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Un blog creato da Ganimede.76 il 14/05/2007

Parole non dette...

"la vita è uguale a una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita!" (Forrest Gump)

 
 

PREGHIERA DELL’OMOSESSUALE

di Fr. Angelo (Sud  Italia) 

il discepolo che gesù amava

Padre dell’umanità, come figlio mi rivolgo a te con fiducia: aiutami a sentirmi amato da Te, dalla Tua Chiesa, dalle persone a  me care e da tutti coloro che mi circondano. Non mi facciano sentire un verme, un errore della natura, un mostro da nascondere. Donami la forza di accettarmi  per come mi hai creato, di non vivere da ipocrita, nascondendo a me e agli altri  la mia tendenza sessuale. Aiutami a capire che sono anche io Tuo figlio prediletto, che Gesù è morto in croce anche per me. Metti davanti al mio cammino persone sagge che sappiano consigliarmi, che sappiano aiutarmi ad accettarmi. Molte volte, a causa dei pregiudizi e delle paure, sono tentato di  farla finita su questa terra, ma poi sapendo che “tu ami tutte le cose esistenti  e nulla disprezzi di quanto hai creato; se avessi odiato qualcosa, non l`avresti  neppure creata”(Sapienza 11,24) mi riprendo e vado avanti. Dona ai miei  genitori la rassegnazione e la serenità che sono sempre loro figlio, anche se  non potrò mai dargli la gioia di essere nonni, potrò donargli l’affetto di un figlio  che sa amare e vuole essere amato. Aiutami a non fare scelte sbagliate, matrimonio o vocazione di copertura, ma a fare scelte vere e libere. Se qualche volta ho bisogno di essere abbracciato e amato da uno del mio stesso  sesso…. Stammi vicino e abbracciami forte e fammi sentire la tua infinita misericordia e le tue lacrime che scendono sul mio capo, per dirmi che mi comprendi e mi ami per quello che sono. Ti voglio bene Gesù.

 

BIBBIA E OMOSESSUALITÀ

Nel tentativo di approfondire tale tematica e, soprattutto, di individuare con esattezza i testi della Bibbia ed interpretarne correttamente il contenuto, ho ritenuto opportuno leggere due libri che affrontano l'argomento sul piano esegetico e che hanno come punto di riferimento la Bibbia nella sua interezza.

I libri che ho provveduto a leggere e ai quali mi riferirò nella presente trattazione sono:

- Bibbia e Omosessualità, Ed. Claudiana

- l'Omosessualità nella Bibbia, Ed. San Paolo

bibbia

 Introduzione (>)

I testi nei loro contesti antichi

Antico Testamento:

1) Genesi (>)

I resoconti della Teologia della Creazione

2) Sodoma e Gomorra (>)

C'è Omosessualità in questi racconti?

3) Gionata e Davide (>)

Si può parlare di Omosessualità?

(continua)

 

UN PÒ DI ME...

volto

"Omosessuale e credente"  di Alessandra Del Re:

LiberoBlog/Storie

MI RACCONTO...

"Essere o non essere..."

Una pagina del mio Diario su: Gionata.org

UNA MIA ESPERIENZA...

"Non guaritemi in nome di Cristo"

sul Blog: 1, 2, 3... Liberi tutti dell'Unità di Delia Vaccarello

"Una cristoterapia per guarire dai pregiudizi" su: gaynews

 

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AGEDO

AGEDO

L’A.GE.D.O. è costituita da genitori, parenti e amici di uomini e donne omosessuali, bisessuali e transessuali che si impegnano per l’affermazione dei loro diritti civili e per l’affermazione del diritto alla identità personale.

Vogliamo essere di aiuto e sostegno a quei genitori che hanno saputo dell’omosessualità della propria figlia o figlio e ne soffrono perché per loro è difficile comprendere e accettare. Pensiamo di poter condividere il loro disagio offrendoci come interlocutori per un dialogo su una situazione che noi abbiamo vissuto e superato.

 

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Questo Blog non rappresenta una testata giornalistica e viene aggiornato senza alcuna periodicita'. Pertanto, non puo' essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001. Gli articoli e le immagini inseriti in questo Blog sono tratte in massima parte da Internet; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarmelo e saranno subito rimossi.

 

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« Cambia sesso e diventa s...Una riflessione teologic... »

Interrogativi sull'affettività omosessuale

Post n°145 pubblicato il 11 Aprile 2008 da Ganimede.76
 

Mons. Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, è uno dei più noti teologi dell’episcopato italiano, per la progettualità pastorale e per il suo rapporto con la gioventù. Lo dimostrano i suoi scritti: Riconciliazione fraterna; Ateo a diciott’anni; Il Cristiano e la pace; Giovani per la Pace.

Teologo, ma è anche stato professore di filosofia, di storia della filosofia e della morale sociale, padre conciliare, presidente della commissione «Justitia et pax» della Cei ed è una delle figure di riferimento per il movimento pacifista di ispirazione cristiana.

Secondo lei, la teologia e il magistero hanno detto l’ultima parola sulla sessualità umana?
Teologia e Magistero considerano l’unione sessuale completa come atto destinato alla procreazione, cosicché può essere compiuto solo in modo fisiologicamente orientato ad essa, pur ammettendo che si possa considerare il calcolo dell’infertilità dell’atto (giudicandolo allora in base al motivo di quella scelta, se cioè nasca da egoismo o da valutazione di opportunità). Ma lo stesso Paolo VI, al termine del documento «Humanae vitae» sulla sessualità, invitava a continuare a studiare.

Lei ha partecipato al Concilio Vaticano II. Secondo lei, questo Concilio aiuta la Chiesa a valutare le relazioni omosessuali in modo diverso rispetto al passato?
Il Concilio Vaticano II ha puntualizzato che la sessualità è ordinata come fine primario all’amore, e come fine subordinato alla procreazione. Il problema è se in casi particolari si possano disgiungere le due finalità, quasi che il raggiungimento del fine primario possa talora mettere tra parentesi il fine subordinato.

Eccellenza, quale cammino di fede proporrebbe alle ragazze lesbiche e ai ragazzi gay di oggi?
Li inviterei a rendersi conto di questa situazione, che riconosce la differenza di tendenze, pur senza per ciò stesso ammettere un uso pieno della sessualità che non sia matrimoniale.

Quale cammino di vita cristiana per due giovani lesbiche o due giovani gay che scoprono di amarsi e che riconoscono in loro la vocazione a vivere insieme?
Con questa premessa e a queste condizioni possono essere incoraggiati a vivere insieme.

I gruppi di persone omosessuali credenti, secondo lei, sono in grado di comprendere la complessa realtà dell’essere persona omosessuale oggi?
Forse la difficoltà sta nel fatto che automaticamente si ritengono autorizzati all’uso pieno della sessualità. Ma forse questa fondamentale è quella che giustifica un gruppo in cui ci si voglia aiutare ad affrontarla alla luce della fede.

In quale misura questi gruppi possono essere considerati parte della Chiesa?
È chiaro che se la loro finalità è valutare la loro situazione e i loro problemi alla luce della Parola di Dio, vanno considerati legittimi entro la Chiesa.

Lei è stato membro nonché presidente di Pax Christi, movimento cattolico internazionale per la promozione della pace e dei diritti umani, contro l’emarginazione sociale in tutto il mondo. C’è qualche legame, secondo lei, tra l’attività di Pax Christi e le difficoltà che incontrano molti omosessuali anche all’interno della Chiesa?
Pax Christi non ha mai usato discriminazioni, all’esterno né al suo interno. Per questo sente di poter essere testimone ed operatrice di pace anche in questo settore.

Molte persone omosessuali nascondono la loro identità alla propria famiglia. La Chiesa cattolica può educare le famiglie ad accogliere le proprie persone omosessuali?
Credo che vada fatto capire alle famiglie che la omosessualità è una condizione naturale che va riconosciuta, compresa, aiutata proprio in primo luogo dalla famiglia.

Fra gli Anglicani ha prodotto divisioni la nomina di un vescovo gay dichiarato. In casa cattolica i sacerdoti omosessuali devono nascondere la loro identità. I «talenti» sacerdotali dipendono forse dalla tendenza omosessuale?
Credo che il problema sia nell’uso pieno della sessualità attiva, che crea problemi, come lo crea la eterosessualità al di fuori del matrimonio.

In Italia esistono gruppi di sacerdoti omosessuali e alcuni vescovi sono gay. Come aiutare queste persone ad essere sempre più se stesse e a loro agio all’interno della Chiesa?
Credo che sacerdoti e persone consacrate dovrebbero sentirsi chiamate a quest’opera di chiarimento e di pacificazione all’interno della comunità ecclesiale.

Nella prefazione a «Il posto dell’altro1», riconoscendo il valore di «un’affettività omosessuale», si chiedeva: «... fin dove questa potrà spingersi, sul piano morale e poi sul piano giuridico?». Oggi si discute di Patti Civili di Solidarietà, i cosiddetti Pacs, che tutelano i diritti specifichi delle coppie omosessuali. Cosa ne pensa?
In quel mio scritto rilevavo come la dimensione sessuale caratterizzi le espressioni di amore anche fra persone dello stesso sesso. Il chiedersi fin dove possano spingersi faceva intravedere come possono esserci manifestazioni molto forti di affettività anche senza giungere – se non occasionalmente e preterintenzionalmente – allo sfogo pieno della sessualità. In questa luce hanno diritto ad un riconoscimento legale della loro convivenza, anche se questo non va identificato come matrimonio.

Recentemente Amnesty International ha pubblicato un rapporto di denuncia sulla persecuzione delle persone omosessuali, torturate, maltrattate, violentate e uccise a motivo del loro orientamento sessuale. Secondo lei, la Chiesa cattolica potrebbe contribuire ad eliminare queste gravi discriminazioni e con ciò essere testimone di pace? Come?
In molte parti del mondo (ed anche in settori di Chiese) l’omosessualità viene considerata come una devianza e una colpa. Tocca alle Chiese far comprendere – anche sulla base delle valutazioni genetiche e scientifiche – che si tratta di situazioni naturali da riconoscere e accettare, e che ogni atteggiamento discriminatorio è lesivo di umanità (e… del Vangelo!).

1 Aa. Vv., Il posto dell’altro. Le persone omosessuali nelle chiese cristiane, Edizioni La Meridiana, Molfetta 2000, p. 10

di Pasquale Quaranta tratto dal Sito: www.p40.it

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Commenti al Post:
vomiworld
vomiworld il 13/04/08 alle 00:25 via WEB
bella questa intervista:) Un abbraccio Gani!
 
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 13/04/08 alle 13:36 via WEB
Grazie Amico mio e ben tornato :) un fortissimo bacione Dany!
 
luloca
luloca il 13/04/08 alle 00:33 via WEB
Non credo che farà molta carriera questo monsignore.
 
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 13/04/08 alle 13:37 via WEB
Amico Luloca, chedo che la carriera l'abbia fatta prima, ecco perchè oggi si può permettere di affermare queste cose... eh eh Non ha nulla da perdere! :)
 
   
luloca
luloca il 14/04/08 alle 10:55 via WEB
intendevo che non lo vedremo mai ne cardinale ne tanto meno papa.
 
marcobazzato
marcobazzato il 13/04/08 alle 12:55 via WEB
Assurde come risposte. Assurde ed in totale controtendenza rispetto al Magistero papale. La chiesa intende l’omosessualità come un disordine della persona, tanto è vero, che il Vescovo stesso, dichiara che l’atto coniugale deve avere la finalità procreativa, anche se è accettata l’infertilità. Ma nell’omosessualità non esiste infertilità ma sterilità, quindi anche il presunto rapporto affettivo, indipendentemente dai sofismi utilizzati poi, pone l’omosessuale fuori dal contesto cattolico romano. Il mio auspico, è comunque che questa persona, abbia parlato solo ed esclusivamente a titolo personale, non come vescovo, perché altrimenti molte delle sue risposte sono di una grevità inaudita, e di una violenza sulle coscienze cattoliche, che escono fuori da ogni logica di catechesi e di indirizzo papale. Spero che questi personaggi, che fanno aperture populistiche, siano allontanate dagli incarichi di prestigio, come quelli vescovili, ridotti quanto meno allo stato laicale. Le “aperture” che vorrebbero, sono francamente un atto di violenza sulla maggioranza dei credenti, e che come tali dovrebbero essere censurate, o ridotte al silenzio, dai massimi gradi della gerarchia. Sfortunatamente una “strana” democrazia, sta imperversando in Vaticano e questo non fa presagire nulla di buono per il futuro.
 
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 13/04/08 alle 13:35 via WEB
Hai perfettamente ragione marcobazzato... io direi di ripristinare i roghi della "santa iquisizione" per i sodomiti, mettere a tacere questi Vescovi che non obbediscono a Santa Romana Chiesa magari con minacce e scomuniche e poi farei internare con forza tutti questi sporchi, depravati e contro natura dei froci... W il PAPA RE'!!!
 
marcobazzato
marcobazzato il 13/04/08 alle 15:00 via WEB
Non sono avulso, in casa d’altri, visto che questo è uno spazio che gestisci tu, utilizzare un tale eloquio, quello lo lascio a chi si sente, per scelta o causa propria, così. Oggi per assurdo, i roghi pubblici, come ai tempi dello Stato Pontificio, sarebbero impossibili, solo per un fatto non culturale, ma di inquinamento atmosferico, mi vedono comunque contrario, anche se non sono contrario alla pena di morte, per stupratori e pedofili, non importa se eterosessuali, od omosessuali. Trovo ripugnante l’idea delle minacce di scomunica per i Vescovi impenitenti, mentre sarei favorevole alla scomunica immediata, senza se, senza ma, dove per condannare l’eretico all’espulsione, sono sufficienti le risposte – fuori dal magistero – che si danno in certe interviste. Posso anche rispettare l’idea che il singolo ha del proprio “orientamento” non eterosessuale, ma da qui che una chiesa – quella cattolica romana – debba appoggiarlo, oltretutto senza fornire basi teologiche ed esegetiche di supporto – lo trovo onestamente deviante per il cattolico tradizionalista, legato alla tradizione ed al rispetto del disegno della Creazione che ha creato l’uomo e la donna ad immagine e somiglianza di Dio. Questi ha creato queste due esseri: uomo e donna. O si torna alla radice della creazione e del perché Dio, ha creato i due sessi, oppure si vuole per interesse o semplice piacere personale cambiare le verità di Fede, e questo certo non fa onore a chi si reputa Cristiano. Perché il cristianesimo è questo, tutto il resto è voler adattare, secondo i propri orientamenti personali o desideri, quello che è il disegno di Dio sul genere umano.
 
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 13/04/08 alle 15:56 via WEB
Leggo tra le righe una certa ironia ripugnante, squallida e provocatoria. Ma vorrei ricordarti caro marcobazzato, che molti personaggi del passato che erano stati accusati di "eresia" o solo "scomunicati", in un secondo tempo sono stati magicamente riabilitati dalla stessa Santa Romana Chiesa... "grazie" a loro la Chisa Cattolica ha potuto rivedere alcune sue posizioni che prima erano leggittime ed ora invece sono inaccettabili... L’esperienza del passato della Chiesa fornisce eccellenti esempi per illustrare questo principio: Il fatto che la Chiesa , per 19 secoli, non ha potuto discernere la vera tradizione riguardo alla schiavitù ; e la sua affermazione secondo la quale solo i cattolici potevano essere salvati. Nei due casi, una delle principali cause della 'tradizione' erronea è stata una cattiva interpretazione della Scrittura. Benchè molti papi abbiano condannato gli eccessi del commercio internazionale degli schiavi, il Magistero ufficiale della Chiesa ha approvato la legittimità della schiavitù fino a Leone XIII nel 1888 ! • Il concilio locale di Gangra, in Asia Minore, tenuto nel 362, scomunicava chiunque consigliasse uno schiavo a ribellarsi al proprio padrone o a sfuggire al suo servizio; • Lo stesso decreto venne ripetuto sotto papa Martino I nel 650; • Il IX Concilio di Toledo nel 655 impose la schiavitù ai figli dei sacerdoti; • Il Sinodo di Melfi, sotto papa Urbano II , nel 1089, impose la schiavitù alle vedove dei sacerdoti; • Il Terzo Concilio Laterano nel 1179 impose la schiavitù a coloro che collaboravano con i Saraceni ; • La legittimità della schiavitù venne inclusa ufficialmente nel Corpus Iuris Canonici, fondato sul Decreto di Graziano , e divenne legge ufficiale della Chiesa a partire da papa Gregorio IX nel 1226; • Nel 1454, con la Bolla Romanus Pontifex, papa Nicola V autorizzò il re del Portogallo a mettere in schiavitù tutti i Saraceni e tutti coloro che il suo esercito faceva prigionieri ; • Benchè, come ho già ricordato, alcuni papi che seguirono abbiano condannato gli eccessi della schiavitù, essi non la condannarono in quanto tale; • Infatti, il 20 giugno 1866, il Sant'Uffizio dichiarava ancora: "La schiavitù in quanto tale,considerata nella sua natura fondamentale, non è del tutto contraria alla legge naturale e divina ; Possono esserci molti giusti diritti alla schiavitù e sia i teologi che i commentatori dei canoni sacri vi hanno fatto riferimento ......Non è contrario alla legge naturale e divina che uno schiavo possa essere venduto, acquistato , scambiato o regalato .” Morale : Oggi ,la Chiesa, ivi compreso il Magistero, ammette che la schiavitù viola i diritti umani fondamentali ed " è contraria al disegno di Dio " (Vaticano II, Gaudium et Spes, n° 29). Da tale riconoscimento deriva: • La sedicente "tradizione" che ammetteva la schiavitù e sulla quale il Magistero fondava il riconoscimento della schiavitù , non faceva parte, nei fatti, della vera Tradizione che ci ha lasciato il Cristo. • La sedicente "tradizione" che si pretendeva fosse scritturale (vedi il Sant'Uffizio nel 1866 "la schiavitù non è contraria alla legge divina" ) si è rivelata non essere affatto scritturale . I testi biblici che vennero citati vennero citati a sproposito. La loro interpretazione oltrepassava il senso ispirato da Dio. • La vera tradizione che ci ha lasciato il Cristo si trova al centro del principio di eguaglianza fondamentale di tutti , consacrato nel battesimo universale di Cristo che si applica agli uomini come alle donne, agli schiavi ed agli uomini liberi ; ciò è stato insegnato molto chiaramente da San Paolo. - Il ricorso alla Scrittura nel caso della sedicente tradizione secondo la quale non c'è salvezza al di fuori della Chiesa: Almeno fino al 1854 l'insegnamento ufficiale della Chiesa era che non c'è possibilità di salvezza al di fuori della Chiesa. Ecco alcune dichiarazione del Magistero: • Nella professione di fede prescritta da Innocenzo III nel 1208 , leggiamo :" Noi crediamo che, al di fuori della Chiesa,una, santa, Romana e cattolica, non può esserci salvezza " . (Enchiridon Symbolorum, Denzinger (= abr. Denz) n° 423). • Nel 1215, al quarto Concilio Laterano :" Non esiste che una sola Chiesa universale dei fedeli al di fuori della quale non può esserci salvezza " (Denz. 430). • Nel 1302, Bonifacio VIII, nella sua bolla Unam Sanctam formula solennemente questo principio : "Noi dichiariamo , noi proclamiamo , noi definiamo che è assolutamente necessario per la salvezza di ogni creatura umana l'essere sotto la dipendenza del Romano Pontefice " (Denz. 468). • Nel 1442, sotto il papa Eugenio IV , il Concilio di Firenze dichiara: "(La Santa Chiesa Romana) .. crede fermamente , professa e predica che nessuno al di fuori della Chiesa Cattolica , non solo i pagani, nessun giudeo, nessun eretico o scismatico , possono partecipare alla vita eterna ; essi saranno "nel fuoco eterno preparato per il diavolo ed i suoi angeli " (Mt 45, 23), a meno che, prima del termine della loro vita , essi non trovino rifugio nella Chiesa . Poichè l'unione col corpo della Chiesa è così fondamentale che i sacramenti della Chiesa non sono efficaci che per coloro che dimorano nel suo seno ; e digiuno, elemosina ed altre opere di pietà ed esercizi di vita cristiana militante accordano l'eterna ricompensa solo ad essi . E nessuno può essere salvato, anche se dà il suo sangue in nome di Cristo , a meno che non sia in seno alla Chiesa cattolica ed unito ad essa.” (Denz. 714) Morale : Nel 19mo secolo, la Chiesa ha iniziato a modificare il suo insegnamento , dichiarando che si può appartenere alla Chiesa anche "per desiderio" e che ciò è sufficiente per essere salvato. Vaticano II coronerà questa evoluzione stabilendo chiaramente che la salvezza riguarda anche coloro che vivono al di fuori della Chiesa, "coloro che cercano Dio con cuore sincero" (Lumen Gentium 15-17) e le differenti religioni alle quali essi appartengono sono, in una certa misura, altrettanti mezzi di salvezza (Nostra Aetate, Dichiarazione sulle religioni non cristiane ). Da questo riconoscimento deriva: • La sedicente 'tradizione' che limitava la salvezza ai cattolici e sulla quale il Magistero fondava la suo giustificazione dottrinale non apparteneva ,in realtà, alla vera Tradizione che ha lasciato il Cristo . • La sedicente "tradizione" che si pretendeva fosse scritturale si è rivelata non essere affatto scritturale . I testi biblici che vennero citati vennero citati a sproposito. La loro interpretazione oltrepassava il senso ispirato da Dio. • La vera Tradizione che ci hanno lasciato Gesù e gli Apostoli è in altri testi della Scrittura , come ci mostra il rispetto di Gesù davanti alla sincerità religiosa dei Romani (Matteo 8, 5-13 ; i Samaritani (Giovanni 4, 7-26 ; Luca 10, 29-37) i Siro-fenici (Matteo 15, 21-28 ; Marco, 7, 24-30) ; e l'insegnamento di san Paolo secondo il quale Dio giudica ognuno, Giudeo o no, in funzione di ciò che comanda loro la coscienza (Romani , 2, 6-16). - Conclusione: Perchè una "tradizione" faccia parte della vera Tradizione deve essere scritturale . Ciò significa che essa deve essere fondata su una interpretazione corretta dei testi scritturali in accordo col senso ispirato da Dio . Nella storia della Chiesa , una tale interpretazione va spesso di pari passo con una nuova presa di coscienza su questioni decisive. L'interpretazione inedita e corretta della Scrittura è dovuta all'azione incessante dell Spirito Santo in seno alla Chiesa.
 
marcobazzato
marcobazzato il 13/04/08 alle 18:34 via WEB
Belle parole, dotte, giuste e sagge. Sta di fatto, che però, puoi avermi scritto tutte le revisioni di pensiero della Chiesa, dalla seconda all’ultima, ma hai solo cercato di spostare il problema: La Genesi. E in mezzo a tutte quelle citazioni che hai scritto, non ne esiste nessuna che parla di comportamenti sessuali diversi da quelli etero. Come si può dedurre, allora, la Chiesa, se nel corso dei secoli, ha modificato la sua visione – errata – sull’uomo e sulla donna, non si è mossa di un millimetro dalla questione in oggetto. Sai, ti rispetto sia per la fonte enorme di informazioni che dai, a riguardo le cose che ti stanno a cuore, e questo lo considero una cosa fondamentale , ma sarei interessato – se hai voglia – che tu pubblicassi, per onore di verità cristiana e cattolica, anche i citati dove si danno le direttive ecclesiastiche, anche per i laici sugli orientamenti diversi da quelli etero. Questo farebbe onore alla verità e alla corretta informazione dei lettori. Personalmente, nonostante in molti – e li ringrazio – hanno scritto che sono senza cuore, ho profondo rispetto per ogni persona, a patto che non elevi ad ideologia, spacciandola per cattolicesimo, o cristianesimo, l’interpretazione della parola di Dio e dei grandi Dottori della Chiesa, questo non fa onore alla Chiesa a cui si dice di sentirsi vicini col cuore. A mio avviso, non è un fatto di scontro ideologico tra etero e non, ma sull’essere e non essere, senza mettere in primo piano – cosa che l’etero non fa – l’orientamento diverso da quello riproduttivo-affettivo. Debbo anche dirti in tutta onestà, che gli articoli che scrivi, o che posti, li trovo ogni volta estremamente interessanti e ben fatti, mai vuoti, o miseri d’idee, che sono comunque sempre un ottima fonte di riflessione. A patto che però, dicendosi cattolici, si rispetti il Magistero, altrimenti, rischi di mandare fuori strada, chi con passione ti legge e ti commenta, specie se come te, si definiscono credenti in Santa Romana Chiesa.
 
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 13/04/08 alle 19:50 via WEB
Il mio intento era semplicemente quello di evidenziare come la Chiesa Cattolica lungo i secoli abbia modificato completamente alcune questioni di Etica, di Morale e Teologica (come la schiavitù e la visione della Chiesa Cattolica come unica arca di salvezza) che in quel tempo avevano un presunto fondamento Biblico e Patristico avvalorato addirittura da Concili... Non ho cercato di spostare il problema della GENESI, anzi, ti invito a leggere il mio POST n°70 "BIBBIA E OMOSESSUALITA'2" dove tratto i Resoconti della Creazione nella Genesi. Se lungo i secoli la Chiesa non ha spostato di una virgola il suo pensiero negativo sull'Omosessualità non giustifica che questo non lo possa iniziare a fare OGGI, visto che in ambito Scientifico, Medico, Psicologico e Psichiatrico l'Omosessualità NON E' UNA MALATTIA!!! Se da circa MILLE ANNI la Chiesa Cattolica vieta ai Preti di sposarsi, non vuol dire che non possa cambiare idea OGGI visto che non è neanche un Dogma. La dottrina tradizionale in materia di omosessualità non è che una parte di tutto un corpus compatto e coerente di idee e di norme sulla sessualità umana che, ereditato nei germi dal neoplatonismo e dallo stoicismo, la Chiesa Cattolica, dopo averlo elaborato, conserva gelosamente inalterato da Agostino (e anche da prima) sino ai nostri giorni. Recenti pronunciamenti papali, che esaltano il valore della sessualità matrimoniale, come segno dell'amore dei coniugi e non solo in vista della procreazione (purché questa - attenzione - comunque non sia esclusa!), correggono solo molto parzialmente la linea tradizionale. Basti dire che, oggi come ieri, peccato grave non è solo il rapporto sessuale tra gay, ma anche qualunque rapporto sessuale tra un uomo e una donna che non siano marito e moglie (tali - si noti bene - in virtù di un matrimonio riconosciuto, come valido, dalla Chiesa). Più precisamente è peccato mortale qualunque attività cosciente e volontaria che, in qualsiasi maniera, coinvolga gli organi genitali, con la sola eccezione di quell'atto classico e specifico (che è inutile descrivere) da cui può nascere un figlio, e con l'ulteriore limitazione di consentire questo atto solo ai coniugi (ai quali, comunque, si vieta di renderlo infecondo mediante preservativo, pillola e simili). La Chiesa cattolica, deve, comunque, rivedere totalmente il proprio atteggiamento, dottrinale e pratico, nei confronti della sessualità umana. La cosa è enorme, perché nessuna istituzione umana (e la Chiesa è anche una istituzione umana, sebbene non sia tutta istituzione umana) può reggere a una simile rivoluzione culturale. Non ritengo necessario di pubblicare per onore di verità Cristiana e Cattolica tutti gli interventi che la Chiesa ha fatto verso l'Omosessualità, visto che nei miei Post cito continuamente l'atteggiamento negativo e le fonti dei Documenti della Chiesa. Ma raccolgo comunque il tuo invito e in un prossimo Post citerò tutti quei Documenti Ufficiali della Chiesa Cattolica che parlano di Omosessualità. Per ultimo, in quanto Cristiano Cattolico praticante ho sempre manifestato apertamente il mio AMORE per la Chiesa Cattolica che riconosco Madre e Maestra. Vivo nella Chiesa, con la Chiesa e per la Chiesa, sempre attento al Magistero ed è per questo che sento il "diritto" e il "dovere" in quanto chiamato in causa ad assumere un atteggiamento critico, mai distruttivo ma costruttivo verso tutte quelle tematiche che possono riguardarmi da vicino. Ho sempre Testimoniato che non esiste un Gesù fai da te, un Gesù senza Chiesa; ne una Chiesa senza Gesù. Ed è per questo che sono fiero di essere un Cristiano Cattolico praticante!
 
 
biberon9
biberon9 il 14/04/08 alle 10:40 via WEB
Peccato che in Bulgaria non accada molto che possa impegnare il nostro marcobazzato... Fortunatamente si è accorto che il suo stile non piace a molti, vox populi, vox dei dicevano una volta. Visto che accusi Ganimende di fare l'ideologia dell'omosessulità, come se la chiesa cattolica non ne facesse da sempre, ti farò un breve riassunto sociologico della famiglia nella bibbia, e così capiremo se su questo tema la chiesa fa o no ideologia. Ebbene cominciamo: Nel AT la famiglia era patriarcale e poligama. Non ci si sposava certo per amore e i capi dei clan famigliari potevano avere più mogli. Questo ora non si più. La poligamia viene abbandonata e ci si attesta sulla monogamia, ma per secoli i matrimoni furono fatti per interesse dei rispetti clan e mai mai come libera scelta d'amore. Poi, verso la fine dell'800 si sviluppa quella che la chiesa ha preso come valore intangibile: "la famiglia borghese", dove ci si sposa per amore. Creare una famiglia diventa una scelta libera e come tutte le scelte libere, può essere sbagliata. Una volta il divorzio non poteva esistere, perchè diverso era l'approccio al matrimonio. I matrimoni era d'interesse. Ora, essendo liberi e potendo scegliere bisogna anche accettare che si possano fare errori e quindi si possa anche cambiare la propria situazione (il discorso sul divorzio va rivisto). La chiesa ha fatto della famiglia borghese un totem, un ideologia, cercando di dimostrare che la famiglia è sempre stata così. Ma questa è una menzogna ideologica smentita dalla storia. Tutti facciamo ideologia, anche la chiesa cattolica. Alcune idologie vincono e altre perdono. Cristo però non ha fondato idologie, e forse nemmeno religioni. Cristo ha agito attraverso la relazione d'amore con Dio, spazzando via la religione ebraica fatta di leggi che separavano i giusti dai peccatori, religione che escludeva molte persone da Dio. Gesù è anche contro di voi, cari amici legalisti che separate il modo in giusti ed ingiusti. Voi siete i veri esclusi da Dio, come lo foruno i farisei e i capi del popolo di allora. Non sapete convincere perchè non sapete amare e non conoscete. La chiesa fa finta che le cose non cambino mai, e riesce a convincere i meno attenti che nulla mai cambia. Ma non è così, le cose cambiano eccome e anche la chiesa "sceglie" ciò che in quel momento ritiene più affine alle sue convinzioni morali. Ma il non accettare che le cose cambino è sbagliato. In un mondo di scelte libere, non si possono introdurre leggi semitiche, patriacali e maschiliste, arrivate fino a noi attraversoi la Bibbia dai tempi di Babilonia e di Ninive.
 
   
gicotagi
gicotagi il 14/04/08 alle 14:12 via WEB
1Corinzi 6:9-10 Non sapete che gl'ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Esortazione a fuggire la dissolutezza Ef 5:3-8; Cl 3:5-10; Tt 3:3-7 9 Non v'illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, 10 né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. 1Timoteo 1:9-10 9 sappiamo anche che la legge è fatta non per il giusto ma per gl'iniqui e i ribelli, per gli empi e i peccatori, per i sacrileghi e gl'irreligiosi, per coloro che uccidono padre e madre, per gli omicidi, 10 per i fornicatori, per i sodomiti, per i mercanti di schiavi, per i bugiardi, per gli spergiuri e per ogni altra cosa contraria alla sana dottrina, questi versetti sono tratti calla versione CEI della sacra bibbia...aspetto qualcuno che trovi un'interpretazione cercando di non staccare i versetti dal contesto...ma neanche di spiritualizare tutto..o dire è solo per quel tempo...potete tirrlaa lungo quanto volete chi pratica la sodomia sia omosessuale o eteresessuale o bisessuale che sia è i abominio al Signore...shalom
 
     
biberon9
biberon9 il 14/04/08 alle 14:34 via WEB
Colpisci pure, usa le parole della Bibbia come martello sui chiodi ma sappi che noi ti perdoniamo perchè non sai quello che fai e dici.
 
     
gicotagi
gicotagi il 14/04/08 alle 15:16 via WEB
che ti trovi perdona anche l?apostolo Paolo..magari anche Gesù e tutti iprofeti..perchè non sapervano quello che dicevano...eh biberon..prego per te
 
     
biberon9
biberon9 il 14/04/08 alle 15:21 via WEB
Sono loro che devono perdonare te per come usi le loro parole.
 
     
gicotagi
gicotagi il 14/04/08 alle 16:51 via WEB
io uso le loro parole come le hanno usate loro senza forzae il testo biblico..Paolo esotava alla santificazone dopo di aver spronato tutti a procacciare l'amore e i doni dello Spirito santo...tu ti fermi all'amore...senza la santità..la santità..è un optional per i bigotti, ma ti rendi conto che così ti illudi di cose non vere?..senza la santificazione nessuno vedrà il Signore...eh caro Andrea. alla fine tutti i sodomiti provano piacere in quello che fanno..e crecano si giustificarsi con un troppo semplice e ipocrita"sono nato così" che ci posso fare cercando la comprensione degli altri..oppure"dovrei andare contro la mia natura"...eh caro andrea tu non sei nato omosessualema lo sei diventato...e la condizione in cui ti trovi è in parte ereditata nel tuo temperamento..come conseguenza del peccato che si trasmette pervia genetica(ad esempio per il vizio el gioco stato riscotrato che i giocatori hanno altri giocatori nel proprio ceppo famigliare) e in parte per impulsi e motivazioni riscontrate nell'ambiente famigliare ,scuola,amicizie ,lavoro..ecc. alla fine la tua condizione è una condizione di peccato..come me prima di conoscere Gesù ero schiavo di molti vizi..(fumo,droga,gioco,pornografia ecc.)..ho chiesto al signre e sono stato liberato..anche tu puoi essere liberato da questa codizione solo se tu veramente lo vuoi.se invece tipiace questa condizione..allora è un'altro paio di maniche,poi se cerchi anche di dire a Dio che deve benedire il tuo stile di vita,citando sempre una delle sue qualità e trascrando le altre...è assurdo..mah..contento te..contento tutti..io ti ho detto ciò che ti dovevo dire..senza reore e senza pregiudizi personali...shalom
 
     
biberon9
biberon9 il 14/04/08 alle 17:01 via WEB
Bene grazie. Hai accumulato crediti di fronte al tuo Dio e ora, con la coscienza pulita vai sereno. Purtroppo sono/siamo di dura cervice e per convincermi/ci, visto che tutto sommato ci riteniamo persone intelligenti, servono argomenti un po' più intelligenti che non le quattro sciocchezze scritte da te per "convertici". Allora il mio consiglio è: scrollati la polvere dai calzari e lasciaci in pace. Così tu andrai in pace con la coscienza pulita e noi potremo continuare a vivere serenamente. Te lo chiediamo per favore. Non vogliamo essere convertiti da te. Thanks a lot.
 
     
gicotagi
gicotagi il 14/04/08 alle 20:56 via WEB
io non verto nessuno è lo spirito santo che convince di peccato...shalom
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 13/04/08 alle 20:43 via WEB
Non gli dare retta Gani è solo un bigotto ed omofobo, che tanta di celare il tutto con il definirsi in modo fariseico "pro vita". ZEUS
 
 
gicotagi
gicotagi il 14/04/08 alle 07:27 via WEB
heeh Zeus..hai paura che ganimede si accorga che è nella srada sbagliata ti lasci..e si sposi con una donna?..pur non condividendoil tradizionalismo cattolico di marcobazzato..dice delle cose giuste..approvo in parte...gani..apri gli occhi...shalom
 
   
biberon9
biberon9 il 14/04/08 alle 09:57 via WEB
Non dire sciocchezze gicotagi, manchi di rispetto a due persone che si vogliono bene e fanno fronte comune verso la stupidità. Non è espressione di amore questo? Manchi di rispetto e nemmeno te ne accorgi, ubriaco come sei delle tue certezze fasulle. CONVERTITI TU, impara ad amare come si amano loro. E un consiglio: non è obbligatorio commentare e il silenzio a volte è una gran virtù. Credo lo dica anche la Bibbia, visto che non leggi altro.
 
CISKIE73
CISKIE73 il 14/04/08 alle 15:26 via WEB
Un saluto veloce a chi mi ha dimenticata!! :((((((((((
 
marcobazzato
marcobazzato il 14/04/08 alle 17:58 via WEB
Trovo che la situazione, per alcuni, vista la mancanza d¡¯argomenti, di alcuni interlocutori. Per quanto riguarda quello che faccio fuori dai ¡°patri confini¡± non credo che vi riguardi. In riferimento al Paese ove ora risiedo, ¨¨ inutile spiegare, o poter far conoscere con poche parole una cultura cos¨¬ diversa da quella italiaca. Qui almeno, gli uomini sono uomini e le donne sono donne, a parte pochi rari casi, che certamente non sono ben visti dalla maggioranza della popolazione, pur lasciando giustamente, entro le mura di casa propria, di comportarsi come a loro meglio aggrada. Ma il punto ¨¨ un altro. Sono state accennate tutti i cambiamenti culturali avvenuti nel corso dei secoli, prima nell¡¯antico testamento e nel nuovo, fino ad arrivare ai giorni nostri. Dove almeno per ora, e mi auguro mai, fin ora non ha sbandato. Questo dimostra che esiste un faro che guida, un faro chiaro, ben identificato, cosa che altre sette di ispirazione cattolica, non hanno fatto, ammettendo al suo interno ogni genere di ¡°preferenze¡± sessuali, nel nome di u una presunta necessit¨¤ di diversit¨¤ ideologica, spacciata per Fede e/o religione. Per tornare al discorso di Ganimede. Personalmente noto una contraddizione di termini. L¡¯Oms ha tolto, dalla lista delle malattie psichiatriche, senza per altro specificare dove l¡¯ha messa. A casa mia ma, credo a casa di tutti, se tolgo una cosa da un posto, necessariamente la metto in un altro, o al massimo, la getto o la distruggo. Cosa impossibile nel caso delle malattie, in quanto, o queste sono debellate, oppure rimangono, lista o non lista, restano in sospensione, in una specie di limbo clinico-ideologico, buono forse per quanti, come un fanatico religioso, vuole crederci acriticamente, senza sforzarsi d¡¯usare la logica e/o il ragionamento che la natura, Dio, un dio pu¨° avergli donato. Come mi sembrava avesse detto un ¡°tizio¡± duemila anni fa: Non si pu¨° essere servi di Dio e di mammona¡±. Bisogna, per dirla alla Berlusconi, che sembra abbia vinto le elezioni, ¡°far delle scelte di campo¡±. Non si pu¨° stare con i piedi su due sponde, si rischia di cadere nel fiume ¨C infuocato ¨C sottostante, detto la Geenna. Essere cattolici e non mi definisco tale, significa saper qual ¨¨ il tuo posto, significa accettare delle regole, piacciano o non piacciano, altrimenti, come in una partita di calcio, si dovrebbe essere squalificati dai campi a vita. D¡¯altronde, Timoteo, evidentemente non era un idiota chiaramente scriveva: Tt 3:3-7 9 Non v'illudete; n¨¨ fornicatori, n¨¨ idolatri, n¨¨ ad§ëlteri, n¨¦ effeminati, n§Û sodomiti, 10 n§Û ladri, n§Û avari, n§Û ubriachi, n§Û oltraggiatori, n§Û rapinatori erediteranno il regno di Dio¡±. Credo che le parole siano chiare, lampanti, senza possibilit¨¤ di nuove interpretazioni dottrinali, a ,meno che non si voglia fare un atto di censura ideologica, perch¨¦ certe categorie chiamate in causa, vogliono ¡°curvare¡± le scritture ai propri desideri, pulsioni o orientamenti diversi da quelli etero. Un ultima cosa, o si crede, accettando che la chiesa, il papa, ¨¨ il vicario di Cristo in Terra, q quindi in quanto tale ¨¨ un istituzione ¨C in Terra ¨C divina, oppure, nuovamente per comodit¨¤ la si chiama istituzione umana, mettendosi nuovamente fuori dal magistero. E se si ¨¨ praticamente fuori dal magistero, non si pu¨° proclamare la propria vede nella comunit¨¤ ecclesiale, definendosi con Fierezza un orgoglioso Cristiano Cattolico praticante. Mi sorge un ultima spontanea domanda: sei sicuro che Dio, sia fiero di te e del tuo cristianesimo cattolico, praticato nel modo che vuoi tu, non che vuole lui?
 
 
biberon9
biberon9 il 15/04/08 alle 09:14 via WEB
Ma tu che cavolo ne sai di cosa vuole Dio? Hai avuto modo di conoscerlo personalmente? Visto che Dio nessuno lo ha mai visto, goditi la tua sicurezza basata su parole umane, fatto di scelte "berlusconiane" (lui sì servo di mammona!). Io non mi sento cattolico, ma credente. I cattolici ormai passano per un gregge di pecoroni un po' rimbecilliti che seguono senza alcuna idea personale quello che il papa e pochi cardinali dicono. Se questo significa essere cattolici io non lo sono. In un certo senso però mi rendo che non è il mondo cattolico il peggiore... Tu non ti definisci cattolico, gicotagi non lo è... Siete peggio dei cattolici voi. Tu tratti da malate persone dotate di intelligenza e cervello più di te e l'altro parla come la brutta copia di Giovanni Battista, vox clamans in deserto sì, ma per scarsità di argomenti. Vedi, non è questione di mancanza di argomenti è che argomentare con te è una perdita di tempo.
 
 
biberon9
biberon9 il 15/04/08 alle 10:01 via WEB
E visto che in Bulgaria gli uomini sono uomini e le donne sono donne (commento di una banalità e superficità da sottolineare con la matita rossa), stattene lì. Apri un blog in Bulgaro, così almeno nessuno capisce. L'Italia ormai non è più un posto per duri e puri come te. I bulgari invece, popolazione fiera, di origine barbarica credo abbiano ancora molto da dire e da dare!
 
   
biberon9
biberon9 il 15/04/08 alle 16:05 via WEB
E aggiungo un'altra piccola precisazione: dire che il papa è il vicario di Cristo, è quanto meno offensivo per Cristo. Vicario è colui che fa le veci appunto, quando manca il capo. Il vice di Gesù insomma. Ma allora questo significa che Cristo non c'è, manca e che ha bisogno di un vicario. Cristo invece regna in eterno ed è vivo e presente in mezzo a noi e non ha bisogno di nessun vicario. Come diceva Nanni Moretti: "Le parole sono importanti".
 
     
gicotagi
gicotagi il 15/04/08 alle 17:57 via WEB
il vicario di cristo è lo Sirito Santo..Egli stesso disse"vi lascerò il consolatore", non il papa...e quindi andrea ,dovresti leggerti ,le lettere di Paolo,dove l'apostolo ci invita a non contristare lo Spirito Santo...l'unico modo è ..fare regnare Cristo nei nostricuori..shalom
 
     
Ganimede.76
Ganimede.76 il 15/04/08 alle 18:08 via WEB
Questo è un cavallo di battaglia per i Protestanti Evangelici Pentecostali, contro la Chiesa sul concetto di cosa voglia significare questa espressione "Cristo in terra/ Vicario di Cristo in terra" attribuita per Tradizione al Successore dell'apostolo Pietro..... La stessa Santa Caterina da Siena soleva chiamare il Papa con: "Babbo mio dolce/ il dolce Vicario di Cristo in terra/ dolce Cristo in terra...." è naturale che la santa senese non intendesse indicare nel Sommo Pontefice una sorta di PROIEZIONE di Cristo nella figura del Pontefice stesso bensì quell'esserne IL VICARIO...... Usare l'espressione "Cristo in terra" induce effettivamente ad equivocare.....ma per chi? per colui che NON conosce il ruolo dell'Apostolo Pietro o che addirittura lo rinnega..... Allora segno di carità fraterna è anche quello di SPIEGARE la differenza e il che cosa si intende affermare..... Usare tale espressione è comunque legittimo fino al ritorno di Cristo stesso il quale ha delegato Pietro e dunque NON il successore di Cristo, ma il Successore di Pietro.....a mandare avanti la Chiesa in un ruolo che lo legittima ad essere indicato quale VICARIO DI CRISTO, ossia: "Cristo in terra=FACENTE LE SUE FUNZIONI......" Non dimentichiamo che in linea teologica ed esegetica "Cristo in terra" lo è ogni sacerdote legittimamente consacrato il quale appunto è definito "ALTER CHRISTI" il sacerdote come sappiamo agisce in Persona Christi, assolve il penitente non in una semplice vece ma IN UNA PRESENZA VERA seppur invisibile.....Compie l'Eucarestia non per un atto magico ma perchè le sue mani diventano quelle del Cristo...... Ergo sia il Papa quanto ogni Sacerdote e Vescovo sono teologicamente un "Cristo in terra" ma nel ruolo specifico del Successore di Pietro tale definizione assume anche un altro aspetto che è più impegnativo e più responsabile del ruolo che assume un semplice sacerdote..... Dice infatti Gesù solamente a Pietro: MI AMI TU PIU' DI COSTORO? A questa risposta non segue un grazie o un applauso di Gesù, bensì fa seguire UN RUOLO E UN IMPEGNO maggiore "PIU' DI COSTORO PASCI I MIEI AGNELLI"....è la guida, la pastorale, il Magistero! Infine la definizione è giusta perchè non dice che il Papa è "Gesù in terra" bensì IL CRISTO...... La differenza se ben compresa è assai profonda....... qual'è la differenza? dire "Gesù in terra" farebbe del Papa il successore di Cristo stesso...... ma poichè il Papa non è successore di Gesù ma dell'apostolo Pietro sul quale Cristo ha fondato la Chiesa, il dire "Cristo in terra" sottolinea semplicemente IL MANDATO DATO A PIETRO il quale poggia SUL CRISTO.....se il Papa non fosse il Vicario DI CRISTO IN TERRA vana sarebbe la stessa successione apostolica.......di conseguenza per essere vera tale successione deve fondarsi sul Cristo il quale titolo "CRISTO" che significa appunto "UNTO-INVIATO" è stato delegato dal Cristo stesso a Pietro in particolare e agli altri Apostoli in comunione con lui.......dice infatti san Paolo: "a noi è stato affidato il ministero della Riconciliazione" ed egli spiega che è Cristo il solo che può perdonare e rimettere le colpe ma che tale compito è stato affidato AGLI AMMINISTRATORI DEI MISTERI DI DIO (cfr 1Cor.4)
 
     
gicotagi
gicotagi il 15/04/08 alle 18:23 via WEB
slite solfe cattoliche antibibliche...shalom
 
     
Ganimede.76
Ganimede.76 il 15/04/08 alle 18:38 via WEB
Forse quello che ignori "gicotagi" è che se ti lascio liberamente scrivere sul mio Blog è solo per puro divertimento... Infatti, se volessi potrei tranquillamente censurare i tuoi stupidi commenti o metterti sulla "lista nera" così da non poter più accedere al mio Blog. Ma non lo faccio perchè mi diverto troppo e così tutti possono constatare quanto tu sia un ignorante!!!
 
     
gicotagi
gicotagi il 15/04/08 alle 23:12 via WEB
fallo pure..mi puoi mettere nella lista nera..il fatto non cambia ,ti divertirai poco..quando tornerà Gesù se non ti ravvedi...shalom
 
     
Ganimede.76
Ganimede.76 il 15/04/08 alle 23:37 via WEB
Caro "gicotagi", la tua presunzione di essere salvato, sarà proprio la causa della tua condanna... e al ritorno di Gesù avrai una grossa sopresa: i Gay, le Lesbiche e i Transgender ti passeranno innanzi nel Regno dei Cieli! Sei ancora in tempo per convertirti e ritornare alla Fede Ortodossa nella Chiesa Una Santa Cattolica e Apostolica!
 
     
gicotagi
gicotagi il 15/04/08 alle 23:49 via WEB
la tua meraviglia sarà grande quando la grande prostituta, a chiesa apostata..sarà distrutta..quando della cosiddetta successione apostolica non se ne farà niente...quando i povericosiddetti "eretici" che per secoli hanno ucciso..andranno nel regno eterno e invce almeno la mettà dei papa che dovrebbero garantire la successione apostolica non ci entreranno affatto..vedremo anche tanti omicidi perdonati,tante prostitute perdonate e ance tanti gay perdonati..ma sono sicuro che peccatori impenitenti in paradiso non ce ne saranno...per quanto riguarda la presunzione..la bibbia para di certezza dlla salvezza...il cristiano è certo della salvezza perchè la salvezza è merito solo di Cristo..nonè per opere..affinchè..nessuno se ne glori...shalom
 
     
Ganimede.76
Ganimede.76 il 16/04/08 alle 00:13 via WEB
Prego per te "gicotagi" perchè mi rendo conto che i falsi profeti in franchising ti hanno fatto talmente tanto il "levaggio del cervello" che non riesci più a riconoscere il Gesù del Vangelo e la sua vera Chiesa...!!!
 
     
Ganimede.76
Ganimede.76 il 15/04/08 alle 23:52 via WEB
"Allora il Signore ti chiederà, ero gay e mi hai giudicato, mi hai visto mentre mi prendevano in giro, mentre mi facevano violenza e non hai detto ne fatto nulla. Hai permesso che altri mi usassero violenza e tu non hai mosso un dito per impedirlo. Ti avevo chiesto di pregare per le vittime dell'omofobia e invece la tua preghiera è stata: Signore, grazie perchè non sono come loro!" Caro "gicotagi", ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato... perchè alla fine saremo giudicati sull'Amore!!!
 
     
biberon9
biberon9 il 16/04/08 alle 09:25 via WEB
Io credo che lo spirito santo agisca al di là e al di sopra del Papa. Il Papa può avere un suo senso nell'ambito della trasmissione della tradizione di fede e può essere un simbolo di unità. Il problema è che su quel povero pescatore di nome Pietro, semplice e a volte un po' duro di testa, che ha ricevuto da Cristo questo particolare impegno, si sono aggiunte e incrostate nel tempo epiteti sempre più eclatanti e di derivazione imperiale romana. Fino ad arrivare ad un vero e proprio culto della personalità. Con Giovanni Paolo II c'è stata veramente l'esaltazione del Papa, penso ai terrificanti Papa Boys. Dov'è finità quella semplicità iniziale, quella sobrietà e povertà manifesta? Si è persa fra i dipinti di Michelangelo, tra stucchi e marmi, dame di compagnia e guardie svizzere. Cristo mai avrebbe accettato di vivere in luogo di questo tipo. Il vaticano dovrebbe diventare un grande museo. Infatti dà gloria agli uomini e non a Dio. Io sogno un papa povero, che cammina per le strade incontro alle persone, che dorme dove lo ospitano e accetta di mangiare fra i semplici, che non ha dame di compagnia che suonano l'arpa ma vive in mezzo alla gente normale di cui deve conoscere le necessità.
 
     
Ganimede.76
Ganimede.76 il 16/04/08 alle 13:43 via WEB
Bibi, ordinariamente lo Spirito Santo agisce nella Chiesa e con la Chiesa con i suoi Ministri (Papa, Vescovi, Presbiteri, Diaconi e il Popolo Santo di Dio), agisce attraverso i Sacramenti e la Preghiera della Chiesa. Ma nello stesso tempo, lo Spirito Santo non è legato ne vincolato da nessuno "Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito" (Giovanni 3,8). E' anche vero che lungo i secoli, la figura del Patriarca di Occidente il Papa, andò sempre più assolutizzandosi, vuoi implicazioni politiche e di potere fino ad arrivare come hai detto tu ad un eccessivo "culto" della persona del Papa (colpa anche dei Media per fare ascolti). Io sono per un ritorno alla Chiesa unita tra Oriente e Occidente prima dello scisma. Dove la Figura dei Papi (Patriarchi) era sullo stesso livello. Solo il Patriarca d'Occidente a Roma teneva un "primato di onore" per i Concili e per alcune decisioni importanti. Quando con il mio Zeus andiamo a Roma e visitiamo la Basilica di San Pietro, i miei occhi si illuminano per lo splendore e la magnificenza, e non posso non lodare Dio per la grandezza e le capacità che ha dato all'uomo e ad alcuni geni come Michelangelo per aver espresso visibilmente la Bellezza, l'Onnipotenza, la Grandezza di Dio. E non posso fare a meno di ricordare quel passo dell'Apocalisse che dice: "L'angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scendeva dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino. La città è cinta da un grande e alto muro con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d'Israele. A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e ad occidente tre porte. Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello. Colui che mi parlava aveva come misura una canna d'oro, per misurare la città, le sue porte e le sue mura. La città è a forma di quadrato, la sua lunghezza è uguale alla larghezza. L'angelo misurò la città con la canna: misura dodici mila stadi; la lunghezza, la larghezza e l'altezza sono eguali. Ne misurò anche le mura: sono alte centoquarantaquattro braccia, secondo la misura in uso tra gli uomini adoperata dall'angelo. Le mura sono costruite con diaspro e la città è di oro puro, simile a terso cristallo. Le fondamenta delle mura della città sono adorne di ogni specie di pietre preziose. Il primo fondamento è di diaspro, il secondo di zaffìro, il terzo di calcedònio, il quarto di smeraldo, il quinto di sardònice, il sesto di cornalina, il settimo di crisòlito, l'ottavo di berillo, il nono di topazio, il decimo di crisopazio, l'undecimo di giacinto, il dodicesimo di ametista. E le dodici porte sono dodici perle; ciascuna porta è formata da una sola perla. E la piazza della città è di oro puro, come cristallo trasparente. Non vidi alcun tempio in essa perché il Signore Dio, l'Onnipotente, e l'Agnello sono il suo tempio. La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna perché la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l'Agnello." (Apocalisse 21,10-23). Il problema non sono gli ori, le pietre prezione, i marmi o gli abiti del Papa o dei Vescovi, il problema non è la ricchezza o la povertà della Chiesa o del Vaticano. Io sogno una Chiesa che anche ricca nel suo splendore, sia vicina al cuore di ogni uomo, sia vicina e si incarni di più verso chi ancora si sente escluso o giudicato, perchè anch'io possa sentirmi "ricco" della ricchezza che la Santa Chiesa Cattolica ha acquistato lungo i secoli!
 
     
biberon9
biberon9 il 16/04/08 alle 14:31 via WEB
Ma io capisco lo splendore dell'arte, che noi pensiamo dia gloria a Dio. Recentemente ho visitato santa maria novella a firenze, ristrutturata in maniera splendida. Di fronte alla bellezza della trinità del Masaccio e lo splendore del Cristo di Giotto, ammetto per un attimo di aver avuto le vertigini per eccesso di bellezza e grazia. Ma tutto questo, più che a Dio interessa agli uomini. Infatti ho pagato il biglietto per entrare e credo che più che una chiesa quella sia un museo di arte splendida e preziosa. Cristo è nato in una mangiatoia di una stalla puzzolente, adorato da pastori puzzolenti, poveri e mal visti dal resto del popolo d'Israele, dio fatto minuscolo uomo, debole ed indifeso. Riceve sì doni regali dai Magi, ma non fa una vita da re. Il Dio resosi debole, crocefisso con gli ultimi diventa in S. Pietro l'apoteosi del lusso e della potenza terrena. Il concetto che queste strutture lasciano nei fedeli è di potere imperiale più che di amore. Io in S. Pietro non riesco a pregare. E' esageratamente grande, spaventosa direi. Io credo che per parlare di umiltà ed essere credibili, occorra essere umili veramente e magari sembrarlo anche.
 
     
Ganimede.76
Ganimede.76 il 16/04/08 alle 15:20 via WEB
Che alcune Chiese più che luoghi di Culto sembrano dei Musei è vero e non si può negare. Biglietti per entrare, guide turistiche e commenti audio, luci che si accendono a pagamento nelle Cappelle laterali, ecc. Ma dovremmo fare un escursus storico che parta dal concetto di Chiesa che si riuniva nelle case nel tempo delle persecuzioni al concetto di Chiesa come edificio per il Culto dopo la libertà data ai Cristiani. Dovremmo parlare degli abiti che oggi la Gerarchia Cattolica indossa e vedere che sono solo degli abiti civili di un tempo adottati dal Clero e diventati vesti Liturgiche. Spazzare via secoli e secoli di storia, di arte, di costume, di simboli, di fede solo perchè tutto questo è stato utilizzato e abusato per un potere temporale per predicare una Chiesa rattoppata per essere credibile mi sembra un pò esagerato. Gesù ha detto: "Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli" (Matteo 5,3) e non beati i poveri di beni materiali... la vera povertà, la vera umilà è quella dell'animo non delle vesti. Anche un povero può essere schiavo di quelle quattro pezze che ha. Dobbiamo lacerarci il cuore e non le vesti...!
 
     
Ganimede.76
Ganimede.76 il 16/04/08 alle 15:35 via WEB
Forse ti sembrerà strano che io in un certo qual modo "giustifichi" i beni temporali che la Chiesa Cattolica possiede, ma per tanti anni ho studiato Belle Arti ed ho potuto comprendere la ricchezza, la spiritualità, la bellezza che si nasconde dietro una tela, un marmo, dietro agli ori cesellati, ecc. E' espressione della Fede della Chiesa!
 
     
biberon9
biberon9 il 16/04/08 alle 15:44 via WEB
Certo, in tutti i tempi questo è successo, ma erano altre divinità che esigevano onori dall'uomo. Dio invece non esige nulla dall'uomo. E' Lui a dare tutto a noi, facendosi uomo e morendo in croce. Lui può darci tutto, noi possiamo solo accettare il suo grande amore e trasmetterlo ai fratelli, e ben poco possiamo donare a Lui che possa arricchirlo. Nessun quadro, nessuna cupola, campanile, nessun Brunelleschi, Michelangelo, Bernini potranno dare a Dio qualcosa che lui già non abbia. Nulla, se non l'amore verso il fratello può rappresentare bene Dio. Con tutto questo non dico che l'arte sia poco importante ma in verità, non è ciò che fa veramente la differenza.
 
     
Ganimede.76
Ganimede.76 il 16/04/08 alle 16:17 via WEB
Hai perfettamente ragione "Biberon" noi doniamo a Dio quello che a sua volta ci ha donato... non vorrei fare però come "gicotagi" che spara a mitragliatrice la Parola di Dio... eh eh ma ti volvo ricordare che fù Dio stesso a comandare al Popolo di Israele la costruzione e l'abbellimento del suo Temnpio... Nel libro dell'Esodo è detto che Mosè chiamò “tutti gli uomini d'ingegno” perché adornassero convenientemente con immagini di realtà invisibili la Dimora o Arca. (Esodo 36,8)Uno degli artisti “fece due cherubini in lavoro d'oro battuto, alle due estremità dell'Espiatorio” (Esodo 37, 7). Così aveva ordinato Jahve: “Farai due cherubini d'oro: li farai lavorati a martello sulle due estremità del coperchio (dell'Espiatorio)” (Esodo 25, 18). E' ovvio e chiaro che tutto quello che Dio aveva ordinato per la costruzione del Tempio non serviva per Lui, ma per noi, affichè ogni cosa potesse portarci alla mente e al cuore la Bellezza e la Maestà di Dio. Con la venuta di Gesù Cristo, quello che era invisibile si è reso visibile e la Bellezza si è fatta carne nll'Uomo. Infatti è l'uomo la gloria di Dio!!!
 
     
biberon9
biberon9 il 16/04/08 alle 16:32 via WEB
Ma sì ma sì... Gany, io lo so che in cuor tuo anche tu giudichi queste cose chiacchiere. L'uomo è l'unico splendido tempio di Dio.
 
     
biberon9
biberon9 il 16/04/08 alle 17:00 via WEB
Dai gany non travestirti da gicotagi, per favore! :) Travestiti da Priscilla, la Regina del deserto ma non da gicotagi!
 
     
Ganimede.76
Ganimede.76 il 17/04/08 alle 00:03 via WEB
Se devo proprio scegliere, preferisco travestirmi da Priscilla, la Regina del deserto... eh eh Notte amico mio Bibi, 6 un tesoro ed un amico! :)
 
     
biberon9
biberon9 il 17/04/08 alle 10:22 via WEB
Ti ci vedo al ritmo di "I love the nightlife!" :))) Ooooh I, I love the nightlife I got to boogie On the disco 'round, oh yea Oh, I love the night life I got to boogie on the disco 'round, oh yea
 
     
Ganimede.76
Ganimede.76 il 17/04/08 alle 10:44 via WEB
Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii... questo film è troppo bello!!! eh eh :)
 
     
biberon9
biberon9 il 17/04/08 alle 10:47 via WEB
Piace da morire anche a me! :) Oltre ai libri dovresti fare un angolo per il cinema! :)
 
     
Ganimede.76
Ganimede.76 il 17/04/08 alle 10:59 via WEB
Mi hai dato un'idea Bibi, lo farò senz'altro. Ho già in mente qualcosa... :)
 
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vangelo

"Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino." (Salmo 118,105)

 

CRISTIANI OMOSESSUALI DI PALERMO

"ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatti venire fino a me” (Esodo 19,4)

Gruppo"Ali d'Aquila"

 Email: gruppoalidaquila@libero.it

Chiesa San Francesco Saverio

piazza San Francesco Saverio all'Albergheria

PALERMO

Gruppo

Il gruppo "Ali d'Aquila" nasce nel Natale 2008 col desiderio di creare un luogo di accoglienza e di preghiera per le persone omosessuali, per favorire una riconciliazione con se stessi, con Dio e con la Chiesa.

Ci incontriamo nell'ascolto reciproco, nella condivisione delle nostre esperienze, nell'accettazione delle nostre umane diversità, con l'amore dei fratelli, mettendo a frutto quei talenti, doni e carismi che Dio ha donato a ciascuno per la crescita del gruppo.

Poniamo Cristo al centro della nostra stessa esistenza, lasciandoci interrogare dalla Sua Parola per la nostra crescita, umana e spirituale, in una continua e instancabile ricerca della Verità che ci rende liberi.

Vogliamo percorrere un cammino di riconciliazione con la Chiesa, attraverso il dialogo, il confronto e la conoscenza reciproca, nella consapevolezza che la dimensione omoaffettiva è un valore e può ben costituire un percorso di crescita e di approfondimento per vivere, senza pregiudizi, una relazione autentica con l'altro. 

 

AREA PERSONALE

 

SUGAR BABY LOVE

Il video racconta con ironia il percorso sentimentale di un ragazzo diventato uomo, che, dopo aver scoperto di essere Gay, vive la sua identità sessuale benchè vittima di alcune disavventure ... 

 

Criteri di discernimento vocazionale di persone a tendenza omosessuale per l'ammissione al seminario e agli ordini sacri (2005)

Sempre nostri figli Un messaggio pastorale ai genitori di figli omosessuali e suggerimenti ai collaboratori pastorali (1997)

- La Pastorale nei confronti degli omosessuali a Innsbruck (1998)

 

PUBBLICITÀ PROGRESSO

Dio non odia chi è gay

 

DIRITTI NEGATI

bandiera arcobaleno

"Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione." (Art. 2 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo - 1948)

"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali." (Art. 3 della Costituzione Italiana - 1948)

 

LIBRI, RIVISTE, OPUSCOLI...

Fede e Omosessualità

Omosessualità e Vangelo 

 

CINEMA, FILM, DVD...

L'altra metà dell'amore

 

no omofobia

 

OMOCAUSTO

omocausto 

"...Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un sì o per un no..." (Primo Levi)

 

QUANTI SIAMO A ...

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