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Messaggi del 18/10/2010
Post n°4820 pubblicato il 18 Ottobre 2010 da psicologiaforense
DELITTO SARAH SCAZZI: AVETRANA COME COGNE Ad Avetrana domenica dedicata al turismo “dell’orrore” RIPORTO QUI QUELLO CHE HO SCRITTO DOPO IL DELITTO DI COGNE NEL FEBBRAIO DEL 2002: "A Cogne arriva anche il TURISMO del macabro. Doveva essere soltanto una domenica di svago sulla neve, quella trascorsa ieri. Ma il delitto ha sconvolto l'intero paese e, tra i viottoli del centro, nessuno ha voglia di sorridere e di chiacchierare. Dalle finestre di qualche albergo, c'e' chi fotografa la villa del delitto. «Ma no, guardiamo la vallata, immortaliamo la montagna» dice poco convinta una donna armata di macchina automatica. Altri gruppi di turisti s'incamminano lungo la strada per Montroz, la frazione in cui c'e' la casa dei genitori di Samuele, Stefano Lorenzi e Anna Maria Franzoni. E dall'alto guardano con curiosita' i carabinieri al lavoro tra i cespugli, le ricerche con i metal detector dell'arma del delitto, le perlustrazioni nei campi. Ieri sono intervenuti anche gli alpini, per controllare i terreni circostanti la villa. Uomini, donne, anche bambini arrivano a COGNE vestiti da sci, danno un'occhiata al prato di Sant'Orso dove c'e' la pista da fondo ma poi deviano verso Montroz, arrivano davanti alla villa dei Lorenzi, osservano e parlano fitto fitto. Qualcuno ha anche un binocolo, guarda la casa sotto sequestro, poi chiede notizie dell'ultima ora ai cameramen che stazionano davanti alla villa dell'orrore. Il TURISMO macabro, in Valle, ha un precedente nell'incendio nel tunnel del Monte Bianco, che scateno' frotte di visitatori in pellegrinaggio a Courmayeur per farsi fotografare davanti all'ingresso italiano della galleria. Il paese dimostra di accettare senza troppi problemi la morbosa curiosita' degli estranei attorno alla villa dei Lorenzi, ma e' ormai stremato dall'assedio dei giornalisti. L'intero piazzale di fronte alla caserma dei carabinieri e' occupato dai camion delle televisioni e dalle auto di fotografi, giornalisti e cineoperatori. Sono, loro malgrado, altro motivo di curiosita' da parte della gente, che spesso e volentieri si ferma a guardare le dirette dei telegiornali e i collegamenti delle diverse trasmissioni. Ma gli abitanti di COGNE ormai non sopportano piu' il grande circo dei mass-media". DAL 2002 AD OGGI LA STORIA SI RIPETE, A QUANDO IL PROSSIMO DELITTO MEDIATICO?
Post n°4819 pubblicato il 18 Ottobre 2010 da psicologiaforense
PREDATORI IN AGGUATO
Arrestato a Genova lo stalker di Michelle Hunziker La tempestava con decine di e-mail, contenenti minacce, e la pedinava di continuo: per questo Pietro Pingitore, 48enne genovese, è stato arrestato sabato a Genova dai carabinieri di Milano, su disposizione del gip del capoluogo lombardo, Vincenzo Tutinelli. Pingitore si trovava a Genova perché avrebbe dovuto assistere allo spettacolo che vede protagonista la soubrette in quella città. La showgirl aveva presentato una querela alla Procura di Milano il 16 settembre scorso, dopo che qualche giorno prima, il 30 agosto, aveva ricevuto in un albergo a Senigallia (Ancona), un cesto che conteneva, oltre a dei biglietti religiosi, una lettera inviata alla figlia minorenne. È stato questo episodio che ha convinto la Hunziker, già in passato bersaglio di diversi stalker, a presentare una denuncia. Pingitore aveva cominciato a perseguitarla a febbraio, pedinandola e mandandole mail contenenti offese.
Post n°4818 pubblicato il 18 Ottobre 2010 da psicologiaforense
SENTENZA DI CASSAZIONE Se il dipendente si sente male, può andare a casa avvertendo anche solo i colleghi Il dipendente che non sta bene può tornare a casa, annunciando l’allontanamento anche solo ai colleghi. L’azienda non lo potrà considerare assente ingiustificato, nè tanto meno licenziarlo per giusta causa. Lo rileva la Cassazione (sentenza 21215/10) nel bocciare il ricorso di un’azienda che aveva licenziato in tronco un suo operaio "colpevole" di essere tornato a casa abbandonando il posto di lavoro senza avvisare il datore di lavoro. Non che il collega abbia licenza di «concedere permessi», ma l’allontanamento dal posto di lavoro deve ritenersi «giustificato su un piano di buona fede». Il caso
Post n°4817 pubblicato il 18 Ottobre 2010 da psicologiaforense
Le cheerleaders nelle scuole italiane Saranno 700 gli istituti dove nasceranno squadre di ragazze che faranno i tifo con pon pon e balli per i loro compagni impegnati in altri sport Non chiamatele ragazze pon pon «Questo è uno sport che diverte, genuino, e in cui esiste un fortissimo senso di squadra. Non richiede che le ragazze siano belle o brutte, prevede soltanto che tutte insieme portino il sorriso, la gioia e compongano figure più o meno difficili a seconda che facciano parte di team di cheerdance o di cheer acrobatico», spiega Riccardo Cavalieri, presidente della Federazione italiana cheerleading. Ma, soprattutto, ricorda, proprio come negli Stati Uniti, è un vero e proprio sport «che racchiude ginnastica artistica e ritmica, danza, coreografia, teatralità». «Siamo iscritti al Coni e possiamo contare su uno staff tecnico di atlete ai massimi livelli e nelle scuole c’è bisogno di un’alternativa alla pallavolo che in genere viene proposta alle ragazze», spiega.
Post n°4816 pubblicato il 18 Ottobre 2010 da psicologiaforense
Strane acconciature -
Post n°4815 pubblicato il 18 Ottobre 2010 da psicologiaforense
UNA LEZIONE DI SPORTIVITA': Il fair play nel mondo dello sport è un fenomeno abbastanza raro. Ma allo stadio di Morolo, dove era in corso il derby valido per il campionato di Eccellenza, Morolo e Ceccano (1-1 alla fine) hanno dimostrato che ciò è possibile. Era il 34’ del primo tempo quando l’arbitro Monaco di Roma, sullo 0-0, ferma il gioco. Un giocatore del Morolo, il baby Coluzzi era a terra infortunato. Il Ceccano manda la palla in fallo laterale per consentire l’ingresso dei sanitari morolani e curare Coluzzi. Il giocatore si riprende e l’arbitro invece di far battere il fallo laterale al Morolo che avrebbe restituito palla al Ceccano, consegna il pallone ai ceccanesi. Dei lancia Persichini, tocco per Latini e cross per la testa di Simone Lucchetti che realizza con i giocatori del Morolo completamente fermi in quanto aspettavano la palla che sarebbe poi stata restituita al Ceccano.
Post n°4814 pubblicato il 18 Ottobre 2010 da psicologiaforense
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