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Pezzi di vetro

Pezzi di vetro - sulla sabbia bagnata - come emozioni frantumate che ormai non tagliano più…

 

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Se le mucche mangiassero meglio

Post n°75 pubblicato il 23 Marzo 2010 da pezzi.divetro
 

mucca

Gli scienziati hanno scoperto, già da un po’ di anni, che una delle principali fonti di produzione dei gas-serra sono le mucche. Con i loro peti, le mucche producono emissioni di metano che sono decine di volte più dannose dell’anidride carbonica. In paesi come l’Australia, sono la causa del 14% delle emissioni di gas inquinante, addirittura al di sopra di quello che producono le automobili in alcune zone del globo.

Una soluzione mondiale, utile per risolvere il problema, sarebbe quella di elaborare una dieta idonea per i bovini: non più le solite farine che sono causa principale della produzione di flatulenze (a volte anche causa di malattie come la “mucca pazza”) ma alimentazioni anche a base di particolari batteri che permetterebbero una migliore digestione.

Qui nasce la riflessione: all’allevatore cosa può importare se la propria mucca emetta peti a tutto spiano oppure sia pudica e composta come vogliono le regole del galateo? In fondo, se non ci fosse la sua mucca ad emettere gas, ce ne sarebbe qualcun’altra. E poi ci sono le automobili che inquinano di loro…

Beh, forse è l’idea della collettività, l’idea che siamo tutti parte di qualcosa. Che il bene che fa ciascuno, lo fa in favore di tutti oltre che di sé stesso. La riduzione dei gas serra, forse, porterebbe ad un miglioramento del clima, quindi delle coltivazioni, quindi della vegetazione e dell’erba che mangiano le stesse mucche, quindi ad una migliore salute per le mucche…

Lo sforzo è sempre all’inizio; poi tutto il meccanismo va da solo, mosso da una grande armonia.

O forse sono l’egoismo e l’individualità che vincono sempre sugli sforzi volti al bene della collettività.

E’ un eterno conflitto. Eppure a me sembra così naturale pensare che uno sforzo iniziale possa essere un investimento per il futuro. Ma tanti sembrano non saper guardare al futuro, ma soltanto all’immediato beneficio.

Per quanto mi riguarda, se fosse possibile, cercherei di comprare la carne delle mucche che fanno meno peti: un premio alla “flatulenza-zero”. Chissà se un giorno scriveranno sulle etichette la quantità di gas prodotto da ciascuna mucca!

Ah, se le mucche mangiassero meglio…


(La notizia è consultabile qui, qui e qui)

 

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Commenti al Post:
brividosognante
brividosognante il 24/03/10 alle 14:14 via WEB
Avevo sentito questa notizia un bel pò di tempo fa, e credo che come tutti coloro che l'hanno appresa sia stata accompagnata da ilarità, non la vedo così nera come situazione, neppure rosea..(dato l'odore) ma se la natura è perfetta facciamole compiere il suo dovere. Un salutone.
 
 
pezzi.divetro
pezzi.divetro il 24/03/10 alle 18:32 via WEB
La Natura sarà anche perfetta, ma se continuano a dar da mangiare schifezze alle mucche, nel migliore dei casi quelle emettono gas-serra; nel peggiore dei casi si ammalano di malattie gravi (poi trasmesse all'uomo se quella mucca non viene abbattuta ma viene macellata e messa in commercio). Volevo riflettere su questo: nell'alimentazione che si dà alla mucca, tanto lei - povera - non di ribella...
:-)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
daniele il 04/05/10 alle 14:38 via WEB
salve a tutti...scusa, ma cosa intendi per schifezze? io sono del parere che oggi si utilizza l'allevamento e ancor più in generale l'agricoltura come "capro espiatorio" di tutti i mali della moderna società. il fatto che anche gli allevamenti abbiamo un loro impatto ambientale è VERO, come del resto tutte le attività antropiche. però a sentire certe cose mi viene sia da ridere che rabbia: si imputa alla "merda" degli animali maleodori e "mali terribili" ma io sono dell'idea che è meglio la puzza di "merda" che di un qualsisi scarico industriale o di una macchina, che è meglio sporcarsi di "merda" che di un qualsiasi rifiuto industriale; con ciò non voglio dire che il settore agricolo non abbia le sue responsabilità. quello che voglio semplicemente dire è che al giorno d'oggi un "normale" cittadino tende a vedere gli agricoltori come dei ladri, inquinatori e stupratori ambiantali. MA da piccolo allevatore coltivatore diretto ti posso dire che non esiste persona che tiene alla propria terre e al suo relativo inquinamento di più di un agricoltore. LE MELE MARCIE SONO D'APPERTUTTO: il problema è la classe polita che guarda caso favorisce le grandi/enormi azienda agricole che altro non sono che delle vere e proprie industrie e come tali si comportano, cioè PERSEGUIRE IL MAGGIO GUADAGNO E NON RISPETTANDO L'AMBIENTE. Con questo mio commento non voglio giudicare nessuno, ma voglio solamente esprimere il mio sincero e genuino pensiero: spero di essermi fatto capire con chiarezza (è difficile esprimere il tutto in poche righe). grazi mille. Daniele
 
 
pezzi.divetro
pezzi.divetro il 04/05/10 alle 16:58 via WEB
Ciao Daniele, grazie per il tuo intervento.
Per quanto mi riguarda, io acquisto carne da un piccolo allevatore di Rieti (una sorta di G.A.S. che abbiammo creato). Per GAS non si intende la flatulenza, ma il Gruppo di Acquisto Solidale! :-) E lo faccio proprio perché credo molto nella responsabilità del piccolo allevatore e meno in quella delle multinazionali.
Cerco di scegliere la bicicletta all'utomobile, il riciclabile alla plastica... L'idea è quella di metterci impegno, anche nelle piccole cose, quelle che sembrano contare meno. Non ho scritto "sacrificio": ho scritto "impegno".
Nel post non volevo attaccare "gli allevatori" come categoria, ma gli "svogliati". Anche la merda delle mucche conta molto per la salute del pianeta; non perché si tratta di cacca va ignorata.
Lo stesso discorso vale per la frutta, per i libri, per i computer... Ho cominciato con le mucche perché latte e carne sono molto consumati qui da noi.
E' vero, le mele marce sono dappertutto. Ma non per questo dobbiamo stancarci di individuarle, selezionarle, isolarle e cacciarle via dal cesto, per evitare che facciano marcire tutto il resto che c'è di buono.
A presto!
 
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