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Post n°309 pubblicato il 17 Febbraio 2013 da cinemagora
Cronaca di un viaggio...a puntate Terza Puntata SERRA VERDE EXPRESS Serra do Mar- Linea ferroviaria Curitiba-Paranaguá Una mattina siamo stati praticamente catapultati su di un treno coloratissimo e lunghissimo. E' giovedì 23 gennaio 2003. Sappiamo che in questo stesso giorno il neo presidente eletto Lula farà una visita alla città. Avremmo avuto l'opportunità di vederlo passare per le vie del centro, invece ci aspettava il trenino che da Curitiba arriva sino al mare, a Paranaguá. Da un lato ci è un po' dispiaciuto, e dall'altro siamo rimasti altrettanto contenti di essere stati a vedere luoghi ancora incontaminati e protetti: la montagna e la foresta del mare. Il treno, piano piano, scarta il centro urbano e comincia il suo cammino verso la campagna che appare quasi disabitata. Le araucarie o pinheros do Paraná svettano giganti su un manto verde molto intenso contrastato dal colore rosseggiante della terra. Si sale verso la montagna e il paesaggio comincia a cambiare. La vegetazione diventa sempre più fitta. Lungo i binari si vedono fiori di tutti i colori e piante sempre più alte; alcune sono cariche di un rosa intenso ed emanano un profumo inebriante. Passiamo da un finestrino all'altro con in mano le nostre macchine fotografiche per immortalare, quanto meno, queste scene incredibili che ci riportano ad immaginare luoghi remoti immersi nella natura incontaminata. É da queste parti che nasce il fiume Iguaçu. Abbiamo a disposizione anche una guida che descrive dettagliatamente le varietà di piante, fiori, animali, corsi d'acqua e anche gli aspetti storici del tratto ferroviario (1880-1886), il quale è costato parecchie vite umane a causa di malattie tropicali.
Il nostro viaggio prosegue su un mini- bus che ci sta aspettando per portarci a visitare questo paesino dall'aria allegra...ma molto calda. Sosta pranzo. Conosciamo una famiglia le cui origini sono italiane. Abbiamo un paio d'ore per scoprire gli angoli più suggestivi di Morretes. In particolare la chiesa e il lungo - fiume. Un po' di acquisti.
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Cronaca di un viaggio...a puntate Seconda Puntata CAINÂ Mercoledì 22 gennaio 2003. Gita a Cainã, circa 50 Km. da Curitiba, verso Ponta Grossa. Si prende l'autostrada che è molto scorrevole. Stranamente notiamo che ai suoi lati, a differenza delle nostre, ci sono le piste ciclabili. Siamo circondati da verdi colline e da campi coltivati. Prima di giungere a Cainã, ci fermiamo a visitare il piccolo villaggio São Luiz do Porunã che conserva gelosamente nelle proprie case oggetti appartenenti ai contadini, nonché quadri fatti dagli abitanti stessi che riproducono la vita campestre, fiori e animali del luogo. Gennaro e la sua famiglia da tempo hanno scelto questo posto per potersi rilassare e vivere in simbiosi con la natura. Un po' sullo stile dei nostri agriturismi, Cainã è una azienda agricola situata in una grande estensione di pascoli, campi di soia e boschi. Si possono mangiare cibi genuini cucinati dai proprietari e, se si desidera sostare più di un giorno, ci sono a disposizione delle casette per trascorrere la notte. Invece se si decide di montare in sella, si possono provare sensazioni veramente forti, specie per chi, come me, a cavallo non ci è mai stato! Armati di coraggio, partiamo tutti in fila indiana. Vinicius, Beatriz e Isabel sono gli esperti del gruppo. Qualcuno, come me, già si immedesima in una scena vista negli innumerevoli film western. Ma è meglio farsi guidare lungo i sentieri. Il paesaggio cambia in continuazione. Un momento è pianeggiante, in un altro scosceso...ma ci si deve tenere ben aggrappati, specie se il cavallo comincia a galoppare! Per qualche istante sembra davvero di sognare. C'è il vento che muove velocemente le nuvole basse e minacciose e riesce a trasportare il profumo intenso della vegetazione. Ogni tanto un sole cocente esce dalle nubi. Il silenzio è disturbato solo dal calpestio dei cavalli. Poi una breve sosta per rifocillare "cavalli e cavalieri" vicino a un ruscello. Si ritorna dopo tre ore e mezza di cavalcata, un po' stanchi ma con tanta soddisfazione e orgoglio che ci lasciamo immortalare in una fotografia. (fine seconda puntata)... |
(cronaca di un viaggio...a puntate) Il viaggio in Brasile era stato per anni nel metaforico cassetto. Se ne stava quieto, condividendo con tanti altri progetti piacevoli il suo piccolo spazio, comunque sempre in attesa del momento giusto per balzare fuori e passare da mero sogno a realtà. "Lunedì 20 gennaio 2003. Dopo un volo durato quasi sedici ore, finalmente mettiamo piede su terra brasiliana. C'è molta euforia e voglia di scoprire questa parte del mondo a noi tanto cara. Curitiba - dalla lingua indigena "curii-tyba", che tradotto significa: molti pini, si riferiscono alle bellissime araucarie - ci accoglie con un sole splendente in un cielo così azzurro che già ci ha fatto dimenticare il grigiore del nostro inverno italiano. Naturalmente è il sorriso e la contentezza del nostro amico che ci trasmettono un'ulteriore carica quando ci abbraccia e ci da il benvenuto nella sua bellissima città. L'impressione che suscita il paesaggio, appena allontanati dall'Aeroporto, è notevole perché è verde e rigoglioso, coronato da colline che ci ricordano vagamente le nostre. Man mano che ci si avvicina alla città, spiccano e svettano grattacieli dai colori più vivaci, tra il verde lussureggiante dei numerosissimi parchi, tutti ben curati. É una città moderna con circa 2 milioni di abitanti che discendono per la maggior parte da italiani, tedeschi, polacchi, ucraini e giapponesi. É veramente eccezionale come la circolazione del traffico sia rapida e sicura, grazie al sistema del trasporto pubblico che è molto efficiente e ben organizzato e ai sensi unici sulle principali arterie. I nostri amici Gennaro e Virginia che vivono nel quartiere italiano di Santa Felicidade, immerso in pinete di araucarie e circondato dal bosco - a mata-, ci aprono le porte della loro casa e ci presentano il loro figli: Vinicius, Beatriz e Isabel. Lungo strade lastricate si possono trovare la cattedrale de Nossa Senhora da Luz dos Pinhais, le piazze Garibaldi e Tiradentes, Rua das Flores, i palazzi, l'Università e sfilate vere e proprie di case coloratissime, dallo stile architettonico tipicamente portoghese, che rendono l'atmosfera ancora più allegra. Tra queste c'è la casa dove ha vissuto Giuseppe Garibaldi durante la sua permanenza in Brasile. In via del tutto eccezionale ci danno il permesso di entrare a vederla. Siamo incuriositi dal fatto che in questa casa è stato girato il film Oriundi, con Anthony Quinn, prodotto dal nostro amico Gennaro. C'è un po' di commozione e di emozione quando varchiamo la soglia e saliamo le scale. Tutto è ben conservato. I mobili, i quadri e alcuni oggetti appartenuti all'eroe dei due mondi. Proprio questa parte della città diventa ancora più suggestiva alla domenica quando c'è il mercatino. É tutto un susseguirsi di bancarelle cariche di oggetti e suppellettili. A stento, tra la gente, si riescono ad intravedere strumenti musicali, dolciumi, quadri e tanti vestiti colorati. Da non perdere il Museo Paranense e il Teatro Paiol.
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Il sito CINEMAGORA compie 7 anni! Durante tutto questo tempo il sito di CINEMAGORA ha visto passare in rassegna tantissime produzioni latinoamericane soprattutto grazie alla continua ricerca in questo ambito e alla collaborazione di registi, produttori e sceneggiatori che hanno presentato in Italia le loro opere, nei festival e nelle rassegne. Alcune di esse sono riuscite ad entrare nel circuito delle distribuzioni italiane, mentre molte altre non hanno avuto l'opportunità di farsi conoscere a un pubblico più ampio. CINEMAGORA ha fatto e continua a fare grandi sforzi per garantire un sistema di informazione sul cinema latinoamericano. http://digilander.libero.it/cinemagora/ |
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