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« irrimediabilmente fuori modathe percy b. shelley manor »

ciò che pensa e ciò che dice olimpia

Post n°179 pubblicato il 17 Maggio 2017 da emma01

 

MARGARET ATWOOD - L'OLIMPIA DI MANET

Lei giace distesa, più o meno.
Provala quella posa, ha ben poco di languido.
Il braccio destro piegato ad angolo acuto.
Col sinistro nasconde l'imboscata.
Scarpe sinistramente
senza calze. Il fiore
dietro l'orecchio è naturalmente
finto, s'intona
col drappeggio del divano.
Le finestre (se ci sono) sono chiuse.
Sono vizi privati
Sulla testa della governante (vestita)
c'è un fumetto invisibile: Troia.

Eppure. Fa' attenzione al corpo,
non fragile, ribelle, i pallidi capezzoli
che ti guardano dritti nell'occhio di bue.
Osserva anche il nastro nero
attorno al collo. Cosa c'è sotto?
Un sottile segno rosso, dove la testa
è stata tolta e poi riattaccata.
Il corpo è un'offerta,
ma non va più in là del collo.
Non è un bocconcino, lei.
Mettile i vestiti e avrai una professoressa,
di quelle con la bacchetta dalla parte del manico.

C'è qualcun altro nella stanza.
Lei, Monsieur Voyeur.
E per quanto riguarda quel suo arnese
lei ne ha già visti altri, e di migliori.

Io, la testa, sono l'unico soggetto
del dipinto.
Lei, Signore, è tappezzeria.
Si tolga dalle balle.

 

VERSI TRATTI DA MATTINO NELLA CASA BRUCIATA, editore LE LETTERE

 

 

 

 

 

BOB DYLAN - JUST LIKE A WOMAN

 

 

 

 

 

 

 

epimetea e le femministe autoironiche

la poesia celebra la pittura,
eccome se la celebra.
una bacchettata da atwood
e da olimpia  a chi sbirci
e rabberci senza parte nè
arte :)

 

 

 
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