Creato da Piero_Calzona il 14/03/2007

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Etica e Televisione

Post n°93 pubblicato il 28 Novembre 2008 da Piero_Calzona
 

In un Mondo dove l’informazione è diventata “DISINFORMAZIONE” è necessario capire i meccanismi che usano i più importanti Mass Media.

Ho pensato di pubblicare una piccola parte della mia ricerca, tratta dal mio Sito Ufficiale: www.impressionisoggettive.it – (Seguiranno altri articoli)

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ETICA E TELEVISIONE

Con la nascita delle tv commerciali diventa così inevitabile l'introduzione delle indagini di mercato, necessarie per la sopravvivenza delle reti televisive private. E ciò significa produrre spettatori e quantità d'ascolto sufficiente per garantire alle aziende che hanno investito in pubblicità una percentuale più sicura del ritorno economico. All'interno di questa logica appare evidente che i programmi che hanno contenuti riflessivi hanno difficoltà a trovare spazio. L'imperativo categorico della tv diventa così la massimizzazione del valore d'uso. Ciò significa che i prodotti della tv, dai film agli show sono creati per sedurre lo spettatore e devono essere adeguati ai prodotti delle pubblicità per poter garantire un maggior ritorno di audience.

 

Una mentalità che è incompatibile con produzioni televisive più impegnate, quali possono essere i film d'autore, il teatro, approfondimenti di storia e di cultura, che difficilmente verranno trasmessi in prima serata.

  

Il pensiero di Karl Popper sulla TV

"Popper dalla metà degli anni '80 sentì l'urgenza di esporre il problema della tv generalizzata, gratuita, nei quali intravedeva dei pericolosi vizi strutturali, il costante inserimento di elementi viziosi, di superficialità, di volgarità, "spezie" in cui predominava la violenza. Karl Raimund Popper identificò nella tv un potere destabilizzante per la democrazia per la sua capacità di rompere e d'alterare determinati equilibri. Un'alterazione dell'equilibrio individuale che conduce a manifestazioni di violenza. In questo caso nei bambini la violenza della tv modifica il paesaggio dei suoni e delle immagini, e ciò impedisce una corretta crescita del sistema psico-mentale. Popper inoltre intuì ciò che già sta avvenendo, che si creasse nella popolazione una minor reattività alla violenza, un atteggiamento mentale che è l'anticamera di comportamenti aggressivi.

 

 

Alcuni aspetti eticamente dannosi della televisione:

Il fatto che l’informazione e l’educazione sono in mano alla televisione presenta seri problemi per la democrazia, basta accrescere o ridurre certe dosi di immagini e la risposta risente necessariamente della loro efficace influenza, basta pensare all’evento della tragica morte di Lady Diana per capire il fenomeno: è stato l’evento mediatico del secolo, ha interessato circa due miliardi di persone. Com’è possibile che una persona come Diana attraverso la televisione diventa un mito? Ed invece centinaia di migliaia di persone che muoiono di fame passano inosservate come se niente fosse, la televisione in quest’ultimo caso interviene solo con qualche breve notizia o non interviene affatto. Il motivo di questo fenomeno è molto chiaro: la cronaca mondana fa notizia, la realtà drammatica di questi poveri esseri non fa notizia, perché è un cattivo prodotto commerciale. In questo caso è abbastanza duro ammettere questa realtà, ma bisogna sottolineare in maniera obbiettiva che è proprio colpa della scarsa cultura delle persone a non voler capire che è più importante prendere in considerazione le realtà drammatiche che ci sono nel mondo anziché le cronache mondane, che fanno nascere nelle persone false emozioni, emozioni costruite sapientemente da questa macchina mostruosa per distruggere la vera sensibilità.

 

Dietro i programmi televisivi c’è una gigantesca macchina del vendere e comprare, si tratta ovviamente di  prodotti di pessima qualità culturale, ma che fanno colpo sulla sensibilità superficiale di alcune persone, senza accorgersi che dietro questi programmi girano quantità enormi di danaro investiti da sponsor pubblicitari per un loro proprio tornaconto, difatti quello che è importante oggi in televisione è l’audience non la qualità.

 

Alla fine il potere passerà a “grande fratello” come rimedio etico, come informatore di una buona morale, come programma capace di istruire le persone nel modo di comportarsi.

 

La cultura di oggi è molto povera, i giovani sanno meglio dei divi del cinema e della canzone che non di storia, filosofia, scienze, cioè del pensiero che ha contribuito a formare la cultura che ci aiuta a capire i fondamenti della Democrazia.

 

Ma cos’è la Democrazia? Democrazia significa potere del popolo.  

Il popolo sovrano è veramente titolare del potere?

In che modo è anche in grado di esercitarlo?

 

Il problema a queste domande è dovuto alla disinformazione e disinformazione significa il dare notizie falsanti che inducono il telespettatore in inganno.

Oggi la televisione produce immagini e cancella concetti, informa con notizie non con nozioni, è un formidabile formatore di opinioni e l’opinione è semplicemente sondaggio, parere, non è sapere e scienza, un opinare soggettivo per il quale non si richiede una prova, le opinioni sono deboli e variabili, se diventano convinzioni allora il mondo è veramente in pericolo perché si fa uso di questi meccanismi deleteri per formare la propria cultura.

 

Purtroppo la televisione è stata ed è ancora monopolizzata da partiti politici e il caso evidente di questo stato di cose è realistico, i grandi magnati europei  come Murdoch o Berlusconi hanno il monopolio sulle nostre idee, propinandoci giorno dopo giorno la loro filosofia, con messaggi politici preconfezionati e ben congegnati, che impoveriscono la nostra libertà di pensiero, siamo stretti in una morsa d’acciaio, dove tutto il marciume dei loro imperi televisivi ed economici scorre sotto i nostri occhi, e passivamente, senza battere ciglio, viene accettato da una grande massa di persone. L’interesse economico per queste persone è tutto, e l’interesse etico – morale o culturale e pari a zero.

 

Ma non basta, la televisione condiziona pesantemente il processo elettorale, sia nella scelta dei candidati, sia nel loro modo di combattere la contesa elettorale, sia, infine, nel far vincere chi vince. Inoltre la televisione condiziona o può fortemente condizionare, il governo, e cioè le scelte di governo: quel che un governo può fare, non può fare, e decide in concreto di fare.

 

Ci sarebbero da dire ancora tante altre cose sulla politica e i mass media, ma poi il problema esulerebbe dalla vera ragione di questa ricerca, quindi mi fermo qui.

 

Questa è purtroppo l’Etica, la morale, che oggi i mass media ci offrono come realtà oggettive.

 

 

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Commenti al Post:
denda1d
denda1d il 28/11/08 alle 13:39 via WEB
Possiamo, se abbiamo un cervello, non accettare queste "finte realtà" che ci fanno conoscere o che ci vogliono inculcare. Devo ammettere che in gran parte i mass media ci sono riusciti, specialmente con i ragazzi. L'influenza che hanno su di loro è terribile e molto negativa. Purtroppo ci vogliono far diventare un popolo di emeriti cretini che pensano solamente al calcio alle soap opera, alle veline , e ai realy....FACCIAMOCI VALERE!!
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 28/11/08 alle 15:50 via WEB
E’ proprio questo il problema Denda 1d, non credo che in Italia e nel Mondo ci possa essere una “controcultura” tale da debellare in modo definitivo questa “DISINFORMAZIONE”, ormai siamo stretti nella morsa della tecnica, come giustamente dice un autorevole scrittore: Umberto Galimberti, in suo straordinario libro: Psiche Techne, è importante, come dici tu, usare il proprio cervello e non farsi influenzare dalle notizie falsanti dei Mass Media, in definitiva, bisognerebbe creare una sorta di rivoluzione culturale, dove né la politica né la religione possano avere influenza sul nostro modo di pensare, in questo caso bisognerebbe dare più spazio alla nostra razionalità e alla nostra consapevolezza di Esseri Umani “LIBERI”. Ho fatto delle ricerche in merito, sono inserite in questo mio blog, si tratta di un articolo sull’Etica Laica, guarda nei tag. Ti ringrazio per aver espresso il tuo pensiero.
 
   
Kiaraku
Kiaraku il 30/11/08 alle 12:54 via WEB
Sono sicura che sia ancora possibile scegliere cosa guardare o semplicemente spegnere il televisore ed aprire un buon libro. Non mi piace sentir parlare dei telespettatori come "massa", anche perché non rispecchia più la realtà: orami i pubblici sono così frammentati che è difficile parlare di massa. Non mi piace nemmeno il totale catastrofismo, o chi si erge a giudice e dall'alto indica la strada maestra: siamo immersi nella comunicazione, e nessuno (addetti ai lavori compresi) può sottrarsi a tali dinamiche. Tutti noi facciamo parte del pubblico, e non credo che a nessuno piaccia darsi dell'imbecille. E' possibile cercare di cambiare il palinsesto? Sì, basterebbe raccogliere un bel pò di firme di persone che attestino di boicottare i prodotti pubblicizzati durante il programma che vogliamo far chiudere. Ma la domanda è: siamo sicuri che le persone vogliano questo?
 
     
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 30/11/08 alle 15:54 via WEB
E’ molto chiaro il tuo messaggio Kiaraku, non posso che essere d’accordo su quanto affermi, ma cerchiamo di analizzare più dettagliatamente i punti da te esposti. Sono profondamente d’accordo sul fatto che i libri, “i buoni libri”, abbiano un’influenza molto positiva sulla nostra cultura. Quando parlo di buoni libri intento una sana cultura, una cultura reale, in quanto autorevoli studiosi, ricercatori, scrittori, scienziati, filosofi, sociologi, storici, ecc. mettono a disposizione di tutti il loro sapere. Da questo punto di vista possiamo affermare con certezza che i libri hanno sulla nostra mente un’influenza straordinaria, che ci permettono di modificare alcuni atteggiamenti negativi verso la società. Posso spiegare meglio questo mio concetto. Se i mass media non parlano di determinati argomenti, si sa benissimo perché esiste questo stato di cose, ho cercato di evidenziarlo in questo mio ultimo post, le ragioni principali sono di ordine puramente economico, politico, sociale, ma non ne parlano soprattutto perché non hanno ritorno economico, alcune tematiche importantissime non fanno audience. Rispondo adesso al secondo punto. Se i programmi di cattiva qualità, che propinano le varie emittenti, hanno grandi quantità di telespettatori, la colpa di ciò non è soltanto dei produttori, degli autori, delle emittenti, la colpa è principalmente nostra, che passivamente accettiamo questi programmi deleteri come: il grande fratello o l’isola dei famosi. Da ciò possiamo desumere che la cultura media in Italia e nel mondo è molto povera di concetti importanti per ovviare a questo stato di cose. Sono circa trenta anni che mi dedico alla lettura, e proprio attraverso la lettura di buoni libri ho capito che nel mondo c’è un grado di disinformazione che sta portando il cittadino ad essere passivo verso il problemi più importanti. Un esempio emblematico è il pensiero politico di oggi. In effetti, oggi, la politica non sa più cosa sia l’Etica, ognuno cerca di “tirare l’acqua al suo mulino”, senza minimamente badare che questa filosofia nell’arte di comandare un paese, non può che essere deflagrante per la società. Ma il discorso è molto più complesso di quanto si possa credere. Nel mio piccolo, ho cercato di trattare ampiamente questo enorme problema con un articolo diviso in sette parti: “ETICA LAICA”, se avrai voglia di leggerlo vai sui tags, qui troverai vari articoli da me scritti, tra i quali “ETICA LAICA”. Ancora una piccola cosa, tempo fa ho letto un bellissimo libro di Giovanni Sartori: “Homo Videns”, in questo libro ci sono gli ingredienti per capire i mali e le speculazioni informative della televisione, una cosa che mi ha colpito leggendolo è stata quella di proporre delle commissioni etiche per i programmi televisivi, in definitiva una sorta di filtro su quei programmi immorali, sarebbe una cosa straordinaria!!! Ma voglio concludere con due interrogativi, rispondendo anche alla tua ultima domanda. Sarà mai possibile che ci possano essere delle commissioni etiche quando la politica è frammentata in mille ideologie??? Sarà mai possibile avere delle commissioni etiche quando pur essendo in uno Stato Laico il Vaticano ha un’influenza determinante sulla politica, sulla nostra razionalità, sulla nostra consapevolezza di Esseri umani??? E adesso vengo alla tua domanda: “siamo sicuri che le persone vogliano questo?” ti rispondo con una semplice frase: fin quando i cittadini saranno influenzati da questo tipo di informazione negativa e fin quando non cerchiamo di pensare con il nostro cervello, questa cosa non sarà mai possibile!!! Un caro saluto, Piero
 
smile.new
smile.new il 04/12/08 alle 12:45 via WEB
E' la prima volta che vedo il tuo blog, che trovo molto interessante..
Personalmente, non posso contraddirti su quanto affermi nel post sulla televisione e sui messaggi mediatici, però penso che abbiamo ancora la fortuna di avere uno strumento in mano chiamato telecomando, azionato dal nostro cervello..
Con quello possiamo cambiare le regole mediatiche, possiamo cambiare i canali, o possiamo fare na cosa che ancora più democratica spengerla.
Continuerò a seguirti, ti inserisco nei miei blog amici, alla prossima... Mauro :))
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 04/12/08 alle 17:51 via WEB
Ti ringrazio per aver espresso il tuo pensiero Mauro, devo dire che hai letto in maniera molto analitica questo mio messaggio, in effetti quello che affermi è il fulcro del problema. Siamo proprio noi con la nostra razionalità e la nostra consapevolezza a valutare oggi ciò che ci propongono i mass media. Ma come già detto, è una decisione derivante da letture di importanti personaggi della cultura, queste letture ci potranno portare a capire che il mondo dei mass media è un mondo corrotto, che “sforna” prodotti mediatici di cattiva qualità, con alti riscontri economici, è proprio questo il problema, capire che questi programmi vanno contro ogni etica, contro ogni morale. Per costruire un mondo migliore abbiamo bisogno di un’etica che non si lasci influenzare dalla politica o dalle religioni. Ultimamente la politica ha dimostrato di non sapere più cos’è l’etica, e le religioni, vedi Medio Oriente, sono la causa principale di guerre teocratiche. Tutto ciò la televisione non ne parla, chissà perché…….???? Sono profondamente convinto che l’unica arma che abbiamo per sconfiggere la disinformazione è la lettura di buoni libri, che ci facciano vedere ciò che non vediamo in televisione. Ti posso assicurare che di libri straordinari ce ne sono tantissimi. Se vai nel mio sito ufficiale: www.impressionisoggettive.it - nella sezione “CULTURA” vai poi su “BIBLIOGRAFIA”, troverai i libri che ho letto per realizzare una ricerca sulla cultura dell’uomo di oggi, in questi libri ho trovato delle verità, con prove alla mano, dove i mass media in questi ultimi decenni non hanno speso neanche una parola. Questa è la prova che la televisione va spenta se vogliamo avere una sana cultura e una sana informazione. Un caro saluto, Piero
 
retni65
retni65 il 05/12/08 alle 19:55 via WEB
Hai perfettamente ragione Piero. La televisione è oggi il killer delle coscienze, decide per noi cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa è di moda e cosa non lo è. Crea degli stereotipi da emulare e tutto ciò per interessi economici che hanno avuto ripercussioni disastrose sulle generazioni degli ultimi tempi (e ne avranno anche in seguito). Qualcuno ci fa notare che basterebbe cambiar canale, ma poche persone riescono ad estraniarsi da questo bombardamento scegliendo solo il meglio che lo schermo offre, senza contare il danno che la massa trae da questo gioco al massacro della società. Giuseppe
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 16/12/08 alle 11:15 via WEB
Ti ringrazio Giuseppe per aver espresso il tuo pensiero, quello che ti posso dire, in modo molto sintetico, è che bisogna almeno prendere coscienza di questo fenomeno, se si prende coscienza il cambiamento pian piano avverrà gradatamente. Certo ci vogliono i mezzi perché ciò possa verificarsi, questi mezzi sono di natura culturale, con una buona cultura, con una sana informazione, si potrà risolvere, anche con tempi molto lunghi, questo problema. Ti posso assicurare che ci sono dei libri di autorevoli personaggi della cultura, dove espongono con molta chiarezza quali sono i principi basilari da adottare come antidoto a questo stato di cose, quindi è molto importante leggere, informarsi, attraverso autori affidabili. Prossimamente avrei intenzione di pubblicare una lista di libri che ritengo determinante per questo tipo di piaga sociale. Un caro saluto, Piero
 
grazia.pv
grazia.pv il 15/12/08 alle 06:45 via WEB
Siamo diventati come quella rana che non sapeva di essere cotta, conosci? No? Tela racconto in poche parole.
Una rana era stata messa in una pentola di acqua tiepida, lei era felice, poi l'acqua pian piano si scaldava, sempre di piu', finchè diventava impossibile muoversi, ma ormai era talmente indebolita, che non riusciva piu' a saltare fuori dalla pentola. Questo, in poche parole, è il sunto della storia. Noi siamo diventati ormai troppo deboli per uscire dalla pentola in cui ci hanno immersi i mass media.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 16/12/08 alle 11:20 via WEB
Hai perfettamente ragione Grazia, ciò sta a significare che ormai siamo diventati insensibili a questo tipo di problema. Ma sono ottimista!!! Credo, come ho già detto, che una buona cultura e una sana informazione, intendo dei buoni libri, possono essere molto utili per risolvere questo atroce problema, anche se i tempi saranno inesorabilmente lunghi. Un caro saluto, Piero.
 
   
grazia.pv
grazia.pv il 16/12/08 alle 12:32 via WEB
Abbiamo la speranza che si possa realizzare un cambiamento. Ciao. (grazie dei link che ho messo nel mio blog)
 
DeaSuon
DeaSuon il 15/12/08 alle 12:56 via WEB
Ciao Piero, fai molto riflettere e concordo con le tue consiederazioni. Molto in linea con una ricerca di Etica e Discernimento. Grazie. Passerò spesso a leggerti, questo tuo mettere LUCE fa bene al pensiero. Mary
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 16/12/08 alle 11:40 via WEB
Ti ringrazio tantissimo Mary per aver espresso il tuo pensiero. Io credo che non tutta la società sia malata, su questo sono molto ottimista, anche perché su questi problemi c’è molto fermento culturale, quindi è molto importante, come ho già detto, prendere almeno coscienza di quanto si sta verificando in questa società, è molto importante capire che è necessaria una nuova Etica, un’Etica Laica, un’Etica che non abbia influssi di natura politica o religiosa, insomma, un’Etica che possa finalmente far usare la razionalità e la consapevolezza di Esseri Umani, ciò potrebbe debellare il male del secolo: la passività e l’indifferenza a questi problemi. Credo sia necessario leggere molto per questo tipo di cambiamento. Come ho già detto, avrei intenzione di pubblicare una lista di libri che ritengo siano necessari per circoscrivere il vero problema. Un caro saluto, Piero.
 
aitink
aitink il 28/12/08 alle 10:26 via WEB
Ciao Piero. sono una giovane donna. una di quelle che compra il libro di Fabrizio Corona come lettura serale e quello di Francesco Totti per le freddure di buon mattino. Sai,noi giovani ignoranti la pensiamo diversamente da te. Io guardo il Grande Fratello,non sempre,ma quando capita,non mi dispiace. Grazie per la lezione di Comunicazione di massa,potrà essermi utile. Bad news is a good news. Non mi sembra così filosofica comq questione. E' ovvio che fa audience il male,perchè l'uomo è malato. Io,sono malata. Secondo me il problema non è il fatto che tutti i mass media facciano informazione come pare a loro,censurando,nascondendo,evidenzindo a secondo dei casi. Il problema siamo noi. Anni fa,quando ancora i mezzi di comunicazione non avevano fatto "boom",la gente,nonostante fosse più ignorante a livello "libresco" non lo era certamente a livello "vitale". Mia nonna,che adesso non c'è più,che faceva la contadina,mi ha insegnato all'età di 5 anni quello che poi ho imparato sui libri di filoofia in 3°liceo. In ogni caso,il problema di fondo,secondo me è che,mentre senza i mass media la gente doveva vivere per parlare di qualcosa,adesso basta accendere la tv,sentire Maria,o Bruno,o Maurizio,dire una delle sue cazzate e ripeterla. La tv non fa altro che "dire la sua",falsata o meno,ma in democrazia è giusto che sia così. Adesso la gente parla solo per sentito dire,senza aver mai vissuto. Si è esistenzialmente pigri. E' la nostra ignoranza a farci male,e ce la prendiamo col resto. Io non guardo mai la tv,se la guardo lo faccio per passare il tempo,e in questi casi mi dedico al trash che più trash non ce n'è. Il "non trash" è latentemente più trash del trash "dichiarato". La cosa mi aiuta a sviluppare il mio spirito critico,mi fa fare un paio di comiche risate,e mi fa effetto sonnolenza. dunque, nn c'è male. la velina,non la voglio fare e un calciatore ignorante non lo voglio tutt'ora,dopo 20anni di siringhe di trash. la gente che dice "io quella cosa non la guardo" è la prima a guardarla. a me non piace nascondermi dietro finte maschere di "20enne modello". mi sento molto meglio nel riuscire a guardare tutto senza lasciarmi influenzare da niente,ma soltanto prendendo il meglio che c'è in ogni cosa. E per me ogni cosa c'ha il suo lato buono. Solo, dovremmo riuscire a vederlo.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 28/12/08 alle 13:55 via WEB
Ti ringrazio per aver espresso il tuo pensiero Aitink, sei stata molto chiara nelle tua esposizione. Cercherò di analizzare le tue affermazioni, anche se attraverso un semplice messaggio non è così facile . Questa tematica dei mass media è molto complessa, ma proviamo a scrivere qualcosa. Intanto dirò che noi viviamo in una Democrazia, ma come ho già detto: “Cos’è la Democrazia? Democrazia significa potere del popolo. Il popolo sovrano è veramente titolare del potere? In che modo è anche in grado di esercitarlo? Vedi, se noi partiamo dal concetto di “Vera Democrazia” dobbiamo avere la consapevolezza, come cittadini, di avere dei diritti, quindi dei doveri verso lo Stato. In questa serie di articoli che sto scrivendo per il mio blog, vedi anche “Il mio pensiero sull’Italia”, sono e vogliono essere una provocazione verso una società malata, perché non ci sono le strutture adatte per poterla guarire, o meglio, le strutture ci sarebbero, ma non facciamo assolutamente niente per poter evitare questo declino culturale. Ci sono tre cose fondamentali tra i mali del secolo in questa società: la prima è sicuramente il fenomeno mass media. Come ho già scritto, le TV sono una gigantesca e mostruosa macchina del vendere e del comprare, intendo programmi di pessima qualità culturale che purtroppo fanno presa sulla grande massa, per poter avere grandi e facili guadagni. Ma a questo punto c’è da farsi una domanda!!! Se questi programmi di pessima qualità fanno presa sulla grande massa, la colpa di chi è, dei produttori o delle persone che guardano questi programmi? La risposta è affermativa, come dici tu, la colpa è delle persone che guardano programmi di pessima qualità, senza rendersi conto di entrare in un clima di disinformazione totale, non solo, ma in questi programmi c’è una componente che distrugge inesorabilmente la sensibilità e la creatività umana. Ecco ciò che pensa uno dei più noti filosofi dei nostri tempi: Il pensiero di Karl Popper sulla TV - "Popper dalla metà degli anni '80 sentì l'urgenza di esporre il problema della tv generalizzata, gratuita, nei quali intravedeva dei pericolosi vizi strutturali, il costante inserimento di elementi viziosi, di superficialità, di volgarità, "spezie" in cui predominava la violenza. Karl Raimund Popper identificò nella tv un potere destabilizzante per la democrazia per la sua capacità di rompere e d'alterare determinati equilibri. Un'alterazione dell'equilibrio individuale che conduce a manifestazioni di violenza. In questo caso nei bambini la violenza della tv modifica il paesaggio dei suoni e delle immagini, e ciò impedisce una corretta crescita del sistema psico-mentale. Popper inoltre intuì ciò che già sta avvenendo, che si creasse nella popolazione una minor reattività alla violenza, un atteggiamento mentale che è l'anticamera di comportamenti aggressivi. Questo è solo uno degli aspetti negativi della TV, la TV di oggi è pura disinformazione, i motivi sono lampanti. Ti sei mai chiesta perché esiste la fame nel mondo? ti sei mai chiesta perché non vengono rispettati i diritti umani? Ti sei mai chiesta perché ci sono guerre di natura Teocratica? Ti sei mai chiesta perché esiste il debito del Terzo Mondo? Ti sei mai chiesta perché l’economia mondiale è in mano a pochi “cosmocrati” con enormi paradisi fiscali? Ti sei mai chiesta qual è la vera funzione del WTO (Organizzazione Mondiale per il Commercio)? Ti sei mai chiesta la vera funzione del FMI (Fondo Monetario Internazionale) e della Banca Mondiale. Ecco di tutte queste cose che ho elencato la televisione non dice una sola parola di verità, il motivo è molto semplice, se dicesse la verità andrebbe contro i propri interessi, o verrebbe addirittura oscurata dai POTENTI del MONDO che hanno in mano il POTERE ECONOMICO. La seconda cosa, che fa parte dei mali del secolo è la religione, ma di questo preferisco solo darti qualche piccolo input. La religione non deve interferire nel modo più assoluto in uno Stato Laico, altrimenti non è più uno Stato Laico, un esempio emblematico di come il pensiero scientifico è in una fase di stasi è proprio dovuto ai vari divieti del Vaticano per quanto riguarda alcune proposte importanti sulla Bioetica, vedi ricerca sugli embrioni ecc., il Vaticano con i suoi Dogmi impedisce il normale processo evolutivo del pensiero culturale e scientifico, non solo, ma in questo caso noi conosciamo la religione cattolica romana come i mass media ce la vogliono far apparire, mentre se noi andiamo a leggere la storia della religione cristiana possiamo facilmente capire che attraverso i secoli la vera Essenza del Vangelo è stata letteralmente trascesa da interessi mostruosi tra Stato e Chiesa. Terzo ed ultimo punto, la politica di oggi ha dimostrato di non essere coerente con i principi etici di base, quindi non è più affidabile, non è più credibile, bisogna pian piano, attraverso una informazione capillare, sconfiggere questo atroce male. Non è più possibile che per una manciata di voti si ricorre a speculazioni di ogni genere, non è più possibile che ogni governo che va al potere stravolge letteralmente tutto quello che si è costruito precedentemente. Sulla politica potrei parlare per ore, ormai l’operato degli ultimi decenni è palese a tutti, o quasi tutti. In questo caso, visto che la televisione è monopolizzata dalla politica, come possiamo avere delle informazioni vere, neutrali, eticamente accettabili? Per concludere ti inviterei a leggere un articolo che ho scritto per il mio sito ufficiale, se avrai voglia, si tratta di un articolo che è scaturito da molte letture fatte negli ultimi anni, il titolo è: ETICA e BIOETICA. Ecco l’indirizzo del mio sito ufficiale: www.impressionisoggettive.it – poi vai, sulla barra dei titoli, CULTURA – ed infine, nel sommario troverai: ETICA e BIOETICA. Un caro saluto, Piero
 
Tapiroulant
Tapiroulant il 29/12/08 alle 13:45 via WEB
Ma a me sembra che tu non abbia capito molto di quello che aitink ha detto... E in ogni caso la televisione non ha affatto la responsabilità dei "mali del mondo". Semplicemente la televisione è connivente con l'attuale regime politico (ci mancherebbe: è figlia sua), e tace su ciò che nuoce agli interessi di tale regime. Ma se non ci fosse la situazione non sarebbe migliore, qualsiasi altro medium farebbe le sue veci (come la stampa, o la radio. Durante il fascismo la tv non c'era, ma la disinformazione e la propaganda la si faceva comunque benissimo. Chiedi a Goebbels quant'era bravo). La televisione ha semmai un'altra funzione, ossia quella di ispirare mode e comportamenti nella popolazione: non è un mezzo per nascondere, ma un mezzo per condizionare. Del resto in Italia lo sanno tutti di corruzione, grandi interessi economici, lobbies, tutto ciò di cui hai parlato. Non sanno i dettagli, ma conoscono le grandi linee. Il punto semmai, è che la loro reazione di fronte a questo è: "vabbè, non ci si può fare niente, fa schifo ma è inevitabile, lasciamo perdere".
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 29/12/08 alle 14:57 via WEB
Ti ringrazio Tapiroulant, hai ragione, dopo tutto quello che ho scritto, forse non sono stato abbastanza chiaro. Cercherò di rimediare. Per poter avere delle informazioni sicure, affidabili, e con prove alla mano, bisogna affidarsi ai libri di autorevoli autori, che hanno dedicato la loro vita per la ricerca e per una sana cultura. Solo attraverso libri specifici si possono capire i mali di cui ho specificato nel precedente post. Ormai i media, e quando parlo di media ci dobbiamo mettere sia TV, sia giornali, sia radio, sono stati monopolizzati dalla politica, una sorta di corruzione culturale, che ci allontana sempre di più dalla vera realtà dei fatti. Ciò significa, ed è quello che ho sostenuto prima, che l’informazione di oggi (MEDIA) non aiuta l’uomo a capire i fatti in modo reale, ma vengono distorti perché c’è lo zampino della politica. Tutte le emittenti, tutti i giornali, fanno capo a partiti politici. Come si può costruire una cultura eticamente sana quando i media sono i primi ad essere in difetto? L’unico rimedio è appunto quello di acculturarsi attraverso la lettura incrociata di libri specifici per ogni argomento, di cui ho già fatto l’elenco. Di libri ce ne sono a centinaia, se vuoi saperne di più guarda nel mio sito ufficiale: www.impressionisoggettive.it – poi vai su “CULTURA”, nel sommario a sinistra troverai: “BIBLIOGRAFIA”, dai un’occhiata ai libri che mi sono serviti per scrivere gli articoli sul mio Sito Ufficiale e su questo Blog. Un caro saluto, Piero.
 
Tapiroulant
Tapiroulant il 29/12/08 alle 23:04 via WEB
Anche lì però: nel momento in cui ritengo che determinati autori, pur noti come onesti e critici, mi diano un'informazione autentica sulle cose del mondo, non sto riponendo in loro una fiducia assoluta? E se anche loro mentissero, o semplicemente si sbagliassero? Mi sembra che non si possa fare a meno di 'credere', e che tutta la differenza stia nella persona in cui decidiamo di credere (senza poter mai sapere con vera certezza che la nostra fiducia è ben riposta).
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 30/12/08 alle 00:42 via WEB
Se hai letto bene il mio ultimo commento, ho parlato di letture incrociate, cercherò di spiegarmi meglio. Se vuoi fare una ricerca su una determinata tematica, esempio: “la fame nel mondo” non si può, ovviamente, leggere un solo libro, ma più libri sullo stesso argomento, ciò ci permette di evidenziare con molta chiarezza se i diversi autori asseriscono la stessa cosa. Ciò comporta una credibilità inequivocabile, perché dinnanzi all’evidenza di fatti dimostrati con prove alla mano la cosa diventa inconfutabile. Ti faccio un piccolo esempio. Per fare una ricerca sulle religioni ho letto questi libri: * LA CHIESA CATTOLICA - HANS KUNG * DIO ESISTE? - HANS KUNG * PATI' SOTTO PONZIO PILATO - V. MESSORI * IPOTESI SU GESU' - V. MESSORI * DICONO CHE E' RISORTO - V. MESSORI * GRANDI PENSATORI CRISTIANI - HANS KUNG * CREDO - HANS KUNG * IL MIRACOLO - V. MESSORI * EBRAISMO - HANS KUNG * VITA ETERNA - HANS KUNG * PER UN'ETICA MONDIALE - HANS KUNG * DELLA DIGNITA' DI MORIRE - HANS KUNG * VITA DI GESU' CRISTO - G. RICCIOTTI * CREDERE IN DIO NELL'ETA' DELLA SCIENZA - J. POLKINGHORNE * INCONTRO CON GESU' - DALAI LAMA * I CONFLITTI DEL MEDIO ORIENTE - F. MASSOULIE' * L'ARTE DELLA FELICITA' - DALAI LAMA * CRISTIANESIMO - HANS KUNG * LE GRANDI RELIGIONI A CONFRONTO - C. TULLIO ALTAN * I VANGELI APOCRIFI - M. CRAVERI * ANTICO TESTAMENTO - G. RAVASI * LETTURA LAICA DELLA BIBBIA - M. A. MANACORDA * LA BIBBIA - JOHN RICHES * IL VANGELO - EDIZ. I.S.G. * LAICI DEL NOSTRO TEMPO - GHIDELLI - LAZZARO * VERITA' E MENZOGNE DELLA CHIESA CATTOLICA - PEPE RODRIGUEZ * ISLAM ( Passato - Presente - Futuro ) - HANS KUNG * LA GLOBALIZZAZIONE DAL VOLTO UMANO ( Diritti umani )- A. RAIMONDI * UNA MORALE SENZA DIO - R. HOLLOWAY * LA GLOBALIZZAZIONE E I SUOI OPPOSITORI - JOSEPH E. STIGLITZ * PRIMA PERSONE ( Contro la globalizzazione ) - V. AGNOLETTO * LE RELIGIONI NEL MONDO - EDIZ. GIUNTI * CATTIVA MAESTRA TELEVISIONE - K. POPPER * HOMO VIDENS - G. SARTORI * STUPIDITA’ DEL CRISTIANESIMO - VOLTAIRE * M. K. GANDHI - Teoria e pratica della non-violenza - EINAUDI - SAGGI * LE PAROLE DI GANDHI - R. ATTENBOROUGH * GANDHI - La mia vita per la libertà - NEWTON & COMPTON * GANDHI - Il libro della saggezza - MENTI DINAMICHE * UN'ETICA SENZA DIO - EUGENIO LECALDANO * INCHIESTA SUL CRISTIANESIMO - C. AUGIAS - REMO CACITTI * CON CRISTO E CON MARX HANS KUNG - J.R. REGIDOR * SCONTRO DI CIVILTA' ED ETICA GLOBALE - HANS KUNG
 
Tapiroulant
Tapiroulant il 31/12/08 alle 11:06 via WEB
Ho capito.
 
francimum
francimum il 06/01/09 alle 18:16 via WEB
Ciao Piero, davvero inetressanto il tuo blog, continuerò a seguirlo. Ho scelto di commentare questo post su "Etica e Televisione" perchè mi trovo nella difficile fase di introdurre in questo inevitabile mondo mia figlia di due anni e voglio cerare di farlo insegnandole spirito critico e capacità di distacco. Condivido quello che dici: la TV è ormai un ricettacolo di banalità, volta ad arricchire e ad agevolare in svariati modi chi la controlla. Fortuna che abbiamo ancora il potere di spegnerla.
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 23/02/09 alle 17:45 via WEB
Ti ringrazio Francimum, in effetti è vero ciò che dici, dobbiamo essere noi adulti a trasmettere un’etica sana, soprattutto con una vera informazione, non con quello che ci propina la TV, per informazione vera intendo dei buoni libri e alcune verità ci vengono consapevolmente nascoste. Un caro saluto, Piero
 
rilicenz
rilicenz il 23/02/09 alle 17:17 via WEB
Il mio non è assolutamente un commento, tutto quello che dici è vero, questa analisi fu fatta anche da Pasolini, il quale già negli anni '70 ci stava mettendo in guardia sui mostri del futuro, riferendosi ai mass media. Interessantissimo quello che hai scritto sulla Chiesa, ma io sono fortemente credente a prescindere da tutto Alla prox Rita
 
 
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 23/02/09 alle 17:49 via WEB
Si può essere benissimo credenti, nessuno te lo vieta, ma è necessario prendere atto delle mostruosità che ha fatto la chiesa cattolica soprattutto nel Medioevo. Grazie Rita
 
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