulla sia accertato, nulla sia ancora chiaro ed evidente; si lavora per stabilire definitivamente quali mali possa provocare l'acrilamide all'uomo, alla donna e al feto. Una cosa è certa: già il caffè in America lo si può definire un beverone d'acqua marrò tendente al nero; una brutta copia di ciò che siamo abituati a sorseggiare noi italiani. Inoltre, vanno in giro con questi bicchieroni in cartongesso che impressionano solo chi li vede: "Ma che caxxo c'è dentro?". E infine, lo bevono con la...cannuccia. Ecco io porterei avanti il divieto di consumare caffè senza la paura della sostanza cancerogena: è pericoloso già da se berlo in quelle condizioni assurde. Poi la grande catena "Starbucks", padrona del mercato americano del caffè ...ops...della brodaglia di cui sopra, per il momento tace, nessun segnale e aspetta evidentemente una definitiva ingiunzione giudiziaria. Ora giriamo la medaglia perché in fondo è questa la vera notizia che volevo darvi: il caffè (massimo tre tazzine al giorno) quello forte che piace a noi italiani, fa bene al cuore, previene gli infarti e le calcificazioni arteriose. Beh questa è la rete amici miei, passiamo da una notizia all'altra: la stessa, esattamente al contrario. Allora, 'sto caffè che fa? Si può bere o non si può bere? In California pare di no e si attendono riscontri definitivi, in Brasile lo studio portato avanti dalla Università di San Paolo, ci indica che il caffè non faccia male e se consumato entro le tre tazzine al giorno, può solo aiutare a star bene. Adesso scopriremo che a far male siano tutte quelle cose di cui abusiamo normalmente! Pertanto, io continuo ad entrare nel mio bar per prendere uno dei due caffè giornalieri che mi permetto al mattino intorno alla 10 e il pomeriggio intorno alle 16. Voi fate come vi pare. Del fumo parliamo una altra volta, altrimenti vi spaventate!
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