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Un blog creato da Ganimede.76 il 14/05/2007

Parole non dette...

"la vita è uguale a una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita!" (Forrest Gump)

 
 

PREGHIERA DELL’OMOSESSUALE

di Fr. Angelo (Sud  Italia) 

il discepolo che gesù amava

Padre dell’umanità, come figlio mi rivolgo a te con fiducia: aiutami a sentirmi amato da Te, dalla Tua Chiesa, dalle persone a  me care e da tutti coloro che mi circondano. Non mi facciano sentire un verme, un errore della natura, un mostro da nascondere. Donami la forza di accettarmi  per come mi hai creato, di non vivere da ipocrita, nascondendo a me e agli altri  la mia tendenza sessuale. Aiutami a capire che sono anche io Tuo figlio prediletto, che Gesù è morto in croce anche per me. Metti davanti al mio cammino persone sagge che sappiano consigliarmi, che sappiano aiutarmi ad accettarmi. Molte volte, a causa dei pregiudizi e delle paure, sono tentato di  farla finita su questa terra, ma poi sapendo che “tu ami tutte le cose esistenti  e nulla disprezzi di quanto hai creato; se avessi odiato qualcosa, non l`avresti  neppure creata”(Sapienza 11,24) mi riprendo e vado avanti. Dona ai miei  genitori la rassegnazione e la serenità che sono sempre loro figlio, anche se  non potrò mai dargli la gioia di essere nonni, potrò donargli l’affetto di un figlio  che sa amare e vuole essere amato. Aiutami a non fare scelte sbagliate, matrimonio o vocazione di copertura, ma a fare scelte vere e libere. Se qualche volta ho bisogno di essere abbracciato e amato da uno del mio stesso  sesso…. Stammi vicino e abbracciami forte e fammi sentire la tua infinita misericordia e le tue lacrime che scendono sul mio capo, per dirmi che mi comprendi e mi ami per quello che sono. Ti voglio bene Gesù.

 

BIBBIA E OMOSESSUALITà

Nel tentativo di approfondire tale tematica e, soprattutto, di individuare con esattezza i testi della Bibbia ed interpretarne correttamente il contenuto, ho ritenuto opportuno leggere due libri che affrontano l'argomento sul piano esegetico e che hanno come punto di riferimento la Bibbia nella sua interezza.

I libri che ho provveduto a leggere e ai quali mi riferirò nella presente trattazione sono:

- Bibbia e Omosessualità, Ed. Claudiana

- l'Omosessualità nella Bibbia, Ed. San Paolo

bibbia

 Introduzione (>)

I testi nei loro contesti antichi

Antico Testamento:

1) Genesi (>)

I resoconti della Teologia della Creazione

2) Sodoma e Gomorra (>)

C'è Omosessualità in questi racconti?

3) Gionata e Davide (>)

Si può parlare di Omosessualità?

(continua)

 

UN Pò DI ME...

volto

"Omosessuale e credente"  di Alessandra Del Re:

LiberoBlog/Storie

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Una pagina del mio Diario su: Gionata.org

UNA MIA ESPERIENZA...

"Non guaritemi in nome di Cristo"

sul Blog: 1, 2, 3... Liberi tutti dell'Unità di Delia Vaccarello

"Una cristoterapia per guarire dai pregiudizi" su: gaynews

 

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AGEDO

AGEDO

L’A.GE.D.O. è costituita da genitori, parenti e amici di uomini e donne omosessuali, bisessuali e transessuali che si impegnano per l’affermazione dei loro diritti civili e per l’affermazione del diritto alla identità personale.

Vogliamo essere di aiuto e sostegno a quei genitori che hanno saputo dell’omosessualità della propria figlia o figlio e ne soffrono perché per loro è difficile comprendere e accettare. Pensiamo di poter condividere il loro disagio offrendoci come interlocutori per un dialogo su una situazione che noi abbiamo vissuto e superato.

 

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Questo Blog non rappresenta una testata giornalistica e viene aggiornato senza alcuna periodicita'. Pertanto, non puo' essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001. Gli articoli e le immagini inseriti in questo Blog sono tratte in massima parte da Internet; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarmelo e saranno subito rimossi.

 

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Perfidis judaeis, nostri fratelli maggiori

Post n°135 pubblicato il 10 Marzo 2008 da Ganimede.76
 

All'interno del "Messale Romanum" (Rito Tridentino) liberalizzato da Papa Benedetto XVI con il recente "motu proprio" Summorum Pontificum il quale è da pochi mesi possibile celebrare la Messa, erano ancora rimasti, nella preghiera del Venerdì Santo, alcuni riferimenti negativi nei confronti degli Ebrei.

Nel vecchio testo, da oggi abolito, si pregava - in latino - per la conversione degli ebrei chiedendo a Dio di sottrarre «quel popolo... alle sue tenebre» e di rimuoverne «l’accecamento» (tra l'altro un termine mutuato da una lettera di San Paolo)

Questa presenza, all'indomani della liberalizzazione del Messale Latino, era stata oggetto di critica e di considerazioni negative non solo da parte di ambienti ebraici.

Questo testo (e solo questo testo) è stato modificato, eliminando questi riferimenti: nella nuova versione, si prega perciò (in latino) per gli ebrei: «Il Signore illumini i loro cuori perché riconoscano Gesù Cristo salvatore di tutti gli uomini»

Ovviamente è rimasto il riferimento a Cristo, tra l'altro presente anche nel testo del Messale di Paolo VI attraverso il tema della "redenzione".

Ecco il testo dell'attuale Messale (risalente a Papa Paolo VI):

"Preghiamo per gli ebrei: il Signore Dio nostro, che li scelse primi fra tutti gli uomini ad accogliere la sua parola, li aiuti a progredire sempre nell'amore del suo nome e nella fedeltà della sua alleanza. Dio onnipotente ed eterno, che hai fatto le tue promesse ad Abramo ed alla sua discendenza,a scolta la preghiera della tua Chiesa, perché il popolo primogenito della tua alleanza possa giungere alla pienezza della redenzione".

La comunità ebraica italiana ha espresso, come si è saputo dai giornali, un negativo apprezzamento.

«La nuova versione non è molto diversa dalla precedente - ha osservato il rabbino Giuseppe Laras, presidente dell’Assemblea dei rabbini d’Italia -. Il fatto che si preghi perché Dio “illumini” gli ebrei, significa in sostanza che essi non sono nella luce, dunque accecati, anche se è stata tolta la parola più forte. Ciò che mi preoccupa è però la seconda parte della formula, quella in cui è rimasta la preghiera per il riconoscimento di Gesù da parte degli ebrei. Temo che porterà indietro, se non bloccherà, il dialogo ebraico-cristiano, dato che ci sono alcune componenti del mondo ebraico che temono che il dialogo sia in realtà finalizzato a convertire al cristianesimo».

Forse pochi sanno che la orazione solenne per gli Ebrei del Venerdì Santo ha una corrispondente nella birkat ha-minim (benedizione contro gli eretici) della liturgia giudaica, che è la seguente: "Che per gli apostati non ci sia speranza; sradica prontamente ai nostri giorni il regno dell'orgoglio; e periscano in un istante i nazareni (ndr. i giudeo-cristiani) e gli eretici: siano cancellati dal libro dei viventi e con i giusti non siano iscritti. Benedetto sei tu Yahweh che pieghi i superbi".

Così recita la XII benedizione della liturgia sinagogale nella forma primitiva. Mentre in quella del Talmud babilonese più diffusa oggi: "Per i calunniatori e gli eretici non vi sia speranza, e tutti in un istante periscano; tutti i Tuoi nemici prontamente siano distrutti, e Tu umiliali prontamente ai nostri giorni. Benedetto Tu, Signore, che spezzi i nemici e umili i superbi".

Com'è noto, il cristianesimo delle origini, e quindi la liturgia, si è posto in rapporto di continuità e nel contempo di novità rispetto al giudaismo. I nazareni o cristiani avevano frequentato il Tempio (cfr. Atti 2,46), come pure le sinagoghe, finché, due decenni dopo la sua distruzione nel 70, i giudei non introdussero nella Tefillah la XII "benedizione", appunto la birkat ha-minim (diventarono così diciannove ma il nome di Shemonèh Esréh non fu cambiato), ovvero una maledizione contro la setta considerata eretica, dei giudeo-cristiani (cfr. Atti 24,14) sia per tenerli lontani dalla sinagoga, sia per proclamare formalmente la rottura definitiva tra le due religioni. Accanto ai minim (dissidenti) si menzionavano i nozrim, i nazareni, cioè i seguaci di Gesù di Nazareth, perché "spariscano all'istante, cancellati dal libro della vita e non scritti con i giusti. Benedetto sei tu che umili i superbi" (cfr. G. De Rosa, Gesù di Nazareth e l'Ebraismo di ieri e di oggi. Dal rifiuto all'appropriazione esclusiva. "La Civiltà Cattolica", 15, 2000, n. 12). Nel medesimo periodo venne comminata infatti la scomunica contro i giudeo-cristiani, i quali pur pretendendo di rimanere dentro la sinagoga, la dividevano nella fede, proteggevano i "gentili", soprattutto i romani, e distruggevano il principio dommatico della habdàlàh ossia la separazione tra circoncisi e non (cfr. H. Herts, Daily Prayer Book with commentary. Introductions and notes, New York 1971, p. 142 s.). Così nel Medioevo la pensava Maimonide e ai nostri giorni il rabbino americano J. Petuchowski (cfr. S. Ben Chorin, Il giudaismo in preghiera. La liturgia della sinagoga, Cinisello B. 1988, p. 80). Tuttavia oggi non tutti gli ebrei nominano i nazareni e i dissidenti, ma si limitano ai calunniatori, i cattivi e i nemici.

A questo punto si può dedurre che la Oratio pro iudaeis appare in certo senso speculare alla birkat ha-minim giudaica, la maledizione contro gli eretici; quasi una 'risposta', poiché il dato liturgico non è mai astratto, ed entrambe risalgono allo stesso periodo, come abbiamo visto. Alla scomunica comminata ai giudeo-cristiani e all'accusa di "eresia" da parte dei giudei - forse durante il sinodo di Jabne tra 90 e 100 d. C., - che volevano in tal modo sancire la rottura definitiva del Giudaismo ufficiale con i cristiani, questi avrebbero 'risposto' con l'inserzione della "preghiera per i giudei". Al di là di ogni polemica, è "ragionevole ritenere che la storia di entrambe le preghiere, il cui contenuto era certamente noto sia ad ebrei che a cristiani alla fine del I secolo, si sia intrecciata, dando così forma al testo liturgico così come ci è pervenuto, salvo, ovviamente, le inevitabili modifiche che, generalmente, i testi liturgici subiscono nel corso dei secoli" (Annamaria Abrusci, Storia ed evoluzione delle Orazioni solenni. Il caso della preghiera Pro Iudaeis, tesi di magistero presso l'ISSR di Bari, anno 2000-2001, p. 111-112, pro manuscripto). Ciò dimostra ancora una volta l'influsso della liturgia ebraica e giudaica in specie su quella cristiana. La preghiera non può essere modificata in contraddizione con la dottrina cattolica e apostolica. Volentieri, dunque, oggi pregheremo anche con le nuove formule del Messale Romano di Paolo VI dove si supplica il Signore che "il popolo primogenito della tua alleanza possa giungere alla pienezza della redenzione".

Dunque, non è il caso che i nostri 'fratelli maggiori' continuino a scandalizzarsi della preghiera che i cristiani innalzano a Dio per loro, quando dovrebbero agire a modificare la loro, visto che nella prima forma e anche in quella del Talmud babilonese, non è stata tolta la maledizione di Dio che non si concilia col suo amore universale.

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Commenti al Post:
nontelodico.mery
nontelodico.mery il 11/03/08 alle 10:42 via WEB
ciao gany come al solito hai ragione come si può chiedere a Dio di maledire per i calunniatori e chiunque altro pecchi in qualche modo,innanzitutto siamo tutti peccatori davanti agli occhi di Dio e nn meritiamo niente se nn il perdono ma solo ed esclusivamente per grazia,e poi il dottore cura gli ammalati mica i sani????'baci mery
 
marcobazzato
marcobazzato il 11/03/08 alle 19:03 via WEB
Ottimo articolo. Trovo infatti ridicolo, che la maggiore chiesa cristiana dell’occidente debba modificare un testo liturgico per compiacere un'altra religione. Qualunque essa sia. Si evince dal testo, che la prima pietra non è stata scagliata dal cristianesimo primitivo, ma da qualcun altro, di cosiddetti – erroneamente a mio avviso – fratelli maggiori. Non va dimenticato che proprio nella Genesi, il fratello maggiore – Caino – ha ucciso il minore – Abele. Poi fare una polemica così risibile e banale, da spaccacapello in due, per una liturgia – in latino – che se tutto va bene verrà letta a qualche migliaio di persone, e compresa, nella sua essenza, da non più forse di qualche centinaio, siamo allora all’assurdismo fantozziano. A voler essere pignoli, come ha dimostrato la controparte, visto che hanno – secondo loro – in mano le uniche chiavi di verità, che modifichino prima la loro, e poi il cattolicesimo modificherà la sua. Ma sicuramente il capo chino, perché con la scusa del perdonismo cristiano, ci si gioca sopra, lo faranno i cattolici, per non offendere i cosiddetti Fratelli maggiori. Ma basta prendere qualsisia bibbia Cei, con le spiegazioni a lato o sotto il testo, per comprendere che come la presunta religione maggiore, abbia tratto origine, intingendo a piene mani, da religiosità più antiche della medesima: Vedi Babilonesi ed Egiziani i primis.Come sempre si perde tempo inutile per accapigliarsi sui punti e le virgole, quando i veri problemi sono altri e sicuramente più gravi di una semplice preghiera, che si consuma alla stessa velocità di un cerino, di venerdì santo. Quello che stupisce però è proprio la remissività vaticana, nel concedere una modifica che se la religione e la fede, si fondano sulla verità – e a questo punto inizio a dubitarne –questa si pieghi, nel nome della Real politik, alla politica stessa del compromesso, paradossalnete però unilaterale, facendosi calpestare. È proprio vero allora, che i fratelli minori, i cosiddetti più piccoli debbono sottostare alle violenze ed angherie verbali dei più grandi. Quindi come fanno i bulletti di periferia, dopo che l’innocente ha beccato le botte, gli intimano: “Zitto e mosca. Taci e subisci”. E questi sarebbero religiosi? Per concludere, consiglio di leggere Mt. 23 13 – 38: Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci…” Forse in futuro, perché offesi, chiederanno un repulisti generale del Vangelo, per renderlo politicamente corretto, solo secondo il loro gusto, però?
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 11/03/08 alle 20:27 via WEB
Egregio Ganimede, intervengo qui per l'ultima volta, avendomi tu esclusa dai tuoi interlocutori non ho alcuna intenzione di ritenere te uno dei miei. Però questa lasciamela dire (poi cancellami, se preferisci). Il tuo paragone è improprio. Se lo si seguisse, occorrerebbe "correggere" molti testi sacri. In secondo luogo è ovvio che gli ebrei si offendano, visto che per oltre mille anni sono stati vittime dell'antigiudaismo cattolico, di roghi, persecuzioni, accuse di deicidio e d'infanticidio (il fantomatico Simonino), calci nel sedere la settimana pasquale, tentativi di conversione più o meno forzata (Mortara), ecc. ecc. Cose che - è storicamente provato - hanno fornito un ottimo terreno alla propaganda nazista. Di conseguenza parlare di Realpolitik e di buonismo lo considero insultante e antistorico. Personalmente ho sottoscritto l'appello contro la revisione della preghiera di questo Papa preconciliare. Saluti.
 
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 16/03/08 alle 15:46 via WEB
Gentilissima Daniela, scusami se ho atteso così tanto nel rispondere al tuo commento, ma la mia vita sociale non si esaurisce dietro un computer, ma fuori all'aria aperta... non ti ho mai escluso dai miei interlocutori, anzi, nel mio Blog come vedi tutti possono scrivere di tutto e di più senza il pericolo della censura inquisitoria. Se ti riferisci al fatto che il tuo Sito non si trova più tra i miei preferiti è solo perchè è da tanto che non abbiamo più nulla da dirci di così interessante e poi perchè anch'io ho notato sul tuo Sito che il mio Blog non compare più tra i tuoi amici... Comunque, tornando al tuo commento sul mio Post, forse non hai compreso che anch'io SONO CONTRARIO che si sia abolita la Preghiera per la conversione degli Ebrei nella forma antica, e visto che hai firmato l'appello contro la revisione della preghiera per gli Ebrei, perchè non firmi anche una petizione per l'abolizione della Preghiera che il pio Ebreo Ortodosso eleva quotidianamente a Dio: "Benedetto Tu Hashèm, nostro Dio Re del mondo, che non mi hai creato donna". Saluti anche a te!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 11/03/08 alle 20:28 via WEB
Avevo inserito il mio indirizzo, ma non compare. Sono Daniela: www.dimelaltra.blogspot.com. Arisaluti.
 
luloca
luloca il 12/03/08 alle 00:38 via WEB
Forse i cristiani farebbero meglio a pregare per i cristiani. Qualche giorno fa un blogghista si è sentito in dovere di pregare per me che non sono credente. Devo dire che non mi ha fatto molto piacere, anzi l'ho trovato fuori luogo e anche decisamente offensivo.
 
 
biberon9
biberon9 il 12/03/08 alle 09:24 via WEB
Inutile dire che sei una persona di buon senso. Essendo il buon senso cosa rara, credo vada sottolineato. Sono d'accordo con te su un certo cattivo gusto tutto religioso di sentirsi dalla parte del giusto e quindi in dovere di pregare per chi non è "a posto". Pessimo esempio di carità cristiana a mio parere. Gli ebrei hanno fatto la loro scelta. Hanno deciso di non riconoscere in Gesù. E allora? Mi verrebbe da dire peggio per loro! Come l'omosessualità anche gli ebrei sono una delle ossessioni dei cattolici. E che cazzo! Basta! Pensiamo noi a liberarci di tutta quella tradizione ebraica che ancora ci impedisce di vedere il vero volto di Dio. Legalismo religioso, fariseismo, senso dell'impurità, digiuni rituali che cristo è venuto a spazzare via. Purifichiamo la nostra fede e vedrete che saranno gli altri a venire da noi senza bisogno di preghiere!!!
 
   
Ganimede.76
Ganimede.76 il 16/03/08 alle 15:58 via WEB
Fratello Biberon non posso essere d'accordo con te sul fatto che noi Cristiani dovremmo "liberarci" da una certa tradizione ebraica che a parer tuo ci impedirebbe di vedere il vero "Volto di Dio"... Gesù è Ebreo, ed è venuto principalmente per la sua gente, noi siamo quell'innesto che si è unito al Popolo Eletto da Dio. Lo confermano e stesse parole di Gesù e le Lettere di San Paolo.
 
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 16/03/08 alle 15:52 via WEB
Carissimo Fratello Luloca, perchè non sottoscrivi anche tu una petizione per abolire dalla Preghiera del Venerdì Santo la Preghiera per gli Atei??? eh eh Comunque aldilà della battuta un pò provocatoria, volevo precisare che il Cristiano è chiamato ad annunziare il Vangelo ad ogni creatura, a far conoscere Cristo a chi ancora non lo ha conosciuto ed a preghare per loro. Se non lo facessimo, verremmo meno alla missione che Gesù Cristo ha affidato alla sua Chiesa. Sempre nel rispetto della libertà di ogni individuo e delle sue scelte. Infatti il Vangelo si propone e non si impone a nessuno!
 
   
luloca
luloca il 17/03/08 alle 09:38 via WEB
carissimo Ganimede, secondo me interpretate male il messaggio evangelico. La preghiera che ha insegnato Cristo non ha come argomento gli altri. E' un'ode individuale della persona che riconosce dio nella sua vita e a lui si affida. Mira a stabilire un rapporto intimo della propria individualità con quella universale. La preghiera, in tutte le culture, è un modo per collegarsi personalmente con la propria divinità. Anche secondo il cristianesimo esiste il libero arbitrio, è quindi importante considerare che la scelta di credere e di non credere è una scelta in cui il tuo dio non può minimamente influire. Sarebbe del tutto infiluente, a questo punto, chiedere a dio di convertire gli altri. La preghiera può quindi avere valore esclusivamente personale. Ogni valore aggiunto a questa pratica, non trova alcun riscontro nel vangelo, ed è solo frutto della fantasia umana. All'epoca di Gesù esistevano molti culti diversi dal suo, ma lui non si è mai sognato di pregare affinché questa gente cambiasse religione. Come ti ho detto altre volte, l'ateismo è una religione a tutti gli effetti, ed ha uguale dignità delle altre. Se avessi un dio da pregare, non mi sognerei mai di pregarlo per fare diventare tutti atei. Il mio auspicio più grande è solo quello che ogni persona, a suo modo, trovi una felicità concreta e duratura. Non mi interessa giudicare gli altri.
 
noodless78
noodless78 il 12/03/08 alle 14:18 via WEB
caro ganimede, questa volta non posso essere daccordo con te. le resistenze di oggi da parte degli ebrei sono più che giustificate: non sono semplici questioni formali. dietro c'è una storia lunga che, proprio in virtù del cristianesimo, gli ebrei sono stati visti come "perfidi ebrei", addossati di accusa di deicidio e perseguitati. l'antisemitismo ha una radice religiosa ed una storia lunga (ed ancora presente), per cui mi sembra perfettamente normale stare sempre sulla difensiva. poi, magari, il tutto è stato fatto, da parte cattolica, con buone intenzioni, ma si sa, la storia è popolata di tragedie e massacri animati da buone intenzioni
 
svitol5
svitol5 il 12/03/08 alle 14:58 via WEB
Ciao Ganimede, hai colto perfettamente nel segno. Purtroppo per gli ebrei ogni accenno alla conversione ed al proselitismo, come è tipico della religione cristiana, viene visto come anti-semitismo. Gesù era ebreo, è normale che ci tenesse al fatto che il suo popolo abbracciasse il suo Credo. Poi San Paolo ha preso altre strade, preferendo i gentili, anche per un discorso di lingua, credo. Comunque non ho mai creduto che loro siano i nostri fratelli maggiori religiosi ... Un saluto Vito
 
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 16/03/08 alle 16:03 via WEB
Carissimo Svitol, mi dai l'occasione di precisare la mia posizione nei confronti degli Ebrei. Questo mio Post non voleva essere un offesa o una provocazione, ma solo un chiarimento su alcune polemiche sorte sulla famosa espressione "Perfidis judaeis" ed il suo vero significato nel suo contesto originario. E comunque, io credo fortemente che gli Ebrei siano i nostri Fratelli Maggiori, così come ebbe a dire il nostro amato Papa Giovanni Paolo II. Un forte abbraccio!
 
marcobazzato
marcobazzato il 12/03/08 alle 15:43 via WEB
Può sembrare volgare, ai puristi, ma la religione intesa come proselitismo, non importa da parte di che religione, va intesa come un mercato, dove si vende una promessa, un idea, un utopia di salvezza, che secondo alcune può avvenire in questa vita, per altre, in un ipotetica e mai provata vita futura, dopo la morte, come fonte di vita eterna. Tralasciando naturalmente l’aspetto prettamente individuale, del singolo di coscienza e/o credenza, e concentrandoci dentro l’aspetto prettamente più sociologico-commerciale, vale sempre il principio inderogabile, che più iscritti ad una confessione religiosa, e praticanti, anche se non per fatto, ma per tradizione famigliare, culturale, storica o sociale, significa più denaro, più finanziamenti anche statali, elargiti in forme e modalità differenti esempio come sostentamento al clero, alla manutenzione delle opere d’arte e/o architettoniche, vedi chiese o basiliche, che non sono solo patrimonio religioso, ma anche culturale nazionale, volenti o nolenti, in quanto, almeno in Italia, attirano milioni di turisti da tutto il mondo. Quindi il proselitismo, fa parte della libera concorrenza del mercato della religiosità. Tant’è che in molti si indignano quando i testimoni di Geova, bussano alla porta per portare il loro messaggio, facendo in primo luogo pubblicità alla propria fede, ed in secondo luogo, chiedendo – com’è giusto – anche una compartecipazione economica, se una persona o una comunità vuole darla alle spese della medesima. Ora per quanto riguarda le conversioni forzate. Non ho capito di cosa ci stupiamo? La Germania, ai tempi di Carlo Magno è stata convertita a suon di teste tagliate, tanto da far incoronare il Re dei Franchi, a Roma, imperatore e difensore del Sacro Romano impero. Ma di questa parte della storia, sembra che sia stata rimossa, a favore di altre minoranze religiose. Non dimentichiamo anche, che non solo il cattolicesimo ha fatto le sue belle guerre di conquista e razzia religiosa, basti pensare infatti alle crociate, quando la scusa era la liberazione del Santo Sepolcro dagli infedeli, mentre nei fatti, si aveva in primis paura per la perdita anche di quei ricchi mercati, e poi, come la storia ha insegnato successivamente, l’avanzata dell’impero Ottomano, giunto poi, fin quasi alle porte di Vienna nel 1683. Va ricordato che le tre grandi religioni monoteiste, se le sono date tutte di Santa ragione, mascherandole sempre, come offesa a questo o a quel Dio, che comunque, per tutte e tre proviene da Abramo, e che dopo millenni, invece di capirci da persone intelligenti – come abbiamo la presunzione d’avere – ci si accapiglia, strumentalizzando la Fede, quella vera, che nascendo dall’essenza della persona, non ha nulla a che vedere coi dotti sapienti, che usano e manipolano, secondo la convinzione polico-strategica chi non vuole andare – conoscendo la storia – oltre a questa per vivere l’esperienza di Fede, per quello che è: un atto interiore dell’uomo verso la divinità, non importa quall’essa sia, che gli dona, tramite l’ascolto e/o l’osservanza più o meno radicale dei precetti, secondo coscienza, una libertà che in primo luogo e solo in quel luogo è soprattutto interiore.
 
 
biberon9
biberon9 il 12/03/08 alle 16:38 via WEB
Sempre un po' cinici i tuoi messaggi... la ricostruzione storica è però interessante... certo mi stupisco sempre che nonostante tutto, certe logiche continuino ad avvelenare i rapporti con gli altri nonostante i presunti passa avanti. E' evidente che le religioni nel loro immobilismo rimangono ferme a visioni arcaiche dell'esistenza (conversioni forzate ed bassi/medi interessi economici). Io mi chiedo se la fase religiosa dell'umanità non sia solo una tappa fra le altre. Non è possibile cominciare a pensare ad una chiesa che faccia riferimento allo spirito: In quel tempo, la donna Samaritana disse a Gesù: «Signore, vedo che tu sei un profeta. I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare» . Gesù le dice: «Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità».
 
   
Ganimede.76
Ganimede.76 il 16/03/08 alle 16:36 via WEB
Spesso si cita il passo Evangelico di Gesù che parla alla donna samaritana, per giustificare un certo Gesù New Age che lo vuole staccato da un preciso contesto storico, culturale e sociale. Facendolo diventare uno dei tanti Messia, uno dei tanti Cristi apparsi lungo la storia umana. Ma il nostro Dio è la Parola che si è rivelata ad un Popolo specifico, è il Logos che si fà carne in un tempo e in uno spazio ben preciso ad un Popolo circondato da altri dei e tradizioni che differivano con il Popolo di Israele. Gesù stesso disse alla samaritana che la salvezza viene dai Giudei!
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 13/03/08 alle 09:17 via WEB
La parola perfidus/perfidia ha nel latino classico un doppio significato e una doppia etimologia. Da un lato indica una persona molto malvagia (per=molto, foedus=malvagio), come tuttora in italiano. Dall'altro, però, ha anche il significato di infido, traditore: perfino la superficie ghiacciata di un fiume o l'acqua del mare poteva essere perfida, benché ovviamente priva di colpe morali (cfr. p. es. il vocabolario Castiglioni Mariotti). Foedus, infatti, significa anche patto, alleanza e perfidus può indicare etimologicamente chi non rispetta i patti. Nel latino ecclesiastico, quindi, la perfidia sembrò essere parola particolarmente precisa per indicare l'incredulità degli ebrei, che secondo i cristiani non avrebbero riconosciuto in Cristo la realizzazione di oltre 300 profezie presenti nella Bibbia ebraica, ma di cui gli ebrei davano (e danno) un'interpretazione ben diversa. Anche nel latino medievale, tuttavia, la perfidia non avrebbe mai perso un significato offensivo. Questa pluralità di significati pone molti problemi quando ci si voglia interrogare sul significato che la parola perfidus/perfidia aveva nel VII secolo, quando la preghiera fu introdotta, nel XVI secolo, quando fu conservata nella liturgia tridentina, sulla bocca dei fedeli che la ripeterono per secoli nelle diverse nazioni o nelle orecchie degli ebrei, che furono talvolta obbligati ad ascoltare le funzioni religiose cattoliche. Fra i cristiani, e ancor più fra gli ebrei, molti interpretarono la perfidia nel suo significato italiano odierno, come un'offesa generica e immotivata agli ebrei o peggio ancora come un'accusa di deicidio (non si dimentichino, però, analoghe, se non peggiori preghiere ebraiche medievali contro i cristiani). Anche il secondo significato, che implicava al più un'accusa agli ebrei di non aver tenuto fede all'alleanza di Mosè, era pienamente compatibile con il contesto liturgico in cui la preghiera era inserita. I due significati, inoltre, non sono completamente antitetici: anche l'incredulità veniva da alcuni considerata una colpa, sia pure di tipo religioso. Autori e teologi cattolici hanno quindi sottolineato che la parola perfidus/perfidia non è direttamente traducibile con l'italiano perfido/perfidia, in quanto perderebbe una parte essenziale del significato originario: l'idea di una mancata accoglienza della fede, o più precisamente, restando sul significato originario latino, di non avere accolto il completamento del Patto di Abramo manifestatosi con l'incarnazione e la morte del Cristo e quindi avere rotto "quel" patto (foedus). Alla luce di questa argomentazione una traduzione meno scorretta sarebbe "increduli/incredulità", interpretando perfidus come sinonimo di infidelis. Questa traduzione, però, può essere considerata riduttiva, perché elimina una parte del significato originario, quella secondo cui l'incredulità stessa è una colpa. Poiché, come si è detto in precedenza, la pluralità di significati dell'aggettivo perfidus secondo la sua etimologia è andato perduto nella parola italiana 'perfido', la Chiesa ha introdotto la modifica liturgica di cui sopra.
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 13/03/08 alle 13:16 via WEB
Volevo chiedere scusa a tutti i miei Fratelli in Cristo, a tutti i miei Amici e Visitatori e Commentatori nel mio Blog per il mio silenzio in questo periodo, ma è un momentaccio... tra stanchezza, nervosismo per il lavoro, ed imprevisti vari, stò esaurendo... Scherzo! Ma ho bisogno di staccare 1pò la spina e non mi sento di stare tanto sul Pc. Non me ne voglia chi mi ha scritto e non ha ancora ricevuto risposta. Vi Voglio Bene! Io cmq, sono presente e vi leggo, anche se per adesso non parteciperò ai commenti in modo costante. Un fortissimo Abbraccio.
 
celino1989
celino1989 il 13/03/08 alle 15:12 via WEB
cimmiotto mioooo!! :P
 
sorcina_s
sorcina_s il 13/03/08 alle 19:03 via WEB
Ganimede CIao! Anche se con un pò di ritardo sono andata a leggere la risposta...grazie dei consigli, ed anche di coloro che frequentano il tuo blog... li ho messi tutti insieme, adesso vediamo come agire, perchè la cosa diciamo sta da parte del mio amico diventando un pò troppo esasperante. . . grazie !E' bello sapere che ci sei! clOD
 
Susanna852004
Susanna852004 il 17/03/08 alle 02:45 via WEB
Il post è lunghissimo e nn l'ho letto tutto e neppure i commenti. Ad un certo punto mi perdo. Comunque mi sento di fare una precisazione. Qualcuno nasce gay e nn è una scelta, altri nascono ebrei e nn è una scelta. Ho scelto invece di essere cristiana anche se nn cattolica. Ma nn per questo critico i miei parenti in Israele o i miei amici musulmani. Io nn ragiono per categorie, lo dico sempre, preferisco parlare di persone. Poi ho le messaggerie dei profili pieni di messaggi antisemitici, ma lascio gli insulti a chi nn ha altro da dire. Ovviamente quello che ho detto nn è per Ganimede (kiss) perchè so che rispetta le altre religioni. Ciao, Susy
 
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Vogliamo percorrere un cammino di riconciliazione con la Chiesa, attraverso il dialogo, il confronto e la conoscenza reciproca, nella consapevolezza che la dimensione omoaffettiva è un valore e può ben costituire un percorso di crescita e di approfondimento per vivere, senza pregiudizi, una relazione autentica con l'altro. 

 

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