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Salvate il soldato Robb11

Post n°41 pubblicato il 01 Aprile 2008 da robb_11
 
Foto di robb_11

Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e golfi, [...].

Sarà che volge a mezzogiorno, anche se poi, per l'ora legale, si va avanti di un'ora, quindi non volgerà a mezzogiorno, ma all'una. Ci saranno seni e golfi, ma io le catene non le ho mai molto sopportate, neanche se di monti.

Tutto cominciò in una notte buia e tempestosa, il sole splendeva nel cielo, Heidi era per i campi a rubare un altro vestito a Cappuccetto Rosso e le caprette facevano ciao, o miao, o bau, o boh, ora non ricordo.
L'atmosfera era rarefatta. Per essere precisi, era di 0,85 bar. Ma, come si dice a San Patrignano, passiamo ai fatti.
In questo post voglio andare senza catene, a ruota libera. Preoccupatevi quindi perché l'ultima volta che l'ho detto ha cominciato a nevicare.
Prima di vivere qui in Italia ho passato il mio primo lunghissimo anno in Venezuela. Sarei dovuto nascere lì, se non fosse stato per la paura che mia madre aveva sugli ospedali venezuelani. Tutto sommato meglio in Italia, posso dire di essere stato campione del mondo due volte. Venne quindi in Italia e, essendo il reparto delle gestanti già pieno, gli infermieri hanno pensato di sistemarla tra le abortenti. Inutile dirvi il rischio che ho corso.Non solo, ma quel deficiente di un medico, lo ricordo ancora, dopo avermi estratto da quella piscina in cui ero immerso in apnea, mi schiaffeggia pure. Ok, sarà che lo fa con tutti, ma a me ha dato pure un cazzotto. Io, di tutta risposta, l'ho morso.
Ma ci sono altri momenti in cui ho corso un rischio di questo tipo. Una volta, ad esempio, nei miei primi mesi di vita, mi ritrovai uno scorpione sul mio cuscino e non era lì perché attratto dalle api della chicco che pendevano dal soffitto. Ora, non so come abbia fatto mio padre (i genitori hanno un sesto senso, per le donne è il settimo - per il settimo riferirsi ad un mio post precedente e chi lo trova vince un premio), ma nel sonno gli venne in mente un angelo che gli sussurrò di alzarsi e controllare la mia culla. Lui così fece e con uno straccio scacciò via l'intruso. Strano vero? Ok, in realtà mio padre si era alzato perché aveva sete, ma che importa?
Per il rischio successivo devono passare molti anni. Un diavoletto, mentre ero sul motorino con un mio amico, mi fece "Dai, raggiungi il limite del grip, non ti sei mai spinto così tanto con il motorino!". Il mio angioletto rispose "..." e io allora: "Emidio, dai! Guarda che bella curva alla Max Biaggi!". Ma in effetti, non si trattò del miglior campionato di Biaggi e forse neanche della mia migliore curva. La brecciolina poi dette il colpo decisivo. Nessuna auto passò a tranciarmi e ci potemmo rialzare subito. Uff...
E poi una sera, di ritorno da una giornata intensissima, il signor Sonno mi dette un colpo e io finii nell'altra corsia. Fortunatamente nessuno passò e lo shock mi svegliò. Da quel momento, mai più stanco al volante.
Oh, io le possibilità ve le ho date di farmi fuori, ma sembra che proprio non riusciate a fare a meno di me, vero?

 
 
 
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