Creato da pezzi.divetro il 01/02/2009

Pezzi di vetro

Pezzi di vetro - sulla sabbia bagnata - come emozioni frantumate che ormai non tagliano più…

 

La forza delle parole

Post n°174 pubblicato il 30 Gennaio 2012 da pezzi.divetro
 

Se ne è parlato tanto... Vi pubblico la telefonata tra Schettino e il comandante De Falco mentre la nave Costa Concordia stava affondando:

Pubblico le riflessioni di Maurizio Crozza; dice esattamente quello che penso anche io. Ancora una volta i nostri comici si rivelano degli intellettuali molto più raffinati e molto al di sopra della classe politica e dirigente:

L’Italia è piena di comandanti Schettino: persone incapaci che, senza alcun merito, risiedono nei posti di comando.
Schettino è la perfetta metafora di questo paese: uno che continua a dire che va tutto bene mentre la nave affonda, mi ricorda qualcuno...

La cosa più assurda è stata leggere, sui giornali, i commenti degli abitanti di Meta di Sorrento (parroco compreso) che difendevano Schettino considerandolo, a modo loro, un eroe.
L'Italia è ancora dominata da istinti tribali: bisogna difendere a tutti i costi colui che appartiene alla nostra tribù, anche se sbaglia clamorosamente.
E questo è assurdo.
Nessuno di noi, giornali compresi, condanna Schettino come persona: non l'abbiamo mai conosciuto e non lo possiamo giudicare. Lo condanniamo per il ruolo che aveva e per come lo ha svolto: quello di comandante della nave.
Ci deve assolutamente essere una condanna UNANIME al Comandante Schettino: ha dimostrato incompetenza, superficialità e negligenza, provocando la morte di persone che stavano sulla sua nave, ignorando le leggi del mare e le norme morali e creando un danno mostruoso all'ambiente.

L'incompetenza del comandante Schettino ha ucciso delle persone ed ha creato danni all'Isola del Giglio e ai passeggeri della nave. Chissà quanti soldi hanno risparmiato, dalla Costa Crociere, assumendo gente non competente e sottopagandola. Chissà quanti soldi hanno risparmiato sulla sicurezza di quella nave. Ecco il risultato.

Dobbiamo lottare, per la dignitià del lavoro, per la nostra dignità e per quella dei nostri figli, per garantire il futuro dell'Italia, di un paese pieno di persone che meritano e che hanno il diritto di essere riconosciute per il loro valore.

A casa gli incapaci, gli incompetenti e gli evasori.
Largo a chi è capace di lavorare e a chi ha voglia di farlo.

 
 
 

Piccole riflessioni di un cittadino qualunque

Post n°173 pubblicato il 12 Gennaio 2012 da pezzi.divetro
 

Parco degli Acquedotti - Roma

Nonostante la situazione economica del paese, nonostante le difficoltà in aumento per i cittadini (la crisi si farà sentire quest'anno più che mai), quasi non mi pare vero che, finalmente, Palazzo Chigi, sia popolato da persone quasi normali. Ci sono ministri che sembrano capirci qualcosa e che sanno esporre i fatti in un italiano corretto. Evitano di alzare diti medi o di fare proclami razzisti.
E c'è un Primo Ministro che ha peso e considerazione in Europa: la sua parola viene ascoltata con fiducia e serietà facendoci riacquistare credibilità.
I problemi rimangono, e sono molti, rimangono anche le situazioni poco chiare; ma c'è un abisso rispetto a qualche mese fa. Ad esempio Germania e Francia ci ascoltano e prendono in considerazione le nostre riflessioni, piuttosto che ridere di noi come facevano ai tempi di Berlusclown. E ancora, i sottosegretari "pizzicati" in situazioni poco chiare (anche non riferite al periodo dell'attuale carica) vengono cacciati via all'istante, come il sottosegretario Malinconico, costretto a dare le dimissioni per una vicenda riferita a 3 anni fa. Bene, benissimo.
Con il precedente governo, invece, più erano sporchi e freschi di corruzione, più acquisivano meriti per essere assunti negli incarichi pubblici. E nessuno si preoccupava di farli dimettere. Penso a Bondi, assenteista e incompetente, con la mania per le filastrocche senza verbo (che lui chiama "poesie"); è stato costretto a dimettersi dopo mesi di litigi e dopo il crollo della casa dei Gladiatori a Pompei. Oppure penso a Maria Vittoria Brambilla, che ha speso SEI VOLTE il budget previsto dal suo ministero. Penso a Ignazio La Russa, che prendeva l'aereo di stato per andare a vedere la partita dell'Inter; oppure a Claudio Scajola che si fa comprare le case a sua insaputa; penso a Francesco Saverio Romano, rinviato a giudizio per concorso esterno in associazione MAFIOSA; a Sacconi, razzista in maniera impronunciabile.
Leggendo i giornali mi pare di vedere che, per alcune cose, il governo abbia iniziato l'anno con il piede giusto: controlli fiscali a tappeto nel territorio dei super ricchi di Cortina d'Ampezzo; gli esercizi commerciali, durante i controlli, hanno registrato un incremento delle vendite del 400%
E invece di essere grati alla Finanza, questi spilorci che fanno? Lamentano di essere vittime di uno "stato di polizia"...
Ecco: è questa gente ignobile, ladra, bugiarda, falsa, arrivista e parassita che fa il danno dell'Italia.
Ogni hanno vengono evasi circa 150 Miliardi di euro. Se gli evasori pagassero le tasse, in 12 anni azzereremmo il debito pubblico (anche se il calcolo è più complesso, perché parte del denaro viene "assorbito" dal sistema economico, ma vabbè).
La manovra finanziaria pianificata dal Governo Monti è di 80 Miliardi di euro... e noi permettiamo a questi cafoni di parlare in questi termini?
Le cose vanno conosciute e vanno dette, soprattutto per sapere con chi abbiamo a che fare, per sapere CHI sono le persone che vogliono il male del paese e che vorrebbero vivere in un sistema che porta vantaggi solo a loro e danni agli altri.
Tra queste persone c'è Daniela Santanché - mercenaria del PdL e serva del denaro - che ha avuto la faccia tosta di parlare di "criminalizzazione della ricchezza". Una cosa vera, però, lei l'ha detta: da Gad Lerner a "L'Infedele", la Santanché ha commentato "Col Governo Berlusconi abbiamo combattuto aspramente la lotta all’evasione fiscale"; più che di lapsus freudiano, parlerei di "momento di lucida sincerità". Mi ricorda Berlusconi che disse "ho potuto spendere più di 200 milioni di euro per pagare consulenti e giudici...", oppure Marcello Dell'Utri quando disse "è chiaro che io, essendo mafioso...".
E' ovvio, poi, che se il Governo è cambiato ma i 600 parlamentari sono rimasti gli stessi, il nostro Primo Ministro non ha le mani libere più di tanto...
Penso, ad esempio, al fatto che oggi è stata negata, dal Parlamento, l'autorizzazione a procedere all'arresto di Nicola Cosentino, personaggio cardine del rapporto tra malaffare, politica e imprenditoria. Sulla sua testa pendono accuse di riciclaggio di rifiuti tossici, associazione camorristica, P2, rapporti con il clan dei Casalesi...
La Lega Nord, che tanto strilla contro il Governo Monti (dov'erano, loro in questi ultimi 17 anni di Berlusconi....???) ha contribuito a salvare Nicola Cosentino.
Sempre per dovere di cronaca, c'è da evidenziare l'attacco di Calderoli a Mario Monti: il bizzarro e e alticcio leghista razzista, ha affermato giorni fa: "Festa a Palazzo Chigi? Monti lasci!".
Palazzo Chigi risponde con un comunicato stampa:
"Non c'è stato alcun tipo di festeggiamento presso Palazzo Chigi, ma si è tenuta presso l'appartamento, residenza di servizio del Presidente del Consiglio, una semplice cena di natura privata, dalle ore 20.00 del 31 dicembre 2011 alle ore 00.15 del 1° gennaio 2012, alla quale hanno partecipato: Mario Monti e la moglie, a titolo di residenti pro tempore nell'appartamento suddetto, nonché quali invitati la figlia e il figlio, con i rispettivi coniugi, una sorella della signora Monti con il coniuge, quattro bambini, nipoti dei coniugi Monti, di età compresa tra un anno e mezzo e i sei anni . Gli oneri della serata sono stati sostenuti personalmente da Mario Monti e la cena è stata preparata e servita in tavola dalla signora Monti. Non vi è perciò stato alcun onere diretto o indiretto per spese di personale.
Il presidente Monti non si sente tuttavia di escludere che, in relazione al numero relativamente elevato degli invitati (10 ospiti), possano esservi stati per l'Amministrazione di Palazzo Chigi oneri lievemente superiori a quelli abituali per quanto riguarda il consumo di energia elettrica, gas e acqua corrente. Nel dare risposta al senatore Calderoli, il presidente Monti esprime la propria gratitudine per la richiesta di chiarimenti, poichè anche a suo parere sarebbe inopportuno e offensivo verso i cittadini organizzare una festa utilizzando strutture e personale pubblici
".
Beh, che dire: esemplare la risposta del nostro Premier. Assolutamente idiota la tattica di Calderoli di attaccare Monti lì dove, sin dal primo giorno, si è dimostrato sobrio.
Forse Calderoli si è dimenticato che, fino a 3 mesi fa, lui era Ministro di un Governo dove prostitute e criminali venivano scarrozzati con voli di stato (pagati dai cittadini) da una parte all'altra del paese e da una residenza all'altra dell'ex premier.
Non ho parole per l'idiozia e la mancanza di vergogna di certa gente; la Lega Nord è un partito ormai morto. Spero che alle prossime elezioni nessuno abbia il coraggio di votare questi razzisti ringhiosi senza cervello e decoro.
Auguro ogni bene al mio paese. E, soprattutto, mi auguro che si diffonda sempre di più la cultura dell'onestà e del bene comune.
Abbiamo toccato il fondo: ora non possiamo fare altro che risalire.

 
 
 

La città eterna che lentamente muore

Post n°172 pubblicato il 05 Gennaio 2012 da pezzi.divetro
 

Colosseo

 

Lentamente muore chi è schiavo delle abitudini. A Roma ci stiamo abituando alla violenza per strada, al disagio, all'invivibilità.
Per due estati ci sono giunte le umilianti notizie di stupri e violenze sessuali compiute ai danni di ragazze straniere, studentesse, turiste.
Da un anno a questa parte, ci sono omicidi compiuti a freddo, per strada, con armi da fuoco; scene che io avevo solo letto nei libri di storia o sentito dai racconti dei miei nonni.
Da due anni a questa parte stanno tornando di moda le bande fasciste armate di spranghe che vanno in giro a dettar legge.
Ogni volta che c'è un temporale, la capitale d'Italia si trasforma in capitale del disagio: strade allagate, metropolitane bloccate, traffico in tilt.
L'accoglienza è pessima, visto che una metropolitana chiude alle 21, e chi volesse godersi Roma di notte (una città incantevole) non può farlo.
E i servizi sono pessimi, visto che la situazione delle strade crea disagi, che crea traffico, che crea il rallentamento degli autobus, che crea il sovraffolamento delle persone, che si porta dietro il fatto che la maggior parte della gente è costretta a prendere la macchina per motivi di tempo e di comodità, che si porta dietro il problema dell'inquinamento...
Oggi una banda di criminali assassini, per rubare l'incasso del signor Zheng – commerciante di Roma - ha sparato al volto della sua bimba di 6 mesi, in braccio al padre, e lo stesso proiettile ha trapassato la bimba e il padre, uccidendo entrambi.
C'è da aggiungere altro?
Si possono fare mille ipotesi: possiamo dire che è stato un tentativo di rapina, un tentativo di riscossione del pizzo, una lotta tra mafie di diverse etnie (mafia italiana contro mafia cinesi); sta di fatto che, alla fine, ci rimettono sempre gli innocenti. In questo caso disgraziato, ci hanno rimesso i più innocenti di tutti: i bambini.
Non pensavo si potesse arrivare a tanto. Non pensavo che la mia città potesse finire così.
E bruciano dentro le parole di quel BUFFONE CRIMINALE del sindaco Alemanno.che dice: "I romani sono stanchi, servono misure emergenziali".
Maledetto bastardo ignorante e criminale, i romani come me sono esausti già da 2 anni a questa parte: hai vinto la campagna elettorale sventolando lo slogan "più sicurezza per tutti" e risultato è stata la sicurezza solo per i tuoi amici (900 persone fatte assumere nelle aziende municipalizzate, con conseguente crisi delle stesse). La giunta è stata azzerata dopo neanche 2 anni, perché piena di incompetenti e corrotti. Hai invitato a Roma quel porco di Bossi che continua a chiamarci "ladroni", e tu continui a sparar cazzate...
Al posto tuo me ne andrei lontano lontano, dove nessuno possa più sentir parlare di te.
Io ho la mia teoria: il nostro sindaco è un marziano catapultato nella nostra città, che non l'ha mai vissuta, non la conosce e non ne sa NULLA.
Vi avverto, romani: se non ci ribelliamo subito a questo schifo, finiremo in una situazione molto pericolosa. Soprattutto per i commercianti.
La mafia e il rachet hanno già attecchito saldamente nelle città limitrofe: a Cassino, a Fondi, a Frosinone. Roma viene comprata pezzetto per pezzetto dalla mafia cinese che comincia a rigirare i soldi sporchi nell'acquisto di immobili, acquistando palazzi su palazzi (ci fate caso che i negozi che chiudono e liquidano tutto, vengono rimpiazzati da attività di commercianti cinesi?).
Noi cittadini finiremo nel mezzo dei proiettili che si sparano i mafiosi italiani e quelli stranieri che vengono nella capitale a contendersi il controllo di quartieri e attività.
Chi non vuole crederci o chi si sente tranquillo, se ne stia pure comodo in casa a non dar peso alle notizie. Ma non si lamenti se poi il disagio lo tocca da vicino.
E non prenda parte alla vittoria nel caso in cui riusciremo a salvare la città.
Vorrei soltanto che le persone, soprattutto quelle che "amministrano" la nostra capitale, avessero più senso dello stato e del bene collettivo, e più amore per il proprio paese.


C’era una vorta un Re cche ddar palazzo
mannò ffora a li popoli st’editto:
«Io sò io, e vvoi nun zete un cazzo,
sori vassalli bbuggiaroni, e zzitto.

Io fo ddritto lo storto e storto er dritto:
pòzzo vénneve a ttutti a un tant’er mazzo:
Io, si vve fo impiccà nun ve strapazzo,
ché la vita e la robba Io ve l’affitto.

Chi abbita a sto monno senza er titolo
o dde Papa, o dde Re, o dd’Imperatore,
quello nun pò avé mmai vosce in capitolo».

Co st’editto annò er Boja pe ccuriero,
interroganno tutti in zur tenore;
e arisposeno tutti: «È vvero, è vvero».

(G. G. Belli)

 
 
 

Razzinazisti

Post n°171 pubblicato il 17 Dicembre 2011 da pezzi.divetro
 

rogo campo nomadi di Torino

C'era una volta una ragazza di sedici anni. I genitori, nella loro follia  dettata da ignoranza, megalomania, eccesso di patria potestà e qualche deviazione mentale, le imponevano di fare il test della verginità una volta al mese.
E' successo che la ragazza ha fatto una scappatella con il fidanzato, e per nascondere la cosa ai genitori ha raccontato di essere stata violentata dagli zingari.
I suoi amici razzinazisti, hanno colto l'occasione al volo per assaltare il campo nomadi di Torino, incendiarlo, distruggerlo e bloccare i vigili del fuoco che sono arrivati per spegnere le fiamme.

C'era una volta Firenze, la sua piazza Dalmazia e le bancarelle. Una di queste era gestita da 2 senegalesi. E lì si è presentato Gianluca Casseri, razzinazista di Casapound, che ha sparato in faccia a Samb Modou e Diop Mor, uccidendoli. Poi, inseguito dalla polizia e bloccato in un parcheggio, si è sparato.

C'era una volta l'impiegata dell'anagrafe, che chiacchierando con me mi dice: "Pensa che schifo di paese che è l'Italia; abbiamo come politico uno come Vendola. E' gay!! Ma con quale faccia si presenta? Non ti vergogni ad avere in Italia uno così???"

Non sto a menarvela con altre riflessioni, tanto sarebbero solo piene di rancore verso la razzignoranza della gente.
Vi lascio con le parole di Bertolt Brecht, lette anche da Massimo Gramellini - vicedirettore de La Stampa - a "Che tempo che fa".
Sperando che la forza della gente di cultura vinca sull'ignoranza dei molti.


Prima di tutto vennero a prendere gli zingari.
E fui contento perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei.
E stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare.

 
 
 

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Post n°170 pubblicato il 21 Novembre 2011 da pezzi.divetro
 

Monica Bellucci

Quando si trovò a quattro o cinque passi di distanza, girò la testa verso di lui, sorrise e lo salutò con la mano. Quel sorriso e quel gesto appartenevano a una donna di vent'anni! La sua mano si era sollevata con una leggerezza incantevole. Era come se avesse lanciato in aria una palla colorata per giocare con il suo amante. Quel sorriso e quel gesto avevano fascino ed eleganza mentre il volto e il corpo di fascino non ne avevano più.
Era il fascino di un gesto annegato nel non-fascino del corpo.
Ma la donna, anche se doveva sapere di non essere più bella, in quel momento l'aveva dimenticato.
Con una certa parte del nostro essere viviamo tutti fuori dal tempo. Forse è solo in momenti eccezionali che ci rendiamo conto dei nostri anni, mentre per la maggior parte del tempo siamo dei senza-età.
In ogni caso, nell'attimo in cui si girò, sorrise e salutò con la mano il giovane maestro di nuoto, lei ignorava la propria età. In quel gesto una qualche essenza del suo fascino, indipendente dal tempo, si rivelò per un istante e mi abbagliò. Ero stranamente commosso. E mi venne in mente la parola Agnes. Non ho mai conosciuto una donna con questo nome.
Chi è Agnes?
Così come Eva proviene da una costola di Adamo, come Venere è nata dalla spuma del mare, Agnes è sorta dal gesto della signora sessantenne, che in piscina salutava con la mano il suo maestro di nuoto e i cui tratti stanno già svanendo nella mia memoria.
Allora, quel gesto aveva risvegliato in me un'immensa e incomprensibile nostalgia e dalla nostalgia è nata una figura di donna che chiamo Agnes.
Il gesto non aveva rivelato nessuna essenza di quella signora, si dovrebbe dire piuttosto che quella signora mi aveva svelato il fascino di un singolo gesto. Non si può infatti considerare il gesto come un'espressione dell'individuo, come una sua creazione e nemmeno come un suo strumento; al contrario, sono piuttosto i gesti che ci usano come i loro strumenti, i loro portatori, le loro incarnazioni.

(tratto da "L'immortalità" di Milan Kundera)

E a voi? E' mai rimasto impresso il gesto di qualcuno colto in un attimo?

 
 
 

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