Paghe e contabilità

NUOVE CAUSE DI ESCLUSIONI DAL REGIME FORFETTARIO

Con la legge di bilancio 2020, dal 1° gennaio, sono previsti importanti cambiamenti per coloro che si trovano nel regime forfettario oppure vogliono accedervi. A tal proposito i commi 691 e 692 dell'art. 1 della legge di bilancio hanno introdotto due cause di esclusione dal regime in questione:

- aver sostenuto spese per più di 20.000 euro lordi per lavoro accessorio, dipendente o co.co.co.;

- aver percepito, nell'anno precedente, più di 30.000 euro come redditi di lavoro dipendente o assimilato.

Infine, il reddito del contribuente forfettario diventa rilevante - e quindi va tenuto in considerazione - in tutti i casi in cui qualunque legge riconosce un qualche tipo di beneficio a seconda del reddito percepito.

Walter Caputo

Formatore contabile, fiscale e del lavoro

AUTO AZIENDALI IN USO PROMISCUO TASSATE IN BASE ALLE EMISSIONI

Parliamo di veicoli aziendali. Come risulta dall'ebook "Corso base di paghe e contributi 2019" se l’uso è promiscuo [art. 51, comma 4, lettera a) TUIR], il benefit è imponibile (sempre al netto di eventuali spese trattenute al dipendente) per il 30% dell’importo ottenuto moltiplicando 15000 km annui convenzionali per la tariffa chilometrica ACI relativa al veicolo. Tale imponibile convenzionale annuo, diviso per quote mensili, va commisurato all’effettivo periodo di utilizzo da parte del dipendente (sull'ebook citato trovato anche un utile esempio di calcolo).

La legge di bilancio 2020 (art. 1 commi 632-633) è intervenuta sulla norma sopra citata con una lieve modifica. La normativa previgente (in base alla quale si applica il coefficiente del 30%) resta valida per veicoli con emissioni da 60 (escluso) a 160 (incluso) grammi di CO2 per chilometro. 

Se invece si tratta di veicoli fino a 60 grammi di CO2 per chilometro, il coefficiente scende al 25%. Viceversa, per i veicoli più inquinanti vengono fissate due categorie:

- oltre 160 e fino a 190 grammi: 40% nel 2020 e 50% nel 2021;

- oltre 190 grammi: 50% nel 2020 e 60% nel 2021.

Walter Caputo

Autore di ebook per studenti, insegnanti e professionisti

PER LAVORARE IN AZIENDA

Il 2019 è quasi finito ed è ora di bilanci. E' il momento in cui ci chiediamo quanto abbiamo lavorato, per cosa, per chi? Credo di poter ragionevolmente affermare che io ho lavorato soprattutto affinché le persone trovassero un lavoro o migliorassero il lavoro che già svolgono.

Con Corso base di contabilità e bilancio 2019 ho dato una mano a tutti coloro che vogliono fare i contabili in azienda o in uno studio; con Corso base di paghe e contributi 2019 ho spiegato come redigere buste paga a tutti quelli che vogliono lavorare in un ufficio del personale o in uno studio di consulenza del lavoro; con Economia degli intermediari finanzari: esercizi e quesiti svolti ho aiutato gli studenti delle Facoltà di Economia a superare l'esame di Intermediari Finanziari e fornito una veloce panoramica della Finanza a chi se ne deve occupare per lavoro.

Insomma, io lavoro affinché voi possiate lavorare in azienda ed essere retribuiti. E continuerò a farlo nel 2020, con nuove edizioni e qualche novità. 

Un saluto a tutti i miei lettori.

Walter Caputo

NOVITA' SU MALATTIA E MATERNITA' DI PARASUBORDINATI E AUTONOMI

C'è una bella notizia per i parasubordinati e per gli autonomi senza cassa. Certo, il contratto a progetto ormai non esiste più, ma esiste ancora il contratto di collaborazione coordinata e continuativa. Inoltre, grazie al rinvio alla contrattazione sindacale (fatto dalla legge) in alcuni CCNL sono disciplinati e ancora in vigore contratti di collaborazione molto simili al rimpianto co.co.pro. 

Chi sono gli autonomi senza cassa? Sono soggetti che hanno la partita IVA, ma svolgono un'attività per la quale non esiste una cassa previdenziale specifica, di conseguenza versano i contributi previdenziali alla Gestione Separata dell'INPS.

La bella notizia è che l'art. 1 del D.L. n. 101/2019 ha previsto - dal 5 settembre 2019 - il raddoppio degli importi per le indennità di degenza ospedaliera e di malattia e la riduzione dei requisiti necessari per ottenere l'indennità di maternità e di malattia. Tali novità riguardano, appunto, i parasubordinati e gli autonomi senza cassa.

Walter Caputo

Autore dell'ebook: "Corso base di paghe e contributi 2019" anche nella versione con assistenza del docente

CONTRIBUTI ADDIZIONALI SUL CONTRATTO A TERMINE

Chi segue gli aggiornamenti di questo blog e quelli più ampi pubblicati sulla pagina facebook, relativa (anche) all'ebook "Corso base di paghe e contributi" (di cui esce un'edizione nuova ogni anno), conoscerà le ultime vicende del contratto a termine.

Tale contratto è passato - di fatto - da 36 a 12 mesi, se ci limitiamo a considerare il periodo in cui non occorre giustificarlo con una causale. Le restrizioni non sono intervenute solo nelle causali, nella durata, nelle proroghe e nei rinnovi, ma anche direttamente sul portafogli degli imprenditori. Infatti, dopo che già la Riforma Fornero (L. n. 92/2012) aveva stabilito il maggior costo del contratto a termine nella misura dell'1,40%, è intervenuto anche il Decreto Dignita (D.L. n. 87/2018) aggiungendo il costo dello 0,50% ad ogni rinnovo.

Quanto costa quindi fare nuovi contratti a termine sempre con lo stesso lavoratore? Il primo contratto a termine ha una maggiorazione dell'1,40%, il secondo dell' 1,90% (= 1,40 + 0,50), il terzo del 2,40% (= 1,40 + 0,50 + 0,50) e così via. 

La scadenza di pagamento del contributo addizionale sul contratto a termine è fissata al 18 novembre 2019, come prorogato dall'INPS con messaggio n. 2447/2019, che ha dato il via libera al calcolo e al versamento della maggiorazione con la circolare n. 121/2019.

Walter Caputo

Docente di Paghe e Contributi