Creato da movimentoscio il 31/05/2006

SCIO'

libero movimento contro la mafia

 

 

Post N° 52

Post n°52 pubblicato il 27 Aprile 2007 da movimentoscio
Foto di movimentoscio

Seconda giornata "pizzo free" a Palermo

Per il secondo anno, nei giorni 5-6 maggio, si svolgerà a Palermo la giornata "pizzo free" promossa dal Comitato Addiopizzo di Palermo per la promozione del consumo critico. I ragazzi delle scuole, delle associazioni, dei movimenti, i commercianti, i cittadini, i rappresentanti delle istituzioni si confrontano e festeggiano insieme la possibilità di contrastare, attraverso una scelta consapevole di consumo, la mafia ed il racket delle estorsioni. Anche noi saremo lì, con loro.

 
 
 

Post N° 51

Post n°51 pubblicato il 25 Aprile 2007 da movimentoscio

“Scripta manent”
di Luca Maci


E’ di questi giorni la notizia che, in vista delle prossime elezioni amministrative di Palermo, il Comitato Addiopizzo ha proposto ai candidati a sindaco la sottoscrizione di un impegno pubblico in favore del consumo critico, della lotta al pizzo, alla mafia, all’abusivismo.
Bene, forse avremmo dovuto anche noi pretendere un’analoga sottoscrizione nel momento in cui chiedemmo, ed ottenemmo, seppur con fatica, un pubblico confronto tra i candidati a sindaco sui temi della legalità e della lotta alla mafia, alla vigilia delle scorse elezioni amministrative della Città di Lentini.
Auspicavamo, allora, e continuiamo ancora a farlo, finalmente, dopo lunghi anni di “cecità politica”, un nuovo e più forte impegno a favore dei cittadini, della città, una lotta aperta alla mafia.
Purtroppo, finora, tutte le promesse fatte allora a noi ed alla città intera non sono state mantenute, e le pratiche relative inevase (dall’affissione dei cartelli e degli adesivi antimafia alla redazione del regolamento per il cottimo fiduciario, il controllo della trasparenza e della legalità sugli appalti e sulla gestione dell’amministrazione cittadina a garanzia della collettività, l’allontanamento di alcuni “loschi figuri” dalla politica e dalle stanze del potere cittadino, e tanto altro).
Attendiamo ancora questa presa di posizione concreta contro la mafia ed i suoi affari, un coordinamento cittadino con le associazioni operanti in questo campo e le forze dell’ordine, per un’azione congiunta. Fortunatamente si è ancora in tempo. Certo, di tanto in tanto ricordarlo non fa male, a nessuno.

 
 
 

Post N° 50

Post n°50 pubblicato il 06 Aprile 2007 da movimentoscio

Tra le uova, gioie e dolori
di Luca Maci


Giornate intense queste prepasquali siciliane, nel bene e nel male.
Forse qualcosa comincia a cambiare; dopo tante richieste, mosse da più parti in più occasioni, la commissione parlamentare antimafia ha proposto un codice di autoregolamentazione dei partiti per la scelte dei candidati nella formazione delle liste elettorali, prevedendo l’esclusione dei cittadini rinviati a giudizio per reati connessi all’associazione mafiosa, l’estorsione, l’usura, il riciclaggio. In realtà, purtroppo, il codice etico, che dovrebbe trovare attuazione già dalle prossime elezioni amministrative, rimane applicabile ai candidati ai consigli comunali e provinciali, prevenendo così eventuali successivi scioglimenti per infiltrazione mafiosa degli stessi. Bene, ma non basta; perché in tal modo ci ritroveremo comunque, come già accade, personaggi “indesiderati” a rappresentarci nelle più alte sedi democratiche (consigli regionali e  parlamento), probabilmente anche con cariche di primo piano, di alta responsabilità controllo e garanzia.
Velocemente, si dovranno trovare degli strumenti con i quali ampliare queste regole all’intera rappresentanza politica, pretendendone la rigida applicazione, senza se e senza ma. Ma qui il problema sarà quasi paradossale: riuscirà la politica a svolgere contemporaneamente il ruolo di controllore e di controllato? Scusate se ne dubitiamo, pur sperandoci.
E qui subentra un’altra responsabilità morale, quella degli elettori; già perché qualcuno poi li voterà questi personaggi del malaffare mascherati da gentiluomini! Per cui anche l’elettorato dovrà impegnarsi a non votare più tali personaggi già quando, seppur non indagati e/o condannati, si sappiano essere, come si dice, “in odor di mafia”.
Certo per questo occorre rimettere, cosiccome invece l’attuale legge elettorale nega, il diritto/dovere di scelta dei propri delegati ai cittadini. Nel caso in cui, poi, questa tanto agognata “pulizia” interna della politica sia impedita da una qualche legge in vigore, si metta in conto di rivederla nell’ottica, ora, di un vero garantismo (non più alibi), della giustizia e della libertà della collettività, perfino al di sopra delle singole libertà individuali quando queste finiscono per essere lesive del bene comune. Si neghi pure, allora, cosiccome previsto dalla Costituzione, il diritto di voto, attivo e passivo, nei casi di “indegnità morale”. Si approntino nuovi strumenti, e si ripeschino le decantate proposte (si veda ad es. il disegno di legge Lazzati), che mirano a tranciare i consolidati rapporti mafia-politica che la Sicilia e l’Italia intera subiscono ormai dal lontano ’43.

Fortunatamente sono passati già da tempo gli anni in cui si affermava che”la mafia non esiste” ma ancora con gran travaglio si ammette l’interrelazione tra gli interessi mafiosi e la gestione del potere e degli affari attraverso pubblici rappresentanti e dipendenti.
I recenti arresti del trapanese hanno messo in luce la commistione d’interessi ed un perfetto coordinamento in un sistema di potere condiviso tra mafia, politica ed imprenditoria attraverso, tra l’altro, la gestione delle aree edificabili (in realtà agricole riconvertite, di concerto, a scopo di lucro) e delle costruzioni, l’imposizione di prezzi e fornitori, la manipolazione del mercato. Dalle indagini è resa evidente la volontà e la capacità di interferire, o addirittura di delineare, nelle decisioni politiche attraverso la manipolazione di strumenti pubblici come i Piani Regolatori Generali, attraverso un sistema corruttivo ben radicato e diffuso.
Speriamo, quindi, che questi fatti siano d’insegnamento e facciano da monito anche per la nostra realtà locale.

Infine, non resta che condannare un gesto più che spiacevole compiuto a Termini Imerese dove ignoti hanno sradicato l’albero piantato in memoria di Peppino Impastato, personaggio-simbolo dell’opposizione civile e pacifica allo strapotere mafioso. Anche nel caso in cui si tratti di una “ragazzata”, è inquietante che ci siano dei ragazzi che pensino comunque di calpestare la memoria di coloro i quali hanno lottato, e pagato con la morte, per la nostra libertà, e di infierire attraverso dementi slogan inneggianti alla mafia.

Intanto qualcuno rilancia con la caccia a Matteo Messina Denaro. In questa lotta, chi si ferma è perduto!

 
 
 

Post N° 48

Post n°48 pubblicato il 02 Aprile 2007 da movimentoscio

Pasqua coi botti
di Luca Maci

Nulla è cambiato. Mentre la politica cittadina, dalla maggioranza all’opposizione, è distratta dai riequilibri di palazzo, troppo presa dal conteggio delle poltrone in salvaguardia di poteri e poteruncoli, in barba, come sempre, agli interessi ed ai bisogni dei cittadini, la città si ritrova ancora una volta di fronte ad una realtà barbara, cruda.

La scorsa notte, infatti, si è consumato un atto di intimidazione ai danni dell’Arch. Salvatore Danna, dirigente del IV settore dell’Ufficio Tecnico Comunale di Lentini la cui auto è stata incendiata nel parcheggio sottostante l’abitazione. Ovviamente, ci viene da pensare, l’atto non può che essere collegato al ruolo di responsabilità ricoperto dall’architetto all’interno dell’ufficio. Quali interessi hanno fatto scomodare questi “simpatici ambasciatori del crimine”? Quali operazioni in corso sono degne di tale interessamento?

Purtroppo l’Ufficio Tecnico Comunale, ormai da tempo obiettivo di atti di disturbo (si pensi ad es. ai ripetuti furti subiti), rappresenta uno dei campi di battaglia, a livello comunale, tra la resistenza civica ed il sopruso criminale. La gestione degli ingenti capitali pubblici, attraverso appalti, concessioni, permessi, chiaramente attira gli interessi della mafia e dei comitati d’affari che spesso vedono l’avallo di politici compiacenti o conniventi.

Già un anno fa, in occasione dell’incontro “Legalità e buon governo, a Lentini” avevamo avuto modo di sollevare la questione, chiedendo maggiori garanzie e misure speciali nel controllo e nella gestione degli appalti pubblici, a garanzia dei cittadini e, perché no, dei funzionari pubblici stessi.

Certo, ad un anno di distanza, poco o nulla si è fatto. A poco o a nulla servono certi protocolli sulla legalità “da passerella”, senza lode e senza infamia, promossi da alcuni consiglieri comunali ed approvati ovviamente all’unanimità, che non sono altro che veri e propri crogiuoli, “copia ed incolla” dalle normative vigenti in materia.

Non è certo questo l’impegno che ci si aspetta da un’amministrazione che da sempre ha sbandierato la legalità quale obiettivo primario del suo governo cittadino. Nesun atto concreto, forte, si è registrato finora in contrasto al fenomeno mafioso, alla corruzione, all’economia inquinata e soffocata dal pizzo e dalle regole imposte dalla mafia locale. A poco servono, così, le manifestazioni, gli incontri, i dibattiti se ad essi non si dà seguito con atti che vadano a salvaguardare la libertà dei cittadini e ad ostacolare gli interessi mafiosi.

Infine, a coloro i quali faticano, giornalmente, per poter svolgere le loro mansioni in piena libertà e capacità di discernimento, contro imposizioni e pressioni di qualsiasi genere, va la mia personale solidarietà.

 
 
 

Post N° 47

Post n°47 pubblicato il 02 Marzo 2007 da movimentoscio
Foto di movimentoscio

A Siracusa, "Liberi tutti" 

Bruno Piazzese, noto imprenditore siracusano vittima del racket delle estorsioni, promuove un incontro/dibattito sui temi della lotta alla mafia e dell'astensione dal pagamento del pizzo.
L'appuntamento è per domenica 11 marzo all'irish pub Ulisse di Ortigia, ore 17:30.
Interverranno Pina Maisano Grassi, Rosario Crocetta, l'On. Giuseppe Lumia, l'On. Tano Grasso, l'On. Francesco Forgione, l'On. Ettore Rosato, noi del movimento Sciò insieme ai ragazzi di Adesso ammazzateci tutti e di Addiopizzo.

 
 
 

Nascerà ADDIOPIZZO SIRACUSA

Post n°46 pubblicato il 02 Marzo 2007 da movimentoscio

Dopo poco più di due anni di attività del Comitato Addiopizzo di Palermo, è nato, qualche tempo fa, Addiopizzo Catania. Adesso si sta organizzando la formazione del comitato nella città di Siracusa.
Chiunque sia interessato può rivolgersi ai ragazzi di Siracusa contattandoli alla mail
gpcavarra@hotmail.it oppure rivolgendosi ai ragazzi dei comitati Addiopizzo.

 
 
 

Post N° 45

Post n°45 pubblicato il 27 Febbraio 2007 da movimentoscio

Intervento del Movimento Sciò nell’incontro pubblico di Venerdì 2 Marzo, Carlentini

“ Impegno civile contro vecchie e nuove mafie”

 5 domande a Francesco Forgione:

In occasione di “ControMafie”, nel suo intervento il presidente del consiglio Romano Prodi si impegnò pubblicamente di formulare al più presto ILTESTO UNICO ANTIMAFIA.

- Possiamo sapere a che punto sono i lavori?

- Quali sono le cose più importanti che sta facendo la Commissione Antimafia e quali sono le priorità assolute da adottare al più presto contro il fenomeno mafioso?

 

- Parlando di infrastrutture e di grandi investimenti economici in Sicilia e in Italia in genere (si pensi ad esempio al ponte sullo stretto, all’ autostrada SR/CT, al probabile ampliamento della base di Sigonella e altro), non si possono non prevedere sistemi solidi di controllo sui capitali investiti, sulle imprese coinvolte ed interessate, sui tentativi di gestione della mafia. Quali misure di prevenzione è possibile e s’ intende mettere in atto in tal senso?

 

- Gli ultimi anni hanno prodotto, fortunatamente, diverse aggregazioni associazionistiche, comitati, movimenti. La società civile ha vissuto un importante risveglio che occorre, però, ottimizzare e coordinare per una sua maggiore incisività, anche on collaborazione con la Magistratura e le Forze dell’ Ordine. Quali possibilità?

 

- Abbiamo appreso, dal suo programma per la Commissione Antimafia, la volontà di rompere un tabù decennale sulla questione morale della politica, attraverso la definizione di regole precise, per l’ oculata scelta delle rappresentanze. Auspicando che tutto ciò possa definirsi in tempi brevi, può dirci se ha già in merito delle proposte concrete?

 

- E’ evidente che oggi la mafia non è più quella del passato: si manifesta in forme diverse da quelle della “vecchia mafia”, andando ad occupare nuovi settori economici e sociali. Quali sono, a suo giudizio, nella società d’ oggi, i settori a rischio di maggiore contaminazione mafiosa?

 
 
 

Post N° 44

Post n°44 pubblicato il 25 Febbraio 2007 da movimentoscio

"Impegno civile contro vecchie e nuove mafie"

Il Comune di Carlentini con il Circolo di Conversazione, LA.LA. e l'Associazione La Meta, ha organizzato, per giorno 2 Marzo alle ore 18.00 presso il Centro Polivalente di Carlentini, l'incontro-dibattito dal titolo

"Impegno civile contro vecchie e nuove mafie"

All'incontro interverranno:
- On. Francesco Forgione, Presidente della Commissione Nazionale Antimafia
- Dott. Ugo Rossi, Procuratore Agg. della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania
- Prof. Francesco Siracusano, Docente di Diritto Penale nell'Università "Magna Graecia" di Catanzaro
- Avv. Enzo Guarnera, già componente della Commissione Regionale Antimafia della Sicilia.

 
 
 

Post N° 43

Post n°43 pubblicato il 30 Gennaio 2007 da movimentoscio
Foto di movimentoscio

Consenso Negato

Sabato 17 Febbraio si terrà a Reggio Calabria, organizzata dal movimento Ammazzateci tutti, la manifestazione "Mafie: consenso negato!".
Centinaia di giovani e studenti manifesteranno unitamente il loro dissenso alle mafie.
Speriamo che i giovani lentinesi e carlentinesi si mobilitino e partecipino numerosi a questa manifestazione.

http://www.ammazzatecitutti.org/17febbraio/

 
 
 

Post N° 42

Post n°42 pubblicato il 14 Gennaio 2007 da movimentoscio

Alza la testa...

... non fare come loro!

immagine


 
 
 

SCIO’, libero movimento contro la mafia, nasce a Lentini dall’idea di un gruppo di ragazzi con l’obiettivo di promuovere campagne di sensibilizzazione alla lotta alla mafia ed all’astensione dal pagamento del pizzo.

Il movimento si propone come elemento aggregante per tutti i liberi cittadini e per le associazioni operanti, a vario titolo, nel territorio lentinese, attraverso la condivisione di ideali comuni, aconfessionali ed apartitici, nell’interesse e per il bene della nostra comunità, alla ricerca di un possibile riscatto, sostanziale più che formale, di un  popolo troppo e troppo a lungo ricattato, oppresso e mortificato.

SCIO’ vuole abbattere il muro dell’omertà, del consenso tacito o del mancato dissenso; SCIO’ vuole cancellare i tabù e dar voce alla ribellione; SCIO’ vuol dire NO ALLA MAFIA (!), in tutte le sue manifestazioni: perché la mafia non è solo quella dei mafiosi, quella degli estorsori o degli assassini; la mafia è un atteggiamento diffuso, spesso radicato nella vita dei siciliani, nelle case, negli uffici, nei rapporti commerciali, nella politica.

SCIO’ è un’intimazione, un urlo di liberazione.

SCIO’ è un marchio per la libertà.

 

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