Creato da rigel2_rm il 29/03/2010

PENSIERI DI VITA...

Riflessioni...

 

« Sereno weekend autunnale...Benvenuti alla mia festa... »

La Via Francigena...

Post n°105 pubblicato il 02 Ottobre 2010 da rigel2_rm

 

 

 

La Via Francigena, anticamente chiamata Via Francesca o Romea e detta talvolta anche Franchigena, è parte di un fascio di vie che conduceva alle tre principali mete religiose cristiane dell'epoca medievale: Santiago de Compostela, Roma e Gerusalemme. I primi documenti d'archivio che citano l'esistenza della Via Francigena risalgono al XIII sec. e si riferiscono a un tratto di strada nel territorio di Troia in provincia di Foggia. Il percorso di un pellegrinaggio che il vescovo Sigerico nel X sec. fece da Canterbury per giungere a Roma rappresenta una delle testimonianze più significative di questa rete di vie di comunicazione europea in epoca medioevale, ma non esaurisce le molteplici alternative che giunsero a definire una fitta ragnatela di collegamenti che il pellegrino percorreva a seconda della stagione, della situazione politica dei territori attraversati, delle credenze religiose legate alle reliquie dei santi.

 

 

Il pellegrinaggio a Roma, in visita alla tomba dell'apostolo Pietro era nel medioevo una delle tre peregrinationes maiores insieme alla Terra Santa e a Santiago di Compostela. Per questo l'Italia era percorsa continuamente da pellegrini di ogni parte d'Europa. Molti si fermavano a Roma, gli altri scendevano lungo la penisola fino al porto di Brindisi e da lì si imbarcavano per la Terra Santa. Una tappa importante prima di giungere a Brindisi era il Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant'Angelo, sul Gargano. Nella maggior parte dei casi i pellegrini seguivano le Strade consolari romane. I pellegrini provenienti soprattutto dalla terra dei Franchi in età post carolingia cominciarono a valicare le Alpi ed entrare in Italia. Con l'itinerario primitivo si entrava in territorio italico attraverso il Colle del Monginevro (talvolta transitando anche dal Colle del Moncenisio), dando così alla strada il nome di Francigena, cioè proveniente dalla Terra dei Franchi. La via prese quindi a far parte di quella vasta rete di strade e percorsi che segnava l'Europa di pellegrinaggio e che univa tutti i maggiori luoghi di spiritualità del tempo.

 

 

La presenza di questi percorsi, con la grande quantità di persone provenienti da culture anche molto diverse tra loro, ha permesso un eccezionale passaggio di segni, emblemi, culture e linguaggi dell'Occidente Cristiano. Ancora oggi sono rintracciabili sul territorio le memorie di questo passaggio che ha strutturato profondamente le forme insediative e le tradizioni dei luoghi attraversati. Un passaggio continuo che ha permesso alle diverse culture europee di comunicare e di venire in contatto, forgiando la base culturale, artistica, economica e politica dell'Europa moderna; è nota la frase del poeta Goethe secondo cui la coscienza d'Europa è nata sulle vie di pellegrinaggio.

 

 

A partire dal 1994 la Via Francigena è stata dichiarata "Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa" assumendo, alla pari del Cammino di Santiago di Compostela, una dignità sovranazionale.

 

La relazione di viaggio più antica risale al 990 ed è compiuta da Sigerico, arcivescovo di Canterbury di ritorno da Roma dove ha ricevuto il Pallio dalle mani del Papa. L'arcivescovo inglese descrive le 79 tappe del suo itinerario verso Canterbury, annotandole in un diario. La descrizione del percorso è assai precisa, anche per ciò che riguarda i punti di sosta (Mansio). Le informazioni contenute nella cronaca di Sigerico, così come quelle del diario di Nikolas da Munkathvera, partito dalla lontana Thule sono molto utili per stabilire quale fosse il tracciato originario della Francigena tra Canterbury e Roma


 

La via Francigena non era propriamente una via ma piuttosto un fascio di vie, un sistema viario con molte alternative. Tali varianti trovano unitarietà e ufficialità nel diario di viaggio di Sigerico.

 

Il tratto da Canterbury a Roma si sviluppa su di un percorso di 1.600 chilometri che parte da Canterbury, e arriva a Dover per attraversare la Manica; da Calais, passando per Reims, Besançon e Losanna si arriva alle Alpi che vengono passate al colle del Gran San Bernardo. Dalla Valle d'Aosta si scende a Ivrea, quindi Vercelli, Pavia e si attraversano gli Appennini tra le province di Piacenza e Parma passando per Segalara, Fornovo di Taro e poi Berceto. Da Pontremoli si prosegue per Lucca, Porcari, Altopascio, Galleno, Ponte a Cappiano, Fucecchio, San Gimignano, Colle di Val d'Elsa, Siena, Viterbo per terminare a Roma.

 

 

Delle settantanove località attraversate da Sigerico nell'itinerario originale, trentaquattro sono le città: Canterbury, Calais, Bruay, Arras, Reims, Châlons-sur-Marne, Bar-sur-Aube, Besançon, Pontarlier, Losanna, Gran San Bernardo, Aosta, Ivrea, Santhià, Vercelli, Pavia, Piacenza, Fiorenzuola d'Arda, Fidenza, (deviazione per Parma), Fornovo di Taro, Pontremoli, Aulla, Luni, Massa, Lucca, Porcari, Altopascio, Fucecchio, San Genesio, San Gimignano, Colle di Val d'Elsa, Siena, San Quirico d'Orcia, Bolsena, Viterbo, Sutri, Campagnano, Roma.

Sigerico impiegò 79 giorni a percorrere, perlopiù a piedi, tutti i 1.600 chilometri del tragitto. La percorrenza media di viaggio fu quindi di 20 km circa al giorno.

 

 

Negli anni Novanta del secolo XIX è nata, per ragioni turistiche più che storiche, la denominazione Via Sacra Langobardorum (in italiano: via Sacra dei Longobardi) per indicare il percorso di pellegrinaggio che partiva da Mont Saint-Michel in Francia e giungeva al Santuario di San Michele Arcangelo di Monte Sant'Angelo,in provincia di Foggia, percorso che è lo stesso della Via Francesca. Un'errata campagna di informazione turistico-culturale ha comportato che nell'immaginario collettivo si creda che questa sia una via di pellegrinaggio staccata dalla Via Francesca mentre in verità ne è una parte. Non esista alcuna documentazione storica che cita il nome di Via Sacra Langobardorum , dizione divenuta tuttavia ormai comune per indicare l'itinerario geoculturale compreso tra Mont Saint-Michel e San Michele del Gargano.

 

 

Dopo la riscoperta, avvenuta negli anni settanta, del Cammino di Santiago, ci si rese conto che anche in Italia esisteva un simile percorso di pellegrinaggio, la via Francigena. Come era successo per il cammino spagnolo, anche il percorso della Francigena giaceva in parte sotto l'asfalto delle autostrade e delle statali che, col tempo, avevano ricalcato il tracciato di quelle che già erano state le strade principali del medioevo e dell'età romana. L'interesse, dapprima limitato agli studiosi, poi estesosi a molti che, dopo aver percorso il Cammino di Santiago, desideravano arrivare a Roma a piedi e poi a Gerusalemme, ha fatto nascere una rete di amanti della Francigena che, con vernice e pennello, hanno cominciato a segnare sentieri e percorsi. Dove possibile si è cercato di recuperare il tracciato originario, ma a volte si è scelto di deviare dal percorso storico in favore di sentieri e strade meno trafficate. Constatando il sempre maggiore interesse per il Cammino di Santiago, è oggi chiaro che anche la Francigena è un tesoro dal punto di vista turistico, e se questo ha portato le amministrazioni pubbliche a prendere coscienza dell'importanza del fenomeno ha anche portato alcuni ad approfittarsi, ad esempio deviando il percorso pur di farlo passare nei pressi di quel bar o di quell'altro ristorante. Tra le regioni italiane la regione Lazio è stata molto attiva negli ultimi due anni, infatti ha investito sulla Francigena in termini di risorse e di promozione turistica, riattivando una serie di percorsi che hanno come fulcro Roma. In particolare il tratto a nord proveniente dalla Toscana e quello a sud da e verso la Terra Santa sulla direttrice Prenestina che attraversa Palestrina, entra nella Valle del Sacco e dopo Anagni si ricongiunge alla Latina per dirigersi a Benevento, dove incontra l'altra direttrice l'Appia, per molti secoli, dopo la caduta dell'Impero Romano, ridotta a via di carattere soprattutto commerciale per la presenza delle paludi pontine.

 

 

È inoltre cresciuta la necessita di avere strutture idonee per l'accoglienza dei pellegrini lungo l'interno tracciato. In tale senso molte parrocchie ed istituzioni religiose ospitano i pellegrini muniti di credenziale diretti verso Roma. In anni recenti la Confraternita di San Jacopo di Compostella di Perugia gestisce diverse strutture di accoglienza sulla via Francigena, una in Toscana a Radicofani: lo Spedale di San Pietro e Giacomo, e una a Roma: lo Spedale della Provvidenza di San Giacomo e di San Benedetto Labre. Quest'ultimo si trova a Testaccio, nel centro storico di Roma, a metà strada tra la Basilica di San Pietro e quella di San Paolo. Grazie alla collaborazione tra la Confraternita di San Jacopo di Compostella e le Figlie della Divina Provvidenza, è nata quindi la possibilità di dare allogio a coloro che, dotati di credenziale, giungono a Roma secondo i canoni del vero pellegrinaggio.

 (Da Wikipedia)

La Francigena può essere, quindi, considerata come un mezzo per l’unione fra le culture e le genti europee, che contribuisce a restituire l’identità e il reciproco rispetto alle popolazioni locali.

 

 

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

 

Video creato in collaborazione con Alessandro (AngelFree)

 

 

 

 

 

 

 

 

NON TUTTI SANNO CHE:

COLORO CHE SONO TITOLARI DI UN PROFILO

O DI UN BLOG CON DATI SUFFICIENTEMENTE CHIARI

(ES.:FOTO O NOME) DA RICONDURRE A UNA PERSONA

RICONOSCIBILE NEL MONDO REALE E SONO OGGETTO

DI INGIURIE/OFFESE NEL WEB,POSSONO DENUNCIARE

PENALMENTE L'OFFENSORE

E CITARLO PER DANNO

La Corte di cassazione con la sentenza n. 8824 della Quinta sezione penale depositata il 7 marzo 2011, ha condannato chi, utilizzando un nickname su un forum online diffondeva ingiurie, in forma anonima, nei confronti di altre persone.

L'indirizzo Ip ha inchiodato l'autore della diffamazione, confermando che la traccia digitale permette l'identificazione senza dubbi.

commissariato di P.S. online:

 

 

 

 

Grazie Leon! 

 

 

 

 

 

 

 

 

DONI DEGLI AMICI/E

  Ricevuti dal caro amico Enrico

 

 

AREA PERSONALE

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 38
 

ULTIME VISITE AL BLOG

giulian2LORECCOblaskina88spanosignalik6ihdosjsolazzo.paolarigel2_rmcubalibre_1952marita_1969bismassimoChaya64rbeatricevalex_vlbaronidavideconsolataflou
 

CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
 

 

 

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963