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« IL 1° BACIO ... SI FA IN 4 | DE ANDRE' » |
ESTATE
Stretto dalla cintura di sicurezza all'interno di un aereo in fase di atterraggio non trovava risposta alla domanda:” ma che ci faccio qui, a migliaia di chilometri da casa, in viaggio per incontrare una donna mai vista?”
Si erano conosciuti per motivi di lavoro, prima via mail e poi per telefono. La voce a volte inganna ma entrambi rimasero affascinati dall'altrui modo di fare. Sorridendo pensò che abbassare la voce di mezzo tono lo aveva sempre favorito nei suoi contatti telefonici. Quello che era iniziato come un gioco rischiava di rivelarsi come un'impresa fallimentare, se non peggio, ma oramai era in ballo e doveva andare fino in fondo. Il disbrigo delle formalità doganali fece evaporare la sua tensione emotiva tanto che fu lei a scorgerlo per prima: “Dottore, sono quì!”. Bella, alta, bionda e con gli occhi verdi, una giovane donna gli si appressò porgendogli la mano. Lui sorrise e pemsò che se l'aspettava diversa: meno avvenente. Salirono su una macchina con i vetri oscurati: l'autista davanti e loro sul sedile posteriore. L'atmosfera era imbarazzante e, nel silenzio, lui guardava il paesaggio innevato e straniero mentre lei lo osservava di sbiego, timidamente. “Fermiamoci a casa mia, ho cucinato qualcosa e potremo lavorare in tranquillità” fu la scusa che pudicamente accompagnò la disposizione all'autista: una dpnna adulta e libera sentiva il bisogno di nascondere ad un suo dipendente che portava un uomo, uno straniero, in casa. Appena entrati nell'apppartamento furono accolti da un cartello riportante la scritta “ Benvenuto” e dal profumo di cibo.
Si tolse il cappotto. Lei lo guardò, senza alterigia, con curiosità, senza lasciar trasparire il suo pensiero. Lui, d'impulso, silenzioso, la strinse violentemente a sé e con passione la baciò . Mentre la trascinava sul divano lei, ansimando, bisbigliò dolcemente:” avevo preparato la cena”. La risposta fu : “Più tardi, non sono qui per questo”.
Seguirà l'Autunno
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