NATURALEZZA

premetto che sono credente, ma non praticante perchè... non amo l'ipocrisia e detesto le persone ottuse che impongono senza spiegare e, in molti casi, senza comprendere appieno i problemi. Capisco che il matrimonio andrebbe affrontato con maturità e come inizio di un cammino di due persone unite, da una volontà e da interessi comuni., Però si sa bene che, a parte le persone che si sposano e si divorziano per moda o per noia, ci sono persone che vivono delle realtà altamente penalizzanti, e che solo con un divorzio, riescono a riappropriarsi della loro dignità di essere umani! A parte poi che, talvolta non si è artefici della fine di un matrimonio, bensì si subisce la volontà dell'altro coniuge, quindi... perchè fare di tutt'erba unn fascio e sputare sentenze, turandosi le orecchie per non sentire ciò che è scomodo per la Chiesa? L'adeguamento io credo, dovrebbe contemplare proprio un rinnovato modo di "vedere" la realtà odierna, per quella che è e non per quella che si vorrebbe fosse. A parte il fatto che, chi vuole farsi la comunione, può benissimo entrare in una qualunque chiesa e prenderla tranquilllamente, tanto la confessione (che era liberatoria), non è più necessaria...... Così è anche sdesso per la pillola... scomunica????? Ma a chi? A chi la prende e poi non si confessa e prende la Comunione? Oppure nel bugiardino annesso alle pillole, c'è scritto che bisogna confessarlo pubblicamente, nel corso della Messa della domenica successiva alla somministrazione del farmaco? Ma questo modo di porsi, mi sa tanto di ipocrisia, perdonatemi lo sfogo, ma mi è venuto di getto!