Creato da anna0772 il 06/01/2008
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ubriaca

Post n°470 pubblicato il 12 Ottobre 2010 da anna0772

Il primo non mi ha convinto e l`ho buttato giu` a piccoli sorsi per piu` di un anno di seguito. Almeno credo. Aveva un sapore strano, quasi acido.

Il secondo aveva un colore piu` chiaro e un gusto piu` caldo. L`ho bevuto volentieri, ma non mi ha dato alla testa e soprattutto non ne ho sentito la mancanza, quando ci sono stata lontano.

 Il terzo mi ha preso. L`ho bevuto tutto intero nel giro di pochissimi giorni e mi ha creato astinenza.

Mi sono ubriacata  di parole, ecco tutto.

 Adesso che sono rinsavita ci penso e di tutto mi sembra che parli tranne che di  "uomini che odiano le donne":  a mio parere parla di donne dalla sessualita` incerta ed disturbata e di perversioni fatte norma e normalita` (  "normale"  e` , secondo lui, che una donna tipo la Berger abbia nel cassetto un passato da scambista e  si dichiari apertamente innamorata del marito andando contemporaneamente a letto con Michael, come e` "normale" che la famosa Salander passi in modo tranquillo dal letto dello stesso Michael al letto della sua amica Miriam Wu).

Il sopruso e la violenza legittimano la violenza, secondo l`autore.

Ma questo non lo sa che e` una spirale senza fine, quella della violenza?

Il massimo e` stato il processo finale nel terzo: ma in che mondo il processo e` fatto dagli avvocati che decidono chi cosa e quando? Dovrebbe venire un po` qui a vedere che succede nelle aule dei tribunali davvero. Qui i processi li fanno i giudici. 

Ubriaca di notizie false e tendenziose.

 

 

 

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Commenti al Post:
Eric_Van_Cram
Eric_Van_Cram il 12/10/10 alle 20:13 via WEB
soprattutto: un processo dove si sa che l'imputata è colpevole ma viene assolta lo stesso :) (a margine: è normale tutto ciò che viene fatto per libera scelta e che non nuoce al prossimo, in un campo privatissimo come la propria vita sessuale. e no: la spirale della violenza ha una fine. desertica, oserei dire)
 
 
anna0772
anna0772 il 13/10/10 alle 11:51 via WEB
il concetto di "normalita`" identificato come la possibilita` di libera scelta quando questa non sia nociva non mi sembra un po` tirato... e poi, assumendop che la tua definizione di normalita` sia giusta tra il "nocivo al prossimo" dobbiamo calcolare anche la "nocivita`" verso il piu` prossimo dei nostri prossimi: noi stessi... dubito che praticare scambi di coppie o fare sesso con piu` persone contemporaneamente, o con persone del nostro stesso sesso sia a lungo andare positivo, edificante, e per noi non nocivo, ancorche` possa essere piacevole...
 
securitygroup11
securitygroup11 il 12/10/10 alle 20:29 via WEB
Mentre qui i processi li fanno e li decidono Sommariamente "giudici del nord"( che conoscono la realtà solo attraverso libri e film)...giudici soprattutto "Sessantottini" che ad ogni indizio di presunta "mafiosità"ti sbattono dentro e poi se hai denaro dimostri la tua totale estranietà alla "Cosa".....perchè "Mafia"vuol dire effetto mediatico=Carriera...|||
 
 
anna0772
anna0772 il 13/10/10 alle 12:10 via WEB
Non so come stiano le cose davvero in Italia, e soprattutto al sud, ma un giudice, ancorche` questo sembri a molti politici in voga oggi, non puo` fare quel cavolo che gli pare e piace e giudicare secondo la sua personale idea del caso o in base a come si e` svegliato la mattina.... I giudici sono i primi ad essere soggetti alla legge, sia quanto a formalita` da espletare perche` i processi vengano svolti, sia quanto alla verifica degli avvenimenti che sono sottoposti al loro giudizio, sia quanto al giudizio in se e per se`. In genere i giudici sono costretti a giudicare in base alle prove addotte e nello stretto riquadro della procedura ( civile o penale). Sono controllati da giudici di grado superiore e possono essere presi nei loro confronti prvvedimenti disciplinari. Essere giudici e` una responsabilita`. Chi pensa che sia solo un potere, si sbaglia davvero di grosso.
 
   
anna0772
anna0772 il 13/10/10 alle 12:13 via WEB
Volevo dire cioe` che quando dico "il processo lo fa il giudice" intendo che e` lui che decide quando si fano le udienze, quando si ascoltano i testimoni, quanto dura l`interrogatorio o lassunzione di una certa prova e che quello che descrive il libro e` un processo inventato ( dove l`avv. Giannini decide che vanno tutti in pausa, pota testimoni di cui il giudice non era a conoscenza prima dell` udienza e obbliga di fatto il giudice ad ascoltarli, decide quanto dura il suo intervent, obbliga il giudice a decidere seduta stante... insomma....)
 
     
BobSaintClair
BobSaintClair il 18/10/10 alle 13:37 via WEB
insomma, un libro da dimenticare? :)-
 
     
anna0772
anna0772 il 18/10/10 alle 19:39 via WEB
tutti i libri sono interessanti, anche quelli che non mi piacciono... :-=) ciao Bob!
 
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