considerazioni

Mal d'Africa

Finalmente le feste sono finite,
per me una lunga maratona di lavoro.
Vorrei stare un po al calduccio in letargo
sotto alla neve ma qui piove...sig...
Cosi' ho deciso di andare un po in vacanza
al caldo preferibilmente...e spero che il
tempo mi aiuti.
Emigrare in centro Africa e' come piombare
in piena estate. Mi sembra ieri che ho riposto
l'abbigliamento estivo ed ora devo di nuovo
tirarlofuori per studiar bene cosa mi puo'
servire. Un paio di sandali...scarpette da mare
perche' par che ci siano dei ricci enormi...
un paio di costumi, un pareo...e mi sa poco
altro se voglio restare nei 15 kg ammessi
dalla compagnia aerea.
Cio' che piu mi amareggia e' dover
lasciare a casa il mio adorato cane e
abbandonare sotto al lucernario
della soffitta le mie piante, affidate
solo alla fortuna se sopravviveranno.
Non saranno tutte rose e fiori, lo so bene
ma chi non risica, non rosica.
Questi aerei charter hanno delle poltrone
minuscole e spazio per le gambe quasi a zero.
Io che le ho lunghe....sai che sofferenza!
Poi all'arrivo ci sara' l'assalto dei questuanti,
il caldo, il bus scassato, le strade piene di buche,
la camera d'hotel spartana ma...che importa
se fuori c'è quel venticello marino estivo,
il sole impetuoso, la spiaggia di borotalco,
il mare di un limpido turchese e un calore
che finalmente mi riscaldera' le ossa.
Adoro l'Africa e i suoi maestosi paesaggi.
E' un continente affascinante e pericoloso
ma vale la pena correre il rischio.