Creato da ro.sheen il 10/10/2011

rosheen

nel vento dell'anima

 

Come vento

Post n°8 pubblicato il 08 Dicembre 2011 da ro.sheen

 

 

 

 

 

 La fuliggine s'inbiacava di alito

mentre la bocca s'apriva in un ovale di canto

Non erano lucenti le  trame dei racconti

e s'intorpidivano di un dolore antico

La cantina gemeva sotto il peso della soffitta

ricca di presagi e fuochi di giubilo

Erano angoli nascosti

i segreti delle tenebre

e cantilene di perline

correvano all'aprirsi di uno scrigno

nella mano tremante di emozione

Fosti dentro la folla che domanda

nella risposta di una collana senza inizio

calpestata dalla ruota di una nascita

senza padre e dei tanti padri

di una madre e di una sola spoglia terra

Sopra la cima dell'albero susino

fuggivi la battaglia dei nomi

e del succo dolce

amabile sapore

caldo liquido della sete amico

ne facevi pelle sbucciando le ore

Era freddo il sole dell'estate

e chissà se dei tanti suoni

culla fosse la nota del vento

che ti portava braccia di rami

e fiabe di foglie

...ti vedo così

bambina di chioma susina

e così ti comprendo mamma

come vento

cresciuta dal soffio dell'andare e tornare d'attesa

Ora che ho imparato a donarti

il mio silenzio d'orecchie  e labbra

e occhi per guardarti correre, tornare, ripartire

nel tuo passare, soffiare e cancellarmi

nel tuo restare, cullare e disegnarmi

mi faccio fossa

e ti trovo...

Tra l'amore e l'odio

sopra nuvole d'altalena

sò esserti albero

l'unico padre ai tuoi sogni

e non cado più

del tuo essermi vento 

 

 

(... e quel basta-arda con il fuoco di sterpaglia...)

 

 rosheen

 
 
 

Vaga l'ombra

Post n°7 pubblicato il 29 Novembre 2011 da ro.sheen

 

 

 

 L'ombra decade in una lampada di cera

la forma s'illude del suo confine

e implode nell'espressione di un senso

Sta a guardare la scintilla dell'endecasillabo

in una rima a tre quartine

che sventra il tempo

e si fa rumore

Nel sintetico caos  s'interroga la domanda

per parallele risposte

in un incrocio che si fa arcale

nell' attimo

Piovono sillabe

oblique tagliano il respiro

e vestono momenti

d'esperienza

... passano...

"abbi cura di te"

...chè si paga l'alba

con il risveglio del giorno

e si paga la notte

con le ore che non bastano mai

o sono troppe...

...perchè hanno gambe gli occhi

quando si perdono nel buio

e mani la bocca

quando si riprende il suo respiro

Immobile il fusto attende la campana

in un nido assetato di rugiada...

picchia il becco

che non sorprende la suola

e vaga l'ombra

alla ricerca della luce sua

ch'abbia lunga

la folle stolta strada  dell'occhio

e si frantumi in aghi

gravidi di fossa

aride zolle ch'abbiano la gola...

giù

in fondo

cada il tempo  di un solo attimo

e s'infranga nello spuntone

di una freccia di senso

a concimare cuore e vento

per poi vagare ... ancora...

 

rosheen

 
 
 

Petali rossi del domani

Post n°6 pubblicato il 21 Novembre 2011 da ro.sheen

 

 

Di un solo passo sorseggio la fatica del sorriso

e di sale distribuisco sementi di pepe nero

quando il bianco s'addolcisce e perde il suo profumo...

s'ubriaca la lente che s'affanna

 sul dondolio di un ramo forte abbastanza

da sostenere gli stenti di una vita di attesa

così davanti allo specchio

ti facevi albero del tuo cammino

chioma di sogni su un riposo di rovi

per uno sguardo che sapeva d'oltre...

e resina quei tuoi bambini

per una corteccia  che non poteva scollarsi

dal fusto della linfa

al verde degli occhi aperti

...si consuma la candela e spengo la luce...

ora è l'ombra

sui seni bianchi accarezzati dal ruvido silenzio

di una carezza svanita dietro una seta che odorava di naftalina

...e la confondo nel non piacere di un senza alito

in un armadio senza stagioni...

e cerco la crema di rosa

che lenta la mano girava sulla pelle arrossata

dal vento freddo del silenzio

e annuso quelle mani secche

dalla terra colorate

 di fieno segnate

 di spine raccolte

che sapevan mescolare la zuppa allungata

ai petali rossi di un'altra sera

... si stacca il ghiacciolo
dal tetto della sfoglia ormai digerita
s'infilza la punta dentro la neve del cuore
e si scioglie...

Resta a guardare la foglia che si priva del tempo

e soave ormeggia nelle insenature della ruga

batte nel ritmo del passo cadenzato

sotto il rumore di uno scroscio di secco

mentre si sgretola la ragnatela della trama

dove si perde il ragno

senza meta

Si confonde la chimera

nell'urlo soffocato

di un istintuale abbandono

dove rotolare la pelle

in una rosa di tulle

per un abbraccio

di  tempo

...sapessi io come te
allungare la zuppa
con i petali rossi del domani...

 rosheen

 
 
 

La fiaba dell'acqua

Post n°5 pubblicato il 08 Novembre 2011 da ro.sheen

 

 

Sulle rive del cuore

scivola la fiaba dell'acqua

non sente il muschio del passo

il viscido fuggire le mani

la vita che nelle rocce s'aggrappa

...bivacca al fuoco di un c'era una volta

che non ha s_volta

frantuma l'argine del per sempre

e si fa mai...

Soffia

si dibatte dalla catena della superbia

e strappa gli anelli dei re

Tocca la staccionata messa a riparo del possesso

sfiora la terra del suo cammino

leviga la roccia della sua forma

s'alza di vortice per il suo ossigeno

e romba di pulviscolo di tuono

Oltrepassa l'arroganza umana

sfonda la certezza che del ragno non ha la tela

gusta il sentiero nascosto

e riprende l'antico senso

Si fa sorda nella sospensione prima del rumore

e turbina

s'abbraccia all'albero del vuoto

gira sui piedi del suo occhio

e corre...

prende, lascia, bagna

bisbiglia d'urlo

ode la notte che avanza...

...senti come canta 

tra le fessure delle imposte

non aver paura

riprende la sua parola...

Dentro il grembo

è la sicura culla

il respiro che riposa

La tua spugna d'iride

assorbe l'incomprensibile tempo

corre veloce il suo senso

invade, attanaglia, ingloba

e incatena alle mura di un riparo...

...hai gli occhi dell'acqua

quando fa l'amore con il cielo

e d'acqua succhi l'ovattato rumore della fiducia...

hai la fiaba della vita

che nell'acqua nuota e s'avvita...

ora la vergogna abbassa gli occhi all'innocenza dei tuoi

e ti racconto piano

che  l'acqua si mescola alla terra

solo nelle mani dei giochi dei bambini

e di fango son castelli

cavalieri e principesse

ad allietare i loro giorni

dove gli angeli del bene

cavalcano 

le  onde cattive del male

e vincono...sempre...

ora chiudi gli occhi

strappami un pezzo di cuore

e portalo a dormire tra le tue mani

sulle nuvole del tuo riposo

e ricostruiscimi del senso del rispetto

granello dopo granello

ridisegna l'uomo

 

rosheen

 

(alla bambina dagli occhi dell'acqua del cielo di Genova)



 

 
 
 

Puntato silenzio

Post n°4 pubblicato il 30 Ottobre 2011 da ro.sheen

 

 

 

 

Mi scompiglia la sete del vento

nelle spirali ramate del mio ricciolo

il nero di seppia

gioca alle ombre della tempesta

Si carica la nube

del pensiero di uno scontro

d'aria gelida si veste

e percorre le alture delle cime

a richiamare vortici di calore

Tuona la voce del troneggiante silenzio

richiama la mano dallo scettro ferita

ed è la sberla della carezza

che scuote le turbolenze di una fermata

per una partenza di possesso

che infiammi il cielo  di solo sguardo

dove la forca alimenti braci di capelli

e la vorace bocca s'apra al respiro del risucchio

avida di tempo

che sia fine prima dell'inizio

che abbia dolore come carezza di pelle

e spine di lingua

a punteggiare la notte delle palpebre

Ch'è l'anima a possedere

mani di frusta

e lo sguardo

l'impugnatura del cuore

e d'anima mi frusto

all'ombra del suo stesso incedere

e sbatto  alla porta del cosmo

incatenandomi alla finestra d' ali

per un ricamo di luce al buio

che rimanga buio

... dentro...

e d'unghie graffio la strabordante gioia

di sapere che il vuoto è il pieno del vissuto

...e mi strappo il ricciolo che mi accompagna

nella spirale temporale di una passione...

è un senso di quiete

quel vuoto che consola

nel morbido liscio frusciante filo urlato

di mente e cuore

che gira e gira adagio

tra gola e occhio

dita e pelle

... si fa catena
di un presto con fuoco...

Ed è frusta la coda della nota vuota

si lega alla solitudine

di un senza tempo

per un pieno di pausa

per una chiave di basso

che apra la mano

al pieno dell'altra

in un puntato silenzio

 

 rosheen

 
 
 

HACHIKO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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