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Premio di maggioranza

Post n°117 pubblicato il 12 Novembre 2012 da orkelio

Un premio di maggioranza, in scienza politica, nei sistemi elettorali proporzionali, è una percentuale di seggi maggiore della proporzione di votanti, assegnata al principale partito o coalizione per metterlo in condizione di governare agevolmente. Un premio di maggioranza può comportare una distorsione della rappresentanza proporzionale a fini di governabilità.

Comprendono o hanno compreso premi di maggioranza le leggi elettorali italiane:

la legge Acerbo del 1923, con premio di maggioranza alla lista che superava il 25% dei voti;
la legge comunale degasperiana del 1951, modello per la normativa di cui al punto seguente;
la legge truffa del 1953, che avrebbe attribuito il premio alla coalizione che avesse preso il 50% + 1 dei voti validi;
la legge Calderoli del 2006, che attribuisce il premio alla coalizione che raccoglie la maggioranza relativa dei voti, a livello nazionale alla Camera e a livello regionale al Senato, senza nessun limite numerico;
la legge Calderoli come sarebbe stata modificata dai referendum del 2009, l'unica differenza sarebbe stata l'attribuzione della maggioranza dei seggi alla lista più votata e non alla coalizione.

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Premio di maggioranza

Scilli65 il 12/11/12 alle 20:18 via WEB

Al premio di maggioranza si ricorre e stanno cercando di ricorrere - non importa la percentuale, ma tutti i partiti lo desiderano - in quanto abbiamo ...... ehm .... abbiamo ...... una miriade sempre crescente di partiti e movimenti, per cui la torta cos� divisa dar� l'impossibilit� di una vera maggioranza. Invece del premio di maggioranza sarebbe opportuno innalzare il livello di barramento, cos� facendo si ridurrebbero i partiti a massimo di 3.

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MARIONeDAMIEL il 12/11/12 alle 23:17 via WEB

Non trovo giusto per� aumentare lo sbarramento a dismisura... in termini di voti assoluti, anche due o tre punti sono un casino di elettori.... noi non siamo americani, e nemmeno inglesi o tedeschi, non riusciamo e credo sar� difficile pure in futuro (a meno di avere persone capaci a guidare una sinistra e una destra "sane" e progressiste) , avere due schieramenti; detto questo, il problema � di difficile soluzione, ma un premietto ci vuole eh... ciao ork

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orkelio il 13/11/12 alle 19:50 via WEB

A me piace essere paradossale, per provocare o gettare un qualche sassolino nella pozza infestata. Perch� non decidere una percentuale sui non votanti e sulle schede bianche ? La met� della percentuale di quanti non hanno votato ? Oppure 1/3 ? Infondo chi governer�, lo far� anche per loro, qualunque fosse il loro motivo di protesta.

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MARIONeDAMIEL il 15/11/12 alle 21:14 via WEB

carina idea :) penso che i non votanti si incazzerebbero ancor pi� per� ...

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orkelio il 15/11/12 alle 23:08 via WEB

Infatti, si incazzano, protestano, poi manco vanno a votare. Almeno facciano la fatica di incazzarsi e fare una scelta che se non � l'ottimale, � pur sempre meglio che niente. Tanto anche loro mantengono con le tasse ci� che snobbano.

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orkelio il 15/11/12 alle 23:15 via WEB

Io credo, Marion, che pi� che fare una soglia di sbarramento di voti, sia pi� logico fare uno sbarramento economico. I partiti che riescono a dimostrare da dove si finanziano e come spendono ci� che hanno introitato, se riescono ad essere autosufficienti, possono esistere, altrimenti si sciolgono per fallimento economico. Come una qualsiasi azienda che opera legalmente, nel rispetto dei finanziamenti e delle tasse governative.

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