Creato da patty1_mah il 02/10/2007

Sottouncielodistelle

Ai confini dell’infinito, dove cielo e terra si prendono per mano

 

Messaggi del 09/03/2017

dolce notte

Post n°10384 pubblicato il 09 Marzo 2017 da patty1_mah

L'immagine può contenere: albero, cielo, spazio all'aperto e natura

C’era qualche cosa che ci univa.
E ora dovrò seguire questo filo con la massima esattezza possibile.

- Hermann Hesse -

 
 
 

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Post n°10383 pubblicato il 09 Marzo 2017 da patty1_mah

La dolcezza nasce sempre spontaneamente dal cuore delle persone buone
UOMO ROMANTICO


Una persona che ci ama veramente cercherà sempre un modo essere al vostro fianco

 
 
 

Ti ho amato finché non ho dato ascolto al mio amor proprio

Post n°10382 pubblicato il 09 Marzo 2017 da patty1_mah

Ti ho amato finché non ho dato ascolto al mio amor proprio. Ho lasciato cadere le bende dagli occhi, ho tolto le catene del mio cuore e persino i tacchi per mettermi alla tua altezza. Solo allora ho capito: non sei l’amore della mia vita, né di un giorno né di un momento, solo qualcuno che mi ha fatto credere di non valere nulla quando, in realtà, sono tutto.

 

Capire che nessuno è così importante da farci sentire una nullità è, di certo, un atto di rivoluzione personale. Un atto di coraggio e riaffermazione della propria autostima che ci rende degni. Tuttavia, dobbiamo ammettere che non tutti dispongono di questa forza psichica ed emotiva capace di mettere un limite tra l’amor proprio e la dipendenza, tra la dignità e la rinuncia.  

 
“Si ferisce l’amor proprio, non lo si uccide”
-Henry de Montherlant-
 

Sappiamo che la parola “amor proprio” è in auge, che sono molti i libri, i manuali e i corsi che ci ripetono, quasi fosse un mantra, che nessuno può stabilire una relazione sana se non ama prima se stesso. Tuttavia, pur conoscendo bene la formula, non sempre la applichiamo nel modo corretto.

L’amor proprio non si costruisce solo tramite un libro o riflettendo su di esso. Non è un’entità passiva, tutto il contrario. L’amor proprio è uno stato di apprezzamento assoluto per se stesso, il quale cresce a partire dalle azioni e che, a sua volta, edifica la nostra salute fisica ed emotiva. È una dimensione dinamica che spesso vive anche alti e bassi.

Vi invitiamo a riflettere su questo argomento.

 Non valevi tanto, eppure ti ho donato il mio intero universo 

Gli astronomi affermano che nell’universo avvengono fenomeni molti simili alle nostre relazioni affettive. Solo a mo’ di esempio: vi è una nebulosa chiamata Henize 2-428 che vista dal telescopio affascina per la sua singolare bellezza e il suo peculiare mistero. In realtà, questa nebulosa è l’unione di due nane bianche, due vecchie stelle nella loro ultima fase di vita, sul punto di morire.

 

L’aspetto curioso di questa coppia è che orbitano mutuamente l’una attorno all’altra ogni quattro ore. Inscenano un ballo letale, ma incredibilmente bello, durante il quale, prima o poi, finiranno per collassare. In qualche modo, anche noi, senza essere corpi celesti, dispieghiamo questo gioco di forze. Sappiamo che ci sono amori destinati ad essere poco più che polvere di un ricordo e, tuttavia, li alimentiamo. Orbitiamo attorno a questo amore malsano, in queste onde gravitazionali in cui appendere l’autostima con una rondella, affinché se la porti via il vento.

Forse questo amore non valeva tanto, ma fino a quando non ce ne siamo resi conto, finché la dignità non ha pesato più dello zoppicamento, delle lacrime e della dipendenza, permettendoci di aprire gli occhi. Tuttavia, bisogna avere ben chiaro in mente che non bisogna alimentare il culto del sacrifico. Nessun universo può schiacciare la nostra individualità, il nostro amor proprio, la nostra luce unica ed eccezionale.

 La ricetta dell’amor proprio 

Visualizziamo per un momento l’amor proprio in modo molto concreto: come uno scheletro, il nostro. Ci conferisce supporto, forza, resistenza e ci garantisce un movimento armonico e corretto per barcamenarci nella nostra vita quotidiana. Se questo scheletro ha la tibia o il femore rotto, avremo bisogno di un paio di stampelle o di una sedia a rotelle. Dipenderemo.

 

Questa dimensione personale ha bisogno di un eccezionale supporto vitale. Tuttavia, sappiamo che, ogni tanto, ha i suoi alti e bassi, la sua usura e conseguente dolore. Per questo motivo, è importante tenere in considerazione i componenti che integrano questa ricetta per mantenerlo in “buono stato”.

Pilastri per consolidare l’amor proprio 

Il primo pilastro è senza dubbio la coerenza personale. È un altro termine che molti definiamo e pochi applicano, per il quale si ha bisogno, prima di tutto, di coraggio. Con il termine coerenza, ci riferiamo al bisogno di mantenere una correlazione tra quello che proviamo e quello che facciamo; tra quello che pensiamo e quello che esprimiamo.

 
  • A volte è meglio dare la priorità a quello di cui si ha bisogno e non a quello che si vuole. Per esempio: forse proprio adesso avete concluso una relazione di coppia. La solitudine e l’amarezza vi fanno disperare e quello che volete con urgenza è trovare qualcuno che colmi i vostri vuoti emotivi… pensate davvero che è quello di cui avete bisogno in questo momento?
 
  • Mettere dei limiti è sano. In inglese si utilizza un termine curioso frenemies, che si tradurrebbe come amici/nemici. Designa le persone che ci circondano mascherati da amici, ma che, in realtà, sono nocive, sono nemiche. Frenare questi vincoli e queste interazioni è vitale.
  • Vivere in modo intenzionale senza accettare mezzi termini né briciole. L’amor proprio ha bisogno di determinazione, non valgono gli amori a metà, né le risate di giorno e le lacrime di sera. Non valgono nemmeno i “ti amo con condizioni”.
 

Vivere con intenzione vuol dire capire che per essere felice, bisogna prendere delle decisioni e non orbitare intorno agli altri come un corpo celeste che prima o poi finirà collassato per sparire. Dobbiamo imparare a ballare, a brillare di luce propria, ad avere una voce sicura e un cuore degno e coraggioso per attrarre quello che meritiamo davvero.

La mente è meravigliosa11168576_10153217716908176_6821703499167633096_n

 
 
 

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Post n°10381 pubblicato il 09 Marzo 2017 da patty1_mah

Se incontro una donna gentile, me ne frego se ha una gamba di legno o un occhio di vetro, io scappo con lei…
Per gentile non intendo una che mi lecchi il culo, intendo una
che sia semplicemente gentile di natura.
Charles Bukowski

 
 
 

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Post n°10380 pubblicato il 09 Marzo 2017 da patty1_mah

L'immagine può contenere: sMS

 
 
 

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Post n°10379 pubblicato il 09 Marzo 2017 da patty1_mah

NON CHIEDERE MAI A UNA DONNA COME FA AD ESSERE COSI FORTE..
FORTE NON CI SI NASCE, LO SI DIVENTA! NON CHIEDERLE MAI PERCHE' INDOSSA ANCORA LE CORAZZE CON UN UOMO :FORSE HA COMBATTUTO TROPPO! NON SCAVARE DENTRO HAI SUOI RICORDI..TIENILA STRETTA TRA LE BRACCIA, E ASCOLTA I SUOI SILENZI

UOMO ROMANTICO

 
 
 

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Post n°10378 pubblicato il 09 Marzo 2017 da patty1_mah

Sono le donne difficili quelle
che hanno più amore da dare,
ma non lo danno a chiunque.
Quelle che parlano,
quando hanno qualcosa da dire.
Quelle che hanno imparato
a proteggersi e a proteggere.
Quelle che non si accontentano più.
Sono le donne difficili,
quelle che sanno distinguere
sorrisi della gente, quelli buoni da quelli no.
Quelle che ti studiano bene,
prima di aprirti il cuore.
Quelle che non si stancano mai
di cercare qualcuno che valga la pena.
Quelle che vale la pena.
Sono le donne difficili, quelle
che sanno sentire il dolore degli altri.
Quelle con l’anima vicina alla pelle.
Quelle che vedono con mille occhi nascosti.
Quelle che sognano a colori.
Sono le donne difficili
che sanno riconoscersi tra loro.
Sono quelle che, quando la vita
non ha alcun sapore, danno sapore alla vita.
...

Mara Bagatella

*Immagine reperita nel Web

 
 
 

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