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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 16/04/2020
Oltre quindici anni di studi, ricerche, pagine e pagine di testi antichi lette e rilette, commissioni ecclesiastiche, dottori della Chiesa, si sono misurati e confrontati, sulla preghiera più antica e referenziale del mondo cattolico e cristiano: il Padre Nostro. La CEI (Conferenza Episcopale Italiana) ha deliberato una correzione essenziale inserita nella preghiera del Padre Nostro: nel nuovo Messale e a decorrere dalla domenica di Pasqua, nell'orazione viene sostituita la frase "...non indurci in tentazione..." con "...non abbandonarci alla tentazione...". In verità la sostituzione è in vigore sin dal novembre 2019, ma si è concesso tempo fino a Pasqua perché tutti i cristiani prendessero atto del cambio epocale e si abituassero alla nuova frase nella preghiera. Il Padre non cambia, la tentazione resta e a cambiare sono i due verbi: indurre e abbandonare. Fortemente voluta anche da Papa Francesco, si è resa necessaria la nuova formula per evidenziare come Dio non possa assolutamente indurre i suoi figli a cadere nella tentazione: chi ci cade non ci cade per colpa del Padre e non viene spinto da Lui, ma da Satana. Siamo noi che tentati dal demonio cadiamo e solo da Dio possiamo ricevere la mano d'aiuto per risollevarci. Quindi, per il cristiano non c'è abbandono e v'è solo la partecipazione del Signore affinché il Suo ruolo sia estraneo alla caduta, concedendoci una partecipazione di correità e di attenuanti generiche. Il conflitto del resto, è sempre quello e si perde nella notte dei tempi: Satana incombe, si intrufola, accusa il Signore Dio nostro come un PM agguerrito pronto a trascinarci in quel deserto dove gli viene facile adescarci, mostrarci la sua potenza terrena e convincerci con i suoi alettanti argomenti. Pertanto Dio non è disponibile a mantenere un ruolo di "induttore", ma prende le nostre difese e non ci abbandona mai, sia nella caduta scivolosa verso il peccato e sia per la prontezza nel cavarci fuori dal peccato. Questa è il grande mutamento, semplice nella struttura sintattica, ma profondo nel senso dei ruoli essenziali: la tentazione è frutto di Satana e solo lui ci induce, al Signore resta il grande amore per tutti i suoi figli e quindi, pronto a non abbandonarci nel peccato. Infine per chi non fosse debitamente informato, ricordo che altre due piccole modifiche sono state istituite per mutare punti molto importanti. Sempre nel Padre Nostro: "...come noi li rimettiamo..." viene così cambiato: "...come anche noi li rimettiamo. Per quanto riguarda il "Gloria": "...pace in terra agli uomini di buona volontà...", la nuova frase è: "...pace in terra agli uomini, amati dal Signore...". Piccoli interventi per rendere le nostre preghiere più pregnanti e legate a nostro Padre che è Dio in terra e i cielo.
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