Un blog creato da paghe_contributi il 19/06/2007

Paghe e contabilità

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E-BOOK DI WALTER CAPUTO

FONDAMENTI DI CONTABILITA' E IVA - 1° EDIZIONE 2023 - per ora in edizione digitale

IRPEF E MODELLO REDDITI PERSONE FISICHE 2023 - 1° EDIZIONE 2023 - solo in edizione digitale

CORSO BASE DI PAGHE E CONTRIBUTI - 7° EDIZIONE MARZO 2022 anche in edizione CARTACEA

CORSO DI ANALISI E CONTROLLO DEI COSTI 2020 anche in edizione CARTACEA

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 

I LIBRI DI WALTER CAPUTO

NON E' COLPA DELLA STATISTICA - 1° edizione 2023 - in versione cartacea

LA PIZZA AL MICROSCOPIO (con Luigina Pugno) - 1° edizione 2016 (rassegna stampa)

L'ANALISI PER FLUSSI E IL RENDICONTO FINANZIARIO - 2° edizione 2011

CASI SVOLTI DI CONTABILITA' E BILANCIO - 1° edizione 2007

CORSO BASE CONTROLLO DI GESTIONE - 2° edizione 2009

PAGHE E CONTRIBUTI - 6° edizione 2011

CASI SVOLTI DI PAGHE E CONTRIBUTI - 3° edizione 2008

CORSO BASE DI CONTABILITA' E BILANCIO - 6° edizione 2011

T.F.R. 2007 - COSA CAMBIA E COSA FARE - 1° edizione 2007

 
 
 
 
 
 
 

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NON E' COLPA DELLA STATISTICA

Come acquistare il libro "Non è colpa della statistica"

La recensione di Gaetano Lisco

La recensione di Paride Iuso

La recensione di Antonella Amato

Indagine sui limiti della calcolabilità: intervista al Prof. Alfredo Garro

Un approccio non matematico alla statistica per le scienze mediche

Video su Tik Tok a cura di "Libriperdavvero" in cui viene presentato il libro "Non è colpa della statistica" e letta l'introduzione


Su Instagram, con il nome di "Statbunker", l'autore si occupa di debunking statistico e probabilistico


 
 
 
 
 
 
 

Messaggi di Novembre 2018

 

SCONTO CONTRIBUTIVO E DETASSAZIONE DEI PREMI DI PRODUTTIVITA'

Post n°798 pubblicato il 27 Novembre 2018 da paghe_contributi
 

I premi di produttività diventano ancora più interessanti, in quanto consentono ai datori di lavoro e ai lavoratori maggiori risparmi fiscali e contributivi.

Dal punto di vista fiscale è già nota e in vigore la detassazione con applicazione dell'imposta sostitutiva dell'IRPEF al 10%. E già questo è un bel vantaggio. Naturalmente stiamo parlando solo di aziende private i cui dipendenti, nell'anno precedente la corresponsione del premio, non abbiano superato 80.000 euro di reddito annuo da lavoro dipendente. Il limite massimo del premio fiscalmente agevolabile è 3000 euro, ma si può arrivare a 4000 se il dipendente viene coinvolto nell'organizzazione del lavoro.

La novità è lo sconto sui contributi (circolare INPS n. 104/2018): totale per i lavoratori, limitato al 20% per i datori di lavoro. Anche qui occorre rispettare alcune condizioni:

- coinvolgimento del lavoratore nell'organizzazione;

- importo massimo agevolabile 800 euro;

- DURC regolare (DURC = Documento Unico di Regolarità Contributiva).

Walter Caputo

autore dell'ebook: "Corso base di paghe e contributi - 4° edizione 2018" (scontato del 31% fino al 31 dicembre 2018)

 
 
 

L'IVA NEL 2019 RESTA AL 22%, MA GLI AUMENTI SONO GIA' STATI PROGRAMMATI

Post n°797 pubblicato il 20 Novembre 2018 da paghe_contributi
 

Dal 2011 esistono le clausolo di salvaguardia, che servono a salvare il bilancio dello Stato, quando vi è una carenza di risorse finanziarie che non si riesce a risolvere. L'IVA è una di quelle imposte che viene incrementata - appunto - a tale scopo.

Per il 2019 il meccanismo di incremento automatico dell'IVA è stato bloccato: quindi anche il prossimo anno avremo l'Imposta sul Valore Aggiunto al 22% e al 10%. Ma nel 2020 l'IVA, che attualmente è al 10%, passerà all'11,5%.

Infine, l'IVA che oggi è al 22% passerà al 24,1% dal 1° gennaio 2020 e raggiungerà il 24,5% nel 2021. Si spera naturalmente che si riescano a trovare fondi altrove e che gli aumenti non scattino.

Walter Caputo

 
 
 

IL REGIME FISCALE FORFETTARIO CAMBIA DAL 2019

Post n°796 pubblicato il 12 Novembre 2018 da paghe_contributi
 

Se attualmente svolgete la vostra attività nel regime forfettario, oppure se intendete aprire la partita IVA dal 1° gennaio 2019 con tale regime, o anche se siete semplicemente curiosi di sapere in che modo la famosa "tassa piatta" (o flat tax) del 15% comincerà ad essere applicata, allora questo articolo vi è molto utile.

Dal 2019 i limiti di ricavi non saranno più variabili, né collegati con la tipologia di attività esercitata, ma fissi e pari a 65.000 euro. Se volete restare fra i forfettari non dovete superare 65000 euro di fatturato annuo. Inoltre, i vincoli che in precedenza limitavano l'ammontare di spese per dipendenti, collaboratori e acquisti di beni strumentali sono stati abrogati. Di conseguenza, nella vostra attività d'impresa nell'ambito del regime forfettario, potete assumere quante persone volete ed acquistare computer, auto ecc.

Veniamo ora alle dolenti note. Già in precedenza non poteva aprire partita IVA con il forfettario il socio di società di persone, di associazioni professionali o di alcune tipologie di società a responsabilità limitata. Ora non può accedere al forfettario nemmeno il socio di qualunque genere di S.r.l., né l'associato in partecipazione.

Inoltre è stata inserita una norma il cui obiettivo è vietare alle persone di continuare a lavorare per lo stesso datore di lavoro (o se ce ne sono diversi, per quello per cui si lavora in modo prevalente) con il regime forfettario. In precedenza esisteva un limite di reddito dell'anno precedente rispetto a quello in cui si intendeva accedere al forfettario: tale limite di reddito non doveva essere superato.

Invece ora sembra si sia tornati allo spirito del vecchio regime fiscale agevolato per le nuove attività, in base al quale si poteva godere di vantaggi fiscali solo se si iniziava un'attività mai esercitata in precedenza. L'attuale (nuovo) limite è meno drastico in quanto non fa riferimento all'attività, ma ai committenti, di conseguenza si può anche esercitare un'attività già svolta in passato, ma i "clienti" non devono essere gli stessi per i quali il soggetto ha lavorato - nei 2 anni precedenti l'accesso al forfettario - tramite un rapporto di lavoro subordinato. 

Walter Caputo

 
 
 

FLAT TAX: PROPORZIONALE O PROGRESSIVA?

Post n°795 pubblicato il 05 Novembre 2018 da paghe_contributi
 
Tag: imposte

In questi giorni, dalla bozza della legge di stabilità per il 2019 abbiamo appreso che - per lo meno per ora - non è prevista una flat tax per le persone fisiche e i lavoratori dipendenti, che sia quindi sostitutiva dell'attuale IRPEF (Imposta sul Reddito delle PErsone Fisiche). Sappiamo però che è prevista una flat tax per i titolari di reddito di lavoro autonomo e reddito d'impresa. Naturalmente, prima di tirare le somme, è opportuno attendere che la legge di stabilità diventi - appunto - legge.

Ciò che possiamo fare ora è un semplice ragionamento per capire se siamo in grado di distinguere un'imposta proporzionale da una progressiva. Prendiamo ad esempio un reddito di 10.000 euro ed un'unica aliquota del 20%. L'imposta è pari a 2000 euro [= 10000 x (20/100)]. Questo è un esempio di imposta proporzionale o flat tax: infatti l'imposta è proporzionale rispetto al reddito (ad esempio ad un reddito doppio, di 20000 euro, corrisponde un'imposta doppia, di 4000 euro). La gran maggioranza delle nostre attuali imposte sono strutturate in questo modo, nonostante la Costituzione abbia affermato che le imposte debbano essere progressive. Ma cosa significa imposta progressiva?

In pratica, progressiva è un'imposta più che proporzionale, ovvero un'imposta che sarà più che doppia (ad esempio tripla) per chi ha un reddito doppio. Facciamo un esempio: è prevista un'aliquota del 20% per redditi fino a 10000 euro e del 30% per redditi da 10000 a 40000 euro. Se ci riferiamo al caso precedente, il soggetto che ha un reddito di 10000 euro continua a pagare 2000 euro, mentre per il soggetto che ha un reddito di 40000 euro le cose cambiano. Sui primi 20000 euro pagherà 2000 euro e sui successivi 20000 pagherà 6000 euro (il 30% di 20000), quindi l'imposta totale sarà pari a 8000 euro (=2000 + 6000).

Quindi il soggetto con un reddito di 40000 paga 8000, quello con 20000 paga 2000: ciò implica che il soggetto con un reddito doppio paga un'imposta quadrupla. Naturalmente quanto è progressiva un'imposta dipende dalle scelte politiche, ma in ogni caso solo un'imposta progressiva consente un prelievo ottimale dai cittadini. In buona sostanza chi ha molto consente di sopravvivere anche a chi ha poco. E non si sa mai nella vita: chi ha molto oggi potrebbe avere poco domani, quindi a buon intenditor poche parole.

Walter Caputo

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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L'AUTORE DEL BLOG: CHI E' WALTER CAPUTO ?

Ha un diploma universitario in Amministrazione Aziendale, con specializzazione in Finanza. E’ laureato in Economia e Commercio e in Scienze Statistiche. Insegna sia materie matematico - fisico – statistiche che economico - giuridico - fiscali. Su questi temi: contabilità, controllo di gestione, paghe e contributi, divulgazione scientifica ha scritto decine di libri. Inoltre ha pubblicato più di 300 articoli di divulgazione scientifica. Da giugno 2016 è coautore del blog Cibo al microscopio. Da novembre 2012 è cofondatore di Risparmiare Fare Guadagnare. Da novembre 2008 è science writer per Gravità Zero, corporate blog di divulgazione scientifica. Da giugno 2007 è autore di un Blog di Scienze naturali ed economiche.

I suoi articoli si leggono qui.

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