Creato da: AngeloQuaranta il 10/02/2009
"fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza"

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La politica dovrebbe soffermarsi su questi dati, riflettere, e decidere al meglio per correggere queste tendenze...

Post n°267 pubblicato il 17 Dicembre 2010 da AngeloQuaranta

... anziché litigare ed offrirci spettacoli come quello andato in onda recentemente .

pubblicato il 20 dicembre

Nel primo semestre del 2010 la ricchezza netta delle famiglie italiane – cioè la somma di attività reali e finanziarie, al netto delle passività finanziarie come i mutui – è diminuita dello 0,3% in termini nominali.
E’ quanto emerge dalle stime preliminari fornite dalla Banca d’Italia nel rapporto sulla ricchezza delle famiglie italiane nel 2009.
Il risultato dal primo semestre 2010 è da attribuire a una diminuzione delle attività finanziarie e di un aumento delle passività, che hanno più che compensato la crescita delle attiv
ità reali.
Guardando al 2009, la ricchezza netta complessiva, a prezzi correnti, è aumentata tra la fine del 2008 e la fine del 2009 di circa l’1,1% (93 miliardi di euro), per effetto di aumenti delle attività finanziarie (2,4%) superiori a quelli delle passività (1,6%), mentre le attività reali hanno registrato solo un lieve rialzo (0,4%).
In termini reali, l’aumento della ricchezza complessiva rispetto alla fine del 2008 è stato dell’1,3% (più di 100 miliardi di euro del 2009). Alla fine del 2009 la ricchezza in abitazioni detenuta dalle famiglie italiane poteva essere stimata in circa 4.800 miliardi. In termini reali ha registrato un incremento annuo dello 0,4%.

A FINE 2008 45% RICCHEZZA IN MANO AL 10% DELLE FAMIGLIE
“Alla fine del 2008 la metà più povera delle famiglie italiane deteneva il 10% della ricchezza totale, mentre il 10% più ricco deteneva quasi il 45% della ricchezza complessiva”, aggiunge Bankialia.
“Il numero di famiglie con una ricchezza netta negativa, alla fine del 2008 pari al 3,2% risulta invece in lieve ma graduale crescita dal 2000 in poi. Secondo le stime disponibili, nel confronto internazionale l’Italia registra un livello di disuguaglianza della ricchezza netta tra le famiglie piuttosto contenuto, anche rispetto ai soli paesi più sviluppati”.
Tra la fine del 2008 e la fine del 2009 la ricchezza netta per famiglia è diminuita dello 0,3% a prezzi correnti e dello 0,2 a prezzi costanti, tornando su livelli di poco inferiori a quelli di fine 2005.
Nel confronto internazionale le famiglie italiane risultano relativamente poco indebitate; l’ammontare dei debiti è pari al 78% del reddito disponibile lordo (in Germania e in Francia esso è circa del 100%, mentre negli Stati Uniti ein Giappone è del 130%).

 

 

Indagine Eurispes-Telefono Azzurro: per un adolescente su 4 la famiglia è colpita dalla crisi

Più di un adolescente su quattro dichiara che la propria famiglia è stata colpita dalla crisi economica, e un bambino su cinque pensa che la propria famiglia abbia difficoltà ad arrivare alla fine del mese: la percezione della crisi nei più piccoli emerge dall'Indagine conoscitiva sull'infanzia e l'adolescenza in Italia, realizzata dall'Eurispes e da Telefono Azzurro. Il 16,7% dei bambini (7-11 anni) intervistati pensa che la propria famiglia abbia avuto negli ultimi mesi difficoltà economiche, il 29,6% che i genitori abbiano dovuto fare più attenzione alle spese sostenute per acquistare beni alimentari e vestiario, il 29,3% ritiene che siano cambiate anche le abitudini della famiglia nel tempo libero e il 14,6% che la famiglia ha dovuto rinunciare alle vacanze.
Paghetta più magra - Ne ha risentito anche la paghetta, ridotta per l'11,6% dei bimbi. La consapevolezza della crisi è molto forte negli adolescenti (11-17 anni): al 29% di chi ritiene che la propria famiglia sia stata colpita in una certa misura dalla crisi, si aggiunge un 52,3% - la maggioranza assoluta - che dichiara di conoscere altre famiglie che hanno risentito della congiuntura negativa. Un adolescente su tre pensa che la propria famiglia si sia mostrata più attenta, negli ultimi mesi, alle spese per cibo e vestiario e il 45,7% ha notato una maggiore attenzione per le spese extra relative al tempo libero. Infine, un adolescente su 4 dichiara che i genitori sono diventati più nervosi e oltre la metà di questi ragazzi ammette di essere diventato più nervoso e litiga più spesso.
Un adolescente su tre pensa di fuggire da casa - Dall'Indagine conoscitiva sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza risulta pure che circa un terzo degli adolescenti italiani (33,1%) abbia preso in considerazione l'eventualità di scappare di casa. Secondo l'indagine - che ha coinvolto 3.100 studenti delle scuole primarie e secondarie - la propensione a scappare di casa è maggiore tra le femmine, che ammettono di aver pensato alla fuga nel 37,9% dei casi a fronte del 27,5% dei maschi.
Uno su 4 disubbidisce a genitori - Alla base di questi gesti estremi quasi sempre ci sono i conflitti con i genitori, e a questo proposito l'indagine rivela che un adolescente su 4 (24,2%) in caso di divergenze con mamma e papà disobbedisce facendo ugualmente ciò che vuole. Argomento principale di discussione in casa è lo studio (32,3%), mentre le altre cause di conflitto più frequenti sono legate alla sfera educativa: il 18,1% degli adolescenti discute con i genitori quando risponde male, il 12,4% per gli orari di rientro e uscita, il 10,7% perché non fa ciò che gli viene chiesto di fare. E' più frequente che siano le femmine a rispondere male (23,1% rispetto al 12,2% dei ragazzi) e ad avere momenti di confronto sugli orari (14,8% contro 9,6%), a causa probabilmente della maggiore libertà concessa ai maschi.
L’ 84% dei ragazzi e il 42% dei bambini ha un profilo su Facebook - Social network e Youtube spopolano sempre di più tra bambini e adolescenti: l'84% dei ragazzi dai 12 ai 19 anni (71% nel 2009) e il 42% dei bambini tra 7 e 11 anni ha un profilo su Facebook, mentre aumentano i bambini che guardano filmati su Youtube, passati dal 54,7% del 2009 al 67,8% del 2010. Sconcertante la quota (17%) di bambini - che nel 40% dei casi navigano da soli in Internet - che dichiara di preferire in Youtube i filmati con scene forti come incidenti, violenza, sesso. La maggioranza però (62,9%) usa questo sito per guardare video di genere musicale. Quanto agli adolescenti, il 14,8% cerca o scarica materiali vietati, mentre il 17,3% si è innamorato di una persona conosciuta su Internet.
Il 62%, dei bimbi hai il telefonino - In aumento anche i bambini che possiedono il cellulare: sono il 62,4%, nel 2009 erano il 53,7%. E il 9,3% afferma di possederne più d'uno. Due bambini su tre (66%) usano il telefonino per fare foto e filmati e il 23,1% per navigare su Internet. Per quanto riguarda gli adolescenti, l'85% possiede un telefonino e il 24,5% lo utilizza per oltre 4 ore al giorno.
Genitori ideali? I propri,ma anche la coppia Totti-Blasi - La coppia ideale, per i bambini italiani tra i 7 e gli 11 anni, è sempre quella di mamma e papà: sette bambini su dieci, infatti, non riescono a immaginare genitori diversi dai propri. C'è tuttavia una minoranza di piccoli che vorrebbe genitori somiglianti a personaggi famosi, e tra questi la più "gettonata" è la coppia Francesco Totti-Ilary Blasi, 10,8% di preferenze. Tra i genitori ideali spiccano anche Brad Pitt e Angelina Jolie, che superano con il 5,1% di preferenze mamma e papà dei Cesaroni che raccolgono il 4,1% dei consensi.
Bisturi estetico per il 5,3% degli adolescenti - Nella società dell'immagine e della ricerca della visibilità a ogni costo, anche gli adolescenti non sfuggono all'obbligo di essere belli: il 5,3% dei ragazzi di età compresa fra 12 e 19 anni si è sottoposto a un intervento di chirurgia estetica. Ancor più "gettonati" gli altri interventi di manipolazione del corpo come il piercing, al quale è ricorso il 15,5% degli adolescenti e il tatuaggio (6,5%). E se il piercing risulta più diffuso tra le femmine e il tatuaggio tra i maschietti, la chirurgia estetica non vede grandi differenze tra i sessi.
Il 16% delle ragazze è a dieta - E sempre alla ricerca dell'ideale di bellezza, un adolescente su dieci ammette di seguire una dieta perché si considera grasso. Un dato che sale al 16% tra le ragazze, mentre i maschi si fermano al 4,7%. E a sorpresa emerge che, per mangiare fuori, i ragazzi mettono al primo posto la pizzeria, e solo al secondo il fast food; tra i cibi "etnici" il più consumato è il kebab.

16 dicembre 2010  dalla Redazione Tiscali
 
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