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« Finchè le stelle saranno...SOPHIA LOREN SI E' PENT... »

Una SPLENDIDA LORETTA GOGGI IN GYPSY

Post n°5947 pubblicato il 25 Marzo 2013 da romolor
 
Foto di romolor

E' andato in scena al Teatro Team di Bari il musical Gypsy, con Loretta Goggi nel ruolo principale. Lo spettacolo è ispirato alle memorie di Gypsy Rose Lee, detta la Regina del burlesque, sorella della celebre attrice June Havoc.
Esso è anche il primo adattamento italiano di uno show famosissimo in America , andato in scena per la prima volta nel 1959.
La Goggi recita nel ruolo di Rose, madre delle due attrici, scomparsa per un cancro al colon nel 1954.
La vicenda prende il via a Seattle nel 1921, durante il Jonko Baby Show, una sorta di talent show "ante litteram"  di talenti-bambini.
Rose irrompe in scena per cercare di valorizzare la ridicola esibizione  della figlia June, a scapito delle altre concorrenti.
L'intervento della donna suscita le critiche di Jonko, l'impresario, che ha ingaggiato la ragazzina per 10 dollari.
La storia si sposta nella casa della matriarca, ridottasi a mangiare cibo per cani , mentre  cerca soldi   dall'anziano padre.
Molto bello il costume indossato dalla Goggi, composto da una gonna blu, a balze, completato da una maglia bianca e da un golf sempre blu , che l'attrice alterna a un cappotto marrone, striato.
L'anziano genitore non condivide i progetti della stravagante figlia che, dopo l'abbandono della madre, ha fatto fuggire anche tre mariti.
Rose Hovick decide allora di andare via, al grido di "addio al pane azzimo" nel tentativo di conquistare un sognato benessere,    molto lontano però  da ottenere nella pratica.
Anche perché l'America attraversa la Grande Depressione. Le illusioni di Rose sono  molto radicate: ella legge soltanto Variety e, dopo aver incontrato il signor Jonko, che ha abbandonato il commercio di caramelle e il vaudeville, ne fa l'impresario di famiglia. Assume inoltre un gruppo di giovani, nel ruolo di accompagnatori e factotum.
Dopo lunghe audizioni, Rose riesce ad ottenere per la sua folle compagnia un  ingaggio  per il celebre  Circuito Orfeo, ma in teatrini scalcinati di provincia.
I difetti della donna risultano man mano sempre   più evidenti : fidanzatasi con Herbie Jonko (Sergio Leone) ella gli impone la cucina cinese, soffoca la figlia June di attenzioni, come ad esempio spalmarle una crema per il viso prima di mandarla a dormire, non ha mai mandato a scuola la prole e addirittura si propone ridicolmente a un'audizione.
C'è da poi sottolineare un vezzo insopportabile della donna: ella presenta le figlie, quasi coetanee (nate nel 1911 e 1912 ) anche se ormai  adolescenti, come delle dodicenni. Questo in parte per apparire più giovane, ma anche per il retaggio di essersi adeguata in passato  aggirando le leggi sul lavoro minorile dei vari Stati.
Di conseguenza la figlia più giovane, June, nelle varie biografie è riportata come nata nel '12, '13 o 16.
Loretta Goggi si adatta splendidamente al ruolo in maniera versatile e convinta, dando vita a splendidi interludi dove canta a gran voce o gesticola per immortalare un carattere indimenticabile.  
Nonostante il suo personaggio sia quello della classica madre castrante o mantide, ella riesce dunque a  renderlo molto simpatico, umanizzandolo al massimo.
Rose, che si è da sempre promossa a direttrice artistica e regista degli spettacoli, arriva a proporre un numero che include una finta mucca "ballerina" in scena.
Queste forzature provocano la ribellione di June, che stanca di fingere obbedienza e rispetto,  fugge per sposarsi con un ragazzo della compagnia.
Nonostante ciò Rose non si rassegna e, invece di pensare alla seria proposta di matrimonio di Jonko, riprende il suo sogno di celebrità in mano, investendo le sue residue aspettative su Louise , la figlia maggiore , totalmente priva di talento.
Da sempre una fanatica del vaudeville, Rose capisce che la figlia  , unico bene rimastole dopo l'abbandono anche dei membri della compagnia,      potrà imporsi nel burlesque , unica forma di  spettacolo in quel momento in voga e che   darà modo alla ragazza di ottenere consensi , tramite l'esposizione del corpo, offrendole almeno qualche sorso insperato di celebrità.
Questa svendita, o degradazione sua personale , tramite il transfert con Louise, deteminerà anche l'abbandono definitivo di Jonko e una sorta di feroce ammissione da parte della stessa  Rose.
E'  lei e soltanto lei, ai suoi occhi , la star di casa. "Sono nata troppo presto e ho cominciato troppo tardi".
A questo punto non le resta che brillare di luce riflessa, vivendo alle spalle di Louise, diventata famosa col nome di Gypsy Rose Lee.
Lo show è molto ambiguo anche per quanto riguarda lo svolgimento, che celebra in apparenza il personaggio di June ,a metà tra una svampita Shirley Temple o Jean Harlow. Poi fa diventare di colpo protagonista Louise, rappresentata sino in quel momento con abiti da ragazzo.
Mentre Louise-Gypsy scopre la sua femminilità, Rose se ne abbevera, in un rapporto patologicamente simbiotico, ma a senso unico.
Le musiche originali di Jule Styne sono bene adattate nei testi, Gisella Szaniszlò (di origini ungheresi) è una Gypsy Rose molto alla Audrey Hepburn, mentre Eleonora Tata è una ben caratterizzata June. L'adattamento e la regia di Stefano Genovese puntano molto sui frequenti cambi di scena e sui tempi teatrali , mentre le belle scenografie e i costumi sono di Matteo Piedi.
Ma il merito principale va a Loretta Goggi, mattatrice insuperabile, che ha scelto uno spettacolo tutto sommato difficile perchè arduo  da comprendere per il 
grosso pubblico, essendo la ricca pièce basata   su tradizioni statunitensi e storie di star sconosciute in Italia.
ROMOLO RICAPITO

 
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