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IRPEF E MODELLO REDDITI PERSONE FISICHE 2023 - 1° EDIZIONE 2023 - solo in edizione digitale
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I LIBRI DI WALTER CAPUTO
NON E' COLPA DELLA STATISTICA - 1° edizione 2023 - in versione cartacea
LA PIZZA AL MICROSCOPIO (con Luigina Pugno) - 1° edizione 2016 (rassegna stampa)
L'ANALISI PER FLUSSI E IL RENDICONTO FINANZIARIO - 2° edizione 2011
CASI SVOLTI DI CONTABILITA' E BILANCIO - 1° edizione 2007
CORSO BASE CONTROLLO DI GESTIONE - 2° edizione 2009
PAGHE E CONTRIBUTI - 6° edizione 2011
CASI SVOLTI DI PAGHE E CONTRIBUTI - 3° edizione 2008
CORSO BASE DI CONTABILITA' E BILANCIO - 6° edizione 2011
T.F.R. 2007 - COSA CAMBIA E COSA FARE - 1° edizione 2007
VACCINI, VIRUS E PARASSITI
Qualcosa di interessante: virus, microbi e vaccini
Virus, microbi e vaccini: i tempi duri della peste
Vaccini: una sfida per la mente
Parassiti, arance, Azzorre 1864, Stati Uniti oggi
Vivere a spese degli altri: la dura vita del parassita
Estendere l'immunità naturale con i vaccini
Come il cervello coopera con il sistema immunitario e le cellule staminali
Virus: per loro siamo una fantastica opportunità
VIAGGI E SCIENZA
Come si otteneva un tempo carbone da legna
Viaggi e scienza: uno sguardo al nostro glorioso passato
Esploratori perduti. Gravità Zero intervista il Dott. Stefano Mazzotti
Microrganismi estremi in fonti termali sottomarine
Specie endemica in via di estinzione: il Priolo
Orme di dinosauri: il passato ritorna dalle profondità della Terra
NON E' COLPA DELLA STATISTICA
Come acquistare il libro "Non è colpa della statistica"
La recensione di Gaetano Lisco
La recensione di Paride Iuso
La recensione di Antonella Amato
Indagine sui limiti della calcolabilità: intervista al Prof. Alfredo Garro
Un approccio non matematico alla statistica per le scienze mediche
Video su Tik Tok a cura di "Libriperdavvero" in cui viene presentato il libro "Non è colpa della statistica" e letta l'introduzione
Messaggi di Gennaio 2009
Post n°132 pubblicato il 31 Gennaio 2009 da supergigia2000
Sono stati pubblicati sul blog, nel mese di gennaio 2009, i seguenti articoli, scritti da Walter Caputo (per ciascun articolo viene indicata la data di pubblicazione e la materia di appartenenza): Navigando nella Via Lattea (2-1-09; astronomia) L'Economia utile (9-1-09; economia) Atomi di materia e di spazio-tempo (16-1-09; fisica) La nascita della Statistica (23-1-09; statistica) La scienza delle opzioni contro il rischio finanziario (30-1-09; economia) Come di consueto, Walter Caputo vi ringrazia per aver visitato il Blog e vi dà appuntamento al prossimo venerdì con un nuovo articolo divulgativo sul mondo della scienza. Walter Caputo - 31-1-09 |
Post n°131 pubblicato il 30 Gennaio 2009 da supergigia2000
PRIMA PARTE (TEORIA – punteggio massimo 5) DOMANDA n. 1 Le assenze per infortunio vengono retribuite: DOMANDA n. 2 Il costo del premio INAIL: DOMANDA n. 3 L’infortunio sul lavoro: DOMANDA n. 4 L’infortunio in itinere: DOMANDA n. 5 L’integrazione ditta all’indennità INAIL: SECONDA PARTE (PRATICA – punteggio massimo 5) ESERCIZIO n. 6 (massimo 3 punti) Sulla base dei dati seguenti calcolare l’indennità INPS di malattia e l’integrazione malattia a carico ditta: Contratto = CCNL Commercio Periodo di paga = febbraio 2009 Livello = 6^ Paga base = 687,39 euro Contingenza + E.D.R. = 519,76 euro Terzo elemento = 2,07 euro Data assunzione = 10 gennaio 2008 Aliquota contributiva a carico dipendente = 9,19 % Qualifica = impiegato Malattia = da giovedì 12 a giovedì 19 febbraio 2009, estremi compresi Retribuzione lorda gennaio 2009 = retribuzione lorda febbraio 2009 ESERCIZIO n. 7 (massimo 2 punti) Sulla base dei dati seguenti calcolare l’indennità INPS di maternità per un’impiegata in astensione facoltativa: Contratto = CCNL Commercio Aliquota contributiva a carico dipendente = 9,49 % Livello = 5^ Qualifica = impiegata Periodo di paga = febbraio 2009 Astensione facoltativa = dal 1^ al 28 febbraio 2009, estremi compresi Retribuzione gennaio 2009 = retribuzione febbraio 2009 Paga base = 765,64 euro Contingenza + E.D.R. = 521,94 euro Terzo elemento = 2,07 euro Superminimo = 100 euro Data di assunzione = 10 febbraio 2008 [a cura di Walter Caputo – 30-1-09] |
Post n°130 pubblicato il 30 Gennaio 2009 da supergigia2000
Il sociologo tedesco Ulrich Beck (in “La società del rischio – verso una seconda modernità” – Carocci editore, 2005) ci ricorda che viviamo nella cosiddetta “società del rischio”: una sorta di società post-industriale nella quale la produzione sociale di ricchezza va sistematicamente di pari passo con la produzione sociale di rischi. Detto in altri termini: più ci arricchiamo, più ci esponiamo a nuovi e più rilevanti rischi. Parliamo di nuovi rischi, perché l’evoluzione sociale ha portato anche ad un’evoluzione dei rischi, che in particolare oggi non sono più circoscritti a luoghi (come la fabbrica) o a gruppi di persone (come coloro che svolgono determinate attività), ma sono diventati globali (si pensi ad es. al rischio nucleare) e come tali vengono definiti “minacce sociali”. Così, quei rischi personali che, all’epoca di Colombo, evocavano gesta temerarie e avventure, ora sono diventati globali, in quanto si riferiscono all’eventualità dell’autodistruzione della vita sul nostro pianeta. Entro certi limiti, la fame può essere saziata e i bisogni possono essere soddisfatti; al contrario, la domanda indotta dai rischi della civiltà è una “botte senza fondo”: inesauribile, infinita, autoproducente. Così i rischi della modernizzazione rappresentano anche un grosso business, in quanto molte aziende si preoccupano (per noi) per i rischi a cui siamo esposti. Questo è il motivo per cui la nostra società si evolve, e può anche fornire una possibile spiegazione all’estinzione degli uomini di Neanderthal, che ebbero scarse capacità nella pianificazione e nella formulazione di strategie. Di tutt’altra percezione del futuro fu invece dotato l’Homo Sapiens, che fu spesso un innovatore e un inventore consapevole. Noi abbiamo raccolto l’eredità dell’Homo Sapiens innovando ed inventando anche nel campo finanziario. In questo modo, oltre ai rischi specifici della “società reale”, cioè di quella che si può toccare, abbiamo generato i rischi della società finanziaria, fatta di pezzi di carta (titoli) che rappresentano denaro. La centrale nucleare esiste, è tangibile, e genera rischi. I titoli sono soltanto righe di un programma, non si vedono, eppure sono causa di rischi ingentissimi. Ciò in quanto le variabili che influenzano il prezzo di un titolo sono così numerose e complesse, che ancora non è stata scoperta una legge matematica in grado di descriverne il comportamento in modo rigoroso e perfettamente prevedibile. Ciclicamente il valore dei titoli cresce fino a raggiungere una soglia massima, come se fosse una bolla di sapone tesa fino all’estremo. E poi esplode, come è successo nel 2008, facendo numerosissime vittime, appartenenti ai più svariati ceti sociali, ma accomunati da una sola caratteristica: l’ignoranza (nel senso di non conoscenza) del rischio. Vittime illustri sono state persino le grandi università americane, che hanno voluto incrementare fino all’inverosimile i loro guadagni finanziari, puntando su titoli ad altissimo rischio. E hanno perso tantissimo denaro, al punto di influenzare negativamente le prospettive di avanzamenti scientifici in America nel medio termine (si veda “Università Usa piegate dai derivati” di Mario Platero, sul Sole 24 ore del 28 dicembre 2008). Paolo Martini, Andrea Milesio e Alberto Fedel in “Io non ci casco più – I primi quattro passi per rialzarsi da questa crisi finanziaria” (edizione speciale per il Corriere della Sera, 2008) pongono proprio l’accento sulla necessità di conoscere i rischi, al fine di prevenire rovinose disgrazie finanziarie. Tanto è vero che i quattro passi da loro consigliati sono: Se è vero che abbiamo inventato strumenti finanziari pericolosi, è anche vero che abbiamo creato degli strumenti per difenderci dai rischi finanziari. Fra questi, sono molto importanti – e poco conosciute – le cosiddette “opzioni”, che sono proprio ciò che serve per evitare di farsi male (al portafogli). Esistono due tipi fondamentali di opzioni: call e put. Vediamo ora un semplice esempio di copertura dal rischio finanziario tramite opzioni. Ipotizziamo di trovarci nel mese di gennaio 2009 e di possedere 1000 azioni Mondadori, pagate a suo tempo 6 euro l’una. Immaginiamo che oggi le Mondadori siano quotate 9 euro l’una. Dunque non avremmo nulla di cui preoccuparci…oggi, tuttavia abbiamo paura che il prezzo possa ridursi nei prossimi 3 mesi. Ci rendiamo cioè conto di essere esposti ad un rischio finanziario: la variabile di interesse, che è il prezzo delle azioni, dipende dai mercati finanziari. Allora decidiamo oggi di comprare 1000 opzioni put, che ci danno diritto di vendere 1000 azioni Mondadori ad 8 euro l’una entro aprile 2009 (scadenza di 3 mesi). Immaginiamo che ogni opzione costi 0,50 euro. Di conseguenza il costo totale della strategia di copertura è 500 euro (= 1000 opzioni x 0,50 euro l’una). Scenario 1: il prezzo delle azioni scende sotto 8 euro, ad es. 6 euro. Cosa facciamo ? Esercitiamo la nostra opzione di vendere 1000 azioni ad 8 euro l’una, incassando 8.000 euro (= 1000 x 8). Posto che però abbiamo già speso 500 euro al fine di costruire la nostra strategia di copertura, l’incasso netto è 7.500 euro (= 8.000 – 500). Walter Caputo - 25 gennaio 2009 |
Post n°127 pubblicato il 27 Gennaio 2009 da supergigia2000
SOGGETTO Archimede. Nacque a Siracusa verso il 287 a.C. da nobile famiglia. Studiò in Alessandria, ma non fu insegnante. La sua produzione scientifica è fatta di saggi brevi e brillanti per addetti ai lavori. La matematica venne interpretata da Archimede nel senso più ampio: non solo come analisi di problemi astratti, ma anche come studio di problemi concreti di meccanica, fisica e astronomia. Viene considerato il più grande matematico dell’antichità. DATI (per un ipotetico mese) 1/12 di auto ad uso promiscuo con costo al chilometro pari a 0,75 euro SOLUZIONE Auto = [(15.000 x 0,75) x (50/100)] / 12 = 468,75 euro Imponibile previdenziale = 3635 euro La differenza interessi è stata calcolata in questo modo: 5.000 x (3/100) = 150 euro = interessi annui al T.E. (262,5 – 112,5) x (50/100) = 75 euro = differenza interessi [a cura di Walter Caputo – 27-1-09] |
Post n°126 pubblicato il 26 Gennaio 2009 da supergigia2000
SOGGETTO Diofanto di Alessandria (III secolo d.C.): matematico greco considerato il fondatore dell’algebra. DATI Dipendente = Diofanto di Alessandria Contratto = CCNL Commercio Periodo di paga = febbraio 2009 Ditta = Algebricamente Parlando S.r.l. Livello = 7^ Paga base = 573,92 euro Altri elementi = 5,16 euro Contingenza + E.D.R. = 517,51 euro Data assunzione = 5/3/2008 Aliquota contributiva a carico dipendente = 9,49% Qualifica = impiegato Terzo elemento = 2,07 euro Familiari a carico = Coniuge Malattia = da lunedì 16/2 a sabato 28/2, estremi compresi SOLUZIONE Totale lordo = 573,92 + 5,16 + 517,51 + 2,07 = 1098,66 euro 1098,66 / 26 = 42,26 euro = retribuzione lorda giornaliera al 100% 42,26 x (75 / 100) = 31,70 euro = retribuzione lorda giornaliera al 75% (1098,66 / 12) x 2 = 183,11 euro = rateo mensile lordo emolumenti ricorrenti Si ipotizza che la retribuzione lorda di gennaio 2009 sia uguale a quella di febbraio 2009. R.M.G.G. = (1098,66 + 183,11) / 30 = 42,73 euro Intervento dell’INPS durante il periodo di malattia: Intervento del datore durante il periodo di malattia (con indicazione della percentuale che deve essere raggiunta): 42,73 x (50 / 100) x 10 = 213,65 euro = indennità INPS non lordizzata (213,65 x 100) / (100 – 9,49) = 236,05 euro = indennità INPS lordizzata (42,26 x 3) + (31,70 x 10) = 443,78 euro = garanzia contrattuale 443,78 – 236,05 = 207,73 euro = integrazione malattia carico ditta Determinazione contributi previdenziali Totale lordo = 1098,66 euro meno trattenute per malattia = 42,26 x 13 = 549,98 euro più integrazione ditta = 207,73 euro uguale 757,01 euro Imponibile previdenziale = 757 euro 757 x (9,49 / 100) = 71,84 euro = contributi previdenziali. [a cura di Walter Caputo – 26-1-09] |
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L'AUTORE DEL BLOG: CHI E' WALTER CAPUTO ?
Ha un diploma universitario in Amministrazione Aziendale, con specializzazione in Finanza. E’ laureato in Economia e Commercio e in Scienze Statistiche. Insegna sia materie matematico - fisico – statistiche che economico - giuridico - fiscali. Su questi temi: contabilità, controllo di gestione, paghe e contributi, divulgazione scientifica ha scritto decine di libri. Inoltre ha pubblicato più di 300 articoli di divulgazione scientifica. Da giugno 2016 è coautore del blog Cibo al microscopio. Da novembre 2012 è cofondatore di Risparmiare Fare Guadagnare. Da novembre 2008 è science writer per Gravità Zero, corporate blog di divulgazione scientifica. Da giugno 2007 è autore di un Blog di Scienze naturali ed economiche.
I suoi articoli si leggono qui.
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