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Un blog creato da Ganimede.76 il 14/05/2007

Parole non dette...

"la vita è uguale a una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita!" (Forrest Gump)

 
 

PREGHIERA DELL’OMOSESSUALE

di Fr. Angelo (Sud  Italia) 

il discepolo che gesù amava

Padre dell’umanità, come figlio mi rivolgo a te con fiducia: aiutami a sentirmi amato da Te, dalla Tua Chiesa, dalle persone a  me care e da tutti coloro che mi circondano. Non mi facciano sentire un verme, un errore della natura, un mostro da nascondere. Donami la forza di accettarmi  per come mi hai creato, di non vivere da ipocrita, nascondendo a me e agli altri  la mia tendenza sessuale. Aiutami a capire che sono anche io Tuo figlio prediletto, che Gesù è morto in croce anche per me. Metti davanti al mio cammino persone sagge che sappiano consigliarmi, che sappiano aiutarmi ad accettarmi. Molte volte, a causa dei pregiudizi e delle paure, sono tentato di  farla finita su questa terra, ma poi sapendo che “tu ami tutte le cose esistenti  e nulla disprezzi di quanto hai creato; se avessi odiato qualcosa, non l`avresti  neppure creata”(Sapienza 11,24) mi riprendo e vado avanti. Dona ai miei  genitori la rassegnazione e la serenità che sono sempre loro figlio, anche se  non potrò mai dargli la gioia di essere nonni, potrò donargli l’affetto di un figlio  che sa amare e vuole essere amato. Aiutami a non fare scelte sbagliate, matrimonio o vocazione di copertura, ma a fare scelte vere e libere. Se qualche volta ho bisogno di essere abbracciato e amato da uno del mio stesso  sesso…. Stammi vicino e abbracciami forte e fammi sentire la tua infinita misericordia e le tue lacrime che scendono sul mio capo, per dirmi che mi comprendi e mi ami per quello che sono. Ti voglio bene Gesù.

 

BIBBIA E OMOSESSUALITÀ

Nel tentativo di approfondire tale tematica e, soprattutto, di individuare con esattezza i testi della Bibbia ed interpretarne correttamente il contenuto, ho ritenuto opportuno leggere due libri che affrontano l'argomento sul piano esegetico e che hanno come punto di riferimento la Bibbia nella sua interezza.

I libri che ho provveduto a leggere e ai quali mi riferirò nella presente trattazione sono:

- Bibbia e Omosessualità, Ed. Claudiana

- l'Omosessualità nella Bibbia, Ed. San Paolo

bibbia

 Introduzione (>)

I testi nei loro contesti antichi

Antico Testamento:

1) Genesi (>)

I resoconti della Teologia della Creazione

2) Sodoma e Gomorra (>)

C'è Omosessualità in questi racconti?

3) Gionata e Davide (>)

Si può parlare di Omosessualità?

(continua)

 

UN PÒ DI ME...

volto

"Omosessuale e credente"  di Alessandra Del Re:

LiberoBlog/Storie

MI RACCONTO...

"Essere o non essere..."

Una pagina del mio Diario su: Gionata.org

UNA MIA ESPERIENZA...

"Non guaritemi in nome di Cristo"

sul Blog: 1, 2, 3... Liberi tutti dell'Unità di Delia Vaccarello

"Una cristoterapia per guarire dai pregiudizi" su: gaynews

 

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AGEDO

AGEDO

L’A.GE.D.O. è costituita da genitori, parenti e amici di uomini e donne omosessuali, bisessuali e transessuali che si impegnano per l’affermazione dei loro diritti civili e per l’affermazione del diritto alla identità personale.

Vogliamo essere di aiuto e sostegno a quei genitori che hanno saputo dell’omosessualità della propria figlia o figlio e ne soffrono perché per loro è difficile comprendere e accettare. Pensiamo di poter condividere il loro disagio offrendoci come interlocutori per un dialogo su una situazione che noi abbiamo vissuto e superato.

 

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Questo Blog non rappresenta una testata giornalistica e viene aggiornato senza alcuna periodicita'. Pertanto, non puo' essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001. Gli articoli e le immagini inseriti in questo Blog sono tratte in massima parte da Internet; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarmelo e saranno subito rimossi.

 

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La Parrocchia che vorrei...

Post n°157 pubblicato il 05 Maggio 2008 da Ganimede.76
 

Immaginate di essere in una parrocchia italiana. Una delle tante parrocchie che ci sono nelle nostre città. C’è il parroco che non va d’accordo con il prete giovane che dovrebbe aiutarlo. Ci sono le suore che diventano sempre più vecchie e che si agitano per far girare in un certo modo l’asilo che avevano aperto tanti anni prima. C’è l’immancabile professore di greco che non ha ancora capito che il greco di Erodono assomiglia a quello dei Vangeli più o meno come il dialetto del Salento assomiglia alle espressioni usate nelle valli bergamasche.
Ci sono quelle tre o quattro eterne signorine che hanno saputo trasformare la loro devozione in un vero e proprie passatempo i cui ritmi vengono dettati da Radio Maria.

Ci sono i soliti giovani impegnati che gli adulti guardano con una benevolenza in cui timore e speranza si mischiano di continuo. Ci sono i bambini che si preparano ai sacramenti e che, ogni settimana, mettono alla prova la pazienza dei loro catechisti.
Se poi la parrocchia funziona ci sarà anche il coro con tanto di maestro e di organista, la Caritas con i suoi responsabili che organizzano il centro d’ascolto e la raccolta degli indumenti usati, il gruppo missionario che propone ogni mese incontri dedicati agli angoli più sperduti del pianeta, le associazioni e i movimenti, sempre in bilico tra la voglia di andare per la loro strada e il senso di appartenenza alla chiesa locale.

Immaginate tutto questo. Immaginate le tre o quattrocento persone che, coinvolte in maniera più o meno intensa, formano questa comunità. Immaginate la ventina di omosessuali che partecipa alla vita di questa stessa comunità e che, come è sempre stato, parlano della loro omosessualità (quando l’hanno finalmente riconosciuta) solo con il confessore o con qualche confidente accuratamente selezionato.

E immaginate un giorno in cui cinque o sei di questi omosessuali decidono finalmente di uscire dall’ipocrisia e di dire la verità su se stessi, facendo un discorso che potrebbe suonare più o meno così: Cari amici che frequentate la nostra stessa parrocchia, vorremmo dirvi una cosa che per noi è piuttosto importante. Noi che siamo i catechisti dei vostri bambini. Noi, che cantiamo nel coro che ascoltate durante la messa. Noi che animiamo la liturgia. Noi che presiediamo le vostre assemblee. Noi che siamo di fianco a voi durante la celebrazione dell’Eucarestia. Noi che, quando scambiamo con voi il nostro segno di pace, vi sembriamo così normali. Noi siamo omosessuali!”.

Immaginate le reazioni che ci potrebbero essere. Le suore che, impaccate, chiederebbero al professore di greco: “Cosa hanno detto?”. Il parroco che, con la faccia scura, penserebbe a come sostituire i catechisti che hanno fatto il loro coming out.
Le signorine devote che direbbero che Radio Maria ha detto che è una malattia e che si può curare. I membri più in vista del consiglio parrocchiale che inizierebbero chiedere immediati provvedimenti nei confronti dei sovversivi che hanno avuto la sfrontatezza di dire la verità.

Il clima si farebbe senz’altro pesante. Ma il gruppetto degli omosessuali che ha deciso di fare il suo coming out, sostenuto dal gruppo di gay credenti che frequentano ormai da qualche anno e che è stato il luogo in cui è maturata questa scelta, decide di tenere duro e, anche se qualcuno viene sospesa dall’incarico che aveva, continua a partecipare alla vita della parrocchia con la stessa costanza di prima.

E così, dopo qualche mese, tutti si accorgerebbero che non è cambiato nulla e che, dopo tutto: questi omosessuali non sono poi così diversi dalle persone normali”. E anche il consigliere comunale, quando voterà contro la proposta di istituire un registro comunale delle unioni civili aperto alle persone omosessuali, si sentirà un po’ a disagio, perché in fondo non gli pare proprio che questi gay siano una minaccia così seria contro la sua famiglia.

Immaginate, a questo punto, cosa sarebbe il nostro paese se in ciascuna delle migliaia di parrocchie che ci sono nella penisola, si verificasse una scena simile a quella che ho descritto sopra. Immaginate tutto questo e pensate al cardinale Ruini mentre ribadisce il suo rifiuto di qualunque legge che possa in qualche maniera, far passare l’idea che l’omosessualità sia una cosa assolutamente normale. Anche se la stampa continuasse a fare da megafono alle sue parole.

 Anche se i politici facessero a gara nell’affermare la propria deferenza nei confronti delle nobili indicazioni che vengono dall’episcopato italiano”.
Anche se non tutto dovesse assomigliare a quello che abbiamo visto in questi ultimi mesi,
la gente che andando in parrocchia ha avuto modo di vederli davvero, degli omosessuali, penserebbe che il cardinal Ruini si sbaglia e che, se anche lui conoscesse qualcuno di questi omosessuali, si accorgerebbe che sono talmente normali da poter essere scambiati con tutti gli altri. Immaginate tutto questo e poi, se siete omosessuali credenti, iniziate a darvi da fare per trasformare tutto questo in realtà.

(liberamente tratto da un Articolo di Gianni Geraci tratto dalla rivista Pride del giugno 2006)

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Commenti al Post:
piccololord84
piccololord84 il 05/05/08 alle 15:14 via WEB
:D MAGARI!
 
luloca
luloca il 05/05/08 alle 15:29 via WEB
Devi anche mettere in conto che questi omosessuali dichiarati possano essere messi alla berlina e magari sbeffeggiati. Purtroppo la società in cui viviamo non è tenera con gli omosessuali, e a mio parere le parrocchie lo sono ancora meno. Credo sia già successo che un cantante del coro di una chiesa ne sia stato escluso, in seguito ad una sua dichiarazione di omosessualità in televisione. Quello che a mio avviso dovete fare è di preparare bene il terreno. Dovete arricchire la vostra cultura religiosa, in modo tale da annichilire ogni rigurgito xenofobo dei vostri interlocutori. Dovete fare in modo che nella chiesa si crei un dibattito e non siano solo i soliti a parlare. Quello che vedo é che parlano sempre i più bigotti di turno e tutti gli altri stanno in silenzio. Mentre nella società in qualche modo c'è un dibattito tra chi sta pro e chi contro, nella chiesa come al solito non c'è alcun confronto e la gente si sorbisce solo le prediche di Bagnasco. Non c'è quindi da stupirsi se la gente delle parrocchie non sia pronta ad accettarvi. Anzi, dopo tutto quello che sentono, dovrebbero richiedere al parroco di farvi un esorcismo. La normalità comunque non é in un omosessuale che si dichiara, ma nella possibilità di poter vivere la propria vita senza dover dare conto e spiegazioni agli altri.
 
 
luloca
luloca il 05/05/08 alle 15:34 via WEB
Un altro aspetto importante é far comprendere alla chiesa che la sessualità non é la via della perdizione, ma un bisogno intrinseco dell'individuo, reprimendo il quale nessuna personalità può formarsi in modo compiuto. Bada che parlo della sessualità in generale, e non necessariamente dell'omosessualità. Forse sarebbe il caso di partire da quello. Io ho idea che molti pregiudizi sugli omosessuali nascano da li. Dal considerare la sessualità come esclusiva della procreazione, e non per quello che é realmente: un'attività che più di ogni altra avvicina le persone e le fa sentire meno sole.
 
   
Ganimede.76
Ganimede.76 il 06/05/08 alle 20:07 via WEB
Mi trovi pienamente daccordo sul fatto che la Chiesa dovrebbe riscoprile il Dono della sessualità dell'uomo, non solo come il fine per la procreazione, ma anche come uno dei linguaggi del corpo per comunicare affetto e amore. Noi siamo il nostro corpo, noi siamo la nostra sessualità, non possiamo soffocare questo bellissimo Dono che Dio ci ha dato per relazionarci con l'altro!!!
 
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 06/05/08 alle 20:00 via WEB
Grazie Luloca, trovo molto belle queste tue riflessioni. E' vero che uscire allo scoperto soprattutto in un contesto chiuso come quello di una Parrocchia si rischia grosso... (anche se quel ragazzo che cantava in un coro parrocchiale ha scelto un mezzo come la televisione, per uscire allo scoperto che a mio avviso non ha aiutato nessuno, ne tanto meno lui...)Dici bene, chi vive una vita di Fede in una Comunità Parrocchiale, dovrebbe iniziare a preparare il terreno. Cercando di trovare i mezzi adatti per iniziare una riflessione, una condivisione che sia intelligente e costruttiva con i Fratelli di Fede. Non è facile, io però nel mio piccolo sono riuscito ad istaurare un dialogo aperto con qualcuno della mia Parrocchia. E' già un inizio, ma è difficile comunicare a loro quello che si è, quello che si prova, quello che si sente... Per la tua battuta sugli esorcismi, già ci ha pensato qualcuno... ho sentito alcune testimonianze di Gay che sono stati sottoposti ad esorcismo solo perchè Omosessuali... Senza parole!!!
 
annette2006
annette2006 il 05/05/08 alle 18:10 via WEB
Messaggio N°335 05-05-2008 - 17:55 libero censura nei forum questo che riporto quì sotto è un post dove esprimo il mio dissenso di una moderatrica che quando si parla dei suoi metodi censori fa una cosa, blocca o banna, adesso io di post ne scrivo parecchi da parecchi anni, ma come questa tipa mai ho avuto il disonore di conoscere, voglio fare presente che si comincia così a censurare la gente, adesso libero è una comunity, fino ad adesso mi sono trovata bene, ma oggi comincio a sospettare che i moderatori siano solo persone dello staff che fingono di essere utenti, altrimenti l'avrebbero già fermata, una che ti dice di andartene, che ti blocca gli argomenti che la mettono in discussione per me è solo una fatisciode,mi vergogno per lei e per lo staff, che come al solito quando reclami non risponde, state attenti non è libero come si pensa libero, grillo ha ragione c'è censura pure sui forum, ma che vogliono, lavarci il cervello,il mio no, spero che abbiate anche voi l'orgoglio di mandare a questa gente una pernacchia democratica Oggetto: reclamo per il modo di moderare di Inviato: 3-05-08 12:35 -------------------------------------------------------------------------------- reclamo per il modo di moderare di zingiber e terra666 nel forum : il mondo visto da sinistra e destra, io ho il nik annette2006,e mi vergogno profondamente per voi, come si fa a mettere come moderatori gente che è palesamente di parte, che non è obbitteiva, che prende parte alle discussioni schierandosi, ma chiedo che vengano allonatanate immediatamente, che venga messo un moderatore neutrale, che sia un utente e non un vs dipendente come le suddette saluti questo ho scritto allo staf, vediamo se risponde, o se fa come al solito lo gnorri, basta che vi credete di essere, dei padreterni, ma che chiudi o blocchi le discussioni, allora dicci tu di che dobbiamo parlare, ma non vi vergognate, voi siete delle dipendenti di libero, un utente normale non sarebbe sempre presente, non farebbe quello che fate voi, è censura questo e lo devono sapere tutti _________________ ANNA LE COMUNITA' TERAPEUTICHE SONO SOLDI PER GLI ADDETTI AI LAVORI,STATENE LONTANI Inviato da: annette2006
 
discepola2007
discepola2007 il 05/05/08 alle 18:36 via WEB
Scusate,ma io mi chiedo perche',se siete veri credenti...volete farvi così male? Adesso addirittura andiamo ad immaginare.... come se non bastasse la realta'.... abbandonatevi a Dio,lasciate fare a Lui,a Lui che vi ha pensato fin dall'inizio del tempo perche' vi voleva,perche' vi ama fin da quando voi non eravate neanche nati! Se riusciste a fare questo atto di abbandono che poi altro non è che un grande atto di fede....vedreste come vi sentireste protetti,consigliati,consolati,ispirati da Gesu'..... abbiate fede in Lui e Lui pensera' a voi! Pace e bene,discepola
 
 
biberon9
biberon9 il 06/05/08 alle 11:08 via WEB
Vedi discepola, non è facendo finta di niente che i problemi si affrontano. Non torna Gesù giù dal cielo a proteggerci. Non è sceso nei campi di concentramento a salvare i gay che insieme a tanti altri avenivano gasati. Non basta pregare. Bisogna sperare in un mondo migliore e agire perchè il mondo cambi. Tu fuggi in questa dimensione spirituale ma non è la fuga che salva ma la lotta. Anche Gesù ha lottato. La fede spinge a creare un mondo migliore e solo affrontando il brutto di oggi che possiamo creare un bel domani.
 
emisovvienleterno
emisovvienleterno il 05/05/08 alle 21:54 via WEB
Complimenti per il post! Capisco che trattare argomenti simili sia molto delicato e vedo che da parte tua c'è una lotta quotidiana. Complimenti e ti auguro di non perdere mai questa grande forza/fede che sia!
 
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 06/05/08 alle 19:41 via WEB
Grazie per la visita "emisovvienleterno", dici bene, ogni giorno è una lotta continua. Ma è la Fede in Cristo e l'Amore per mè stesso che mi danno la forza necessaria. Grazie ancora Amica, sei sempre la benvenuta! :)
 
marcobazzato
marcobazzato il 06/05/08 alle 00:48 via WEB
Immagino che se ho un figlio, dove colui che è catechista è omosessuale, tengo il figlio a casa, cambio chiesa, parrocchia e faccio il diavolo a quattro, non per discriminazione, ma perchè le cose di letto, appartengono alla sfera privata. Da che mondo è mondo non si è mai visto un etero che confessa pubblicamente in chiesa il proprio orientamento, e non vedo perchèè debba iniziare a farsi questa pubblicità - forse utile a livello personale, forse - ma dannosa per la comunità. Ci sono delle cose, specie i gusti, gli orientamenti diversi da quelli che naturalmente hanno come fine ultimo la riproduzione umana, non solo il piacere fine a ste stesso, che debbono rimanere ad uso esclusivo del singolo e/o del partner, dei familiari e del confessore, nella speranza che aiuti il federe, tramite la preghiera ed il conforto spirituale, seguendo le indicazioni del magistero papale a vivere la propria sessualità in completa astienza, supportata dalla preghiera. Ho trovato giustissimo il caso di un sacerdote, che dopo che un parrocchiano è andato in una trasmissione tv, gareggiando per la squadra degli omosessuali, l’ha gentilmente invitato, a frequentare la chiesa come semplice parrocchiano, per non turbare l’etica e la morale del coro dove – prima della trasmissione televisiva – cantava. Naturalmente non si tratta di discriminazione, ma di scelta di opportunità, saggiamente ponderata dal sacerdote, in nome della maggioranza democratica dei fedeli. La Chiesa, nonostante i molteplici errori e reinterpretazioni, per fortuna in certi valori fondati, continua e spero per sempre, essere tradizionalista, ancorata alle sue radici, scuotendo e facendo cadere a terra i rami o le foglie che vorrebbero modificare l’humus ed il terreno fecondo che la fa crescere e vivere da secoli. A mio avviso, così com’è sta benissimo, senza bisogno di scossoni “reazionari” che non fanno bene ne ai fedeli,ne tanto meno all’educazione dei figli. Esiste un ordine morale che deve essere salvaguardato, sopratutto nei confronti dei figli minori, dei bambini, che una volta adulti, sceglieranno liberamente anche il proprio orientamento anche nella sessualità, ben sapendo però quali sono i pali e le delimitazioni invalicabili per continuare ad essere dentro la comunità della Chiesa Cattolica Romana.
 
 
biberon9
biberon9 il 06/05/08 alle 09:48 via WEB
Quante cazzate gany tocca leggere. Capisco che tutti debbano dire la loro, ma è dura leggere queste sciocchezze e far finta di niente...
 
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 06/05/08 alle 12:48 via WEB
Ma come ti permetti "marcobazzato" ad identificare e a mettere sullo stesso piano l'Omosessualità con la pedofilia?!?! Sono INDIGNATO, SCONCERTATO e senza parole per quello che hai scritto... Dire che noi Gay abbiamo il piacere di sbandierare ai quattroventi quello che facciamo a letto e come lo facciamo è una battuta di cattivo gusto!!! Ridurre e giudicare una persona vedendo solamente i suoi gusti sessuali è riduttivo e offensivo. Noi non rivendichiamo solo un'identità sessuale ma affettiva che ci viene negata ogni giorno, sia dalla società che dalla Chiesa. E se sentiamo il dovere ed il bisogno di manifestare anche pubblicamente il nostro orientamento è per colpo di persone come te che vogliono tapparci la bocca, facendo finta che tutti siano Eterosessuali. E poi, chi parla continuamente di sesso sopratrtutto nella Chiesa, non siamo certamente noi. Ma voi Eterosessuali che come animali in calore fate apprezzamenti e battute appena vedete una ragazza un pò scollata o con le tette di fuori... Che eri un OMOFOBO lo avevo capito, ma la cosa che più mi rattrista è sapere da una persona come tè mi identifichi con un pedofilo...!
 
kierkegaard83
kierkegaard83 il 06/05/08 alle 10:14 via WEB
Hai perfettamente ragione.Purtroppo solo in Italia,esiste un sistema legislativo a dir poco penoso.Certi diritti civili non vengono riconosiuti perchè viviamo in un paese moralista e bigotto.Dispiace dirlo,ma ragionando come il "marcobazzato" di turno,non si va da nessuna parte.La chiesa ha l'obbligo di rivedere certe posizioni radicali e assurde.Cacciare una persona solo perchè omosessuale,non è un'insegnamento sano per i giovani.Poi non ci scandalizziamo se assistiamo a certi episodi di cronaca nera.Esistono tante altre cose da condannare con una certa fermezza e spero che la chiesa si svegli.Ciao Ganimede...complimenti per il post.
 
marcobazzato
marcobazzato il 06/05/08 alle 15:48 via WEB
Piano Ganimede, piano. Hai travisato le mie parole. Non mi sono mai permesso e mai mi permetterò di paragonare l’omosesualità alla pedofilia. Ho solo scritto, che se avessi dei figli, non vorrei, per motivi morali miei, che frequentassero, finchè sono sotto la mia responsabilità di genitore, una parrocchia dove ci fossero catechisti omosessuali, solo ed esclusivamente per un aspetto morale. Tutto qui, mi dispiace se sei andato oltre, con tue deduzioni, mettendomi in bocca parola e/o pensieri da me non formualte. Ribadisco, un aduto, ha il diritto di disporre – privatamente – della propria identià sessuale, a patto che rimanga confinata entro le quattro mura domestiche. Un genitore, tanto piu’ un sacerdote, ha un obbligo morale, in primo luogo verso i fanciulli, i piu’ giovani, che debbono avere in un ambiente familiare e parrocchiale il piu’ etero possibile. Poi da grandi, fuori dalle mura genitoriali, faranno le loro scelte, come persone mature. Guarda, che trovo estremamente sano che un ragazzo faccia complimenti ad una ragazza, lo trovo naturale, spontaneo e giusto nei confronti – guarda te del Creatore e delle sue Creature. Viceversa, se un maschio dovesse farmi un fischio di voluttà, certamente ne sarei oltre che rattristato, anche perdonami, disgustato, in quanto credo che sia l’affettività sia la sessualità sia un qualcosa che si complementa esclusivamente tra i sessi opposti: maschio e femmina. Per quantoriguarda il tema scabroso e schifoso della pedofilia: a mio avviso una persona che compie atti pedofili nei confronti di un minore, non importa se dello stesso sesso, o del sesso opposto, andrebbe, se uomo, castrato e se donna, reso sterile estirpandole l’apparato riproduttivo, imbottendoli di psicofarmaci, fino a renderli catatonici per sempre. Non volevo, e ripeto, non volevo e me ne rammarico, se sono stato travisato, forse è anche colpa mia che mi sono espresso male, se anche involontariamente è uscito l’assioma omosessualità uguale e pedofilia. Accetta, per favore, le mie scuse, a te e ai tuoi lettori.
 
 
biberon9
biberon9 il 06/05/08 alle 16:17 via WEB
Una volta finito di leggere il messaggio di scuse di marcobazzato mi viene da chiedere se non si debba scusare nuovamente per il suo contenuto tragicomico. Che tristezza infinita leggere ste cose... Ma dobbiamo proprio leggere i messaggi di questa angusta visione di vita? Non provate senso di oppressione leggendo tutto ciò?
 
   
luloca
luloca il 06/05/08 alle 22:31 via WEB
marcobazzato andrà in paradiso, e li ovviamente saranno tutti eterosessuali, casti e cattolici.
 
     
biberon9
biberon9 il 07/05/08 alle 12:12 via WEB
Pensa che noia un paradiso pieno di cattolici casti ed eterosessuali! Nemmeno Dio potrebbe accettare una cosa simile :)))) Mi spiace per i Bulgari a cui il nostro amico è particolarmente legato, perchè nonostante siano uomini veri e donne vere sono palesemente ortodossi... Immagino che nell'immaginario del nostro marcobazzato, nemmeno loro potranno esserci in paradiso... sapete com'è, loro se ne infischiano del Papa.
 
 
luloca
luloca il 06/05/08 alle 22:26 via WEB
Mi vengono da farti un paio di domande. Se tuo figlio fosse omosessuale non lo porteresti con te in parrocchia? Se un frocio perso non ammettesse le sue tendenze sessuali e facesse credere di essere eterosessuale, per te sarebbe meno omosessuale? E poi, se sei così gentile, mi spiegheresti cosa intendi per un ambiente più etero possibile?
 
biberon9
biberon9 il 06/05/08 alle 16:27 via WEB
Una delle cose che mi stupisce di più di questi credenti devoti e spiritualeggianti con cui spesso abbiamo a che fare, è che nella loro semplice, direi quasi banale, visione della vita non si accorgano che Dio fa entrare dalla finestra quello che loro buttano fuori dalla porta. Gesù è la porta e nessuno può decidere che sta fuori e dentro. Gesù è la porta e chi crede in lui entra ed esce liberamente e sempre trova pascolo. Gesù corre alla ricerca della pecora smarrita non in quanto peccatrice ma smarrita da questi devoti del cazzo, che cacciano dall'ovile in nome di norme religiose chi non è come loro.
 
biberon9
biberon9 il 07/05/08 alle 12:38 via WEB
A proposito Gany, facci fare due risate con l'incontro del Rinnovamento! Dai! :)))) Sei caduto a terra profetizzando in bulgaro per la gioia di marcobazzato? :))))
 
biberon9
biberon9 il 07/05/08 alle 15:50 via WEB
Un altro personaggio piuttosto bizzarro fra i catto-spiritualeggianti che ho incontrato è discepola2007. Le sue spose di maggio meritano una visitina! :))))
 
biberon9
biberon9 il 07/05/08 alle 16:16 via WEB
Un'ultima riflessione politica, poi me ne vado: ad Alemanno non piace il gay pride... che novità. Dice che in consiglio comunale a Roma studieranno come non renderlo offensivo per nessuno. "Perchè non cancellarlo dico io"? Mi semmbra il modo migliore per non offendere nessuno, tranne i gay ovviamente. Ma loro sono pochi e in un'Italia di destra, valgono ancora meno. E siamo solo all'inizio... Bye bye!
 
marcobazzato
marcobazzato il 08/05/08 alle 00:03 via WEB
Se avessi un figlio e questi manifestasse i sintomi dell’omosessualità, sicuramente, da cattolico, lo porterei da uno psichiatra cattolico per la “terapia riparativa” e/o un tagliando di controllo. Naturalmente se il figlio e minorenne, se maggiorenne, gli si indica la porta di casa, togliendoli le chiavi, e lo si spedisce, senza un euro in tasca, a vivere liberamente il suo “sentimento”. È adulto, maggiorenne e soprattutto libero! Per quanto riguarda la proposta di Alemmano, la trovo corretta. D’altronde il Gay oPride, non rappresenta ne gli italiani nel loro insieme, né tantomeno i romani. Sono d’accordo se la manifestazione si facesse, con tutti i partecipanti maschi, vestiti in giacca e cravatta, e le donne in gonna e camicetta, accompagnati con un compagno del sesso opposto. I travestiti, abbigliati secondo il sesso di nascita, certificato dall’atto di battesimo, l’unico immutabile, senza tv e giornali a riprendere l’evento, possibilmente il 15 agosto quando Roma praticamente è deserta.
 
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 08/05/08 alle 08:11 via WEB
"marcobazzato", se avessi un padre come te ti denuncerei!!!
 
 
luloca
luloca il 08/05/08 alle 09:37 via WEB
già che ci sei, suggerisci ad Alemanno di fare obbligo ai gay di cucire sulla giacca un triangolo rosa. Così tutti possono riconoscerli ed evitarli. Se poi tra questi c'è anche tuo figlio o tuo fratello disconoscili ed evitali persino per strada. Vivi la tua vita e le tue convinzioni in pace con te stesso. Se ci riesci. Auguri!
 
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 08/05/08 alle 16:33 via WEB
A proposito del GayPride, personalmente non ho mai partecipato, ma non metto limiti alla provvidenza... Volevo però condividere con voi un commento di Gianni Geraci portavoce dei Gruppi di Omosessuali Credenti che ho "rubato" dalla Messaggeria di "Amarecolcuoredidio":Quando ero più giovane anch'io la pensavo come Alemanno: «Che bisogno c'è di scendere in piazza per celebrare l'orgoglio omosessuale?». La stessa parola 'orgoglio' mi metteva in allarme. Si uno dei peccati su cui la tradizione cattolica insiste di più: quante volte mi hanno ripetuto che il peccato originale fu un peccato d'orgoglio! E fino al 1997 non sono mai andato a un Gay Pride e, anzi, sostenevo che si trattava di una manifestazione controproducente. Quando nel 1997 sono diventato portavoce dei gruppi di omosessuali cristiani in Italia, gli organizzatori del Pride mi hanno chiesto di fare un intervento. Ero molto perplesso! Ne ho parlato con i rappresentanti degli altri gruppi che allora facevano parte del coordinamento e abbiamo deciso che era giusto intervenire. Il gruppo La Parola, di Vicenza, ha preparato un grosso striscione con la scritta 'Omosessuali Cristiani' e io me lo sono portato al Pride dopo aver fatto girare la notizia che quell'anno, al Pride, ci sarebbe stata una nostra delegazione. Abbiamo preso il nostro striscione e ci siamo avviati in un corteo abbastanza piccolo (Piazza Santi Apostoli, dove era previsto l'arrivo, sembrava quasi vuota). In compenso gli slogan non mancavano ed erano molto aggressivi nei confronti della Chiesa, delle religioni e degli omosessuali credenti. Ricordo anche che a un certo punto uno di noi ha avuto un alterco con un gruppo di lesbiche che ci aveva dato degli 'ipocriti'. Le sue parole le ricordo ancora: "Ci siamo nascoti fino ad ora. Ma adesso le cose sono cambiate e non vi permetteremo più di insultarci senza mostrarvi la nostra faccia". Quando il corteo è finito io non volevo più salire sul palco: le cose che avevo sentito mi avevano fatto capire che avrei preso una marea di fischi dai partecipanti. Sono stati gli altri a spingermi a forza. Sono salito e non ricordo assolutamente quello che ho detto. So solo che alla fine alcuni ragazzi piangevano e un transessuale è venuto da me e mi ha detto: "Se solo sapessero cosa vuol dire trovarsi strette in un corpo che non senti come il tuo, capirebbero come mai, quando finalmente hai un corpo in cui ti senti a tuo agio, senti il bisogno di farlo vedere, di mostrarlo e che questo puoi farlo solo in giornate come questa, in cui ciascuno ha il diritto di mostrarsi per quello che è". Quell'esperienza mi ha fatto capire che c'erano persone che vivevano la parata del Pride come un momento di autenticità. Non ero ancora convinto, ma si trattava del primo passo del cammino che mi ha fatto scrivere, qualche anno fa, che il Pride è un momento importante, perchè è un momento in cui si celebra la diversità.
 
biberon9
biberon9 il 08/05/08 alle 09:24 via WEB
Come faremmo senza la quotidiana dose di ottusità! Certo facciamo sì che tutto scivoli via nella più totale normalità... Che fastidio questi diversi, che fastidio i loro strambi vestiti. Che fastidio i loro comportamenti sopra le righe. E invece di leggere dietro a tutto questo il suo vero significato, ovvero la lotta per la libera espressione, ecco che quel fascista (perchè di questo si tratta caro marcobazzato) cerca di eliminare ogni differenza, in modo che nulla possa turbare il suo animo delicato borghese. Io credo che il cattivo gusto sia mettere una velina alle pari opportunità. Io credo che di cattivo gusto sia la crece celtica che porta alemanno al collo, io credo che di cattivo gusto sia raccogliere l'acqua del po' in un'ampolla o far passaggiare suini dove dovrebbe nascere una moschea. Ma lottare per la libertà, perchè dietro al gay pride c'è una lotta per la libertà, che va riconosciuta anche se a volte le modalità possono non piacere, non possa essere definito di cattivo gusto. Bisogna imparare a leggere fra le righe. Ma capisco che la cosa richieda una certa intelligenza, che il buon Dio ahimè ha distribuito in maniera casuale e forse un po' troppo parsimoniosa...
 
 
luloca
luloca il 08/05/08 alle 09:45 via WEB
Alemanno é il sindaco di Roma, mica dio in terra. Ci vuole poco a mandare a casa sbruffoni del genere. Se vi organizzate la sua croce celtica gliela infilate in quel posto. Per fortuna siamo in Europa, non in Iran.
 
   
biberon9
biberon9 il 08/05/08 alle 10:14 via WEB
L'Italia è l'Iran europea. Il Vaticano ritiene l'Italia di sua pertinenza. E' storicamente così. Il vaticano al pari dell'Iran è una teocrazia. Essendo l'Italia il "naturale" sfogo del Vaticano, credo che possiamo tranquillamente definirci l'Iran Europeo. E infatti diritti acquisiti facilemente in tutta l'Europa civile qui sembrano lontanissimi. Ma il vero problema caro luloca è che la metà degli italiani ha appena la terza media. Un popolo di ignoranti!
 
biberon9
biberon9 il 08/05/08 alle 13:44 via WEB
Le leggi fondamentali della stupidità umana 1) Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione 2) La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della stessa persona 3) Una persona stupida è una persona che causa un danno a un’altra persona o gruppo di persone senza realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo un danno 4) Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. Dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, e in qualunque circostanza, trattare o associarsi con individui stupidi costituisce infallibilmente un costoso errore 5) La persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista (tratto da Allegro ma non troppo di Carlo Cipolla)
 
vomiworld
vomiworld il 08/05/08 alle 18:02 via WEB
E' un po' come dire... "I have a dream..." :)) buon weekend, un abbraccio :))
 
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 08/05/08 alle 19:50 via WEB
E' vero "vomi", anch'io ho un sogno... buon fine settimana anche a te Fratello ed un grande abbraccio! Grazie per essere passato :)
 
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Il gruppo "Ali d'Aquila" nasce nel Natale 2008 col desiderio di creare un luogo di accoglienza e di preghiera per le persone omosessuali, per favorire una riconciliazione con se stessi, con Dio e con la Chiesa.

Ci incontriamo nell'ascolto reciproco, nella condivisione delle nostre esperienze, nell'accettazione delle nostre umane diversità, con l'amore dei fratelli, mettendo a frutto quei talenti, doni e carismi che Dio ha donato a ciascuno per la crescita del gruppo.

Poniamo Cristo al centro della nostra stessa esistenza, lasciandoci interrogare dalla Sua Parola per la nostra crescita, umana e spirituale, in una continua e instancabile ricerca della Verità che ci rende liberi.

Vogliamo percorrere un cammino di riconciliazione con la Chiesa, attraverso il dialogo, il confronto e la conoscenza reciproca, nella consapevolezza che la dimensione omoaffettiva è un valore e può ben costituire un percorso di crescita e di approfondimento per vivere, senza pregiudizi, una relazione autentica con l'altro. 

 

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"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali." (Art. 3 della Costituzione Italiana - 1948)

 

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