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NON E' COLPA DELLA STATISTICA

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Su Instagram, con il nome di "Statbunker", l'autore si occupa di debunking statistico e probabilistico


 
 
 
 
 
 
 

Messaggi del 21/02/2009

 

CINQUE RISPOSTE CHIARE SULLA FISICA QUANTISTICA - di Walter Caputo – 31/12/2008

Post n°145 pubblicato il 21 Febbraio 2009 da supergigia2000

“Lo studio dell’infinitamente piccolo è probabilmente il tema più importante della fisica, soprattutto della fisica dell’ultimo secolo”, afferma Massimo Teodorani in “L’atomo e le particelle elementari”. Tanto è vero che, nel 2008, il premo Nobel per la Fisica è stato proprio assegnato a tre studiosi (Y. Nambu, M. Kobayashi e T. Maskawa) per le loro ricerche sulla fisica delle particelle.

L’importanza della fisica quantistica va di pari passo con altre sue caratteristiche intrinseche: complessità, fascino e mistero. E così molti, tra i quali l’autore di questo articolo, cercano risposte chiare, peraltro abbastanza rare e difficili da reperire.

La mia attività di divulgazione della scienza mi ha portato – per caso – a scoprire il testo di Teodorani, citato in principio. Dato che si tratta di un libro meravigliosamente comprensibile, e per di più corredato da quesiti al termine di ogni capitolo, ho deciso di rispondere ad alcuni di essi (e formularne altri), proprio per fornire a tutti i lettori interessati e a me in primis alcune risposte chiare sul tema della Fisica Atomica.

1) Per quale ragione la Legge di Coulomb è importante nella descrizione dei comportamenti atomici ?

La Legge di Coulomb afferma che le cariche opposte si attraggono, mentre quelle uguali si respingono. La forza con cui le cariche si attraggono oppure si respingono dipende da quanto sono grandi le cariche stesse e dalla distanza che le separa.
Quanto più grandi sono le cariche, tanto più si attrarranno (o si respingeranno). Al contrario, quanto più grande è la distanza che le separa, tanto più piccola sarà la forza di attrazione (o di repulsione).
La Legge di Coulomb è utile per capire cosa avviene all’interno di un atomo, poiché esso è costituito da particelle con carica negativa (gli elettroni), particelle con carica positiva (i protoni) e particelle con carica neutra (i neutroni).

2) Che cosa garantisce stabilità alla materia ?

La materia è composta da atomi. L’atomo è composto da un nucleo, che contiene protoni e neutroni, da elettroni e da tanto spazio vuoto (fra nucleo ed elettroni). Gli elettroni “ruotano” intorno al nucleo poiché sono attratti dalle cariche positive dei protoni per la Legge di Coulomb, ma sono respinti verso l’esterno dalla forza centrifuga.
In prima approssimazione si potrebbe pensare che l’elettrone orbitante intorno al nucleo perda energia nella rotazione e finisca presto per cadere sul nucleo stesso. Dunque l’atomo – e di conseguenza la materia – sarebbe instabile.
In realtà gli elettroni possono ruotare soltanto su orbite ben definite e – in corrispondenza di determinati livelli di energia – essi non possono uscire dalla propria orbita. Quindi continueranno a ruotare senza emettere né assorbire energia (finché non si troveranno ad interagire con dei fotoni). Di conseguenza la materia è proprio come la vediamo: stabile.

3) In che maniera la radiazione interagisce con la materia ?

Abbiamo detto che l’elettrone (cioè la materia) starà confinato nella sua orbita finché non si troverà ad interagire con un fotone (vale a dire radiazione elettromagnetica). Se un fotone, che è una particella di luce, cede energia all’elettrone, quest’ultimo incrementa la propria energia e salta su un’orbita più alta. Ciò in quanto ad ogni orbita corrisponde un certo livello di energia, e ad orbite più lontane dal nucleo sono legate energie superiori. Quindi, quanto più i fotoni sono energetici, tanto più gli elettroni saltano su orbite esterne.

“In ogni caso l’elettrone, se non esiste un’emissione continua di fotoni che lo mantengano ad un certo livello di energia, tende a scendere di nuovo nell’orbita a minore energia. Ciò avviene semplicemente perché gli elettroni, che sono di carica negativa, sono attratti dalla carica positiva che si trova nel nucleo atomico: in tal modo essi tenteranno sempre di avvicinarsi il più possibile al centro dell’atomo” spiega Teodorani.

L’elettrone rispetta la legge di conservazione dell’energia: assorbe un fotone e salta su un’orbita superiore, conferendo instabilità all’atomo, poi emette il fotone precedentemente assorbito e torna sull’orbita di partenza, consentendo all’atomo di riacquisire la sua configurazione di equilibrio.

4) Cosa succede se l’elettrone riceve dal fotone un’energia maggiore rispetto a quella che lo tiene legato all’atomo ?

Grazie all’energia ricevuta dal fotone, l’elettrone salta su orbite sempre più alte. Giunto all’ultima orbita, se l’energia del fotone è sufficiente, l’elettrone salterà fuori dall’atomo. L’atomo che ha perso uno o più elettroni viene definito atomo ionizzato. Esso non è più elettricamente neutro poiché le cariche negative (cioè gli elettroni) sono diminuite. Visto che le cariche positive ora prevalgono, l’atomo diventa positivamente carico.

5) Un atomo può perdere tutti i suoi elettroni ?

Sì, e ciò si verifica quando esso viene investito da un’energia elevatissima. Dato che l’energia è legata alla temperatura, un posto dove cercare atomi ridotti al solo nucleo è la zona interna del Sole e delle stelle, dove le temperature sono straordinariamente alte. Questo è il regno del plasma, vale a dire quello stato della materia che consiste in un miscuglio di nuclei atomici ed elettroni liberi.

 
 
 

A.d.P. N. 39: Conguaglio fiscale di fine anno, addizionali all’IRPEF e modello F24

Post n°144 pubblicato il 21 Febbraio 2009 da supergigia2000

DATI

Dipendente = Max Planck

Ditta = Un quanto d’energia S.p.a. – settore commercio I.V.S. – 100 dipendenti – Bergamo

Qualifica = impiegato

Contratto = CCNL Commercio

Livello = 3^

A carico = nessuno

Riferimento per il calcolo del conguaglio e delle addizionali = anno 2008

Riferimenti retributivi (tratti dal CCNL Commercio): contingenza ed E.D.R. 527,90 euro; minimi: 892 euro a gennaio 2008; 955,59 da febbraio 2008; 979,87 da dicembre 2008

Data assunzione = 2 gennaio 2008

Quattordicesima = 6/12 (cioè metà)

Tredicesima = 12/12 (cioè intera)

Addizionale regionale = 0,90 % su tutto l’imponibile se esso non supera 15000 euro; 1,40% su tutto l’imponibile se supera 15000 euro

Addizionale comunale = aliquota 0,3%; acconto 30%

SOLUZIONE

Per ciascun mese del 2008 (comprese le mensilità aggiuntive: tredicesima e quattordicesima) si indica, nell’ordine e in euro, retribuzione lorda, imponibile previdenziale, contributi previdenziali, imponibile fiscale, imposta lorda, detrazioni, IRPEF netta, netto in busta, addizionale regionale, addizionale comunale 2008, addizionale comunale acconto 2009 (le addizionali vengono calcolate con riferimento al 2008, ma verranno addebitate nel 2009):

  • gennaio = 1430,23; 1430; 131,42; 1298,81; 300,68; 102,63; 198,05; 1100,76; 18,18; 3,90; 1,17.
  • febbraio = 1493,82; 1494; 137,30; 1356,52; 316,26; 100,37; 215,89; 1140,63; 18,99; 4,07; 1,22.
  • marzo = 1493,82; 1494; 137,30; 1356,52; 316,26; 100,37; 215,89; 1140,63; 18,99; 4,07; 1,22.
  • aprile = 1493,82; 1494; 137,30; 1356,52; 316,26; 100,37; 215,89; 1140,63; 18,99; 4,07; 1,22.
  • maggio = 1493,82; 1494; 137,30; 1356,52; 316,26; 100,37; 215,89; 1140,63; 18,99; 4,07; 1,22.
  • giugno = 1493,82; 1494; 137,30; 1356,52; 316,26; 100,37; 215,89; 1140,63; 18,99; 4,07; 1,22.
  • quattordicesima = 746,91; 747; 68,65; 678,26; 156; 0; 156; 522,26; 9,50; 2,03; 0,61.
  • luglio = 1493,82; 1494; 137,30; 1356,52; 316,26; 100,37; 215,89; 1140,63; 18,99; 4,07; 1,22.
  • agosto = 1493,82; 1494; 137,30; 1356,52; 316,26; 100,37; 215,89; 1140,63; 18,99; 4,07; 1,22.
  • settembre = 1493,82; 1494; 137,30; 1356,52; 316,26; 100,37; 215,89; 1140,63; 18,99; 4,07; 1,22.
  • ottobre = 1493,82; 1494; 137,30; 1356,52; 316,26; 100,37; 215,89; 1140,63; 18,99; 4,07; 1,22.
  • novembre = 1493,82; 1494; 137,30; 1356,52; 316,26; 100,37; 215,89; 1140,63; 18,99; 4,07; 1,22.
  • dicembre = 1518,10; 1518; 139,50; 1378,6; 322,22; 99,51; 222,71; 1155,89; 19,30; 4,14; 1,24.
  • tredicesima = 1518,10: 1518; 139.50; 1378,6; 322,22; 0; 322,22; 1056,38; 19,30; 4,14; 1,24.

Determinazione totali

Imponibile fiscale = 18299,47 euro

Addizionale regionale = 256,18 euro

256,18 / 11 = 23,29 euro = singola rata di addizionale regionale

Addizionale comunale 2008 = 54,91 euro

54,91 / 11 = 4,99 euro = singola rata di addizionale comunale 2008

Addizionale comunale acconto 2009 = 16,46 euro

16,49 / 9 = 1,83 euro = singola rata di addizionale comunale acconto 2009

Calcolo del conguaglio fiscale di fine anno

Imponibile fiscale annuo = 18299,47 euro

IRPEF lorda = [15000 x (23/100)] + [(18299,47 – 15000) x (27/100)] = 4340,86 euro

Detrazione annua per lavoro dipendente = 1338 x [(55000 – 18299,47):40000] = 1227,63 euro

IRPEF netta dovuta = 4340,86 – 1227,63 = 3113,23 euro

IRPEF netta pagata nel 2008 = 198,05 + (215,89 x 10) + 156 + 222,71 + 322,22 = 3057,88 euro

IRPEF netta dovuta (3113,23) – IRPEF netta pagata nel 2008 (3057,88) = 55,35 euro = conguaglio IRPEF a debito (si ipotizza che venga addebitato già nella busta paga di dicembre 2008)

Compilazione modello F24

Si ipotizza la compilazione del modello F24 solo per il dipendente Max Planck (e non per gli altri 99 facenti parte della ditta Un quanto d’energia S.p.a.), con riferimento al mese di dicembre 2008 (da pagare entro il 16 gennaio 2009).

Si considerano quindi: IRPEF netta (su retribuzione di dicembre e tredicesima), contributi previdenziali (su retribuzione di dicembre e tredicesima, sia la parte a carico dipendente, che quella a carico ditta) e conguaglio fiscale di fine anno (non le addizionali, in quanto cominceranno ad essere trattenute al dipendente a partire dal 2009).

SEZIONE ERARIO

Mese di riferimento = 12

Anno di riferimento = 2008

Importi a debito versati = 600,28 euro

SEZIONE INPS

Periodo di riferimento = da 12 / 2008 a 12 / 2008

Importi a debito versati = 1096,59 euro

TOTALE DA PAGARE = 1696,87 euro

[a cura di Walter Caputo – 21-2-2009]

 
 
 

A.d.P. N. 38: Busta paga completa operaio retribuito ad ore con ANF e malattia (CCNL Commercio)

Post n°143 pubblicato il 21 Febbraio 2009 da supergigia2000

DATI

Dipendente = Mister Nash
Ditta = Teoria dei Giochi S.p.a. (75 dipendenti; settore attività commerciali; Brescia)
Periodo di paga = febbraio 2009: lavorati tutti i giorni 8 ore, ad eccezione dei sabati, delle domeniche e dei giorni di malattia
Livello = 6^
Gennaio 2009 = lavorati tutti i giorni 8 ore, ad eccezione dei sabati, delle domeniche e delle festività
Qualifica = operaio comune
A carico = coniuge + 1 figlio di età superiore a 3 anni
Data di assunzione = 10-11-1998 (già al 6^ livello)
Contratto = CCNL Commercio
Malattia = dal 3/2 al 15/2, estremi compresi
Reddito annuo nucleo familiare = 14275 euro
Orario di lavoro = dal lunedì al venerdì 8 ore al giorno

SOLUZIONE

Scatti di anzianità:
- dicembre 2001: 19,73 x 1;
- dicembre 2004: 19,73 x 2;
- dicembre 2007: 19,73 x 3 = 59,19 euro
- dicembre 2010: ancora da maturare.

Febbraio 2009 (mese corrente)
Paga base = 687,9 / 168 = 4,09161 euro
più Contingenza + E.D.R. = 519,76 / 168 = 3,09381 euro
più Terzo elemento = 8,78 / 168 = 0,05226 euro
più scatti di anzianità = 59,19 / 168 = 0,35232 euro
uguale paga lorda oraria 7,59 euro

In febbraio 2009 i giorni lavorati sono 11, le ore sono 88 (= 11 x 8), quindi:
7,59 euro all’ora x 88 ore = 667,92 euro = retribuzione lorda febbraio 2009

Gennaio 2009 (mese precedente)
20 giorni lavorati e retribuiti
più 2 giorni (1^ gennaio e 6 gennaio) non lavorati, ma retribuiti
uguale 22 giorni
Quindi:
22 x 8 x 7,59 = 1335,84 euro = retribuzione lorda gennaio 2009

R.M.G.G. = (retribuzione lorda mese precedente / C) + (rateo mensile lordo emolumenti ricorrenti / 25)
C = numero di giornate lavorate o comunque retribuite nel mese precedente moltiplicate per 6/5 (per lavoratori con orario distribuito su 5 giorni)
C = 22 x (6/5) = 26,4 giornate

Rateo mensile lordo = (1335,84 / 12) x 2 = 222,64 euro

R.M.G.G. = (1335,84 / 26,4) + (222,64 / 25) = 50,6 + 8,91 = 59,51 euro

Dal 3 al 15 febbraio 2009 (estremi compresi), risultano:
- 8 giorni a carico dell’INPS (13 giorni meno i primi 3 giorni di carenza, meno 2 domeniche);
- a carico del datore di lavoro 3 giorni al 100% (i primi 3 di carenza INPS) più 6 giorni già indennizzati dall’INPS per i quali occorre raggiungere l’integrazione ditta fino a raggiungere il 75% (sono da escludere 2 sabati e 2 domeniche).

59,51 x (50 / 100) x 8 = 238,04 euro = indennità INPS non lordizzata
(238,04 x 100) / (100 – 9,49) = 263 euro = indennità INPS lordizzata

7,59 x 8 = 60,72 euro = retribuzione contrattuale giornaliera al 100%
60,72 x (75 / 100) = 45,54 euro = retribuzione contrattuale giornaliera al 75%
(60,72 x 3) + (45,54 x 6) = 455,40 euro = garanzia contrattuale
455,40 – 263 = 192,4 euro = integrazione malattia carico ditta

Imponibile previdenziale e contributi previdenziali

667,92 + 192,4 = 860,32 euro
Imponibile previdenziale = 860 euro
Contributi previdenziali = 860 x (9,49 / 100) = 81,61 euro

Imponibile fiscale, IRPEF lorda, detrazioni fiscali, IRPEF netta

667,92 + 192,4 + 238,04 – 81,61 = 1016,75 euro = imponibile fiscale
1016,75 x (23 / 100) = 233,85 euro = IRPEF lorda
1016,75 x 14 = 14234,5 euro = imponibile fiscale annuo = reddito complessivo

Detrazione per lavoro dipendente
14234,5 rientra nello scaglione 8001 – 15000, quindi:
1338 + [502 x ((15000 – 14234,5) : 7000)] = 1392,90 euro = detrazione annua
1392,90 / 12 = 116,08 euro = detrazione mensile

Detrazione per coniuge
14234,5 euro rientra nello scaglione 15001 – 29000, quindi la detrazione annua spettante è 690 euro
690 / 12 = 57,5 euro = detrazione mensile

Detrazione per figli a carico
800 x [(95000 – 14234,5) : 95000] = 680,13 euro = detrazione annua
680,13 / 12 = 56,68 euro = detrazione mensile

Totale detrazioni mensili = 116,08 + 57,5 + 56,68 = 230,26 euro

233,85 – 230,26 = 3,59 euro = IRPEF netta

Netto in busta
Lordo lavorato (667,92) + indennità INPS non lordizzata (238,04) + integrazione malattia carico ditta (192,4) + Assegno per il Nucleo Familiare (125,10) – contributi previdenziali (81,61) – IRPEF netta (3,59) = netto in busta (1138,26) – arrotondamento (0,26) = netto da pagare (1138).

Gli Assegni per il Nucleo Familiare (A.N.F.), pari a 125,10 euro, derivano dalla tabella A.N.F. INPS n. 11:
- per un reddito inferiore a 14339,70 euro;
- per un nucleo familiare di 3 soggetti;
- con validità dal 1/7/2007 a 30/6/2009.

[a cura di Walter Caputo – 21-2-2009]

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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L'AUTORE DEL BLOG: CHI E' WALTER CAPUTO ?

Ha un diploma universitario in Amministrazione Aziendale, con specializzazione in Finanza. E’ laureato in Economia e Commercio e in Scienze Statistiche. Insegna sia materie matematico - fisico – statistiche che economico - giuridico - fiscali. Su questi temi: contabilità, controllo di gestione, paghe e contributi, divulgazione scientifica ha scritto decine di libri. Inoltre ha pubblicato più di 300 articoli di divulgazione scientifica. Da giugno 2016 è coautore del blog Cibo al microscopio. Da novembre 2012 è cofondatore di Risparmiare Fare Guadagnare. Da novembre 2008 è science writer per Gravità Zero, corporate blog di divulgazione scientifica. Da giugno 2007 è autore di un Blog di Scienze naturali ed economiche.

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