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Messaggi del 30/03/2010

 

LA CURIOSITA'

Post n°3939 pubblicato il 30 Marzo 2010 da psicologiaforense

già l'estate scorsa la giunta aveva deliberato la rimozione


Salento, finalmente rimossa la statua della Arcuri

Mogli dei pescatori: "Non ci rappresenta"Le donne di Porto Cesareo avevano chiesto che venisse sostituita con la raffigurazione della Madonna del mare

 

 La statua che il sindaco di centrodestra di Porto Cesareo, Luigi Fanizza, aveva dedicato nel 2002 a Manuela Arcuri, erigendola di fronte al mare della Riviera di Ponente, è stata rimossa a sorpresa questa mattina.

Il sindaco Vito Foscarini (centrosinistra), ha dato esecuzione ad un'ordinanza sindacale che prevedeva lo spostamento o la rimozione del monumento, sui cui basamento è riportata la scritta 'Il mare di Porto Cesareo a Manuela Arcuri simbolo di bellezza e prosperità', quasi un simbolo per ricordare le mogli dei pescatori locali che però non hanno mai gradito l'accostamento. La statua, che fu scoperta alla presenza di una raggiante Arcuri, è stata ora riposta in un magazzino del campo sportivo.

Già l'estate scorsa la giunta aveva deliberato la rimozione, motivandola con una petizione delle mogli dei pescatori che ritenevano che non le rappresentasse, e che avevano chiesto che venisse sostituita con la statua della Madonnina del mare. Tutto fu interrotto dal clamore suscitato dalle proteste del giornalista-showman Gianni Ippoliti il quale si presentò con piccone e martello e si disse pronto ad abbattere la statua. La questione dello spostamento fu allora accontantonata, sino a stamani.

 
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TUTTA LA COMMUNITY NE PARLA: GENITORI, FIGLI, COSTI, FAMIGLIE, MANTENIMENTO, ECONOMIA, POLITICA,

Post n°3938 pubblicato il 30 Marzo 2010 da psicologiaforense

FIGLIO MIO QUANTO MI COSTI!

Una coppia su due deve rinunciare.
Un bimbo costa 634 euro al mese



Secondo il Rapporto famiglia Cisf 2009 le famiglie rinunciano ai figli, il 53%, o devono tirare la cinghia per arrivare a fine mese (35%). E la crisi economica non favorisce certamente comportamenti famigliari diversi visto che un figlio drena oltre un terzo della spesa familiare totale, 35,3%.
Il campione analizzato per l’indagine è stato di 4 mila famiglie statisticamente distribuite sul territorio italiano. Il 21% delle famiglie ha un solo figlio, il 19,5 ne ha due, il 4,4 ne ha tre, lo 0,7 quattro o più. Il 53,4% nemmeno uno, indice di una popolazione assai anziana.
La mancanza di risorse economiche incide sulle scelte del 19,5% delle famiglie, la mancanza di tempo per l’8,9, motivazioni personali per un altro 57,8. «Senso d’incertezza e di rischio sul futuro», commentano i ricercatori, pesano più dei vincoli strutturali. Anche se «la popolazione italiana sopravvive decentemente proprio perchè rinuncia ai figli» dato che la situazione dei redditi «è da Paese del terzo mondo. Il 60,2% della popolazione vive con un reddito familiare inferiore a 1500 euro al mese». E dal momento che in media un figlio costa 643 euro al mese, per molti è meglio non averne. 
Sempre in media, il costo mensile di mantenimento di un bimbo da 0 a 5 anniè di 798 euro. I benestanti ne spendono anche 1250.

 
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ESSERE E BENESSERE, SALUTE, NOVITA' IN MEDICINA, EPILESSIA, PROTEINA, NUOVE TERAPIE, NATURE MEDICINE,

Post n°3937 pubblicato il 30 Marzo 2010 da psicologiaforense

Epilessia, scienziati italiani scoprono la proteina che causa le crisi


Un trattamento con farmaci capaci di bloccare gli effetti di una proteina o di certi recettori da essa attivati è in grado di spegnere l'eccitabilità delle cellule nervose alla base dell'attacco epilettico. Lo dimostra uno studio pubblicato oggi da Nature Medicine. In particolare, i ricercatori hanno scoperto un nuovo meccanismo che favorisce le infiammazioni e che contribuisce in modo determinante alla comparsa e alla ricorrenza delle crisi epilettiche.
La nuova ricerca dimostra che i neuroni e le cellule della glia (altre componenti del sistema nervoso), sottoposti a uno stimolo che causa epilessia, rilasciano HMGB1, che a sua volta stimola i recettori toll-like. Questi recettori, che di norma rilevano la presenza di batteri o virus, hanno mostrato avere un importante ruolo nell'eccitabilità delle cellule nervose.
Lo studio mostra in particolare come i trattamenti con farmaci che bloccano gli effetti della HMGB1 o dei recettori toll-like, hanno potenti effetti anticonvulsivanti, anche su animali con crisi resistenti ai farmaci convenzionali. Il coinvolgimento di HMGB1 e dei toll-like è stato evidenziato anche nel tessuto di pazienti sottoposti a interventi chirurgici perchè affetti da epilessia insensibile ai farmaci.


 
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