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Dove si incontrano gli angeli

Post n°393 pubblicato il 01 Giugno 2013 da AngeloQuaranta

Dove si incontrano gli angeli

 

 

 

Terrasanta  il Monastero di San Giorgio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Armenia

 

 

Sull’Heng Shang, Cina Il tempio di Xuankong

una delle cinque montagne sacre della religione taoista e vicinissime a Datong, si trova il tempio sospeso di Xuankong Si, una struttura imponente costruita nella e sulla roccia e sostenuta da sottilissime colonne di legno che ne evidenziano il senso di precarietà. Il tempio di Xuankong Si è composto da quaranta sale, tutte scolpite nella pietra e collegate tra loro da una serie di passaggi e ponti. Poco lontano si trovano le Grotte di Yungang, note per essere uno degli esempi più raffinati di arte buddhista in Cina. Contengono ben 51.000 statue, di varie dimensioni (le più piccole non raggiungono i dieci centimetri, le più grandi possono superare i venti metri).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Bosnia

 

 

 

 

 

 

Monasteri  in Grecia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In Birmania

 

 

 

Il monastero di Phuktal (Ladakh), Jammu e Kashmir, India - 
Si trova nella valle di Zanskar. Si tratta di un monastero formato da piccole costruzioni bianche. È possibile accedere al luogo da scalinate, cornicioni e scale intagliate nella roccia.

 

Il monastero di Phuktal (Ladakh), Jammu e Kashmir, India -

 

 

 

 

 

 

 

 Takshang nel Butan, il monastero, o nido della tigre, si trova arroccato su una scogliera.

Una recensione dal web

Vi è una buona percentuale di turisti che, visitando il Bhutan, non tralasciano l'escursione al monastero di Taktsang. E ancora più numerosi sono coloro che, cercando di scoprire in internet questo Paese nascosto tra le pieghe dell'Himalaya, avranno probabilmente visto come prima immagine proprio la foto di Taktsang, assurto a vera e propria icona di questo regno grande come la Svizzera.
E se si giunge fin qui, di visitarlo vale davvero la pena perché in sé racchiude l'essenza del Bhutan stesso: il misticismo e la religiosità buddista, le montagne impervie (siamo nel cuore dell'Himalaya), l'architettura bhutanese che a mio avviso è unica! 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giovanni Michelucci "Dove si incontrano gli angeli", a cura di Giuseppe Cecconi, introdotto da Corrado Marcetti e Nicola Risaliti, Edito da Carlo Zella con Fondazione G. Michelucci.

E' un libretto agile di circa cento pagine e ottantadue brani raccolti tra interviste e riflessioni secondo una sequenza che ha il pregio di fare entrare subito nel mondo di Michelucci uomo e architetto. Mondo che caratterizza una identità complessa e ricca, espressa con semplicità nei contenuti, come conferma la sua lunga e appassionata ricerca, lunga un secolo intero. Questi brani testimoniano nella loro varietà che gli stimoli convergono verso un interesse unico, fondamentale: l'amore per la vita nelle sue manifestazioni.

L'uomo e l'architetto insieme maturano la propria visione in un rapporto attento con la natura del territorio di origine e della propria storia, di cui avverte la compenetrazione come una intima e organica espressione di vita. Prendiamo ad esempio il concetto di bellezza che l'architetto pistoiese esprime e su cui è interessante riflettere: "La bellezza non è ciò che gli occhi vedono, ma ciò che lo spinto vede senza gli occhi". Ma non dice ciò come innamorato, cioè come colui che perde il rapporto al le cose no!,

semmai ricercando oltre la forma sente che "...lo spirito della ricerca esaurisce la verità che si cerca." In ciò, come del resto in altre riflessioni, emerge una visione singolare specialmente per un toscano figlio di noti artigiani pistoiesi, legati per tradizione è ambiente alla cultura della forma.

Capire questo è già un grande risultato! L'Angelo è meta e anche senso di equilibrio che si rivolge al mondo. Sono le riflessioni di un uomo intimamente legato al suo mestiere che esige molto da se stesso  e si mette sempre alla prova, aiutato da un attaccamento alla vita incredibile, della quale coglie la complessità e la bellezza, e la soffre mentre la vive nella costante ricerca di continuità. Si può prendere uno qualsiasi di questi scritti e ragionarci sopra, tanto sono scritti di una sostanza cosi palpa bile e autentica che non vi è alcun bisogno di commentare.

Dopo averli letti si ha la sensazione di avere un libricino prezioso e utile, sia per i giovani che studiano e sia per chi di mestiere fa l'architetto o l'artigiano o comunque qualsiasi mestiere che si fa con la passione,  che ci fa sentire il dono della vita.

"Dove si incontrano gli angeli" 

 

 
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