Quattro Amici al Bar

Post N° 163

Il computer, via internet, ha naturalmente allargato e cambiato la natura di molte amicizie; la gente usa da tempo siti di appuntamenti su internet. (…) Sono deliziato dalla posta elettronica. L’e-mail ha i suoi critici: alcuni dicono, fra le altre cose, che distrugga la composizione curata della prosa, altri che sia diventata tanto un peso quanto una comodità, ma dal punto dell’amicizia mi sembra un’invenzione felice. (…) Un giorno di quattro anni fa ho ricevuto un’ e-mail da un uomo che mi faceva i complimenti per qualcosa che avevo scritto, non mi ricordo per cosa; ho risposto per ringraziarlo. (…) Una volta mi ha mandato, via computer, una fotografia di lui e sua moglie (…) Una volta gli ho telefonato (…) Lo sentivo un po’ nervoso mentre parlavamo al telefono: evidentemente il suo mezzo di comunicazione preferito è il computer, in particolare l’e-mail. Non sono sicuro che abbiamo bisogno di incontrarci: potremmo esserne delusi, le nostre mogli potrebbero non andare d’accordo tra loro o con uno di noi due. E poi stiamo bene così, penso, e credo che egli pensi la stessa cosa. Tuttavia sono arrivato a considerare quest’uomo, che non ho mai visto, ma per il quale ho grande interesse, tra i miei migliori amici. La nostra amicizia è di tipo inimmaginabile per Aristotele, Cicerone, Sant’Agostino, Montagne o chiunque altro abbia vissuto prima del XXI secolo, un’amicizia dovuta a un progresso tecnologico. Nonostante quello che dice la Bibbia, pare che ci sia qualcosa di nuovo sotto il sole.

David Foster Wallace.