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noi, altri

Post n°146 pubblicato il 31 Agosto 2016 da emma01

HANS MAGNUS HELZENSBERGER - L'ALTRO

 

Uno ride
si interessa
ha il mio viso con pelle e capelli sotto il cielo
lascia rotolare parole dalla mia bocca
uno che ha denaro e paura e un passaporto
uno che litiga e ama
uno si diverte
uno si dimena

ma non io
io sono l'altro
che non ride
che non ha viso sotto il cielo
e alcuna parola nella sua bocca
ed è sconosciuto a sé e a me
non io; l'altro; sempre l'altro
che non vince e non è vinto
che non si interessa
che non si muove

l'altro
che è indifferente a se stesso
del quale io non so niente
del quale nessuno sa chi è
che non mi muove
questo io sono.

 

 

 

 

ESTAS TONNE - THE SONG OF THE GOLDEN DRAGON


 

 

 

 

ANNE SEXTON - GIOVANE


Mille porte fa,
quando ero una ragazza sola
in una grande casa con quattro
garage, una notte d'estate
se ricordo bene,
ero stesa sul prato e sotto di me, increspato,
il trifoglio, e sopra, distese, le stelle,
la finestra di mia madre un imbuto
che incanalava luminoso calore,
e la finestra di mio padre semichiusa,
un occhio da cui passa chi dorme,
e le assi della casa
erano bianche e lisce come cera
e milioni di foglie sbattevano,
come vele sui loro strani gambi
e i grilli ticchettavano tutti insieme
e io, nel mio corpo nuovo fiammante,
non ancora di donna,
facevo domande alle stelle
e pensavo che Dio vedesse veramente
calore luce dipinta e gomiti
ginocchia sogni buonanotte.

 

 

 
































fucking note

la scoperta di altro in noi, di noi, 
altro talvolta diversissimo, riflessione
dolente e arricchente che costringe
ad altri riconoscimenti.

 

 

pubblico un'interessante sequenza relativa al post, ricevuta privatamente, perché d'interesse.

ho chiesto debita 'autorizzazione... e prego il nick di esplicitarsi qualora  lo ritenesse opportuno.

 

"ma chi la fa la scoperta di altro in noi, se non noi?

la questione che si pone è complessa e con risvolti “talvoLta” imbarazzanti.
è il noi tollerante che scopre il noi intransigente (e viceversa), il noi permaloso che scopre il noi cortese (e viceversa), il noi ribelle che scopre il noi conformista (e viceversa)? e via dicendo di segni distintivi e dei loro contrari. o, forse, esiste un noi impersonale che si sorprende ad ogni versione in noi, di noi?".


 
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