filctem HAUPT-PHARMA

informazione della rsu Filctem CGIL del sito di Latina

Creato da lizrael1 il 10/07/2010

Sito ufficiale Filctem Haupt-Pharma di Latina

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Lo scopo di questo Blog è solamente dedito all'informazione di carattere sindacale del sito della Haupt-Pharma di B.go S.Michele a Latina.

Esso è un mezzo per condividere, commentare e ad acquisire suggerimenti sulle problematiche dell'azienda.

 

 

 

 

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Tennenini Domenico

 

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Tennenini Domenico

 

Delegati al direttivo Regionale Ficltem CGIL

 

Tennenini Domenico

 

Per contatti e adesioni

FILCTEM CGIL LATINA

via Cervetri, - 04100 Latina
tel. 0773/481321 - fax. 0773/693306
e-mail: filctem.latina@virgilio.it


Segretario generale:

Dario D'Arcangelis
tel. 3482418704

Segretario

Walter Cassoni

 

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CCNL Chimico...da rivedere

Post n°175 pubblicato il 06 Ottobre 2012 da lizrael1
Foto di lizrael1

CCNL Chimico: secondo il Comitato Direttivo della Filctem-CGIL nazionale, è da rivedere

Il comitato Direttivo della Filctem ha espresso un "giudizio negativo" sull'esito del negoziato

per il rinnovo del contratto dei lavoratori chimici e farmaceutici. L'intesa era stata raggiunta lo scorso 22 settembre dalla segreteria insieme agli altri sindacati e alle associazioni imprenditoriali. Il 24 settembre, però, il Direttivo ha votato all'unanimità, con 9 astenuti, un documento nel quale "evidenzia la palese distanza tra i contenuti del documento votato dal Direttivo Nazionale dell'8 novembre 2011 e il testo sottoscritto".


 

Il Direttivo del sindacato di categoria "ritiene imprescindibili alcune modifiche sostanziali al testo concordato e impegna la Segreteria per la loro realizzazione".
"Nel merito dei punti sottoelencati - si legge nel documento - il Comitato Direttivo esprime un giudizio negativo sull'esito del negoziato e chiede una significativa modifica:
- derogabilità del CCNL : vanno indicate chiaramente le materie delegabili alla contrattazione di secondo livello così come demandato nell'accordo del 28 giugno, fermo restando l'unicità del CCNL e contestualmente vanno definite tra le parti le nuove regole per le RSU .


- nuova occupazione giovanile : va modificato radicalmente l'impianto contrattuale, laddove sono previste norme modificative del CCNL che determinano, di fatto, forme di "salario d'ingresso" e normative diverse per i giovani .


-la costituzione di fondi bilaterali aziendali, il cui scopo potrebbe determinare il venir meno del principio di universalità del sistema di protezione sociale, quali gli ammortizzatori.
Nell'insieme - prosegue il documento - l'impianto contrattuale appare più come un documento politico e di "buoni auspici" tra le parti anziché la determinazione di regole chiare e condivise utili a dare certezze ai lavoratori e alle lavoratrici dei loro diritti e consegnare alla contrattazione di secondo livello un mandato sulle loro prerogative contrattuali. Per queste ragioni e vista l'importanza del rinnovo del CCNL Chimico Farmaceutico nel quadro della stagione contrattuale della nostra e delle altre categorie , oltre che del dibattito in materia di produttività aperto dal Governo che investe le parti sociali , il Direttivo Filctem impegna la Segreteria a ricercare soluzioni di merito che modifichino i punti di criticità dell'accordo in tempi rapidi .

Se ciò non si dovesse determinare - conclude il documento approvato - il Comitato Direttivo dovrà esprimere un parere vincolante per la definitiva conferma al testo contrattuale".

 
 
 

cosa succede?

Post n°174 pubblicato il 05 Ottobre 2012 da lizrael1

Analisi e valutazione del clima in azienda

Da più di un impiegato di alto profilo, da livelli superiori al” B”, si sentono cose assurde come,” si lavora troppo e non ci pagano gli straordinari o gli operi stanno meglio di noi con ore e ferie riconosciute”.

Si sta aprendo una guerra tra poveri dove chi dice questo non sa che clima sta creando.

Questi signori, ignorano cosa significa fare turni, non conoscono le differenze di vita tra chi fa i turni e chi no.

Ciò non significa che chi non svolge l’orario a turni non lavora ma non ne conosce” l’usura di vita”.

L’azienda non ha saputo trasmettere i propri valori fondamentali  a questi lavoratori  che sono di RESPONSABILTA’, si sta arrivando a qualcosa di incerto che non può essere trascurato, sicuramente il clima aziendale scema.

La collaborazione viene sempre meno, il coinvolgimento delle risorse umane non avviene in modo approfondito e viene trascurato, tanto da non avere la giusta collaborazione da parte di tutti i lavoratori (quadri, impiegati e operai).

La consapevolezza del fatto che il coinvolgimento e l'impegno delle risorse si può ottenere e sviluppare attraverso l'insieme di elementi o fattori che contribuiscono a migliorare e favorire la qualità complessiva degli ambienti di lavoro è testimoniata dalla crescente attenzione all'interno delle aziende per l'analisi di clima, riconosciuto come indicatore della qualità delle relazioni interne.

Bisogna intervenire, come, iniziando a fare una prima analisi delle motivazioni attraverso il "clima aziendale".

Il lavoratore sarà tanto più produttivo e coinvolto nel processo aziendale quanto più si sentirà motivato, cioè quanto più vedrà soddisfatti i propri bisogni e la qualità delle relazioni:

  • tra individuo e management aziendale
  • tra individuo e lavoro che svolge
  • tra individuo e colleghi in azienda.

La misura del clima rappresenta lo scarto tra le aspettative delle persone e la realtà vissuta quotidianamente: uno scarto minimo genera un buon clima aziendale a favore dell'impegno, uno scarto elevato genera delusione.

Si considerano 10 fattori primari che concorrono in modo rilevante alla percezione di un clima di lavoro positivo e che possono predire la qualità e la durata dei rapporti lavorativi: coinvolgimento, coesione tra colleghi, supporto dei superiori, autonomia, orientamento al compito, pressione sul lavoro, chiarezza, controllo, innovazione, comfort fisico.

La valutazione del clima "percepito" e del clima "desiderato" dal management e dal personale consente di indagarne le diverse visioni e quindi ipotizzare interventi di miglioramento tramite formazione o cambiamenti strutturali e/o relazionali. In un'azienda con un buon clima il turnover è basso così come l'assenteismo e le malattie. Un'organizzazione con un buon clima è un gioiello di efficienza e di vitalità.

Per un azienda, un'organizzazione nella quale sia presente un buon clima è una fortuna perché il contenzioso è pressoché nullo e ogni situazione viene gestita con facilità e con il vantaggio di tutti.
Un'organizzazione di questo tipo è però come un raro fiore delicato, basta poco per rovinarlo irrimediabilmente.
Ed infatti le organizzazioni che possono vantare di avere un ottimo clima sono poche. Così come, per fortuna sono poche le organizzazioni con un clima decisamente pessimo. Il più delle volte ciò che si può dire del clima di un'organizzazione è "nel complesso buono ".

Fabio Rossi consulente di direzione ed esperto sulla Analisi e Valutazione del clima afferma:"La prima sensazione che si prova, venendo a contatto con un'organizzazione, prima ancora dei valori e dei processi organizzativi è il clima.

 
 
 

vari modi di discriminare.

Post n°173 pubblicato il 03 Ottobre 2012 da lizrael1

Perché io sono la prima e l'ultima
Io sono la venerata e la disprezzata
Io sono la prostituta e la santa
Io sono la sposa e la vergine
Io sono la mamma e la figlia
Io sono le braccia di mia madre
Io sono la sterile eppure sono numerosi i miei figli
Io sono la donna sposata e la nubile
Io sono colei che dà la luce e colei che non ha mai procreato
Io sono la consolazione dei dolori del parto
Io sono la sposa e lo sposo
E fu il mio uomo che mi creò
Io sono la madre di mio padre
Io sono la sorella di mio marito
Ed egli è il mio figliolo respinto
Rispettatemi sempre
Perché io sono la scandalosa e la magnifica.



La parola "Apocrifo" deriva dal termine Apocrypha, termine greco, che vuol dire Nascosto, Occulto.
A Nag Hammadi in Egitto all'interno di una grotta è stata casualmente rinvenuta, da un contadino in cerca di concime naturale, la quantita più numerosa e sensazionale di Testi e Vangeli Apocrifi.

Si dice, che nei primi secoli successivi alla morte di Gesù, fossero oltre una ventina i Vangeli che parlavano di Gesù, ma solo 4 sono stati scelti dalla Chiesa e sono divenuti i Vangeli Ufficiali.

Tutti i Vangeli scartati dalla chiesa e ritenuti non autentici sono via via scomparsi, sono stati fatti scomparire o sono andati distrutti.

Sono questi Vangeli scartati dalla chiesa che vengono definiti Vangeli e testi apocrifi.

I testi ritrovati a Nag Hammadi sono 13 di cui 12 sono depositati presso il museo copto del Cairo e il 13°mo a Zurigo dentro una cassaforte.

Alcune fonti dicono che si tratti addirittura di 47 testi.. ma non è certo.

Quello che è certo è che in passato la chiesa si è arrogata il diritto di occultare parte dei testi che raccontano il vissuto di Gesù, dove ritroviamo anche la sua fanciullezza, che nei vangeli ufficiali è davvero appena accennata.

Questo testo, di Maria Maddalena, che si dice fosse la moglie, la compagna di Gesù Cristo, è stato occultato perchè probabilmente come si evince da questa breve citazione, doveva essere molto forte. Una donna poi, che scrive certe cose, non è certamente l'ideale peggio poi se era una prostituta...

Però da notare questa piccola discriminazione sessuale e ipocrita, perchè si ama e venera Gesù Cristo ma non la sua compagna, madre dei suoi figli, se ne avessero mai avuti, chi lo sa..

La donna... oggi come ieri oggetto, spesso e volentieri, di presuntuosi atti maschilisti, ipocriti, e molto spesso pregiudicatori, solo per il fatto che si è DONNE!

2000 anni fa circa una donna scriveva queste parole, come altre, dicono che ci fossero diverse donne tra gli apostoli di Cristo, alcune di loro prostitute altre adultere.. a quei tempi le donne erano forti quanto oggi, questo lo si evince da questo testo che ho scelto di pubblicare oggi. E oggi come allora, continuiamo ad essere beffeggiate solo perchè portiamo la gonna, perchè magari troppo avvenenti, una donna avvenente non può e non deve essere intelligente tanto meno avere una personalità, ed una donna non avvenente viene sbeffeggiata perchè ha solo intelligenza, che nella vita ad una donna (questo quello che pensano gli uomini) dovrebbe essere proibita, addirittura dovrebbe essere punita con 20 anni di carcere.

Dico questo con assoluta certezza, perchè è proprio il colloquio e il confronto con uno degli uomini che io ritenevo degno della mia stima, l'altro giorno ha pensato che io fossi un vero spreco, perchè munita di grande femminilità, quindi sexy a suo avviso, ero in deficit (come tante altre donne che però a suo avviso non avevano la mia carica femminile) perchè uso troppo la mia intelligenza, perchè penso, perchè dico quello che penso e perchè quando lo faccio sono estremamente incisiva, mi ha anche accusata di vedere solo bianco o nero...

Certamente in certi contesti non credo proprio di poter fare a meno di essere categorica,.. quando uno mi attacca per la mia intelligenza non posso certo dirgli: " oh, per bacco, hai ragione, devo rifletterci un pò, .. devo mettermi in discussione, vedermi dentro, cercare di smussare la mia intelligenza, smetterla di vedere le cose come sono e lasciare invece che gli altri mi facciano il lavaggio del cervello.. hai ragione, grazie per avermi illuminata!" e tanto per restare in tema di pregiudizi avrei dovuto dirgli : " adesso vado a farmi bionda!" Per fortuna non tutti gli uomini la pensano come lui, e quindi noi donne abbiamo ancora la speranza di avere accanto a noi degli uomini forti, capaci di avere un confronto non minatorio nei nostri confronti.

Si puo essere non donne e sentirsi discriminati allo stesso modo. Il vero problema non è il sesso ma il potere, ciò che qualcuno ha cercato di modificare cercando di asservirlo a tutti e non solo a pochi.

In qualsiasi posto, che sia lavoro, casa citta o nazione c'è sempre qualcuno che discrimina per i propri fini.

L'essere che non si piega va eliminato, FRANGAR NON FLECTAR.

 

 
 
 

nuovo CCNL

Post n°172 pubblicato il 24 Settembre 2012 da lizrael1

CONTRATTO CHIMICO-FARMACEUTICO: FATTA L'INTESA

148 EURO L'AUMENTO MEDIO COMPLESSIVO. ORA IL GIUDIZIO SPETTA AI LAVORATORI

Sabato 22 settembre, tra le associazioni imprenditoriali Federchimica, Farmindustria (entrambi associate a Confindustria) e i sindacati del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil è stata siglata l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto 2013-2015 del settore chimico-farmaceutico (più di 190.000 i lavoratori interessati, impiegati in oltre 1600 imprese, il 90% delle quali piccole e medie), tre mesi prima della scadenza naturale del 31 dicembre 2012.

L'intesa sottoscritta prevede un aumento medio di 148, distribuito su minimi e Ipo, in quattro “tranche”: dal 1 dicembre 2012,10 euro, che rappresenta il recupero del differenziale previsto dal precedente contratto; dal 1 gennaio 2013, 33 euro; dal 1 gennaio 2014, 43 euro; dal 1 gennaio 2015, 47 euro; dal 1 ottobre 2015, 15 euro. In sostanza, nel triennio 2013-2015, entreranno nelle buste paga dei lavoratori 3.466 euro rispetto ai 3.367 del contratto precedente.

 
 
 

dichiarazioni delle segreterie provinciali

Post n°171 pubblicato il 30 Luglio 2012 da lizrael1

"CHIARATO CHI?"

"Dichiarazioni scandalose del consigliere comunale Gianni Chiarato sulla vertenza Corden Pharma"

Leggiamo sulla stampa locale le dichiarazioni avventurose del "consigliere Comunale" Chiarato sulla vicenda Corden Pharma. La prima obiezione è: ma il Chiarato conosce la lunghissima e dolorosa vertenza che da due anni e mezzo ci vede alle prese con una situazione complicata e delicatissima? Non risulta che sino ad oggi il consiglio comunale abbia mai messo all'ordine del giorno dei suoi lavori questa vertenza. Definire "sospetto" un accordo del quale non si è seguito tutto il percorso, oltre ad essere una sfacciata strumentalizzazione, intellettualmente disonesta, rischia di mettere in fibrillazione ulteriormente i lavoratori, insinuando il dubbio che si possa fare  chissà cosa e magari evitare forse i licenziamenti.

Non ci risulta che il sig. Chiarato abbia utilizzato le sue dubbie capacità di analisi e le sue altrettanto dubbie doti politiche per scongiurare la chiusura di una realtà produttiva importante della nostra città come la Nexans. Dov'era mentre il sindacato confederale andava a manifestare a Parigi sotto la sede della multinazionale francese?

Del resto, sono anni ed anni che chiediamo alle istituzioni locali di mettere in campo politiche di sviluppo per sostenere l'occupazione ed evitare le crisi industriali. I risultati, grazie anche alla totale inerzia dei partiti sono sotto gli occhi di tutti.

Adesso arriva questo personaggio che, per evidentissime ragioni di visibilità personale, tipiche della peggior politica italiana, si intrufola in vicende che non conosce e dalle quali farebbe bene a stare lontano per evitare di fare ulteriori danni, oltre che a una pessima figura.

Altrimenti chiarisca cosa intende per accordo "sospetto".

Ci dica lui quali sono le alternative e le soluzioni.

Ci spieghi cosa intende dire e quali risultati vuole ottenere quando dice che si farà promotore presso la Regione Lazio di una mozione "per attuare la salvaguardia dei livelli occupazionali" (testuale).

Vuol dire che convincerà la Corden Pharma a non licenziare?

E' dello stesso avviso Claudio  Durigon, coordinatore regionale dello stesso partito politico di Chiarato e al tempo stesso braccio destro dell'assessore regionale alle politiche del lavoro?

Quel Durigon che invece è perfettamente al corrente delle vicende Corden Pharma, avendole monitorate in più riprese a partire dal 2009 insieme al Ministero dello Sviluppo Economico e dal quale ci aspettiamo una presa di distanza da queste dichiarazioni populistiche, visto il ruolo istituzionale con il quale ha sinora partecipato alla vertenza.

Se proprio il Chiarato vuole fare una mozione al consiglio regionale, la faccia sui vitalizi che si sono assegnati i suoi colleghi ed amici di partito, che si occupano più del loro pane quotidiano che delle vicende umane dei lavoratori.

Noi abbiamo preso atto della mancata firma dell'accordo da parte della Ugl che nel merito ha motivato la sua posizione, ma l'Ugl farebbe bene a chiarire ed a prendere le distanze da questo pseudo politico-sindacalista che con queste sue esternazioni danneggia anche lo stesso sindacato autonomo.

La nostra impressione è che, come sempre, le beghe tra i partiti politici ed all'interno dello stesso partito e la voglia di farsi largo a qualunque costo per ottenerne vantaggi personali, spingano a strumentalizzare senza scrupoli il dramma umano di centinaia di famiglie.

A tale proposito siamo esterrefatti per il rinvio repentino dell'incontro previsto per il 30 luglio in Regione, annullato dall'ente nella giornata di sabato 28 luglio 2012. Legittimo il sospetto che ci sia lo zampino della politica. 

Latina, 30 luglio 2012

I Segretari Generali Provinciali Filctem-Cgil; Femca-Cisl; Uilcem-Uil

D'Arcangelis- Cecere- Cavallo

 

 

 

 

 
 
 

Indifferenti

“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.

L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?

Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.

Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.

11 febbraio 1917

 

 
 

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