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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 05/12/2021
"Dividere i bagni per "uomo" e "donna" è violenza di genere". E' la prima affermazione del manifesto apposto per facilitare l'approccio ai bagni "unici", appena avviati nell'intero complesso dell'Università di Pisa, antico e prestigioso ateneo tra i più qualificati al mondo. E così, come ebbi ad anticiparvi lentamente ma inesorabilmente, si prosegue con gli "aggiornamenti" dovuti alla parità di genere. Già il manifesto fa un riferimento generico che non mi piace: "A casa tua come sono i bagni? Divisi per genere?". E i caxxi tuoi quando te li farai?", siamo alle risposte pesanti poiché le provocazioni, sono di pari grado. Cosa c'entrano i bagni di casa? Pasticciamo sempre di più per inseguire chimere, questa è una verità ineludibile. Dopo l'asterisco al posto della vocale finale, dopo la schwa, dopo l'eliminazione dei saluti pragmatici e consueti, ora ci toccano i bagni aperti a tutti! In una settantina di palazzine del campus di Pisa, sono stati apposti i cartelli e si fanno paragoni irriverenti: il traffico che possa esserci per i bagni dell'ateneo, comparati ai bagni di casa. Follia e se non si pone un freno sarà peggio, visto che il "collettivo rosso" pare deciso a raggiungere gli scopi prefissati. E pensare che l'università di Pisa, abbia tanti problemi urgenti da risolvere e non più rinviabili. Ovviamente la polemica infuria, e nessuno che si metta di buzzo buono per capire che non sono queste stronzate che cambieranno il mondo: il rispetto lo dobbiamo a tutti, siamo a considerare tutti i generi e non solo uomini e donne. Ma se continuiamo di questo passo, badando a forme effimere e poco utili, si rischia di allontanare tutti coloro che del problema di genere, se potessero buttarlo a mare...lo farebbero! Non rompete le scatole con 'ste menate e arricchite la cultura di tutti affinché non debba essere un cesso a stabilire i diritti e i doveri di tutti.
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