Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2010 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: psicologiaforense
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 62
Prov: PD
 

umorismo e satira

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2010 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Messaggi del 04/03/2010

 

L'EDITORIALE DELLA NOTTE: PENSIERI, OPINIONI, IDEE, RIFLESSIONI....PER UN ALTRO GIORNO,PEDOFILIA, SOCIETA',

Post n°3807 pubblicato il 04 Marzo 2010 da psicologiaforense

L'EDITORIALE DELLA NOTTE

SIAMO DEBOLI CONTRO LA PEDOFILIA PERCHE' MANCANO I PRINCIPI FORTI E I GRANDI IDEALI

Chi non ricorda Ciatti, il pedofilo assassino dell'Umbria? E la bambina tunisina assassinata da quel rumeno? Come il piccolo albanese ucciso da un italiano? E le centinaia di altri bimbi abusati sessualmente di cui ci parlano, ogni giorno le cronache? Di fronte a tali episodi di ferocia molti pensarono che dietro quanto accadeva non vi fossero una cultura, una mentalità, una morale immorale, capaci di coinvolgere migliaia di persone. Ma sbagliavano. Anzitutto non capivano che la pedofilia non riguarda soltanto la società contemporanea, che è fenomeno eterno capillarmente diffuso in tutte le società, anche se in misura differente. Eppure, anche perché manchiamo di radici nella storia, la consideriamo un fenomeno nuovo. Ma qualche cosa di nuovo c'è. Le società occidentali hanno quasi perduto il senso del peccato, della violazione di ogni regola e principio morale. A questo punto la pedofilia, fino a ieri eccezione, fenomeno tenuto rigidamente sotto controllo, considerata il più abominevole dei peccati, ultima frontiera della morale sessuale, si diffonde in maniera più consistente. Tra l'altro noi europei abbiamo la detestabile abitudine di portare delinquenti, assassini, individui di ogni risma, in televisione a confessarsi. E la gente che li guarda, che li ascolta, proprio perché vanno in televisione spesso finisce per considerarli individui normalissimi. E probabilmente questo finirà per accadere anche con i pedofili. Ma anche la magistratura e le forze dell'ordine, se da un lato applicano o tentano di applicare la legge, dall'altro psicologicamente diventano più tolleranti, flessibili. La trasformazione di questa società è continua e drammatica. Così si oppone alla pedofilia in maniera elastica, possibilista, più o meno tollerante, perché la nostra è una società priva di princìpi forti, di grandi ideali. È nelle pieghe di tutto questo che si dilata, anche attraverso internet, uno dei tanti strumenti tecnici, forse il più potente, di cui la pedofilia moderna si serve. Possiamo e dobbiamo combatterla. Ma per farlo con grande efficacia abbiamo bisogno di princìpi grandi, di grandi ideali per cui vivere e lottare. Dobbiamo cercare di «essere», invece passiamo la vita a cercare di «avere», di godere, di consumare. Come potremo, in queste condizioni, in una società in grave crisi morale e di identità, condurre una battaglia come questa con la dovuta efficienza serietà e continuità? Forse ci perderemo, già ci stiamo perdendo, in discussioni, insinuazioni, pettegolezzi, e questo appunto a causa della caduta della capacità di dare un significato, intendo dire un significato alto e nobile, a quanto andiamo facendo, anche contro la pedofilia.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

LA SENTENZA DI CASSAZIONE: PROSTITUZIONE, STUPRO, DIRITTO&DIRITTI, VIOLENZA PRIVATA, ESCORT, SQUILLO,

Post n°3806 pubblicato il 04 Marzo 2010 da psicologiaforense

LA SENTENZA DI CASSAZIONE

Sesso a pagamento: il cliente che rifiuti di pagare commette stupro 

La Cassazione ( terza sezione penale con sentenza n.8286)  ha confermato la condanna a 4 anni di reclusione, con interdizione perpetua dagli uffici attinenti la tutela e la curatela, nonché, per 5 anni, dai pubblici uffici, inflitta dalla Corte d’appello ad un uomo per violenza sessuale e violenza privata, condannato anche a risarcire i danni alla vittima con una provvisionale di duemila euro.

Il caso
L’imputato aveva fruito delle prestazioni sessuali di una prostituta e si era poi rifiutato di pagarla. Era finito per questo sotto processo a seguito della testimonianza della donna.

La volontà di non pagare
I giudici con l’ermellino ritengono sussistente l’elemento soggettivo doloso dell’imputato che aveva «piena coscienza e consapevolezza» del sopruso che stava consumando a tal punto da precostituirsi delle prove e chiedere al portiere dell’albergo di distruggere le schede di permanenza nell’hotel dove era avvenuto l’incontro.
Questo è sintomo della volontà dell’uomo di non lasciare traccia della permanenza, circostanza spiegabile solo con lo scopo di precostituirsi la possibilità di una futura negazione del pagamento delle prestazioni sessuali
.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

ESSERE E BENESSERE, MASSAGGI, BELLEZZA, ULTIME TENDENZE, STRESS, BEAUTY FARM, RIGENERARE CORPO E MENTE

Post n°3805 pubblicato il 04 Marzo 2010 da psicologiaforense

 

Striscianti massaggi

Un massaggio rilassante è proprio quello che ci vuole per iniziare bene la settimana! Dimenticatevi però creme e oli profumati. L’ultima tendenza in fatto di benessere è farsi cospargere di serpenti di piccole e medie dimensioni.
Certo, non tutti saranno felici di sentire una biscia - anche se non velenosa - strisciare sulla propria pelle. Ma chi l’ha provato giura che è un rimedio infallibile contro lo stress e in più la leggera pressione delle serpi scioglie i muscoli, rigenerando il corpo e la mente.
L'inventrice è Ada Barak, proprietaria di una beauty farm israeliana e il trattamento costa circa 50 euro (Focus).

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

LA FOTO DEL GIORNO: ANIMALI, ESTINZIONE, ECOLOGIA, AMBIENTE, RANA LITORIA CASTANEA, AUSTRALIA,

Post n°3804 pubblicato il 04 Marzo 2010 da psicologiaforense

Bentornata! - Si credeva estinta da 30 anni, invece sono stati trovati in una fattoria in Australia alcuni esemplari della rarissima rana Litoria castanea nel Nuovo Galles del sud (David Hunter/New South Wales National Parks and Wildlife Service/Ap)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

ATTUALITA', CRONACA, SUICIDIO, COSTUME, SOCIETA', VITA, DEPRESSIONE, PSICOLOGIA, INDIFFERENZA, DISPERAZIONE

Post n°3803 pubblicato il 04 Marzo 2010 da psicologiaforense

San Donà, ventenne si impicca al parco: «La gente guardava senza fare nulla»

 

 

«La gente guardava e non faceva nulla. Sono rimasta allucinata dall'indifferenza di tutte quelle persone». Mia Manzatto è una delle persone che ieri a mezzogiorno, nel Parco Europa di San Donà di Piave ha rinvenuto il corpo senza vita di Christian Xavier Bastos, un ragazzo di 20 anni che si è impiccato all'interno di una locomotiva storica posta nel parco.
«Ad un certo punto ho sentito una signora urlare che c'era qualcuno impiccato nella locomotiva. Mi avvicino e c'era un uomo che lo indicava alla figlia. Quando ho detto che bisognava chiamare i soccorsi la risposta che mi ha dato è stata che non aveva credito nel cellulare». Mia Manzatto racconta dall'esterno quello che è accaduto dopo il suicidio del ragazzo, racconta dell'indifferenza, o forse dello sbigottimento dei presenti: «C'erano cinque persone, poi dieci, tutti uomini e io unica donna: nessuno che facesse nulla. Allora mi sono arrampicata ed ho provato a tastare il polso del ragazzo: le mani erano fredde, ma il corpo sembrava caldo. Mi chiedo perchè nessuno abbia fatto nulla, perchè non si è corsi al Pronto soccorso, raggiungibile anche a piedi? L'indifferenza è ovunque. E questo ti fa pensare che puoi fare ogni cosa, in ogni posto e ora e nessuno si muove».
Ma prima di arrivare a quel momento, prima dell'orrore, c'è la storia di quel ragazzo di soli 20 anni, Christian Xavier Bastos, che soffriva di depressione. Christian era arrivato in Italia nel 2004, quando aveva 15 anni. Aveva vissuto con la famiglia a Jesolo Paese, ma nel novembre del 2009 si era trasferito a Mussetta di San Donà di Piave, in un'abitazione che condivideva con un amico. Lavorava come magazziniere e, da qualche tempo, era soggetto a crisi depressive, tanto che uno psicologo gli aveva consigliato di rivolgersi al Cim, il Centro di igiene mentale dove ieri avrebbe dovuto andare per la prima volta.
Invece Christian ha deciso di fermarsi al parco. Prima ha chiamato la fidanzata, ha inviato un sms ed è rimasto solo all'interno della locomotiva storica che fa da arredo e memoria al Parco Europa, un'area verde situata a ridosso dell'ospedale proprio vicino al Cim. Le sigarette, il telefonino accanto, poi qualcosa che facesse da corda e il gestto estremo: il suicidio per impiccagione. Christian si uccideva mentre gli amici lo cercavano ovunque, allertati dalla fidanzata, preoccupati per la sua fragilità. Ma lui l'aveva già fatta finita, intorno al suo corpo alcuni passanti, quelli che lo hanno ritrovato, immobili, impietriti di fronte alla disperazione di un ragazzo.

*****************************

FONTE: IL GAZZETTINO

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

L'EDITORIALE : MIRACOLI, SIENA, PALIO,SAN FRANCESCO, ARTE, RELIGIONE, OSTIE, GIOVANNI PAOLO II, BENEDETTO XVI

Post n°3802 pubblicato il 04 Marzo 2010 da psicologiaforense

L'EDITORIALE DEL GIORNO

MIRACOLO DI SIENA

Nella stupenda basilica di San Francesco, a Siena ( VEDI FOTO SOPRA) da quasi tre secoli vengono custodite duecentoventitré ostie ancora miracolosamente intatte. La cose andarono così: il 14 agosto 1730, di notte, certi ladri penetrarono in quella chiesa, che apparteneva ai Minori Conventuali, e portarono via, tra le altre cose, la pisside contenente trecentocinquantun ostie già consacrate. L'indomani doveva corrersi il famoso Palio dell'Assunta (VEDI FOTO QUI SOTTO)  ma, alla notizia del furto sacrilego, a furor di popolo venne sospeso in segno di rispetto e riparazione (oggi le ragioni economiche, turistiche e televisive non lo permetterebbero, pur se le stesse ragioni, a parte quelle telvisive, erano presenti anche nel 1730). Le indagini promosse dalle autorità non approdarono a nulla. Fu per caso che quelle ostie vennero ritrovate, la mattina del 17, nella cassetta delle elemosine del vicino santuario di Santa Maria in Provenzano. All'apertura di quella cassetta comparvero, sfuse, in mezzo alle monete, la polvere e le ragnatele. Ripulite con cura furono riportate in solenne processione in San Francesco. Solo col passare degli anni ci si rese conto che non si alteravano. Più volte esaminate con gli approssimativi strumenti che la tecnologia metteva via via a disposizione, sopportarono di tutto: manipolazioni, scuotimenti, umidità eccetera. Si provò anche a chiudere delle ostie non consacrate in una scatola di ferro per dieci anni. E le si ritrovò putrefatte. Nel 1951 altri ladri trafugarono il prezioso contenitore, rovesciando le ostie miracolose sull'altare. Nel 1980 furono venerate da Giovanni Paolo II, e oggi da Benedetto XVI. 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963