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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 02/12/2020
Saprete tutti della "Lotteria degli Scontrini" partita ieri e organizzata dal governo non solo per sollecitare i cittadini a spendere e quindi dare una mano alla nostra economia in forte sofferenza, ma per "obbligare" tutti gli esercenti all'emissione degli scontrini. Quindi, servendosi di un bell'amo grosso e un'esca appetitosa, il governo indurrebbe a battere scontrini i più riottosi e i più evasori. Vedremo come andranno gli acquisiti e speriamo di raccogliere buoni risultati. Tuttavia, chi pesca nel torbido, ha già messo bocca sull'operazione della lotteria: a suo dire e non solo lui, la lotteria è un modo, un sistema per tracciare non solo chi emette scontrino fiscale, ma anche il consumatore che sarà costretto a fornire un codice personale all'esercente nel momento in cui paga. Quel codice è importante ai fini dell'estrazioni per assegnare i premi della lotteria: il sorteggio appunto vale se viene indicato il codice che ciascuno di noi, se volessimo partecipare, dovrebbe richiedere al sito "www.lotteriadegliscontrini.gov.it". La polemica che si è scatenata in rete, vede la Giorgia Meloni e la destra a battersi per le insidie nascoste in questa lotteria. Siamo alla disputa bella tosta: i cittadini, secondo le puntualizzazioni espresse da coloro che temono l'iniziativa, serve a tracciare, a conoscere tutti i movimenti dei consumatori, ossia, tutte le operazioni che costoro faranno per pagare tutti gli acquisti fatti: non solo con pagamenti elettronici, ma anche con pagamenti in contanti. Beh, una bella mazzata se lo stato mettesse il naso negli affari nostri: conoscerebbe i nostri movimenti e potrebbe servirsene a suo piacimento. Ma all'attacco dei malpensanti, v'è l'intervento di chi ha voluto rintuzzare la proditoria aggressione: non è vero, il codice che viene stampato sullo scontrino è anonimo ed è espresso in cifre e con il codice a barre. Niente altro e quindi non si può risalire a nomi e cognomi. A sostegno di questa precisazione che smonterebbe la cattiva fede e le malignità della destra sempre pronta a scombinare e a mettere in cattiva luce il governo dei cialtroni, c'è la prova che il sito è stato assediato da moltissima gente per richiedere il famoso codice, l'unico codice personale che servirà per tutti gli acquisiti. Tanto è vero che il sito ufficiale che ho citato più su, dove appunto si richiede il codice, è andato in tilt per le troppe pressioni ricevute: troppi ingressi e alla fine è saltato. Si dovrà avere pazienza e ripetere le operazioni per entrare nel sito. Come vedete non c'è pace, non c'è tregua e ogni occasione è ghiotta per polemizzare. Orbene, per concludere il post, mi concedo un'osservazione imparziale e schietta: se è vero che il famigerato codice non consente alla gestione lotterie di identificare il possessore, di contro, è anche vero che per richiederlo è necessario fornire il codice fiscale dell'interessato a riceverlo. Pertanto, non per fare il "bastian contrario" ma per onestà intellettuale, quel codice fiscale di ognuno di noi, associato al codice della lotteria, servirebbe al governo, alla Agenzia dell'Entrate o no? Domanda legittima la mia, ma lo chiedo così...per un amico!
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