Creato da: AngeloQuaranta il 10/02/2009
"fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza"

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Messaggi del 14/12/2020

 

Taranto come la Bat ..

Post n°463 pubblicato il 14 Dicembre 2020 da AngeloQuaranta
 
Foto di AngeloQuaranta

Buongiorno  un articolo interessante su cosmopolismedia 

di Vincenzo Carriero

I furbi cugini levantini vogliono "comprarsi" l'ex capitale della Magna Grecia. CosmoPolis vi racconta come e perchè. Storia di un scippo che va consumandosi nel più assordante silenzio

Difficile chiamarla in altro modo, anche per una scienza triste come l’economia. L’Offerta Pubblica d’Acquisto è diventata, nel frattempo, altro. E tramutato i propositi, le velleità, in realtà. In prassi concreta. Bari vuole “comprarsi” Taranto, i suoi asset migliori. Finanche l’’idea di futuro che ne accompagna la storia presente. I soldi sono tanti, gli affari da concludere anche di più. La linea della palma, tanto cara a Sciascia, questa volta tende a spostarsi verso Sud invece che compiere il percorso contrario. Nel Mezzogiorno vittima di se stesso, afflitto da questioni imperiture, alla strenua ricerca di un ceto politico non ordinario, privo di un vero afflato sociale – e di un capitalismo capace di allungare lo sguardo un tantino più in là del proprio naso - il capoluogo jonico sembra trovarsi a proprio agio in questa inaspettata primavera di progettualità monetizzata, di paradigma mutato e mutabile. Di lunga processione verso l’infinito. Veste i panni e alimenta il principio, la città dei due mari, del canone inverso. Peccato che a guadagnarci siano altri; i furbi cugini levantini, per esempio. Bari, oggi, è una realtà meno interessante di Taranto. La sua vicenda geo-produttiva sembra essersi esaurita, inceppata. Procedere per moto inerziale. Per l’ex capitale della Magna Grecia, invece, il ragionamento è assai diverso. Anni di oscurantismi, di marginalità appariscente, di acciaio e morte, di mediterraneità sfrontata eppure sacrificata, di dissesti finanziari e opacità politiche, sembrano giovarsi di nuovi moniti. E crogiolarsi nell’immarcescibile suggestione del contrappasso dantesco. Il più grande Ospedale delle Puglie, l’organizzazione dei giochi del Mediterraneo, la candidatura a capitale italiana della Cultura, la Zona economica speciale al Porto, gli ingenti capitali del Contratto Istituzionale di Sviluppo, l’Ilva green (anche se, l’espressione in questione, significa ben poco), i cantieri navali di Buffoluto, sui quali Fincantieri incomincia a raccogliere le prime informazione, le opere di bonifica nelle aree a ridosso del complesso siderurgico, ammantano di finto romanticismo la molla mai così elastica del moltiplicatore economico. La realizzazione del San Cataldo, un’opera di alcune centinaia di milioni di euro, è appannaggio dell’azienda barese riconducibile all’imprenditore De Bartolomeo. Sui Giochi del Mediterraneo (il cui giro di affari, tra contributi del Coni e capitali privati, non sarà inferiore ai 300 milioni di euro), Asset, l’Agenzia regionale per lo sviluppo sostenibile, rappresentata dall’ex assessore al comune di Bari, Elio Sannicandro, ha già manifestato il proprio interesse. Stessa cosa dicasi per gli interventi di risanamento, da finanziare con le risorse del Cis, nella Città Vecchia e per il traffico delle merci al Porto. Bari – e i suoi svegli mercanti – stanno trasferendosi in massa a Taranto. I cambi di domicilio non si contano più, ormai.  Va dove ti porta il denaro, che ad inseguire il cuore c’è sempre tempo. " Articolo di Vincenzo Carriero 

Una mia riflessione 

Oltre quanto ben riportato nell'articolo, i furbi cugini levantini, hanno un altro interesse, il nostro aeroporto. Infatti appena le compagnie aeree sostituiranno gli aeromobili con i nuovi modelli, più capienti e più leggeri, perché realizzati in fibra di carbonio, le piste di Bari Palese e quella di Brindisi, non saranno più idonee per l'atterraggio e il decollo, (mentre Grottaglie al momento è fra le piste più lunghe d'Europa). Dovrebbero abbattere Palese o allungare la pista sul mare. Non a caso, qualche tempo fa si anticipava la possibilità di realizzare una metropolitana di superficie, Bari -Taranto, tratta da chiudere in appena 15 minuti. Così Taranto sarà l'aeroporto di Bari. Del resto anche la Basilicata ha manifestato lo stesso interesse, dichiarando la disponiblità all'annessione della nostra Provincia, Avrebbero così un porto, un aeroporto e la grande industria. E' triste dover confidare che il processo di colonizzazione avvenga quanto prima. 

 
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Un genio del nostro rinascimento

Post n°462 pubblicato il 14 Dicembre 2020 da AngeloQuaranta
 
Foto di AngeloQuaranta

 

“Fu tanto raro e universale, che dalla natura per suo miracolo esser produtto dire si puote: la quale non solo della bellezza del corpo, che molto bene gli concedette, volse dotarlo, ma di molte rare virtù volse anchora farlo maestro. Assai valse in matematica et in prospettiva non meno, et operò di scultura, et in disegno passò di gran lunga tutti li altri. Hebbe bellissime inventioni, ma non colorì molte cose, perché si dice mai a sé medesimo avere satisfatto, et però sono tante rare le opere sue. Fu nel parlare eloquentissimo et raro sonatore di lira […] et fu valentissimo in tirari et in edifizi d’acque, et altri ghiribizzi, né mai co l’animo suo si quietava, ma sempre con l’ingegno fabricava cose nuove.”    da (Anonimo Gaddiano, 1542)

 

 

Un mito, orgoglio per gli italiani 

 

Così viene descritto Leonardo, un uomo dai mille interessi, dall’ingegno acuto, attento e instancabile osservatore, artista vissuto tra la Toscana e la Corte milanese, morto in Francia nel 1519, umanista a tutto tondo e scienziato ante litteram. Un uomo del Rinascimento, questo è Leonardo nel suo rappresentare, meglio di chiunque altro, lo spirito di quel tempo d’oro che pose al centro dell’universo l’Uomo, nella sua dimensione materiale e spirituale. E Leonardo dell’Universo e dell’Uomo volle conoscerne i segreti, la genesi, la meccanica. Senza risparmiarsi dedicò la sua vita a questo, e tutto ciò che scopriva lo applicava in ogni arte, quella pittorica e quella volta a migliorare la vita degli uomini, con le sue invenzioni e le sue intuizioni.

Un genio che ha lasciato nelle migliaia di pagine dei suoi appunti, fra dissertazioni, rapide note, schizzi e disegni, un patrimonio immenso di conoscenza, che si può apprendere in un’avvincente visita alla Galleria a lui dedicata al Museo della Scienza e della Tecnologia. Qui si trova la più importante collezione di modelli storici, costruiti studiando e interpretando proprio quei disegni e quegli appunti di Leonardo da Vinci, alla cui realizzazione hanno lavorato i più importanti studiosi del Maestro e abili modellisti.

Ingengere, architetto, progettista

Sulla mobilità 

 

Stratega 

 

sulla mobilità di massa, abbiamo dovuto attendere qualch secolo per vederla circolare.  

Le foto da web che per la loro strardinaria importanza sono ptrimonio della cultura. 

 
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