Creato da patty1_mah il 02/10/2007

Sottouncielodistelle

Ai confini dell’infinito, dove cielo e terra si prendono per mano

 

Messaggi di Febbraio 2018

Ogni giorno ti dimentico sempre più

Post n°11211 pubblicato il 28 Febbraio 2018 da patty1_mah

Anche se all’inizio è statodifficile, ti dimentico ognigiorno un po’ di più e mi concentro su me stessacome persona e sul miobenessere, perché la vita va avanti.

I giorni successivi alla nostra rottura sono stati un veroinferno. Non riuscivamo a smettere di pensare sia alle cose negative che aquelle positive. Ora che è passato un po’ di tempo, però, dimentichiamo semprepiù quasi senza rendercene conto.

Quando rompiamo con qualcuno attraversiamo un lutto chequasi somiglia all’inferno. Pensieri ossessivi, dubbi, bisogno di tornareindietro nel tempo…

Tutto questo è naturale. Dimenticare qualcuno che è stato inun determinato momento essenziale nella nostra vita, con cui abbiamo condivisomolte esperienze, è certamente difficile.

Tuttavia, quando meno ce lo aspetteremo, riusciremo achiudere questo capitolo e a rifarci una vita.

Ti dimentico, ma a volte ti ricordo

Spesso dimentichiamo e, dopo una rottura, continuiamo lanostra vita come sempre. Al lavoro, infatti, non esiste alcun “permesso perrottura”.

Continuiamo ad alzarci alla stessa ora, anche se a volte pensiamoche non abbia senso. Mangiamo, magari un po’ meno, ma mangiamo. Il cibo, però,sembra non avere tanto sapore.

Mentre lavoriamo, dimentichiamo, mentre parliamo con inostri colleghi, dimentichiamo. Quando però arriviamo a casa, nella nostra casaormai vuota, sprofondiamo in un abisso.

Prima c’ere sempre una persona ad aspettarci, ora però c’èun silenzio terribile. Quando ci mettiamo a letto per riposare, non c’è piùnessuno pronto ad abbracciarci e darci calore.

Quando mettiamo fine a una relazione, quella che è stata peranni la nostra routine cambia improvvisamente. Sebbene i cambiamenti sianopositivi, siamo sempre un po’ reticenti ad essi.

È naturale che non ci si possa dimenticare di quelle personeche sono state importanti per noi da un giorno all’altro. Tuttavia, presto otardi, lo faremo.

Per questa ragione è molto importante non afferrarsiall’idea sbagliata che non possiamo vivere senza di lei. In realtà possiamo edobbiamo farlo.

Ho rotto con il mio partner: come dimenticare?

Quando rompiamo con il nostro partner, ci sentiamo persi.Molti luoghi ci ricordano quella persona e i nostri pensieri saranno pieni di“forse”, di dubbi e di desideri di fare marcia indietro.

Può darsi persino che ci sentiamo colpevoli del naufragio diquesta relazione. Dobbiamo , però, accettare ciò che è successo, accogliere ilpresente, in quanto il passato non può più essere cambiato.

Dunque cosa possiamo fare per sopportare un po’ meglioquesta situazione?

Coccolarci molto e prenderci cura di noi stessi

Cominciare a mangiare male, smettere di fare esercizio epermettere che la pigrizia ci invada è una cosa assolutamente negativa.Propizieremo uno stato d’animo disfattista che non ci aiuterà affatto.

Tendiamo ad autodistruggerci, come se non fossimoimportanti.

Avere dei buoni amici che ci conoscono e che ci obbligano astare con loro può essere molto positivo. Non dobbiamo provare vergogna apiangere, a parlare di ciò che sentiamo o a sfogarci completamente.

La vita non termina con il partner

È importante anche mettere in discussione alcune convinzionisull’“amore della nostra vita”, “la dolce metà” o “il partner per tutta lavita”.

Molte persone perdono il controllo della propria vita quandoaffrontano una rottura perché credono che non troveranno più nessuno o perchépensano che quella fosse la persona con cui erano destinati a passare la vita.

Non c’è nulla di più falso. Parlare di ciò con degli amici edei familiari può fornirci una prospettiva rincuorante e reale.

Una rottura non è la fine e nemmeno una disgrazia. Aveteimparato da tale rapporto, le persone vanno e vengono, le relazioni iniziano efiniscono.

La vita continua sempre, anche dopo una rottura.


 
 
 

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Post n°11210 pubblicato il 18 Febbraio 2018 da patty1_mah




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Post n°11209 pubblicato il 13 Febbraio 2018 da patty1_mah

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Il tuo silenzio mi ha dato tutte le risposte
A volte aspetto una tua risposta, le tue parole… Non ho imparato che non arrivano o che forse me le trasmetti in un altro modo, in assenza, come vuoti che non si riempiono di lettere e di frasi. Il tuo silenzio racchiude quello che non voglio ascoltare, quello che nego sentirti pronunciare.
È da codardi lasciare che il silenzio sia la risposta, ma a volte è quello che ci rimane. Ancora non ho imparato a non aspettarmi nulla da te, a non avere aspettative, a sapere che quel vuoto che lasci e crei è la tua risposta, è quello che vuoi dirmi.
“Ben poche cose sono assordanti quanto il silenzio.”
Mario Benedetti
Non imparo a decifrare il tuo silenzio
Non riesco ad interpretare il silenzio quando chiudi una porta e lasci che i miei pensieri volino per cercare di dare un senso a quelle parole che non pronunci. Ho bisogno che tu attribuisca delle parole a tutto quell’intenso silenzio che lasci ogni volta che te ne vai, ogni volta che non parli.
Il tuo silenzio crea una distanza tra noi due, un abisso che è impossibile attraversare, una separazione inspiegabile che non merito, che non capisco e che, tuttavia, devo accettare. Ma il tuo silenzio è un cammino che si divide in migliaia di possibilità e non posso sapere quale rispecchia i tuoi PENSIERI.
Lì, nel mezzo del silenzio, non trovavo l’eternità, ma la morte del tempo e una solitudine così profonda che le parole stesse perdevano il loro significato.
Toni Morrison
Quello che so del silenzio
I tuoi silenzi non sono sempre uguali, cambiano senza che me ne renda conto. Ci sono silenzi timidi, in cui non hai il coraggio di parlarmi, ma mi guardi negli occhi e i tuoi occhi mi parlano.
Ci sono silenzi ironici, quando incroci il mio sguardo e sorridi senza dire nulla. Ci sono silenzi confusi, quando ti faccio una domanda e non mi hai ascoltato perché sei lontano da qui senza volerlo. E, soprattutto, ci sono silenzi complici, quelli che bruciano l’anima con labbra che non pronunciano parole.
Ma questo silenzio, quello che ora ci separa, rinchiude altre cose, quelle che non osiamo dirci, e ha creato un profondo abisso tra quello che abbiamo e quello che vogliamo. E anche se non mi aspetto nulla, dubito di aver compreso del tutto il tuo silenzio.
La mia risposta al tuo silenzio
Posso trovare mille risposte al tuo silenzio, ma posso risponderti solo in un modo: dimmi quello che pensi, quello che ti preoccupa, sono accanto a te per aiutarti, per capirti. Se hai bisogno di un abraccio, te lo darò. Se hai bisogno di un bacio, te ne darò cento. Se vuoi solo che ti ascolti, lo farò, ti chiedo solo di pronunciare quello che vuoi dire.
Ti posso rispondere in tanti modi, posso ricambiare con il silenzio, ma non voglio aumentare ancora di più la distanza che c’è tra noi. Posso continuare a trasformare in parole il tuo silenzio oppure posso ovviare, continuare a parlarti senza ricevere risposta. Rispetto il tuo silenzio e ho bisogno che rispetti la mia incertezza, la mia necessità di sapere, di conoscere i tuoi pensieri.
Le risposte che mi dà il tuo silenzio
Se te ne vai senza dire nulla, il tuo silenzio mi sussurra che non vuoi farlo. Se non rispondi ai miei messaggi, il tuo silenzio mi dice che non ti importa come mi sento o quello che penso. Se ti chiedo a cosa pensi e tu non mi rispondi, il tuo silenzio mi dice che c’è qualcosa che mi vuoi nascondere.
Può essere che le risposte che vuoi dare con il tuo silenzio non siano queste, ma altre, ma non posso saperlo se non mi aiuti a capire quello che non dici.
Quasi non mi ricordo l’eco delle tue parole, non le sento più, ti muovi davanti a me come un fantasma, come qualcuno che non riconosco ed è il tuo silenzio a suggerirmi quello che non sei capace di dire a voce.
E se di nuovo chiudi la porta dietro di te, senza pronunciare alcuna parola, chiudi per sempre, non tornare, perché sarà solo in quel momento che capirò che volevi solo dirmi addio.
Le parole non bastano mai quando ciò che si ha da dire deborda dall’anima.
Julio Cortázar
La mente è meravigliosa

 
 
 

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Post n°11208 pubblicato il 13 Febbraio 2018 da patty1_mah

 
 
 

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Post n°11207 pubblicato il 13 Febbraio 2018 da patty1_mah

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Post n°11206 pubblicato il 13 Febbraio 2018 da patty1_mah

Non giustifico più nulla. Non tollero più le mancanze, le disattenzioni, il protrarsi di situazioni sbagliate, che tanto non diventeranno mai giuste. Se una cosa è sbagliata dall'inizio, è inutile cercare di farla diventare giusta. Non lo sarà mai.
C.V. - Dove ti trovo?

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Post n°11205 pubblicato il 12 Febbraio 2018 da patty1_mah

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Post n°11204 pubblicato il 10 Febbraio 2018 da patty1_mah

La pace di quando non te ne frega più niente. Impagabile!

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Allontanarsi può essere una grande dimostrazione d’amore

Post n°11203 pubblicato il 09 Febbraio 2018 da patty1_mah

Allontanarsi non vuol dire non avere interesse per la persona. Può essere indicativo del fatto che apprezziamo molto di più il partner in quanto dimostriamo di volere che cresca da solo.
Allontanarsi da qualcuno può costituire una grande dimostrazione d’affetto perché la nostra presenza a volte non è d’aiuto, tutto il contrario.
Crediamo che stare al fianco di qualcuno sia un atto di coraggio, ma se richiedesse molto più coraggio allontanarsene, invece?
Non devono necessariamente farci sentire in colpa, insultarci o trasformarci nel bersaglio delle loro critiche. A volte prendere le distanze dalle persone a cui vogliamo più bene nel momento giusto può rappresentare un grande regalo.
Allontanarsi permette agli altri di combattere le proprie battaglie
Cosa succede quando vogliamo molto bene a qualcuno? Desideriamo che non gli capiti nulla di brutto e ci auguriamo il suo benessere al punto che, se potessimo metterci nei suoi panni, lo faremmo senza esitare.
Sappiamo, però, che questo non è positivo. Immaginiamo di attraversare un momento molto brutto dal quale non riusciamo a venire fuori. Magari la gente attorno a noi ci ha fornito parole di conforto, ma niente di più: non possono fare altro per noi.
Nel caso in cui qualcuno tentasse di dirigerci, consigliarci e guidarci mantenendo la propria prospettiva esterna o persino facendo cose che spetterebbero fare a noi, non farebbe che toglierci la grandiosa opportunità di imparare da una delle numerose esperienze forniteci dalla vita.
Tendiamo a fuggire da tutti gli eventi spiacevoli che ci capitano. Se gli altri vogliono prendere in mano la situazione, per noi va benissimo. Questo atteggiamento, però, ci porterà a non assumerci le responsabilità di ciò che ci succede.
 A nessuno piace stare male, ma soffrire permette di crescere, maturare ed imparare. Senza gli eventi negativi, non saremmo in grado di dare il giusto valore a quelli positivi; senza le vicende tristi, saremmo incapaci di dirigerci verso ciò che è più giusto per noi.
Cercare di sostituirci a quella persona che tanto amiamo o desiderare di condurre le battaglie in vece sua è un tremendo errore.
Quando l’amore ci rende ciechi, ci impedisce di pensare con chiarezza e di osservare le circostanze per come sono e capire che possono costituire una grande opportunità. In questo caso, allontanarsi rappresenta la migliore opzione.
Prendere le distanze non vuol dire non tenere a una persona
Esistono diverse convinzioni che possono aiutarci quando pensiamo di allontanarci da qualcuno, di lasciargli il suo spazio per smettere di essere una zavorra nel suo cammino verso la crescita.
Senza rendercene conto, a volte,manipoliamo, sopraffacciamo, perché vediamo la realtà in modo diverso.
L’importante, però, è permettere che ognuno agisca come meglio crede, anche se non lo riteniamo il modo migliore.
Per questo motivo, è molto importante allontanarsi, anche se determinate convinzioni che si annidano nella nostra mente ci incitano a restare al fianco delle persone che amiamo. Di seguito ne elenchiamo alcune:
“Non posso allontanarmi da lui/lei perché senza di me non sarebbe capace di andare avanti”. Un pensiero simile evita che l’altra persona prenda le redini della situazione e, inoltre, la si priva di valore considerandola incapace di risolvere le cose da sola. Non siete il salvatore di nessuno.
“Se mi allontano penserà che non mi preoccupo per lui/lei”. Magari l’altra persona non lo penserà. In effetti questa può rappresentare solo la vostra paura inconscia che gli altri pensino male di voi perché non fate ciò che viene considerato “corretto”.
“Ha bisogno di me, dice sempre che sono molto importante”. Forse la persona che tanto amate si è appoggiata tanto a voi da dipendere da voi. Non può fare a meno della vostra presenza per stare bene e affrontare la situazione. Non immaginate nemmeno quanto bene le fareste allontanandovi.
Le dimostrazioni d’amore presentano diverse prospettive
Troppo spesso assumiamo come verità assoluta tutto ciò che abbiamo fatto fino a questo momento. A volte, però, bisogna mettere in discussione il nostro modo di agire e di pensare, assumere nuove prospettive.
Per molto tempo abbiamo creduto che il fallimento fosse qualcosa di terribile, finché non abbiamo cominciato a interpretarlo come un momento di crescita. Consideriamo la dipendenza sinonimo di amore, quando il vero amore si coltiva in modo individuale.
Allontanarsi da qualcuno può permettergli di crescere, maturare e diventare forte. Nessuno, infatti, può assumere il controllo delle nostre vite, salvo noi stessi.
Non togliamo agli altri l’opportunità di acquisire potere. Se hanno paura, se si sono attaccati e hanno bisogno di noi perché credono che senza non potrebbero riuscirci, è giunto il momento di allontanarsi.
Vivere più sani

 
 
 

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Post n°11202 pubblicato il 07 Febbraio 2018 da patty1_mah

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Post n°11201 pubblicato il 06 Febbraio 2018 da patty1_mah


"Non ho smesso di pensarti,
vorrei tanto dirtelo.
Vorrei scriverti che mi piacerebbe tornare,
che mi manchi
e che ti penso.
Ma non ti cerco.
Non ti scrivo neppure ciao.
Non so come stai.
E mi manca saperlo.
Hai progetti?
Hai sorriso oggi?
Cos’hai sognato?
Esci?
Dove vai?
Hai dei sogni?
Hai mangiato?
Mi piacerebbe riuscire a cercarti.
Ma non ne ho la forza.
E neanche tu ne hai.
Ed allora restiamo ad aspettarci invano.
E pensiamoci.
E ricordami.
E ricordati che ti penso,
che non lo sai ma ti vivo ogni giorno, 
che scrivo di te.
E ricordati che cercare e pensare son due cose diverse.
Ed io ti penso
ma non ti cerco."
Charles Bukowski

 
 
 

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Post n°11200 pubblicato il 06 Febbraio 2018 da patty1_mah

 
 
 

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Post n°11199 pubblicato il 05 Febbraio 2018 da patty1_mah

“Ti scrivo per dirti che ti libero da me, che ti amputo da me; sii felice e non cercarmi mai più. Non voglio saperne più niente di te e non voglio che tu sappia nulla di me”.
(Lettera di Frida Khalo a Diego Rivera)

 
 
 

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Post n°11198 pubblicato il 04 Febbraio 2018 da patty1_mah


Se ti fa del male una volta, può darsi che fosse completamente inconsapevole di poterti ferire.
Perdona e ricomincia.
Se ti fa del male una seconda volta, probabilmente sospettava di poterti ferire, ma non ne aveva piena certezza.
Perdona e ricomincia.
Se ti fa del male una terza volta, era assolutamente consapevole del dolore che ti avrebbe procurato e ha scelto di farlo ugualmente.
Perdona e ricomincia.
Da sola-
Serena SantorelliL'immagine può contenere: 1 persona, primo piano

 
 
 

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Post n°11197 pubblicato il 02 Febbraio 2018 da patty1_mah

 
 
 

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quella solitudine immensa
d'amarti solo io.

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