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Un blog creato da Ganimede.76 il 14/05/2007

Parole non dette...

"la vita è uguale a una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita!" (Forrest Gump)

 
 

PREGHIERA DELL’OMOSESSUALE

di Fr. Angelo (Sud  Italia) 

il discepolo che gesù amava

Padre dell’umanità, come figlio mi rivolgo a te con fiducia: aiutami a sentirmi amato da Te, dalla Tua Chiesa, dalle persone a  me care e da tutti coloro che mi circondano. Non mi facciano sentire un verme, un errore della natura, un mostro da nascondere. Donami la forza di accettarmi  per come mi hai creato, di non vivere da ipocrita, nascondendo a me e agli altri  la mia tendenza sessuale. Aiutami a capire che sono anche io Tuo figlio prediletto, che Gesù è morto in croce anche per me. Metti davanti al mio cammino persone sagge che sappiano consigliarmi, che sappiano aiutarmi ad accettarmi. Molte volte, a causa dei pregiudizi e delle paure, sono tentato di  farla finita su questa terra, ma poi sapendo che “tu ami tutte le cose esistenti  e nulla disprezzi di quanto hai creato; se avessi odiato qualcosa, non l`avresti  neppure creata”(Sapienza 11,24) mi riprendo e vado avanti. Dona ai miei  genitori la rassegnazione e la serenità che sono sempre loro figlio, anche se  non potrò mai dargli la gioia di essere nonni, potrò donargli l’affetto di un figlio  che sa amare e vuole essere amato. Aiutami a non fare scelte sbagliate, matrimonio o vocazione di copertura, ma a fare scelte vere e libere. Se qualche volta ho bisogno di essere abbracciato e amato da uno del mio stesso  sesso…. Stammi vicino e abbracciami forte e fammi sentire la tua infinita misericordia e le tue lacrime che scendono sul mio capo, per dirmi che mi comprendi e mi ami per quello che sono. Ti voglio bene Gesù.

 

BIBBIA E OMOSESSUALITÀ

Nel tentativo di approfondire tale tematica e, soprattutto, di individuare con esattezza i testi della Bibbia ed interpretarne correttamente il contenuto, ho ritenuto opportuno leggere due libri che affrontano l'argomento sul piano esegetico e che hanno come punto di riferimento la Bibbia nella sua interezza.

I libri che ho provveduto a leggere e ai quali mi riferirò nella presente trattazione sono:

- Bibbia e Omosessualità, Ed. Claudiana

- l'Omosessualità nella Bibbia, Ed. San Paolo

bibbia

 Introduzione (>)

I testi nei loro contesti antichi

Antico Testamento:

1) Genesi (>)

I resoconti della Teologia della Creazione

2) Sodoma e Gomorra (>)

C'è Omosessualità in questi racconti?

3) Gionata e Davide (>)

Si può parlare di Omosessualità?

(continua)

 

UN PÒ DI ME...

volto

"Omosessuale e credente"  di Alessandra Del Re:

LiberoBlog/Storie

MI RACCONTO...

"Essere o non essere..."

Una pagina del mio Diario su: Gionata.org

UNA MIA ESPERIENZA...

"Non guaritemi in nome di Cristo"

sul Blog: 1, 2, 3... Liberi tutti dell'Unità di Delia Vaccarello

"Una cristoterapia per guarire dai pregiudizi" su: gaynews

 

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AGEDO

AGEDO

L’A.GE.D.O. è costituita da genitori, parenti e amici di uomini e donne omosessuali, bisessuali e transessuali che si impegnano per l’affermazione dei loro diritti civili e per l’affermazione del diritto alla identità personale.

Vogliamo essere di aiuto e sostegno a quei genitori che hanno saputo dell’omosessualità della propria figlia o figlio e ne soffrono perché per loro è difficile comprendere e accettare. Pensiamo di poter condividere il loro disagio offrendoci come interlocutori per un dialogo su una situazione che noi abbiamo vissuto e superato.

 

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Questo Blog non rappresenta una testata giornalistica e viene aggiornato senza alcuna periodicita'. Pertanto, non puo' essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001. Gli articoli e le immagini inseriti in questo Blog sono tratte in massima parte da Internet; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarmelo e saranno subito rimossi.

 

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U zio Pino...

Post n°194 pubblicato il 14 Settembre 2008 da Ganimede.76
 

Padre Giuseppe Puglisi meglio conosciuto come Pino, soprannominato 3P (Palermo, 15 settembre 1937 – Palermo, 15 settembre 1993) è stato un presbitero italiano, ucciso dalla mafia il giorno del suo 56° compleanno a motivo del suo costante impegno evangelico e sociale.

“Dalle nostre parti, dalle nostre parti quando si vuole bene ad una persona, ma bene veramente, la si chiama Zio, Don, quando gli vuoi bene in maniera particolare e gli porti un rispetto enorme, Padrino. In siciliano, Parrì. A noi è capitato di volere molto bene a una persona e anche se non era un parente per noi era u Zio Pino. Zio pino era una persona normale, non era né alto né basso, né bello né brutto, aveva le orecchie a sventola, le mani enormi, però aveva un sorriso, ma un sorriso di quelli che rideva sempre, sempre, anche quando non c’era niente da ridere lui rideva. Tanto che noi glielo dicevamo ‘Zio Pino, ma che minchia ci ridi?’. Zio Pino non beveva, non fumava, non bestemmiava, non diceva le parolacce, però aveva un difetto enorme, amava. Amava troppo. Zio Pino era un professionista dell’amore. Non aveva mogli ma amava quelle degli altri…non aveva figli, ma tutti sapevano che ce n’erano un sacco sparsi per la città. Insomma Zio Pino era malato d’amore. E col tempo si era aggravato, più amava e più voleva amare. Da questo punto di vista era diventato inaffidabile. Ma la cosa incredibile è che più era inaffidabile più veniva amato da tutti. Pensate che addirittura i mariti andavano da lui e gli dicevano ‘io devo partire, a casa mia non c’è nessuno, potrebbe venire ad amare un poco mia moglie?’ e lui entrava con la scusa della moglie e piano piano, sorridendo, amava tutta la famiglia. Noi glielo dicevamo ‘Zio Pino, si dia una calmata con tutto questo amore, perché sennò a lei finisce male’ ma lui niente, era cocciuto. Zio Pino era un amatore cronico. Era un amante dell’amore. Amava amare. Era un amante amatore innamorato dell’amore. Zio Pino, quando noi gli dicevamo di amare meno, lui ci rispondeva ‘picciotti, ma ci sono così tanti tipi di amore al mondo che non sapendo quale scegliere li ho presi tutti, l’amore per i padri, per le madri, per i figli, per i fratelli, per le sorelle, per se stesso’. Zio Pino, come si suol dire dalle nostre parti, era di tutt’altra pasta, Zio Pino era amante, ma amato da tutti. E ce ne siamo resi conto al suo funerale.

Minchia quanta gente…minchia funerale…minchia pianti…meraviglioso, eccezionale…funerale bellissimo, a parte qualcuno che era li solo per il piacere di farsi vedere. C’era si un sacco di gente perché Zio Pino era amato da tutti, ma c’era un sacco di gente anche per il modo in cui Zio Pino se n’è andato. Perché quando una persona muore di vecchiaia piano piano ci si abitua all’idea. Quando uno muore di malattia anche li purtroppo piano piano ci si abitua pure. Ma quando uno muore com’è morto Zio Pino non ti dai pace. Sta rientrando a casa Zio Pino, è già davanti al suo portone, ha addirittura infilato la chiave. Un tizio a volto scoperto e con una pistola, si avvicina e dice ‘Parrì, questa è una rapina’. Zio Pino sorride, lo ama e risponde ‘me l’aspettavo’ e si gira di nuovo verso il portone. Il tizio con la pistola, signori, punta alla nuca e preme il grilletto. Il grilletto provoca la combustione delle polveri che generano il gas e consentono al proiettile di fuoriuscire. Il proiettile si muove nello spazio secondo una linea parabolica che comincia dalla bocca della pistola e termina al suolo, ma dopo centinaia centinaia centinaia e centinaia di metri. Ma se tu hai il culo di trovarti nel mezzo…A quel punto Padre Pino Puglisi cade a terra. In un’attimo la notizia fa il giro di brancaccio. Tutti i suoi fratelli, tutte le sue sorelle, tutti accorrono increduli. Non era mai successo, un prete morto perché predicando l’amore stava disturbando la mafia. Ma pure lui, sapendo che aveva tutta questa passione per l’amore, se ne andava in giro a nuca scoperta. E dire che noi gliel’avevamo detto ‘Zio Pino con tutto questo amore si dia una calmata altrimenti a lei finisce male’. Ma lui era cocciuto. Molti dicono che lui sia morto e che noi dobbiamo elaborare il famoso lutto. Ma noi che lo conoscevamo bene, sappiamo che non si tratta di morte, ma di parto. Perché si può nascere in tanti modi…c’è un parto cesareo, quello naturale, quello in acqua e poi c’è un parto per uccisione. E noi che in vita non avevamo capito mai cosa provasse Zio Pino quando amava, adesso ci ritroviamo contagiati ad amare persino quel tizio con la pistola che poveretto, poveretto, senza saperlo, lo ha fatto nascere. Perché c’è un parto cesareo, quello naturale, quello in acqua e poi ce n’è uno per uccisione…”

(Trascrizione da Ma chi ce lo doveva dire e Sanremo 2007)

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I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
>> 3 P... PADRE PINO PUGLISI su Parole non dette...
Ricevuto in data 14/09/08 @ 19:00
Sembra che il parroco Giuseppe Puglisi non sia un tipo da fare carriera, né in vita né in morte, ...

 
Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 14/09/08 alle 21:36 via WEB
quando ho sentito quaest'intervento a San Remo del 2007 mi sono commossa... è la più bella dichiarazione d'amore verso un prete che abbia mai sentito, grazie Ganimede per avercela ricordata nell'anniversario della morte di questo piccolo grande uomo...e grazie per avermi fatto conoscere la storia di Padre Michal Judge, c'è bisogno di preti come loro, c'è bisogno di uomini come loro--- A presto Euterpe
 
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 16/09/08 alle 19:08 via WEB
Carissima Euterpe scusami se non ti ho risp prima, ma ogni tanto mi "disintossico" dalla "dipendenza" da internet... eh eh Io non seguo molto Ficarra e Picone, ma questo Omaggio a Padre Pino Puglisi è molto bello e anche a me ha fatto commuovere... Meditando proprio sulle parole: " c’è un parto cesareo, quello naturale, quello in acqua e poi ce n’è uno per uccisione…" Mi vengono in mente le bellissime parole della Liturgia Eucaristica per i defunti che fanno eco proprio a questa frase... "Ai tuoi fedeli, Signore, la vita non è tolta, ma trasformata; e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene preparata una abitazione eterna nel cielo" (Dal Canone dei defunti). Come dico sempre io, abbiamo bisogno di Preti con le palle... e sia Padre Pino Puglisi che Padre Michal Judge lo sono stati!!! Grazie a te Amica :)
 
NuovaSion
NuovaSion il 16/09/08 alle 18:22 via WEB
domanda aperta A GANIMEDE come concepire se e' psiche o spirito? COME? CONOSCI QUESTO EVENTO? Cresciuta in una piccola città della Baviera, in una famiglia cattolica di ceto medio-basso, nel 1968 Anneliese iniziò a soffrire di convulsioni le quali la tormentarono durante gli anni della scuola superiore. All'inizio si sottopose a visite mediche e le fu diagnosticata una forma di epilessia e le furono prescritti medicinali per curare sia l'epilesia che le convulsioni. Nonostante le cure mediche Anneliese sosteneva di vedere volti demoniaci in tutte le persone che la circondavano. Primi sintomi Tra i primi sintomi accusati dalla giovane c'erano paralisi degli arti, uno smisurato accrescimento del torace, rigidità improvvisa del corpo e l'impossibilità di parlare[1]. Fu tuttavia in grado di tornare alle superiore e conseguire il diploma e di iscriversi, nel settembre 1973 all'università di Würzburg per realizzare il suo sogno di diventare una maestra elementare. Quando le sue preghiere non l'aiutarono più a sopportare ciò che le succedeva, Annaliese si rivolse alla Chiesa, convinta di essere posseduta dal maligno, ma in un primo tempo la Chiesa, non le concesse l'esorcismo invitandola a diventare più devota. [1] Le condioni fisiche e psichiche di Anne peggiorarono, iniziò ad automutilarsi, mordere i membri della propria famiglia, mangiare insetti di vario genere sino a staccare e ingurgitare la testa di un uccello morto. Inoltre si strappava i vestiti di dosso, guaiva come i cani per giorni sino a urinare nel pavimento e leccarlo.[1][2]. Convintasi che ciò che le accadeva fosse colpa del proprio peccato e di quelli che le stavano vicino, Anneliese prese a dormire in un pavimento di pietra come penitenza. Allo stesso tempo nei momenti in cui si riteneva posseduta distruggeva qualsiasi simbolo religioso le capitasse a tiro (crocifissi, quadri, rosari). Durante la degenza nell'ospedale, i continui attacchi della ragazza convinsero i medici a riempirla di tranquillanti per farla stare calma e constringerla all'alimentazione forzata[3]. Esorcismo Dopo ben cinque anni di lotta e ricerca i genitori iniziarono la ricerca di numerosi preti che potessero praticarle un esorcismo. Intanto Anne non aveva mai smesso di prendere i medicinali prescritti. Perché l'esorcismo potesse esser ordinato, la Chiesa aveva bisogno di verificare la reale possessione della ragazza. Dopo averla ufficialmente dichiarata posseduta nel settembre 1975, il Vescovo Josef Stangl scelse come esorcisti il pastore Ernst Alt e padre Arnold Renz. Secondo i due esorcisti si manifestarono sette demoni tra cui Lucifero, Giuda, Legion e Belial[1]. L'esorcismo andò avanti per quasi 10 mesi dal settembre '75 a giugno '76. Durante le varie sedute furono fatte parecchie foto e venne registrato un nastro di circa un'ora e mezza di durata in cui si sente Anneliese parlare con voci demoniaca, in più lingue (oltre il tedesco, lingua madre, parlò in latino, greco, aramaico e altre lingue morte) molte volte sdoppiando la voce in due ben distinte. Durante questo periodo Anne perse molto peso perché si rifiutava di mangiare e bere a causa dei "demoni che glielo impedivano"; questo portò a un indebolimento e alla debilitazione del suo corpo, martoriato dalle proprie lesioni autoinflitte. Inoltre nei momenti di lucidità Anneliese non faceva altro che pregare e le continue ginuflessioni le causarono la rottura di entrambe le ginocchia. Durante il rito di esorcismo Anneliese mostrava una forza impressionante, tanto che, in alcune sedute, per tenerla ci vollero parecchi uomini forti. Il rito avveniva generalmente due volte a settimana.[4]. [modifica] La missione di Salvezza Anneliese scrisse delle lettere ai suoi esorcisti chiedendo la fine del rito e rivelando di aver avuto un incontro con la Vergine Maria che la mise difronte a una scelta: esser liberata dai demoni e trovare la pace eterna subito, o continuare a subire la possessione subendo tutto il potere dei demoni per poter salvare il mondo e le anime di tutti. Anne scelse di rimanere per la salvezza interrompendo la pratica di esorcismo, dicendo che prima di morire sarebbe stata libera dai demoni e pronta a morire in Grazia predicendo inoltre la data della sua morte[1][2] Morte e conseguenze A mezzanotte del 1° luglio 1976 Anneliese, come aveva predetto nelle sue lettere, morì a soli 24 anni. Prima di morire chiese al prete di pregare per lei, le ultime parole andarono alla madre alla quale chiese scusa. L'autopsia rilevò come causa della morte la forte debilitazione causate dal malnutrimento e dal disidratamento (al momento della morte pesava solo 30kg). Secondo gli agenti che svolsero le indagini e i medici che passarono al vaglio il caso, un'alimentazione forzata (tramite flebo) avrebbe potuto salvare la vita della giovane. I genitori, il prete e il pastore furono tutti indagati per omicidio colposo. Il processo iniziato a marzo 1978 si concluse con il riconoscimento da parte della giuria della colpa di negligenza e omicidio colposo a carico dei due clericali e dei genitori che furono condannati a 6 mesi di reclusione con la condizionale da considerare già scontati.[1][2][4] Una commissione di vescovi chiese espressamente al Vaticano di abolire il rito romano dell' esorcismo, ma la chiesa si limitò a introdurre un nuovo rito nel 1999 chiamato De exorcismis et supplicationibus quibusdam[4]. Prima dell'inizio del processo i genitori chiesero di riesumare il corpo della figlia, sepolto in un cimitero dove vi sono sepolti figli illeggitimi, vittime di suicidi o persone considerate gravi peccatori (assassini). La riesumazione venne chiesta soprattutto in seguito a una lettera che una suora Carmelitana mando ai genitori, parlandoli di una visione in cui il corpo della figlia, a distanza di quasi due anni dalla morte, non si era deteriorato (è da considerare che in quel periodo non tutti potevano permettersi bare con interno zincato dove il deterioramento avveniva più lentamente). Tale visione, se vera, sarebbe stata la prova della supernaturalità di tale caso. Nonostante la salma sia stata riesumata non esiste nessuna foto pubblica del corpo che venne definito, in ottimo stato.[1] Attualmente la tomba Anneliese è stata spostata vicino alla sua casa natale ed è continua meta di pellegrinaggio. La chiesa cattolica dopo la morte istituì una commissione di inchiesta che definì la ragazza non posseduta, ma recentemente ha riconosciuto ufficialmente la veridicità di questa possessione.
 
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 16/09/08 alle 19:42 via WEB
Credo che la storia di Anneliese si perda ormai nel mito e nella leggenda... si è detto di tutto e di più e credo che ormai sia difficile distinguere i fatti reali da quelli romanzati, visto che di questa storia ne è stato fatto persino un Film "The Exorcism of Emily Rose". Azzardo però qualche ipotesi: Credo che questa ragazza soffrisse realmente di problemi mentali e alcuni fenomeni che apparentemente possono sembrare soprannaturali, sono semplicemente paranormali. Cioè fenomeni che superano il naturale ma che non hanno per nulla a che fare con lo spirituale o con le esperienze mistiche. Non escludo però che ci sia stata anche una certa influenza del demonio, e mi sconcerta il fatto che per autorizzare dei semplici esorcismi ci siano voluti degli anni da parte della Chiesa, visto che oggi con grande facilità si va dall'esorcista come dal medico... Ho letto anche di alcune Anime Mistiche che per volere Divino sono state indemoniate per un certo periodo di tempo della loro vita, non per colpa loro, ma in riparazione, in offerta, in sacrificio con Cristo per il mondo. Non escluderei neanche questa ipotesi!!! Mi rendo conto di non aver chiarito neanche per un pò la storia di questa ragazza, visto che tutte le ipotesi sono possibili... Di una cosa però sono certo, che Anneliese offrendo questa sua "sofferenza" a Cristo, qualunque sia stata la causa, ha sicuramente salvato molte Anime ed ora VIVE Beata in Cielo! Così spero, così credo. Amen.
 
   
NuovaSion
NuovaSion il 17/09/08 alle 11:30 via WEB
L'Esorcismo: Che cos'è un esorcismo? L'esorcismo è un sacramentale, una forma di Preghiera Pubblica e Solenne che si fa in nome e con l'autorità della Santa Chiesa, per mezzo di un sacerdote per l'appunto esorcista che abbia ricevuto un espresso mandato dal vescovo, o per mezzo del vescovo stesso (tutti i vescovi sono esorcisti), al fine di per liberare persone, oggetti e case dall’influenza o dalla possessione diabolica, ossia dall'azione straordinaria del maligno, e sottrarre così i soggetti e/o gli oggetti dal suo dominio. Un esorcista può essere "aiutato" da laici o gruppi di preghiera (come ad esempio i gruppi di "preghiera e liberazione" di cui il vescovo esorcista Andrea Gemma è stato più volte promotore), ma resta chiaro il fatto che per poter effettuare un esorcismo ci vuole il sacerdote esorcista, solo lui può compiere il rito esorcistico e nessun altro! L’esorcista, inoltre, ha il dovere di "usare circospezione e prudenza; non deve credere vessato dal diavolo chi invece soffre di una qualche malattia psichica". Il diavolo, beninteso, rimane lo stesso di sempre e, così, i segni della sua presenza nell’individuo che sono "il parlare lingue sconosciute, mostrare una forza fisica non conforme all’età o allo stato di salute, ed esprimere con la blasfemia un’avversione viscerale a Dio". Ciò non toglie, però, che laddove si possa credere di avere a che fare con una possessione diabolica, si abbia in realtà più spesso a che fare con una malattia psichica; un bravo esorcista saprà certamente discernere in merito. Oggi, poi, sono sempre di più gli esorcisti che utilizzano come strumento di indagine (in merito alla possibilità di una possessione o meno) il rito esorcistico stesso, magari con l'esorcismo breve di Leone XIII. Perché l'esorcismo, poi, possa essere efficace e realmente di aiuto al posseduto, c'è bisogno che questi abbia la volontà di essere liberato: Dio, nella sua infinita misericordia, è dispensatore di infinite Grazie, ma non può imporci la Grazia. Solo la volontà di conversione e la costanza nella preghiera e nella frequenza ai Sacramenti consente l'efficacia dell'esorcismo. Diversamente si dimostra un'inutile fatica. Che cosa fa un esorcista? Prima di tutto è un uomo di ascolto, per vedere che cosa il caso richiede. Il più delle volte la nostra gente ha solo bisogno di avvicinarsi a Dio; non si tratta di aver bisogno di esorcismi, ma di conversione. Credo che ogni esorcista possa testimoniare di aver avvicinato alla preghiera, ai sacramenti, alla pratica cristiana, molte più persone lontane da quando ha iniziato il ministero di esorcista, che in antecedenza, quando ricopriva altri incarichi apostolici. Vivere in grazia e ciò che questo comporta (preghiera, sacramenti, istruzione religiosa...) resta anche sempre il mezzo preventivo e curativo più efficace. Un secondo compito dell’esorcista è quello di tranquillizzare le persone. Oggi sono proprio tanti coloro che ritengono di avere la jella, di essere stati raggiunti da un qualche maleficio ad opera di persone invidiose, gelose, perverse, concorrenti in affari e via dicendo. Inutile dire che spesso questa convinzione viene confermata o fatta nascere da persone sbagliate che si sono consultate: maghi, cartomanti, sedicenti veggenti o carismatici, di cui c’è un’invasione e una continua pubblicità da parte dei mass media. Ogni sacerdote e ogni persona di buon senso sarebbe in grado di tranquillizzare questi tormentati; ma la parola dell’esorcista è più efficace perché è un po’ considerato un professionista in questo campo. Infine il compito dell’esorcista è di esorcizzare, quando vede che ne sono presenti le condizioni. Ci possono essere semplici motivi di sospetto, che con una brevissima preghiera esorcistica vengono chiariti. Si inizia sempre con molta semplicità e brevità. Solo chi ha un’ignoranza totale di questo ministero immagina che l’esorcismo sia un qualche cosa di spaventoso, di traumatico. Tale effetto può verificarsi nei presenti inesperti, non nella persona colpita, se nel corso dell’esorcismo o addirittura al suo inizio, si manifestano reazioni esterne violente o fenomeni strani. Proprio perché l’esorcismo, e solo l’esorcismo, può verificare se i fenomeni "di sospetto" nascondono una causa malefica o no, i primi esorcismi hanno importanza diagnostica più che curativa. Ogni esorcista segue poi dei criteri personali, sia nel modo di condurre gli esorcismi sia nell’esaminare le persone che a lui si rivolgono. Alcuni fanno riempire dei questionari che essi stessi hanno preparato. Io consiglio sempre che la persona per prima cosa intensifichi la sua vita di preghiera; normalmente chiedo anche che, prima di essere ricevuta da me, abbia chiesto una serie di preghiere di guarigione e liberazione, o fatte da un sacerdote, o fatte da un gruppo di preghiera del Rinnovamento, abituato a questo; e ricevo le persone solo se il sacerdote che ha guidato queste preghiere mi segnala l’opportunità di fare esorcismi e me ne specifica i motivi. Nella lotta contro il demonio non si insiste mai abbastanza sui criteri da seguire. Quando si tratta dell’azione ordinaria del demonio, la tentazione, il vangelo stesso ci dice che i rimedi sono due: «Vigilate e pregate per non entrare in tentazione». Se si tratta dell’azione straordinaria del demonio, possessione o disturbi malefici, io metto all’ottavo posto il ricorso agli esorcismi, sia come efficacia sia come rimedio a cui ricorrere. Come si comporta il demonio negli esorcismi? I demoni sono molti restii a parlare; occorre costringerli e parlano solo nei casi più gravi, quelli di vera e propria possessione. Talvolta sono spontaneamente molto ciarlieri: è un trucco per distrarre l’esorcista della necessaria concentrazione e poi per non rispondere alle domande utili, quando vengono interrogati. Nell’interrogatorio è molto importante attenersi alle regole del Rituale: non fare domande inutili o di curiosità, ma chiedere il nome, se ci sono altri demoni e quanti, quando e come il maligno è entrato in quel corpo, quando ne uscirà. Se la presenza del demonio è dovuta a maleficio, si interroga in che modo tale maleficio è stato fatto. Se la persona ha mangiato o bevuto cose malefiche, deve vomitarle; se è stata nascosta una qualche fattura, occorre farsi dire dove si trova per bruciarla con le dovute precauzioni. Durante il corso degli esorcismi, se c’è una presenza malefica, questa emerge poco per volta o, in certi casi, con esplosioni improvvise. L’esorcista acquisterà sempre di più la cognizione della forza e della gravità del male: se si tratta di possessione, di vessazione, o di ossessione; se è male di poco conto o se è fortemente radicato. E’ difficile trovare testi che diano chiare spiegazioni su tale terreno. Io uso questo criterio: se una persona, durante gli esorcismi (si noti che è questo il momento in cui il demonio è più obbligato ad uscire allo scoperto, quando è costretto dalla forza dell’esorcismo; egli può assalire la persona anche in altri momenti ma, generalmente, in modo meno grave) se, dicevo, la persona va completamente in trance, per cui se parla è il demonio che parla con la sua bocca, se si dimena è il demonio che si serve delle sue membra, e alla fine dell’esorcismo l’individuo non ricorda nulla di quanto è avvenuto, allora si tratta di possessione diabolica, ossia la persona ha un demonio dentro, che ogni tanto agisce con le sue membra. Se invece una persona, durante gli esorcismi, pur avendo qualche reazione che rivela l’assalto demoniaco, non perde del tutto conoscenza e alla fine ricorda anche vagamente quello che ha sentito o fatto, allora è vessazione diabolica: non c’è un diavolo fisso, dentro il corpo della persona; ma c’è un diavolo, che ogni tanto, l’assale e le provoca dei disturbi fisici e psichici. Ma non sempre è così. Non mi fermo qui a parlare della terza forma (oltre alla possessione e alla vessazione), che è l’ossessione diabolica: pensieri ossessivi invincibili, che tormentano soprattutto di notte, ma talvolta in modo permanente. Si noti che in tutti i casi la cura è la stessa: preghiera, sacramenti, digiuno, vita cristiana, carità, esorcismi. Come attaccano Satana e i demoni le persone? La negatività, ossia Satana e i demoni, tendono ad attaccare l’uomo si cinque punti, in modo più o meno grave a seconda della gravità della causa: sulla salute, sugli affetti, sul gusto di vivere, sul desiderio di morire. Sulla salute: Il maligno ha il potere di causare mali fisici e psichici, i due mali più comuni sono alla testa e allo stomaco. In genere questi mali sono stabili. Altri mali sono passeggeri, spesso durano anche solo durante l’esorcismo. Si tratta di bubboni, trafitture, lividi… Il Rituale suggerisce di farvi sopra il segno della croce e aspergere con l’acqua benedetta. Molte volte ho visto l’efficacia anche solo di porvi la stola sopra e premere con una mano. Varie volte mi è capitato il caso di donne venute da me afflitte perché in prossimità di dover essere operate di cisti alle ovaie: così risultava dai dolori e dall’ecografia. Dopo la benedizione, cessavano i dolori; dopo una nuova ecografia, non comparivano più le cisti e non si parlava più di operazione. P. Candido ha vissuto una ricca casistica di gravi mali scomparsi con le sue benedizioni; anche tumori al cervello, di cui i medici si sentivano sicuri. Naturalmente queste cose possono accadere solo a quelle persone che hanno delle negatività e per le quali c’è da sospettare che il male dipenda dal maligno. Sugli affetti: Il maligno può dare dei nervosismi insopprimibili, specie verso le persone da cui si è più amati. Così rompe matrimoni, tronca fidanzamenti; suscita litigi con urla e strepiti in famiglie in cui tutti in realtà si vogliono bene; e sempre per motivi futili. Tronca le amicizie; da’ alla persona colpita l’impressione di non essere gradita in nessun ambiente, di essere scansata, di doversi isolare da tutti. Incomprensione, non amore, vuoto affettivo totale, impossibilità a sposarsi. Anche questo è un caso molto comune: tutte le volte che si incomincia un rapporto d’amicizia che potrebbe sfociare in amore, o anche quando c’è stata un’aperta dichiarazione, di colpo tutto sfuma, senza motivo. Sugli affari: Impossibilità a trovar lavoro, anche quando si giunge alla quasi certezza di un posto; i motivi sono introvabili o assurdi. Oppure persone che il lavoro lo trovano, ma poi per motivi schiocchi lo lasciano; a fatica trovano un altro lavoro, ma poi o neppure si presentano lasciano anche questo, con una leggerezza che ai familiari sembra incoscienza o anormalità. Ho visto famiglie agiatissime cadere nella più nera miseria, per motivi umanamente inspiegabili. Talvolta si è trattato di grossi industriali a cui di colpo e motivi inspiegabili tutto è incominciato ad andare a rotoli;altre volte grandi imprenditori hanno iniziato, di getto, a compiere errori grossolani, tali da farli rimanere con un sacco di debiti; altre volte commercianti che gestivano negozi affollatissimi, tutt’a un tratto hanno visito che nessuno più metteva piede nel loro esercizio. In sostanza si è trattato o dell’impossibilità di trovare un qualsiasi lavoro, oppure del passaggio dalla normalità economica alla miseria, da un intenso lavoro alla disoccupazione. E sempre senza motivi ragionevoli. Sul gusto di vivere: E’ logico che i mali fisici, l’isolamento affettivo, il fallimento economico spingono ad un pessimismo per cui la vita è vista solo in senso negativo. Subentra una specie di incapacità all’ottimismo o almeno alla speranza; la vita appare tutta nera, senza possibilità di sbocchi, insopportabile. Sul desiderio di morire: E’ il punto finale che il maligno si prefigge: far giungere alla disperazione e al suicidio. E ci tengo a dire subito che quando uno si pone sotto la protezione della Chiesa, anche con una sola benedizione, questo punto viene escluso. www.aiutonline.org/esorcismi.htm
 
piccololord84
piccololord84 il 16/09/08 alle 23:42 via WEB
Gani ogni settimana parlerò de L'isola.Ovviamente sei invitato nel salotto ;) Pino Puglisi,mi ricordo di lui :(
 
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no pedofilia

 

IL VANGELO DEL GIORNO

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vangelo

"Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino." (Salmo 118,105)

 

CRISTIANI OMOSESSUALI DI PALERMO

"ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatti venire fino a me” (Esodo 19,4)

Gruppo"Ali d'Aquila"

 Email: gruppoalidaquila@libero.it

Chiesa San Francesco Saverio

piazza San Francesco Saverio all'Albergheria

PALERMO

Gruppo

Il gruppo "Ali d'Aquila" nasce nel Natale 2008 col desiderio di creare un luogo di accoglienza e di preghiera per le persone omosessuali, per favorire una riconciliazione con se stessi, con Dio e con la Chiesa.

Ci incontriamo nell'ascolto reciproco, nella condivisione delle nostre esperienze, nell'accettazione delle nostre umane diversità, con l'amore dei fratelli, mettendo a frutto quei talenti, doni e carismi che Dio ha donato a ciascuno per la crescita del gruppo.

Poniamo Cristo al centro della nostra stessa esistenza, lasciandoci interrogare dalla Sua Parola per la nostra crescita, umana e spirituale, in una continua e instancabile ricerca della Verità che ci rende liberi.

Vogliamo percorrere un cammino di riconciliazione con la Chiesa, attraverso il dialogo, il confronto e la conoscenza reciproca, nella consapevolezza che la dimensione omoaffettiva è un valore e può ben costituire un percorso di crescita e di approfondimento per vivere, senza pregiudizi, una relazione autentica con l'altro. 

 

AREA PERSONALE

 

SUGAR BABY LOVE

Il video racconta con ironia il percorso sentimentale di un ragazzo diventato uomo, che, dopo aver scoperto di essere Gay, vive la sua identità sessuale benchè vittima di alcune disavventure ... 

 

Criteri di discernimento vocazionale di persone a tendenza omosessuale per l'ammissione al seminario e agli ordini sacri (2005)

Sempre nostri figli Un messaggio pastorale ai genitori di figli omosessuali e suggerimenti ai collaboratori pastorali (1997)

- La Pastorale nei confronti degli omosessuali a Innsbruck (1998)

 

PUBBLICITÀ PROGRESSO

Dio non odia chi è gay

 

DIRITTI NEGATI

bandiera arcobaleno

"Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione." (Art. 2 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo - 1948)

"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali." (Art. 3 della Costituzione Italiana - 1948)

 

LIBRI, RIVISTE, OPUSCOLI...

Fede e Omosessualità

Omosessualità e Vangelo 

 

CINEMA, FILM, DVD...

L'altra metà dell'amore

 

no omofobia

 

OMOCAUSTO

omocausto 

"...Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un sì o per un no..." (Primo Levi)

 

QUANTI SIAMO A ...

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