Creato da: AngeloQuaranta il 10/02/2009
"fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza"
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Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo
Il Quarto Stato è un celebre dipinto realizzato dal pittore Giuseppe Pellizza da Volpedo nel 1901. Opera simbolo del XX secolo, rappresenta lo sciopero dei lavoratori ed è stata eseguita secondo la tecnica divisionista. Non solo raffigura una scena di vita sociale, lo sciopero, ma costituisce un simbolo: il popolo, in cui trova spazio paritario anche una donna con il bambino in braccio, sta avanzando verso la luce, lasciandosi un tramonto alle spalle. Il dipinto è lo sviluppo completo di questo tema, già affrontato dall'artista in dipinti come Ambasciatori della fame, Fiumana e un bozzetto preparatorio del 1898, Il cammino dei lavoratori. La composizione del dipinto è bilanciata nelle forme e movimentata nelle luci, rendendo perfettamente l'idea di una massa in movimento. È conservato a Milano nel Museo dell'Ottocento della Villa Reale (o Villa Belgiojoso Bonaparte). La versione preliminare, invece, è esposta sempre a Milano presso la Pinacoteca di Brera. A rendere celebre il dipinto contribuì anche il film Novecento di Bernardo Bertolucci.
la maturità ..... il Cristo visto da Dalì
Post n°11 pubblicato il 16 Febbraio 2009 da AngeloQuaranta
Tag: ARTE Negli anni '50 Salvador Dalì, alla riscoperta del Rinascimento Italiano ed in risposta ad un personale bisogno di misticismo religioso, stempera il suo ossessivo surrealismo creando immagini che, pur spettacolari nella genialità dell'invenzione spaziale, sono più sobrie ed equilibrate. E' del 1951 una delle tele più famose del suo periodo religioso, Cristo di San Giovanni della Croce, dove l’effetto spettacolare è dato dalla insolita prospettiva in cui mette il crocefisso, come visto dagli occhi di Dio, dall’alto verso il basso. Questa prospettiva, cambia direzione nella parte inferiore della tela, per dar luogo ad una veduta paesaggistica occupata da un lago con una barca e dei pescatori. La composizione, ripartita su due livelli sovrapposti, (il piano nero dal quale emerge la croce in prospettiva e il piano del paesaggio) che rappresentano ovviamente lo spazio celeste e quello terreno, in una erudita citazione di artisti rinascimentali quali Pietro Perugino o Raffaello.
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