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Razionale e Irrazionale (4° Capitolo Ricerca)

Post n°64 pubblicato il 18 Novembre 2007 da Piero_Calzona
 

RAZIONALE E IRRAZIONALE 

 viaggio tra falsità e necessità culturali: ( superstizione – mito – rito – sacro )

(Seconda parte)

 

ENTRIAMO NEL MONDO DELLE PSEUDOSCIENZE E DEL PARANORMALE  

Stiamo entrando dunque in un mondo dove non regna più la razionalità, la sperimentazione secondo il modello che ci ha insegnato Galileo Galilei e cioè la riproducibilità del fenomeno, ma siamo nel mondo dell’irrazionale un mondo dove esistono o si vuole far credere che esistono dei fenomeni, ma non si possono dimostrare con la scienza, possiamo definire questo mondo, il mondo dello straordinario, il mondo dell’irrazionale.  

QUALI E QUANTI SONO LE PSEUDOSCIENZE ? 

Vediamo adesso di fare un elenco delle principali pseudoscienze, cercheremo poi di esaminarne qualcuna per avere un’idea abbastanza chiara di questi fenomeni che stanno dilagando a macchia d’olio nella cosiddetta cultura dominante, in un’epoca che invece dovremmo avere tutte le carte in regola per riconoscere le cose vere da quelle false. Faremo anche uso di un glossario di termini del paranormale in modo da avere un quadro completo, per avere cosi una visione più chiara di questi grandi fenomeni pseudoscientifici.

Arti Divinatorie

Il lungo elenco sulle arti divinatorie è stato inserito a titolo di provocazione, per evidenziare come ancora oggi diecine e diecine di queste pratiche pseudoscientifiche hanno letteralmente invaso il mondo dei creduloni e di tutte quelle persone che non si fidano della vera scienza come unico mezzo per sconfiggere questo falso fenomeno.  

A

ACHILLEOMANZIA
Antichissima pratica divinatoria cinese che si avvale di steli di
Achillea Ptarmica, in cinese Che, da cui deriva il nome originario Che Pou. Si usava per predire avvenimenti pubblici. E' utilizzata ancora oggi come base del I King, o Libro dei Mutamenti. Dividendo successivamente 50 steli, se ne ottengono 6 da cui si ricava un esagramma dei sei tratti interi o spezzati sovrapposti da interpretarsi secondo le regole dell'I King. Gli esagrammi possibili, o Koua, sono 64.

 

ACUTOMANZIA
Mantica di origine recente, forse originata nel Settecento, che si pratica mediante spilli o aghi. Si possono gettare sette spilli chiari e uno nero, spezzato in due, su di un tavolo e interpretare le figure che risultano. Oppure si gettano in acqua tredici aghi asciutti: il responso è favorevole se gli aghi galleggiando rimangono separati, sfavorevole se tendono a unirsi. Si possono anche mettere 24 aghi in un mucchio entro un circolo e disperderli colpendoli con una pallina: vengono interpretate le posizioni assunte dagli aghi spinti fuori dal cerchio.

 

AEROMANZIA
Antica divinazione che si praticava osservando le increspature provocate dal vento sulla superficie dell'acqua contenuta in un bacile di rame.

 

AGALMATOMANZIA
(Dal greco àgalma = statua) Mantica originaria dell'Egitto, praticata osservando i movimenti, reali o illusori, di una statua o ascoltando le parole da essa proferite.

 

AIGOMANZIA
(Dal greco aigia = capra) Divinazione originaria di Delfo, in Grecia, si praticava lasciando cadere sul vello o in un orecchio di una capra destinata al sacrificio alcune gocce di acqua ed osservando le reazioni dell'animale.

 

ALETTRIOMANZIA
(Dal greco alèctor = gallo) Divinazione praticata in Grecia per mezzo di un gallo. Si tracciava  per terra un cerchio dividendolo in 24 spazi nei quali scrivevano le lettere dell'alfabeto, ponendo su ognuna un chicco di frumento. Si metteva poi il gallo entro il circolo e si prendeva nota delle lettere corrispondenti ai grani beccati, formando con esse, anche mediante anagrammi, delle parole che davano risposta alle domande fatte.

 

ALEUROMANZIA
(Dal greco àleuron = frumento) Divinazione praticata per mezzo di farina di frumento. E' stata praticata da moltissimi popoli in modi diversi. Nel Medioevo si praticava nascondendo in mucchi di farina foglietti sparsi a caso, su cui erano scritti i responsi.

 

ALOMANZIA
(Dal greco als = sale) Divinazione praticata tramite il sale. Vengono osservati i modi con cui si scioglie nell'acqua o come crepita nel fuoco. Altre volte se ne mette un pizzico sulla mano di un malato e, a seconda de lla disposizione che assumono i granuli, si traggono divinazioni mediche.

 

AMNIOMANZIA
Divinazione praticata esaminando l'amnio. Secondo tale divinazione se i bambini "nascono con la camicia", ossia con la testa o il corpo coperti dall'amnio, saranno fortunati per tutta la vita, mentre le bambine diventeranno suore. Alcuni popoli traggono auspici anche dal colore dell'amnio.

 

AMNOSCOPIA
(Dal greco amnòs = agnello) Divinazione praticata mediante l'osservazione delle viscere di un agnello.

 

ANAGRAMMATOMANZIA
Divinazione praticata facendo l'anagramma di un nome proprio o di una parola o di una frase che si riferiscono a qualche evento, per ricavarne presagi o consigli. E' una divinazione moderna.

 

ANEMOMANZIA
(dal greco anemos=vento) Presso i Greci e i Romani così era chiamata una forma di divinazione che si praticava tramite osservazione del vento. Si considerava la sua azione sulle foglie staccate da un albero, o sul fogliame, o su campanelli che il suo soffio faceva suonare.

 

ANTROPOMANZIA
Sacrificio umano fatto per divinare il futuro. La testimonanzia più antica di tale pratica è contenuta nella Bibbia (Re, II, 23, 10), dove si legge che gli Ebrei sacrificavano per questo motivi i loro figli a Moloch. Ma in molte altre civiltà era praticata una divinazione del genere, presso i Romani ad esempio, anche se raramente, si leggevano le viscere di uomini sacrificati appositamente, così come si faceva con gli animali, sembra addirittura che esistesse un ordine specifico di Aruspici. I Lusitani, secondo Strabone praticavano quasta mantica, come anche, secondo Crome (Storia della Polonia, VII), gli Sciti e i Tartari. Lo storico arabo Ibn Khaldun (XIV secolo) parla di prigionieri fatti sventrare da alcuni tiranni che volevano così conoscere il proprio futuro.

 

APANTOMANZIA
(dal greco apante=dappertutto) Pratica di prevedere il futuro tramite l'analisi di un qualsiasi avvenimento. Molto diffusa, secondo la tradizione popolare bisogna considerare il primo fatto della giornata, stabilendo alcuni schemi: per esempio, la civetta, un gatto nero, oppure una gallina bianca sono sintomo di disgrazia, mentre un cane bianco ed un bambino biondo indicano buoba sorte.

 

ARACNOMANZIA
Divinazione che si pratica tramite l'osservazione del movimento di uno o più ragni. Molto diffusa, in pratica un pò dappertutto, è praticata con sistemi diversi. Uno per tutti consiste nel chiudere un ragno in una scatola insieme a diversi foglietti su cui sono scritti numeri o parole. Il mattino successivo i foglietti rovesciati daranno la risposta.

 

ARITMOMANZIA
(dal greco arithmos) Antica forma di divinazione ottenuta tramite i numeri. Era utilizzata dai Cinesi, dai Caldei, dagli Ebrei, dai Greci e dai Romani.
L'aritmomanzia si fonda sul valore numerico delle lettere nell'ordine alfabetico: vale a dire A=1, B=2, C=3 e così via. Ad esempio nel nome Cristian si ha 3 + 18 + 9 + 19 + 20 + 9 + 1 + 14 =93; 9 + 3=12; 1+2=3. Il 3 quindi è il numero di questo nome. Quanto al significato dei numeri e alla loro interpretazione i criteri variano a seconda delle teorie numerologiche e delle tradizioni.

 

ASSINOMANZIA
(dal greco axine=scure) Forma di divinazione per mezzo di una scure. Di origine orientale, era conosciuta e praticata anche dai Greci: si lanciava una scure contro un tronco e se ne interpretavano le vibrazioni. Nel Medioevo si praticava qualcosa di molto simile per cercare tesori e/o persone scomparse: si collocava la scure in verticale sul terreno, o in bilico sul ferro, ci si danzava intorno fin quando la scure non cadeva e il manico indicava la direzione da seguire.

 

ASTRAGALOMANZIA
Divinazione per mezzo degli astragali, ossi del tarso, in seguito sostituiti dai dadi. Si gettavano a caso osservando poi le figure che ne risultavano. Più tardi si scrissero su di essi le lettere dell'alfabeto traendone parole, oppure si interpretarono i numeri dei dadi facendoli corrispondere alle lettere dell'alfabeto.

(Fine seconda parte)

 

 
Rispondi al commento:
Piero_Calzona
Piero_Calzona il 19/11/07 alle 00:03 via WEB
La tua esposizione è articolata da due elementi contrastanti tra di loro. La prima è in relazione alle teorie dimostrate e inconfutabili, in funzione della riproducibilità dei fenomeni, quindi teorie vere, dimostrabili attraverso le leggi della matematica e della fisica. La seconda domanda che mi hai posto: “tu ami o amavi tuo padre?” è una domanda che non fa parte della logica, della razionalità, della scienza, ma fa parte della sfera dei nostri sentimenti. Nel post “Riduzionismo scientifico” faccio una netta distinzione tra Immanente e trascendente. Nell’Immanente, attraverso la logica e la scienza, possiamo analizzare, misurare, capire, sperimentare, formulare e concretizzare un dato fenomeno, che poi, attraverso la riproducibilità, diverrà una teoria vera, cioè inconfutabile, perché obbedisce alle leggi della fisica e della matematica. Ciò a cui ti riferisci, nella seconda parte della tua esposizione, e cioè: “non pensi che oggi, come allora le nostre " regole " possano essere incomplete come hai suoi tempi?” fa parte delle famose congetture, per congettura intendo delle ipotesi scientifiche, come l’orizzonte degli eventi, nei buchi neri, formulata da Roger Penrose e Stephen Hawking, questa congettura non è una teoria dimostrata o dimostrabile, è e rimane una pura e semplice congettura. Le scoperte scientifiche riconosciute debbono obbedire necessariamente alla riproducibilità del fenomeno altrimenti sono false. Ecco quanto ho scritto a proposito della vera scienza: “LA SCIENZA. La scienza è un modo per ottenere conoscenze di base a osservazioni obbiettive. Per osservazioni obbiettive si intendono osservazioni fatte in modo tale che persone con percezione normale, possano giungere allo stesso risultato. L’oggettività è la sola caratteristica che contraddistingue ciò che è la scienza da ciò che non lo è. La scienza tratta fenomeni che sono a disposizione di tutti: non può trattare fenomeni che possono essere osservati da una persona sola o da poche. Un altro elemento caratteristico del mondo scientifico, a differenza di altri sistemi di conoscenza quali la religione o il senso comune, è il costante mettere in dubbio le proprie idee: non esistono idee sacre o intoccabili; nuove scoperte, che devono poter essere verificabili e ripetibili da chiunque, possono portare a modificare le concezioni precedentemente ritenute vere. L’approccio scientifico si basa su alcuni presupposti: A) La realtà del mondo: gli oggetti dello studio scientifico esistono indipendentemente dal fatto di essere percepiti da noi. B) La razionalità del mondo: con ciò si intende la possibilità di comprendere il mondo tramite il pensiero logico-razionale. Se esso fosse irrazionale sarebbe inutile cercare di comprenderlo con qualsiasi altro mezzo. C) La regolarità: Il mondo segue le stesse leggi in ogni tempo e luogo. D) La causalità: L’idea che ciascun evento abbia una causa. E) La scoperta: L’idea che sia possibile scoprire il funzionamento del mondo. F) La scienza come aiuto all’umanità: Bisogna stare attenti a non confondere la scienza con la tecnica; la scienza si propone di scoprire le leggi della natura per il benessere dell’uomo e per allontanare tutte quelle falsità che sono state dettate dall’ignoranza di queste leggi. La tecnica è l’applicazione della scienza a volte dannosa per il genere umano, non per desiderio degli scienziati, ma per fini politici, bellici ed economici, quindi lontano dagli obbiettivi puramente scientifici. Detto ciò passo alla seconda domanda: “tu ami o amavi tuo padre?” Anche qui mi avvalgo delle conclusioni che ho già fatto sul capitolo, “Riduzionismo scientifico”, ecco quanto ho scritto: CONCLUSIONI: Ci sono dunque ancora tanti misteri da chiarire e c’è un mistero con la M maiuscola, è il mistero che riguarda l’origine e il fine ultimi delle cose, della realtà. Questo mistero, che molti chiamano Dio, sfugge per definizione all’indagine scientifica. Sfugge all’indagine scientifica non perché non esiste, o perché non ci sono prove scientifiche che esista, ma semplicemente perché non è possibile fare una misura di quanto pesa, qual è la sua velocità, dove comincia e dove finisce. La scienza non può nulla, ma questo non significa che sia in contrasto con la religione, sono due campi distinti. Io sono un semplice lettore, credo nell’arte, nella creatività umana, nelle sensazioni che una immagine o un brano musicale possono far nascere nell’animo umano, e sono sentimenti indescrivibili. Ciò che so e credo non è misurabile in termini scientifici, e non e’ neppure riproducibile in termini pratici: dunque non esiste? Cos’è il sentimento in termini scientifici? Cos’è l’intuizione? L’immaginazione è misurabile? Eppure tutto ciò esiste e i suoi frutti sono misurabili dalla nostra sensibilità. L’uomo è un essere mentale che concepisce l’infinito, ma che abita in un corpo che ha limiti e vede limiti. La nostra conoscenza è necessariamente determinata da questa straordinaria doppia natura, l’infinito cercato ed il finito abitato. Credo che la realtà sia come una lunga galleria buia e noi all’interno vediamo solo una piccola parte, avendo a disposizione una esile luce che è la nostra ragione, Ciò che vediamo è una realtà parziale, che, comunque, ci ha permesso fino ad ora, di costruire una tecnologia talmente complessa da raggiungere perfino gli altri pianeti. Su Marte ci siamo arrivati. Quindi la matematica e le altre scienze che si propongono questo obbiettivo sono certamente vere e verificabili. Ma un veicolo spaziale è solo un complicato e magnifico sasso con un motore. Un uccello è più efficace nel suo rendimento energetico ed è un essere molto più complesso. La nostra conoscenza è frammentaria, ma non è falsa, il riduzionismo funziona perché altrimenti non avremmo né trapani né automobili, che invece esistono e ci rendono la vita più facile. Il riduzionismo esiste perché è ancora utile a produrre cose, ma ci accorgiamo che non è sufficiente a comprendere tutto. Ecco perché il linguaggio dell’arte e dei sentimenti descrivono meglio l’indescrivibile. Il contorno di una foglia può essere descritto da equazioni, ma quando si arriva alle interazioni cellulari e poi a quelle molecolari e poi a quelle atomiche, la matematica le scienze si muovono a tentoni. Forse l’arte, la creatività, i sentimenti, fanno parte di un mondo dove né la matematica né le scienze saranno in grado di spiegare in modo razionale e scientifico il loro significato, ma anche se ciò, un giorno, fosse possibile, rimarrebbe sempre la splendida domanda : perché l’uomo è dotato di queste caratteristiche singolari che sono motivo unico della sua esistenza?” Spero di essere stato esauriente. Volevo solo dirti che in questo post: “Razionale e Irrazionale” sto cercando di smascherare tutte quelle credenze che stanno dilagando a macchia d’olio e che nessuno può dimostrare, perché sono oggetto di una falsa cultura scientifica, tra breve tratterò una serie di argomentazioni in cui cercherò di spiegare la natura di queste pseudo scienze, cercherò di dimostrare, con l’aiuto di validi autori, che tutti questi fenomeni paranormali sono il frutto di una voglia esagerata di cercare lo straordinario ad ogni costo, trascurando così ogni forma razionale che ci allontana sempre di più dalla vera scienza. Un caro saluto, Piero
 
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