Ideario

La visione del mondo,degli uomini,della storia,della scienza,della politica e delle religioni,e NWO

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

 

« Botti di Capodanno – L'...Imbroglio Ue – La Commis... »

Populismo e Nazionalismo – Il vocabolario di chi non sa più che pesci prendere

Post n°904 pubblicato il 19 Gennaio 2013 da antonello.mureddu

La casta di regime e la difesa dell'impero

Ecco come chi ama la Libertà e la Costituzione diventa un

populista. La "verità" vuota degli "europeisti" ciechi per

copione e il nuovo "ostracismo ateniese"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Roma – No al Populismo! Ormai è un tormentone, uno slogan, un'espressione stereotipata di chi non sa più che pesci prendere; di una casta (italiana ed europea, o meglio "europeista") che cerca con le unghie e con i denti di difendere se stessa, i suoi privilegi e il progetto di accentramento del nuovo impero Ue. Allora accade, come per incanto, che sui media di regime quello che fino a qualche tempo fa veniva definito patriottismo o difesa della propria sovranità, oggi venga bollato come "nazionalismo". Tendenza non radicata solo nell'ex Bel Paese, ma anche nel resto dell'Europa.

 L'emblematico caso Orban in Ungheria 

Ne sa qualcosa il premier ungherese Victor Orban, che è stato accusato di nazionalismo (per non dire fascismo) per aver proposto mesi orsono la rinazionalizzazione della Banca Centrale Ungherese, al fine di sottrarla (inutilmente) dalle grinfie dei banchieri privati e della speculazione, riponendola sotto il controllo del Parlamento. Un Orban costretto dalla stessa Commissione europea (sotto minaccia del taglio dei fondi Ue) a fare – suo malgrado – marcia indietro.  Allora assistiamo quotidianamente ad una sorta di neo-ostracismo ateniese verso tutto ciò che non profuma di "europeismo", "lobbismo" e "lobbismo privato". Questa, signori, si chiama "sistematico ribaltamento della verità". Per dirla in altri termini, "sovversione". Allora per giustificare le peggiori nefandezze, nei talk-show, come nei principali TG di regime, dinnanzi alle domande "fuori dal copione", ovvero dinnanzi a quelle domande più impertinenti e libere – che per la verità si possono contare sulle dita di una mano – i membri della casta usano giustificare l'ingiustificabile con il sorrisino di circostanza, con l'ilarità, o con la patetica espressione "Ce lo chiede l'Europa".  Ovvero – leggendo tra le righe – ce lo chiede la tecnocrazia dominante (o i membri autorevoli di potenti logge mondialiste che ruotano intorno al "nominato" Barroso) e i banchieri privati che a loro voltano ruotano intorno a Mario Draghi e alla Bce.

 Il Copione dei nostri aguzzini – Il Modello Veltroni-Formigoni 

Obiettivo dei montiani "europeisti" – diffusi ormai nei meandri più nascosti della sfera politica ed economica del Paese –  (a prescindere da tutto e tutti, ed a prescindere ovviamente che in Europa la Democrazia sia ormai solo una inflazionata parola usata per mascherare un ferreo regime dittatoriale: ed in tal senso il discorso di oggi di Veltroni in Parlamento, al quale ha fatto eco sull'altro fronte la lode montiana di Formigoni,  la dicono davvero lunga) è quello di contrastare con la sottile e subdola arma della retorica e del "quotidiano" stravolgimento della realtà, gli antagonisti: cioè quelli che credono ancora nella "Costituzione" e nella libera determinazione dei diritti dei popoli. Quelli che credono nel welfare state e nella necessaria supremazia della sovranità della "dignità umana" sullo strapotere dei cosiddetti mercati. Se ciò vuol dire essere populisti e nazionalisti, cari lettori, siamo felici di esserlo. Noi almeno, non abbiamo alcun fine privatistico da perseguire, nessuna aspirazione ad aggiudicarci gare di appalto e nessun politico da compiacere, sostenere  o lodare. Il nostro Osservatorio è aperto a tutti. A tutti gli uomini liberi e intellettualmente onesti che abbiano qualcosa da dire e proporre per il bene reale del Paese, e non delle masso-mafie di turno. Almeno fino a prova contraria!

 L'Ora del Dissenso e dell'Anti-Europeismo 

Sull'altro versante – quello dell'attacco – gli stessi teorici dell'europeismo pretendono nel contempo di tenere a bada 500 milioni di anime sotto lo scacco del rigore e dei diktat delle multinazionali. Certo, indigna vedere interi partiti ossequiare questi nuovi padroni arroganti dell'Europa, e ripetere – come le battute di un film di serie B in un lacero copione – frasi e parole d'ordine che riecheggiano puntuali da Francoforte a Bruxelles, da Berlino a Strasburgo. Intanto il sistema Target 2 ed il deplorevole debito fittizio ci strozzano, poprio come fa il credit crunch avallato dagli ultimi accordi di Basilea 3. E ciò mentre – notizia di poche ore fa – altre banche spagnole vengono "salvate" a discapito degli Spagnoli. Proprio come la favole del rating e delle "banche in crisi". Qui gli unici in crisi vera – dopo i poveracci dell'Eurozona – sono proprio loro, i nostri aguzzini. Affetti da una crisi nera come la morte.

 Una "Crisi Nera" come la Morte 

Una "crisi" ancor più grave di quella "economica": la crisi dell'essere. La crisi di valori morali, umani e religiosi eclissatisi con la scomparsa – tra l'oblio più fitto e tetro – di ogni principio umano proteso al rispetto del Prossimo. Allora, attendendo fiduciosi che la cosiddetta "antipolitica" smetta di fare demagogia e Presenti al Paese i veri punti essenziali per uscire dalla cisi (ovvero denunciare e sospendere il Trattato di Lisbona; mandare in pensione i furbi del rating; uscire dal vile ed ingannevole euro e rinazionalizzare le banche centrali) ed attendendo fiduciosi che altri Crosetto ed altre Meloni (speriamo non sia il solito bluff) rinsaviscano ed abbandonino i loro squallidi carrozzoni partitici (da destra, a sinistra, al centro) mettendosi realmente al sevizio della Nazione, non ci resta che affidarci a Dio, e sperare che il bene vinca su questo squallore generalizzato. Amen! Se non altro la "crisi" dei valori un merito ce l'ha: quello di farci riscoprire le cose per le quali vale davvero la pena vivere e sperare. E nel contempo comprendere da vicino e bene le cose di cui vergognarci.

Sergio Basile  (Copyright © 2012 Qui Europa)

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: antonello.mureddu
Data di creazione: 19/07/2012
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

cylia07italiaquattrofabio.ceciliacinquemarcopanaureoken143giovannichiaiapenny1971molla1993Errem55ciccioroma1963marco.dolfiniGianni_Liguoriabele.geommdp.art
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963