Creato da: AngeloQuaranta il 10/02/2009
"fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza"
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Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo
Il Quarto Stato è un celebre dipinto realizzato dal pittore Giuseppe Pellizza da Volpedo nel 1901. Opera simbolo del XX secolo, rappresenta lo sciopero dei lavoratori ed è stata eseguita secondo la tecnica divisionista. Non solo raffigura una scena di vita sociale, lo sciopero, ma costituisce un simbolo: il popolo, in cui trova spazio paritario anche una donna con il bambino in braccio, sta avanzando verso la luce, lasciandosi un tramonto alle spalle. Il dipinto è lo sviluppo completo di questo tema, già affrontato dall'artista in dipinti come Ambasciatori della fame, Fiumana e un bozzetto preparatorio del 1898, Il cammino dei lavoratori. La composizione del dipinto è bilanciata nelle forme e movimentata nelle luci, rendendo perfettamente l'idea di una massa in movimento. È conservato a Milano nel Museo dell'Ottocento della Villa Reale (o Villa Belgiojoso Bonaparte). La versione preliminare, invece, è esposta sempre a Milano presso la Pinacoteca di Brera. A rendere celebre il dipinto contribuì anche il film Novecento di Bernardo Bertolucci.
Un nome ecologico allo stabilimento di Taranto forse Acciaio Green
Post n°464 pubblicato il 15 Dicembre 2020 da AngeloQuaranta
Dal Corriere della Sera ............................................................................................................................ -La protesta del territorio A cominciare dal sindaco Rinaldo Melucci che, dopo aver listato a lutto del colonne doriche di Taranto, ultime vestigia del Tempio di Poseidone, manda a dire che per lui l’accordo fra Invitalia e Am Investco siglato è «carta straccia». «Noi ancora adesso non conosciamo le carte di dettaglio di questo piano e andiamo avanti con l’accordo di programma. Noi dobbiamo occuparci della salute del tarantini. Dal premier Conte ne abbiamo sentite tante di parole importanti. Ora ci viene chiesto di fare l’ennesimo atto di fede, ma noi non possiamo accettarlo. La prospettiva che il governo pone rispetto al tema dell’idrogeno è una prospettiva molto lunga». Secondo il primo cittadino, «la verità è che prima del 2022 non cambia niente, resta anche l’attuale governance in capo a Lucia Morselli con la presenza dello Stato, che ancora non è in maggioranza. E non ci sono investimenti importanti dal punto di vista tecnologico». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, per cui l’accordo è «anacronistico e assolutamente fuori dal perimetro di decarbonizzazione: la sola idea che il raggiungimento di una produzione industriale vicina alle 6 milioni di tonnellate di acciaio, passi attraverso la ricostruzione degli altiforni, e in particolare di Afo 5, genera sgomento». Parola che, di certo, non fa rima con green.
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