Creato da: AngeloQuaranta il 10/02/2009
"fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza"

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« Viaggio tra le vittime d...COME UN UOMO SULLA TERRA »

Usi e Costumi della mia Terra. La Taranta e la Pizzica

Post n°55 pubblicato il 07 Maggio 2009 da AngeloQuaranta
 

Il tarantismo si connotò come fenomeno storico religioso che caratterizzò l'Italia meridionale e in particolare la Puglia fin dal Medioevo; visse un periodo felice fino al XVIII secolo, per subire nel XIX secolo un lento ed inesorabile declino. Le vittime più frequenti del tarantismo erano le donne, in quanto durante la stagione della mietitura, le raccoglitrici di grano erano maggiormente esposte al rischio di essere morsicate da questo fantomatico ragno. Attraverso la musica e la danza era però possibile dare guarigione ai tarantati, realizzando un vero e proprio esorcismo a carattere musicale. Ogni volta che un tarantato esibiva i sintomi associati al tarantismo, dei suonatori di tamburello, violino, organetto, armonica a bocca ed altri strumenti musicali andavano nell'abitazione del tarantato oppure nella piazza principale del paese. I musicisti cominciavano a suonare la pizzica, una musica dal ritmo sfrenato, e il tarantato cominciava a danzare e cantare per lunghe ore sino allo sfinimento. La credenza voleva infatti, che mentre si consumavano le proprie energie nella danza, anche la taranta si consumasse e soffrisse sino ad essere annientata. Alla leggenda popolare può essere in realtà legata anche una spiegazione strettamente scientifica: il ballo convulso, accelerando il battito cardiaco, favorisce l'eliminazione del veleno e contribuisce ad alleviare il dolore provocato dal morso del ragno e di simili insetti. Non è quindi da escludere che il ballo venisse utilizzato originariamente come vero e proprio rimediedio medico, a cui solo in seguito sono stati aggiunti connotati religiosi ed esoterici. Come spesso accade per i rituali a carattere magico e superstizioso, anche a questa tradizione si cercò di dare una "giustificazione" cristiana: così si spiega il ruolo di San Paolo, ritenuto il santo protettore di coloro che sono stati "pizzicati" da un animale velenoso, capace di guarire per effetto della sua grazia. La scelta del santo non è casuale poiché una tradizione vuole che egli sia sopravvissuto al veleno di un serpente nell'isola di Malta.

Il tentativo di cristianizzazione del tarantismo non riuscì però completamente. Infatti, durante la trance le donne tarantate esibivano dei comportamenti di natura oscena, ad esempio mimando rapporti sessuali oppure orinando sugli altari. Per questi motivi la chiesa di San Paolo di Galatina (LE), dove i tarantati venivano condotti a bere l'acqua sacra del pozzo della cappella, venne sconsacrata e San Paolo da santo protettore degli avvelenati cominciò ad essere ricordato come il santo della sessualità. Il fenomeno del tarantismo si è andato progressivamente estinguendo, ed è sopravvissuto esclusivamente in determinate zone del Salento. Esso era diffuso nelle province di Lecce, Brindisi, Taranto e probabilmente anche nel sud barese e nella provincia di Matera. Per quanto riguarda l'alto Salento, pare che il culto di San Paolo non fosse molto diffuso, ma il tarantismo aveva conservato maggiormente il carattere pagano. Quando la persona afflitta dal morso si riteneva guarita, si usava fare un corteo, chiamato tarantolesco: si tornava accompagnati dai musicisti sul posto dove la persona riteneva di essere stata pizzicata e lì compiva l'ultimo ballo per quell'anno.

per saperne di più :

http://it.wikipedia.org/wiki/Tarantismo   http://it.wikipedia.org/wiki/Pizzica

Pizzica Danza di corteggiamento

 

 

Emulazione di un duello all'arma bianca nel costume dei " galantuomini " nel loro codice vi era il rispetto per gli umili, la protezione degli indifesi, i vecchi le donne e i bambini erano sacri; sempre contro le armi da fuoco perchè convinti che erano utilizzate solo dai  vigliacchi. Le loro liti o duelli si tenevano all'alba o al tramonto in modo riservato, guardando negli occhi l'avversario... passi di danza con una lama di rasoio ...

  

 

 


     

 
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Commenti al Post:
koradgl1
koradgl1 il 08/05/09 alle 12:14 via WEB
Posso chiederti di guardare questo?
A me piace moltissimo, sia la canzone, sia il video e considero l'attrice grandiosa nell'interpretazione della danza come catarsi, come liberazione da quel veleno che alla fine non sono altro che la liberazione dal senso di oppressione.
(Rispondi)
 
 
AngeloQuaranta
AngeloQuaranta il 08/05/09 alle 12:47 via WEB
Grazie per la segnalazione, è davvero molto bello. Lo trovo anche interessante perchè vi sono quei flash di video d'epoca che ho cercato nel web senza riuscirvi. Tra l'altro sul tema della taranta fu realizzato un documentario interessante negli anni 60, la testata era di TG7 giorni, dove se non erro la voce narrante è di Sergio Zavoli, l'ho rivisto con piacere qualche settimana fa.
(Rispondi)
 
 
ladymiss00
ladymiss00 il 07/01/12 alle 15:10 via WEB
Forse so a cosa ti riferisci il film documento di Pinna sugli studi antropologici di De martino
(Rispondi)
 
 
 
ladymiss00
ladymiss00 il 07/01/12 alle 15:13 via WEB
Viene riportato pure ne ,"Il Sibilo lungo della Taranta"
(Rispondi)
 
 
 
AngeloQuaranta
AngeloQuaranta il 08/01/12 alle 00:19 via WEB
Grazie
(Rispondi)
 
Papika
Papika il 08/05/09 alle 14:03 via WEB
Che bella la Pizzica!!! Mi piacerebbe imparare a ballarla! Ma mi sa che ci volgiono i capelli lunghi, sono più scenografici...
(Rispondi)
 
 
AngeloQuaranta
AngeloQuaranta il 09/05/09 alle 07:50 via WEB
Messaggio Pubblicitario ... " Scuola di danza impartisce lezione di Pizzica modalità e termini da convenire "
(Rispondi)
 
DolceAmaraMelannas
DolceAmaraMelannas il 09/05/09 alle 00:22 via WEB
Al solito post molto interessanti...Che dire? Mi fa piacere che tu ponga all'attenzione una fetta delle tradizioni e della storia della mia amata Puglia; in merito alla Taranta... posso dire che conosco quella danza molto bene,mi ci abbandono volentieri durante le vacanze in riva al mare, è una danza affascinante e sensuale, per niente volgare.... anzi! Per quanto riguarda la puntura del ragno, posso sfatare un mito, anch'io fui punta una decina di anni fa e non in Puglia ma nella regione in cui vivo. Il risultato? Fu il ragno a soccombermi...Cadde a terra... fulminato! ^_^ Buonanotte.
(Rispondi)
 
 
AngeloQuaranta
AngeloQuaranta il 09/05/09 alle 08:15 via WEB
Per la serie " se mordo avveleno " (e se mi leggi ti ammalio), com'è nella migliore tradizione delle allieve aspiranti streghe. Il ragno ha commesso l'errore di trovarsi sulla tua strada, il destino avverso non risparmia ... nessuno. Cordialità
(Rispondi)
 
 
 
DolceAmaraMelannas
DolceAmaraMelannas il 10/05/09 alle 00:44 via WEB
^_^
(Rispondi)
 
 
 
 
ladymiss00
ladymiss00 il 15/08/10 alle 16:44 via WEB
Grazie. Angelo.
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
AngeloQuaranta
AngeloQuaranta il 08/01/12 alle 00:21 via WEB
un messaggio del 15 agosto 2010 su un post del 7 maggio 2009.
(Rispondi)
 
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