Creato da: AngeloQuaranta il 10/02/2009
"fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza"

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Messaggi di Febbraio 2021

 

Archita da Taranto

Post n°532 pubblicato il 23 Febbraio 2021 da AngeloQuaranta
 

«Se vi si domanda come Taranto sia diventata grande, come si conservi tale, come si aumenti la sua ricchezza, voi potete con serena fronte e con gioia nel cuore rispondere: con la buona agricoltura, con la migliore agricoltura, con l'ottima agricoltura» Archita da Taranto 

Filosofo, stratega matematico, politico. nacque a Taranto, città della quale fu "stratego massimo" nella prima metà del IV secolo a.C. proprio nel periodo in cui la città raggiungeva l'apice del suo sviluppo economico, politico e culturale.

Archita condusse una vita austera, improntata a uno stretto autocontrollo nel rispetto delle rigide regole della setta pitagorica.

Abile uomo politico, si tramanda che fosse stato nominato per sette volte stratego (στρατηγός, strategòs) della città-stato di Taranto riuscendo ad essere un condottiero sempre vittorioso nelle sue battaglie. Probabilmente fu anche stratego "autocrate" (αὐτοκράτωρ, autocrator) della Lega italiota, ricostituitasi dopo la morte di Dionisio I di Siracusa, e che ebbe come sede Eraclea sotto l'effettivo controllo di Taranto.

Non si sa se, nonostante il divieto della costituzione cittadina, fosse stato nominato consecutivamente; i suoi mandati vengono datati tra il II e il III viaggio (367-361) di Platone, quindi potrebbero essere stati ricoperti anche uno di seguito all'altro.[9]

Attuò una politica di sviluppo che portò Taranto a diventare la metropoli più ricca e importante della Magna Grecia. Con l'edificazione di monumenti, templi e edifici[10] diede nuovo lustro alla città. Potenziò il commercio stringendo relazioni con altri centri, come l'Istria, la Grecia, l'Africa.[11]

Durante il suo governo, si dedicò allo sviluppo dell'economia favorendo l'agricoltura e insegnando egli stesso ai contadini i precetti per migliorare i raccolti. Spesso ricordava loro che Apollo non concesse altro a Falanto che fertili campi e amava ripetere:

 
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ZERO AL SUD di Marco Esposito

Post n°531 pubblicato il 19 Febbraio 2021 da AngeloQuaranta
 
Foto di AngeloQuaranta

ZERO AL SUD di Marco Esposito
Per quindici decenni si è discusso della Questione Meridionale. Ma con il federalismo fiscale il quadro è cambiato. Lo Stato ha misurato, Comune per Comune, fabbisogni, costi e servizi con l’obiettivo di attribuire a ciascun territorio le risorse corrette. I conteggi hanno dato un risultato inatteso: si pensava di far emergere la cattiva spesa del Sud e ci si è trovati davanti al dettaglio del profondo divario tra le due Italie. L’uguaglianza ha un costo miliardario e così si è imboccata la scorciatoia di piegare le regole in modo da attribuire al Sud meno diritti e meno soldi. Lo Stato invece di costruire gli asili nido o i binari dove mancano ha stabilito che, nei territori di tipo “B”, il fabbisogno è zero. Ha dimezzato la perequazione dove la Costituzione garantiva che fosse “integrale”. Si è aperta la strada al federalismo differenziato, con maggiori autonomie, risorse e diritti nelle Regioni ricche. Il saggio offre gli elementi per aprire, finalmente, il dibattito pubblico. Prefazione di Gianfranco Viesti.

 
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LA DONNA AZZURRA di Anna Marinelli

Post n°530 pubblicato il 17 Febbraio 2021 da AngeloQuaranta
 

LA DONNA AZZURRA di Anna Marinelli
Conosco una donna che vive
nel folto di un incalzante silenzio,
accarezzando le palpebre del tempo,
spingendo lo sguardo verso il sole:
vede i millenni scorrere ai suoi piedi
come un fiume di uomini e parole.
Lei attraversa secoli alberati
con le scarpe bianche di solitudine,
condivide i sonni delle colline
masticando pane di trincee.
Ogni sera, discorrendo
con le ceneri dei suoi sogni,
spinge la mente oltre la luna
e con sguardo di sagittario trafigge
il limitare di un cielo addormentato.
Di quanto pane, di quanto pane ancora
si dovrà privare
per raggiungere l’altezza delle stelle
rifuggendo il vuoto di abitudini?
Quanto mare,
quanto mare dovrà ancora svuotare,
col cavo delle sue mani,
per giungere alla pace degli abissi?
Ogni notte, quando il pensiero
del sonno l’impaùra
come un ronzio d’alveari immobili,
chiude a chiave la sua mente
paventando la comparsa della morte,
a depredare ricchezze di ricordi.
Nella notte silenziosa qualche volta sogna,
sogna d’essere musica negli atri del cielo
a consolare il pianto dei tramonti.
Ascolta, cupo silenzio dei monti:
un giorno lei scriverà una canzone,
la riverserà sui popoli senza prospettive.
Sarà come la manna del deserto,
sarà acqua di nuvola sottile.



 
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Roma ore 11 un film inchiesta del 1952

Post n°529 pubblicato il 14 Febbraio 2021 da AngeloQuaranta
 
Foto di AngeloQuaranta

Roma ore 11 è uno dei vertici del cinema di De Santis nel modo in cui coniuga la riproduzione della realtà (la sceneggiatura è stata scritta, oltre che dallo stesso regista, anche da Zavattini, Sonego, Puccini e Franchina) e una tensione da dramma quasi da camera, con l’azione stretta in una soffocante unità di luogo dove gli ambienti sono stati ricreati in studio dallo scenografo francese Léon Barsacq.

lucia bosé lea padovani roma ore 11Le forme del film-inchiesta sono già in apertura. I titoli dei quotidiani sul fatto di cronaca, il rumore della tastiera della macchina da scrivere. Nel bianco e nero dai toni noir di Otello Martelli che aveva già segnato sia Caccia tragica sia Riso amaro, si intravede già un senso di tragica predestinazione, dove le tracce poliziesche sono evidenti soprattutto negli occhi di Carla Del Poggio e nella soggettiva in commissariato dove gli sguardi sono tutti addosso a lei. Del resto, forse De Santis all’epoca era con Germi forse il più ‘statunitense dei nostri cineasti’, capace di alterare percettivamente gli spazi e di ricorrere a quella recitazione straniata degli attori che è un percorso che era iniziato, oltre che con Riso amaro, anche nel precedente Non c’è pace tra gli ulivi.

roma ore 11 de santisC’è l’immagine dell’Italia del dopoguerra, la ricerca del lavoro come ossessione dove lo sguardo di De Santis sembra filmare insieme speranza e disperazione come De Sica con Lamberto Maggiorani in Ladri di biciclette. Da una parte Roma ore 11 è strettamente legato al Neorealismo proprio nel modo di accendere le reazioni delle protagoniste partendo proprio dall’attesa fuori il cancello con l’arrivo progressivo di tutte le ragazze alla ricerca dell’impiego che si accalcano. Per accentuare la verità infatti fanno parte del film tre ragazze che sono state realmente presenti il giorno del crollo. Dall’altra però rappresenta anche il punto-limite, la dichiarata impossibilità del movimento di procedere oltre come era avvenuto in Umberto D. di De Sica. Entrambi i film sono infatti del 1952 e già l’anno prima Renato Castellani, con Due soldi di speranza, iniziava ad aprire la strada alla commedia all’italiana partendo però sempre dal minuzioso studio dei caratteri e dei luoghi.

 
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Citazioni motivazionali-

Post n°528 pubblicato il 14 Febbraio 2021 da AngeloQuaranta
 
Foto di AngeloQuaranta

 Buongiorno.  

Tra vent’anni sarai più infastidito dalle cose che non hai fatto che da quelle che hai fatto. Perciò molla gli ormeggi, esci dal porto sicuro e lascia che il vento gonfi le tue vele. Esplora. Sogna. Scopri. (Mark Twain)

 
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Gracián y Morales, Baltasar, gesuita

Post n°527 pubblicato il 13 Febbraio 2021 da AngeloQuaranta
 
Foto di AngeloQuaranta

notizie da TRECCANI 

 


Gracián y Morales, Baltasar. - Pensatore spagnolo (Belmonte De Calatavud 1601. Terragona 1658) Occupa insieme al Quevedo uno dei primi posti tra i moralisti spagnoli del Seicento; pensatore sentenzioso ed efficace, G. esercitò grande influenza in Spagna e fuori. La sua opera principale è Agudeza y arte de ingenio (1648), rifusione di una precedente Arte de ingenio (1642), nella quale illustra, con esempi latini, spagnoli e anche portoghesi e italiani, le forme di "concepto", inteso come contenuto, e di "agudeza", concepita come ornamento, eleganza dello stile, sebbene le due formule sembrino a volte confondersi. Pur nei limiti di una oscurità voluta e diuna soverchia raffinatezza, la sua concisione è efficacissima e traduce quella sensibilità moderna dello scrittore che lo rende vivo e attuale.

Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1619, fu professore in diversi collegi dell'ordine, tra i quali quelli di Tarragona e di Huesca. Qui G. fece amicizia con Vincencio Juan de Lastanosa, Manuel de Salinas e Andrés de Ustarroz, i quali gli furono prodighi di aiuti nella pubblicazione del trattato El héroe (1637),  in cui disegna l'uomo ideale ritrovando in Filippo IV il perfetto principe e uomo politico, e del romanzo El criticón (1651), dove rappresenta il corso della vita umana, toccando i problemi interessanti il filosofo morale e l'uomo di stato. Il fatto che quest'opera fosse apparsa senza l'approvazione dei suoi superiori provocò le prime reazioni dell'ordine, che impose a G. gravi sanzioni e l'esilio a Tarragona dove morì. In seguito la compagnia di Gesù glorificò il pensatore. 

Fra le opere, oltre a quelle citate, occorre ricordare i trattati El político (1640), che rappresenta in Ferdinando il Cattolico l'ideale dei reggitori, ed El discreto (1646), in cui descrive le doti del perfetto uomo di mondo del sec. 17º, padrone di sé, assai vicino all'uomo savio di Guicciardini. L'oráculo manual (1647) è una collezione di trecento massime alle quali attingeranno ampiamente i moralisti francesi del Settecento.

 

 Egli creò uno stile basato su frasi brevi, molto personale e denso, concentrato e polisemico, nel quale domina il gioco di parole e l'associazione ingegnosa fra parole e idee. Il risultato è un linguaggio laconico, pieno di aforismi e capace di esprimere una ricca gamma di significati. «Gracián (…), faceva gran conto dello scrittore bolognese, suo contemporaneo, il marchese Virgilio Malvezzi (1595-1634),

 
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Raccomandazioni " Non stare mai in un posto dove nessuno vede il tuo valore. "

Post n°526 pubblicato il 12 Febbraio 2021 da AngeloQuaranta
 
Foto di AngeloQuaranta

Un padre ha detto alla figlia “Ti sei laureata con lode, ecco la macchina che ho comprato tanti anni fa”.
È un po’ più vecchia adesso, ma prima che te la dia, porta il libretto e una foto al parcheggio di auto usate in centro e dì loro che vuoi venderla e vedere quanto ti offrono".
La figlia è andata al parcheggio delle auto usate, è tornata da suo padre e ha detto: "Mi hanno offerto 1.000 $ perché hanno detto che sembra piuttosto logora".
Il padre ha detto, ora "Porta i documenti al banco dei pegni". La figlia andò al banco dei pegni, tornò da suo padre e disse: "Il banco dei pegni ha offerto solo 100 $ perché è una vecchia macchina".
Il padre ha chiesto a sua figlia di andare in un club automobilistico ora e mostrare loro l'auto. La figlia ha poi portato l'auto al club, è tornata e ha detto a suo padre: "Alcune persone nel club hanno offerto $ 100.000 perché è una Jaguar XJ220 esclusivissima che è stata prodotta in appena 281 esemplari ed è ricercata da molti collezionisti"
Ora il padre ha detto questo a sua figlia: "Il posto giusto ti valorizza nel modo giusto". Se non sei valutata, non arrabbiarti, significa che sei nel posto sbagliato. Chi conosce il tuo valore è chi ti apprezza ... Non stare mai in un posto dove nessuno vede il tuo valore. Mai!

 
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- I genitori devono essere affidabili, non perfetti. I figli devono essere felici, non farci felici. (Madre Teresa di Calcutta)

Post n°525 pubblicato il 11 Febbraio 2021 da AngeloQuaranta
 
Foto di AngeloQuaranta

 - I genitori devono essere affidabili, non perfetti. I figli devono essere felici, non farci felici.

(Madre Teresa di Calcutta)

 

 
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Dalla Casa Comunale

Post n°524 pubblicato il 09 Febbraio 2021 da AngeloQuaranta
 
Foto di AngeloQuaranta

Dalla Casa Comunale
San Giorgio Jonico, Febbraio 2021
Agli operatori economici
Oggetto : informativa progetto “ Salento delle Murge “
Nell'ambito delle attività che l'Amministrazione Comunale sta portando avanti per la promozione del territorio, con la presente vi comunica che finalmente nasce un progetto turistico per l'area Salento delle Murge, ovvero una parte del territorio esclusa dai flussi importanti di turismo come Martina Franca, Fasano, in definitiva della Valle d’Itria.
Questo nuovo progetto prende in esame la promozione del territorio per il versante sud della provincia di Taranto e si estende sino all'alto Salento. Di seguito riportiamo gli obiettivi del nascente progetto Salento delle Murge.
“ Il Salento e la Valle d’Itria sono due destinazioni turistiche pugliesi che da anni hanno saputo “brandizzarsi” sul mercato, due nomi che, infatti, l’immaginario collettivo collega immediatamente a una determinata zona e a un’offerta turistica ben caratterizzata.
Eppure tra queste due destinazioni turistiche c’è un’importante area geografica che è ancora poco conosciuta dai grandi flussi turistici. Per questo sta nascendo “Salento delle Murge”, un innovativo progetto di marketing turistico creato da una rete di ventiquattro aziende che intende progettare e realizzare un nuovo Marchio d’Area Turistica, caratterizzato da una forte identità di zona.
Il territorio di riferimento è quello di una vasta area che, con trentasei comuni delle province di Taranto e Brindisi, comprende la parte più meridionale delle Murge e quella più settentrionale del Salento, in un ampio quadrilatero i cui confini vanno da Taranto a Brindisi, e da Torre San Gennaro sulla costa adriatica, fino a Torre Colimena sulla costa jonica.
La rete “Salento delle Murge” è stata costituita sei mesi addietro da ventiquattro aziende delle provincie di Taranto e Brindisi di vari settori che intendono realizzare sul loro territorio una fitta rete di relazioni e collaborazioni al fine di avviare un’innovativa offerta turistica. I partner intendono così creare un network territoriale in cui interagiscano le loro attività, condividendo esperienze e know how acquisiti nei rispettivi settori, per creare una offerta turistica collettiva e, in questa prima fase, promuoverla direttamente mediante il digital marketing.
Il progetto della rete “Salento delle Murge”, che ha sede a Grottaglie, è già stato “sposato” dalla Regione Puglia che lo sostiene attraverso il PSR Puglia 2014/2020 (Misura 16 – Sottomisura 16.3.2 “Creazione di nuove forme di cooperazione per lo sviluppo/la commercializzazione dei servizi turistici”
Ora la rete “Salento delle Murge” lancia un appello agli altri operatori economici e alle Istituzioni locali del territorio, in particolare alle amministrazioni comunali, chiedendo di aderire al network “
Info:
- Facebook @salentodellemurge
- mail: salentodellemurge@gmail.com
- pec: salentodellemurge@pec.it).
- Carmen Valente, rappresentante e manager la rete “Salento delle Murge”,
Assessorato Attività Produttive Angelo Quaranta
Il Dirigente Suap Dott.ssa Maria Carmela Palmieri
Il Sindaco Dr. Cosimo Fabbiano

 
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Benito Li Vigni al V° Congresso di Senza Bavaglio

Post n°523 pubblicato il 09 Febbraio 2021 da AngeloQuaranta
 
Foto di AngeloQuaranta

 Benito Li Vigni (Palermo, 1935 - 2008) è stato uno stretto collaboratore di Enrico Mattei e ha ricoperto importanti incarichi nel gruppo Eni.

Giornalista, libero docente di geopolitica e membro della Commissione nazionale energia. È stato inoltre autore di numerosi libri, tra i quali Omicidi eccellenti (1995), La grande sfida (1996), Il caso Mattei (2003), Le guerre del petrolio (2004), In nome del petrolio (2006).

 Intervento parte prima                           Parte seconda   

      

 Parte terza                                      Parte Quarta 

   

 
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