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Messaggi del 18/03/2010

 

L'EDITORIALE DI PSICOLOGIAFORENSE: POLITICA, ECONOMIA, VITA PUBBLICA, POLITICI ANALFABETI, SOCIETA', ELETTORI

Post n°3867 pubblicato il 18 Marzo 2010 da psicologiaforense

L'EDITORIALE... DI PSICOLOGIAFORENSE

I POLITICI DI SINISTRA E DI DESTRA TORNINO AL DIALOGO CON I CITTADINI

BASTA PARLARE DI BERLUSCONI E DEI SUOI PROBLEMI PRIVATI

Alla politica spetterebbero i compiti, di moralizzare la vita pubblica e di umanizzare se stessa e in questo caso speciale delle elezioni 2010  le preoccupazioni per una crisi di alfabetizzazione dei sentimenti possono essere comuni ai partiti nostrani, ma anche a quelli  europei (VEDI RECENTI ELEZIONI IN FRANCIA).

 Quanti politici possono affermare di saper dialogare con i cittadini, di conoscere i problemi più minuti di una popolazione, di aver visitato un ospedale o una scuola, di aver preso un tram di avere fatto la spesa in un mercato di quartiere, di aver fatto una coda in un ufficio pubblico? Sicuramente pochi o nessuno. Molti leader di partito e i collaboratori a loro più vicini, trascorrono buona parte del loro tempo a cliccare freneticamente con i tasti del computer sulle notizie di agenzia, per poter rispondere in tempo quasi reale alle dichiarazioni degli avversari e non rischiare di rimanere esclusi dal gran circo mediatico, a non farsi espellere da una gerarchia il contatto con tutte quelle realtà che servono a prendere decisioni ragionate e che siano in sintonia con i bisogni della società. La crisi britannica è il sintomo di un malessere dunque molto più grande e allargato rispetto alla stessa realtà britannica, e decidere di scrivere un Indice delle emozioni probabilmente non sarà sufficiente alla politica per salvare se stessa. Considerato che parliamo di emozioni e sentimenti, bisognerebbe partire dalla constatazione che manca l'elemento che sta alla base di tutto: il fuoco della passione e della missione, che è dentro ognuno di noi ma non sempre riesce a venir fuori. Questo fuoco c'era nella società europea che ricostruiva la proprie fondamenta dopo i disastri della seconda guerra mondiale, ma a poco a poco si è affievolito. Per riaccenderlo, dicono gli inglesi, bisognerà ritrovare i sentimenti. Resta da capire come si potrà attuare, nel concreto, nelle istituzioni, nelle scuole e nella società in genere, questa «educazione sentimentale».

 
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OGNI GIORNO HA LA SUA POLEMICA: BUSI VS PAPA, CULTURA, OSTRACISMO, SEWGNI, SIGNIFICATI, SENSO, SIMBOLI

Post n°3866 pubblicato il 18 Marzo 2010 da psicologiaforense

Busi contro il Papa. E scoppia la polemica. La Rai: «Fuori da tutti i programmi»Lo scrittore accusa il Pontefice sul tema dell'omofobia.
Udc: "Santo Padre dileggiato"
Pdl: «Inaccettabile»
Vivaci le reazioni provocate dalla scelta della Rai di "radiare" Busi da tutte le trasmissioni dopo lo show-down che lo scrittore ha fatto all'Isola dei famosi. Contraria la stessa conduttrice del programma, Simona Ventura, che afferma: «la censura non è certo il mezzo migliore per chiarire dubbi o sciogliere eventuali questioni». E continua ammettendo il carico che lo scrittore aveva messo in tv: «Mi rendo conto che le parole di Aldo Busi dette ieri sera durante la trasmissione possano essere parse fuori luogo e offensive per una parte del nostro pubblico e averne colpito la sensibilità. Detto questo, mi auguro vivamente - conclude - che la Rai ci ripensi e che si possa arrivare ad un accordo per avere con Busi stesso un confronto in un clima più sereno».
Tassative, invece, le opinioni del Moige (Osservatorio Media del Movimento genitori), che per bocca della responsabile Elisabetta Scala fa sapere che: «già nelle settimane passate avevamo chiesto l'eliminazione di Busi da L'Isola dei Famosi per l'apologia alla pedofilia di cui si era macchiato, ponendo il caso direttamente all'attenzione di Raidue. La televisione non può essere più terra di nessuno, un mezzo attraverso cui tutti possono sentirsi in diritto di insultare o degenerare in volgarità gratuite: ci sono delle regole che vanno rispettate».
Anche il Codacons appoggia la decisione della rai di escludere aldo busi da tutte le trasmissioni della rete, ma ritiene che il provvedimento sia tardivo. «Già dalla prima puntata dell'isola dei famosi lo scrittore andava mandato a casa- afferma il presidente codacons, Carlo Rienzi- Busi, infatti, fin dalle prime battute del programma si è abbandonato ad un linguaggio volgare e ad espressioni di cattivo gusto, nel tentativo fallito di provocare e suscitare attenzione sul suo personaggio o su temi a lui cari. linguaggio e provocazioni non graditi ai telespettatori, molti dei quali hanno scritto al codacons denunciando le scurrilità dello scrittore». giusta quindi la decisione della rai di escludere Aldo Busi dalle trasmissioni dell'azienda, ma «assolutamente tardiva, in quanto si chiude la stalla quando i buoi sono già scappati», conclude Rienzi.
Parlano di censura Imma Battaglia: «I proclami di Aldo Busi sono contropruducenti per una seria cultura anti-omofobia in Italia»: lo pensa, sottolinea «da gay», la presidente dell'associazione Dì Gay Project. «Quindi non ho condiviso la sua "scenata" televisiva, ma che ora la Rai lo espelle reietto dal regno della tv pubblica mi sembra un brutto messaggio, altrettanto grave se non peggiore. Direi che assomiglia ad una grave e pericolosa censura di cui questo paese non ha proprio bisogno.»
Infine, il commento di Giorgio Merlo del Pd, vicepresidente della commissione di vigilanza della Rai, precisa che è stata «saggia la decisione della rai sullo scrittore busi mentre resta meno comprensibile quella su loris mazzetti».  «Forse- aggiunge- sarebbe utile che le regole venissero sempre applicate, altrimenti si corre un semplice rischio: e cioè, un'azienda dove tutto è possibile perchè tutto è opinabile. o si recupera credibilità e trasparenza oppure il servizio pubblico radiotelevisivo è condannato irreversibilmente al crepuscolo».

 
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LA FOTONOTIZIA DEL GIORNO, FOTOGALLERY, SESSO, ITALIANI, EUROPEI, VITA DI COPPIA, PRESERVATIVI,INTENET, FACEBOOK, TWITTER,

Post n°3865 pubblicato il 18 Marzo 2010 da psicologiaforense

Gli incredibili vizi del sesso all'italiana e non

Europei distratti sotto le lenzuola: anche nel pieno della passione, si lasciano sviare da altro. Libri, fornelli e tv compresi. È quanto rivela una ricerca elaborata da Akuel Skyn su un campione di giovani tra i 19 e 30 anni in Francia, Ungheria, Italia, Polonia e Gran Bretagna, in occasione del lancio di un nuovo preservativo.
Dalla ricerca emerge che gli europei, italiani inclusi, nel momento clou dell'amore pensano e fanno le cose più disparate. C'è chi naviga su internet, chi parla al telefono e persino chi cucina e legge libri. Il 9% degli italiani ha navigato su internet mentre si concedeva al partner. Lo stesso per l'8% degli inglesi, il 10% degli ungheresi e in cima, i più distratti, i francesi con l'11%.
Tra le altre distrazioni via web ci sono anche i più recenti social network scoperti dagli italiani nell'ultimo anno: Facebook e Twitter. Dalla ricerca emerge che c'è un 6% degli italiani che ha controllato il proprio profilo Facebook durante un rapporto sessuale e c'è anche un 1% che ha mandato un update su Twitter.
E, a parte queste stranezze, le cifre più elevate di «distrazioni a letto» riguardano il 43% degli italiani che dice di aver fatto il bagno o la doccia mentre faceva sesso, il 27%, uno su quattro, dichiara di aver guardato la televisione, il 13 % di aver avuto una conversazione telefonica
E ancora c'è un 7% che si è dilettato ai fornelli cucinando, un 5% che si è messo a leggere un libro, un altro 5% ha pulito addirittura la casa. Almeno si risparmia tempo.
 
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IL FATTO DEL GIORNO: LA VILTA'

Post n°3864 pubblicato il 18 Marzo 2010 da psicologiaforense

 Unanime conclusione della Commissione d’inchiesta sul servizio sanitario e primo
passo verso la verità sulla tragedia del
giovane detenuto
 

«Stefano è morto di sete» 
 

Cucchi subì lesioni e fratture, ma letale fu la disidratazione

  


La morte all’ospedale Pertini causata da grave mancanza di acqua ed eccessiva perdita di peso
Il rifiuto di cibo e cure finalizzato a ottenere colloqui con avvocato e familiari, mai concessi

Su viso e corpo traumi, forse «inferti». Ma i medici non hanno capito che era al punto di non ritorno

Il legale: senza pestaggio non sarebbe finito nel reparto dove è stato abbandonato.  La sorella Ilaria: omicidio preterintenzionale

***************************************

 A provocare la morte di Stefa­no Cucchi è stata una «grave condizione di disidratazio­ne ». Sul volto e sulle vertebre i segni di traumi, «probabilmente inferti». Il suo rifiuto di cure e cibo «non è inte­so a non curarsi, ma è strumentale a ottenere contatti con l’avvocato». E il giorno prima della sua morte «nes­sun medico» capisce che è a «un pun­to di non ritorno». Proveranno a ria­nimarlo, ma quando «è morto da tem­po ». Sono le conclusioni, approvate all’unanimità, della Commissione parlamentare di inchiesta sull’effica­cia, l’efficienza e l’appropriatezza del­le cure prestate a Stefano Cucchi. La relazione ora andrà alla Procura e al presidente del Senato, Renato Schifa­ni. «Le botte non sono state letali – commenta Fabio Anselmo, legale dei Cucchi – ma è evidente che se non fosse stato picchiato non sarebbe fi­nito al Pertini e non avrebbe avuto bi­sogno di quell’assistenza che gli è sta­ta negata». Traumi recenti, dunque: «Nelle autopsie si parlò perfino di malformazioni congenite...» (SIC!SIC!SIC!)

 
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LA NOTIZIA FLASH, CANI, GATTI, LAVATRICE PER CANI, BUSINESS, ANIMALI DOMESTICI, GIAPPONE, UOMINI E BESTIE

Post n°3863 pubblicato il 18 Marzo 2010 da psicologiaforense

In Giappone una “lavatrice” per cani e gatti: puliti in 33 minuti con 8 euro di spesa

Lavato, risciacquato, asciugato con tanto in messa in piega al tempo record di 33 minuti. Al "Pet World Joyful Honda" di Tokyo, un negozio con tutto il necessario per gli animali domestici, c'è anche la "lavacani" (corredata di un programma anche per gatti), una vera e propria lavatrice per il migliore amico dell'uomo a prezzi convenienti: 1.000 yen soltanto per un ciclo completo (8 euro), pari a un quinto di un lavaggio a mano.

La speciale lavatrice, poco più grande di un microonde è stata progettata negli Stati Uniti e, con la promessa allettante di un netto risparmio, ha trovato terreno più che fertile nel Sol Levante, dove il business intorno agli animali domestici e di compagnia è promettente al punto da spingere le compagnie assicuratrici a proporre polizze speciali sulla vita e contro gli infortuni.

Il sistema messo a punto è sicuro, già prima dell'apertura dell'oblò, con tutti i consigli per il perfetto lavaggio (il cane deve essere a digiuno, non deve avere con sè giocattoli e via dicendo). Lo shampoo non irrita gli occhi, l'acqua ha la temperatura costante di 35 gradi centigradi ed è arricchita con ozono per assicurare l'effetto balsamo. L'asciugatura dura pochi minuti, per avere alla fine un pelo soffice, pulito e vaporoso in un ciclo di appena 33 minuti.

Le macchine di questo genere sono al momento 10 in tutto il Giappone, ma si scommette già su un'impennata degli ordini.

 
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