Creato da: AngeloQuaranta il 10/02/2009
"fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza"
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Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo
Il Quarto Stato è un celebre dipinto realizzato dal pittore Giuseppe Pellizza da Volpedo nel 1901. Opera simbolo del XX secolo, rappresenta lo sciopero dei lavoratori ed è stata eseguita secondo la tecnica divisionista. Non solo raffigura una scena di vita sociale, lo sciopero, ma costituisce un simbolo: il popolo, in cui trova spazio paritario anche una donna con il bambino in braccio, sta avanzando verso la luce, lasciandosi un tramonto alle spalle. Il dipinto è lo sviluppo completo di questo tema, già affrontato dall'artista in dipinti come Ambasciatori della fame, Fiumana e un bozzetto preparatorio del 1898, Il cammino dei lavoratori. La composizione del dipinto è bilanciata nelle forme e movimentata nelle luci, rendendo perfettamente l'idea di una massa in movimento. È conservato a Milano nel Museo dell'Ottocento della Villa Reale (o Villa Belgiojoso Bonaparte). La versione preliminare, invece, è esposta sempre a Milano presso la Pinacoteca di Brera. A rendere celebre il dipinto contribuì anche il film Novecento di Bernardo Bertolucci.
Il maestro Gabriele Basilico
Post n°390 pubblicato il 05 Aprile 2013 da AngeloQuaranta
![]() Gabriele Basilico un artista della fotografia, genio del bianco e nero
Data: 14/02/13 - 06:15:56 Categoria: ARTE E CULTURA Codice articolo: 79 Il maestro Basilico BARIUna carriera intensa come la sua vita che lo ha portato in giro per il mondo. Mostre, reportage, cataloghi. C'è tutto in Gabriele Basilico uno dei più grandi fotografi italiani scomparso all'eta di 69 anni. Un lutto che colpisce il mondo della fotografia che questo genio del bianco e nero ha caratterizzato attraverso le sue immagini. In questa galleria alcune degli scatti dell'immensa produzione di Basilico. BEIRUT 1991
I suoi studi di architettura lo avvicinano all'ambiente dell'editoria di settore per cui realizza, su commissione, un ampia serie di lavori. E poi le ricerche sulle aree urbane, sul territorio, sull'architettura commissionate da privati ed enti pubblici. Nel 1984 il 1985 arriva l'incarico del governo francese che lo chiama a far parte del gruppo dei fotografi impegnati nella Mission Photographique de la DATAR a documentare le trasformazione del paesaggio transalpino.
LOSANNA
Il primo lavoro risale al 1982 quando realizza il reportage sulle aree industriali milanesi intitolato: Ritratti di fabbriche (Sugarco). Di questa esperienza Basilico ha raccontato di aver "Sempre pensato quei "ritratti" nascessero dal bisogno di trovare un equilibrio tra un mandato sociale - che nessuno mi aveva dato, ma che era la conseguenza dell'ammirazione che io provavo per il lavoro dei grandi fotografi del passato - e la voglia di sperimentare un linguaggio nuovo, in grande libertà e senza condizionamenti ideologici".
MILANO Le acciaierie della Falck Il senso del concetto di era post industriale con le immagini. Ciò che tanti economisti hanno cercato di spiegarci in tante pagine, trattati e manuali il maestro Basilico lo fa con una sola foto, ancora un reparto delle acciaierie Falck
Da qui arriva la notorietà e nel giro di due anni tra i componenti del gotha della fotografia internazionale nell'ambito della Mission de la DATAR. Da allora Gabriele Basilico non si è più fermato come la sua voglia di guardare il mondo e raccontarlo anche attraverso la sperimentazione.
NEW YORK ROMA
TORINO
Un esempio per tutti, per chi ama la foto e la pratica e per chi ne è semplice fautore. Un genio da cui prendere sempre e solo esempio
Testi e immagini da " La Repubblica "
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