Un blog creato da resistenzabianconera il 18/10/2007

Blood black&white

Tutte le notizie sul mondo Juve!

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

FACEBOOK

 
 
 
 
 
 
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 
 
 
 
 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 22
 
 
 
 
 
 
 

 

 
« 36^ 2011-2012: Juventus ...La bandiera più bella »

38^ 2011-2012: Cagliari - Juventus 0-2 TRENTESIMO SCUDETTO!!!

Post n°887 pubblicato il 07 Maggio 2012 da resistenzabianconera
 

La Juve è campione d'Italia. Esplode la festa scudetto
I bianconeri battono il Cagliari a Trieste, l'Inter stende il Milan
Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 6.5, Pisano 5.5, Canini 5, Astori 6, Ariaudo 6, Ekdal 6.5, Conti 5.5, Nainggolan 5.5, Thiago Ribeiro 5 (4' st Cossu 6), Ibarbo 5 (17' st Larrivey 5.5), Pinilla 6. (25 Avramov, 2 Gozzi, 24 Perico, 27 Dessena, 18 Nenè). Allenatore: Ficcadenti.
Juventus (3-5-2): Buffon 6, Barzagli 6.5, Bonucci 6.5, Chiellini 6.5, Licthsteiner sv (26' pt Caceres 6.5), Vidal 6.5 (8' st Giaccherini 6), Pirlo 7, Marchisio 6.5, Pepe 6.5, Vucinic 7, Matri 6 (26' st Borriello 6). (30 Storari, 28 Estigarribia, 10 Del Piero, 18 Quagliarella). Allenatore: Conte.
Arbitro: Orsato di Schio 6.
Reti: nel pt 6' Vidal, nel st 29' Borriello.
Angoli: 5-2 per la Juventus.
Recupero: 4' e 2'.

È scudetto, dopo sei anni, dopo il purgatorio della B, dopo una cavalcata imbattuta, dopo le paure degli ultimi 90’. La Juve torna a vincere nella trasferta più strana, a Trieste, davanti a un Cagliari non arrendevole ma duro, ostinato, deciso ma anche impreciso. E con l’aiuto a distanza dell’Inter, ironia del calcio.

Scudetto numero 28 per gli albi d’oro, numero 30 per i tifosi bianconeri che rivendicano con orgoglio anche i due titoli tolti per Calciopoli. E «30 sul campo» anche per la società, che ha festeggiato con un video su Facebook.

A Trieste è stata una gara emozionante e tesa, anche per le notizie che rimbalzavano da San Siro e infine la gioia repressa dopo tanti anni si è sciolta in un abbraccio tra giocatori e Antonio Conte, il tecnico che ha dato la sua impronta vincente ai bianconeri. E che stasera sul 2-0 ha esultato prima della fine perchè dal Meazza arrivava la notizia del 4-2 sul Milan dell’Inter, rivale di tante polemiche. Per la «gara della vita» lo stadio «Rocco» non fa il tutto esaurito atteso: tranne che per la curva juventina, gli spalti mostrano ampi vuoti; anche tra i sostenitori cagliaritani la disaffezione, più nei confronti di Cellino che della squadra - è evidente.

Conte ripropone a sorpresa Matri in avanti assieme a Vucinic; a destra al posto dell’infortunato De Ceglie torna Pepe. Ficcadenti prova a mettere insieme un attacco «pesante» con Ibarbo fin dall’inizio assieme a Pinilla. La partita si mette subito bene per i bianconeri, che al 6’ fanno l’1-0 con un lancio lungo di Vidal «alla Pirlo», che scavalca la linea difensiva cagliaritana per Vucinic, che entra in area sul filo del fuorigioco e incrocia basso battendo Agazzi. Il Cagliari cerca di reagire e volonterosamente prova a guadagnare terreno, anche con qualche durezza che Orsato consente. Al 14’ un boato scuore lo stadio al primo vantaggio dell’Inter, ma la Juve non forza il ritmo, pur trovando un paio di occasioni al 16’ con un tiro da 30 metri di Pirlo e soprattutto con una botta di Pepe in area un minuto dopo. Preoccupazione al 22’ per Stefan Lichtsteiner, che crolla a terra dopo uno scontro di testa con Pinilla, senza rialzarsi. Intervengono gli operatori del 118 che lo portano per accertamenti all’ospedale di Cattinara. Il Cagliari si fa coraggio e insiste, ma le sue folate risultano confuse e fallose.

La Juve invece comincia a indietreggiare, facendo temere la fotocopia della gara con il Lecce. Al 45’, quando su Trieste inizia a piovere, Pepe cerca la conclusione bassa a rientrare in area da sinistra ma sfiora il palo. A inizio ripresa il gelo si diffonde sugli spalti alla notizia del raddpoppio di Ibrahimovic e del vantaggio milanista, ma poco dopo lo stadio si enusiasma per il pareggio di Milito, proprio mentre all’8’ Cossu - entrato per dare ordine alla manovra - finisce giù in area a contatto con Chiellini, ma viene ammonito per simulazione. Il nervosismo si trasmette anche sugli spalti, con qualche polemica nei confronti dei dirigenti bianconeri. La Juve a questo punto cerca di chiudere il confronto. Più di tutti ci prova Pepe, che al 12’ tira dopo un appoggio impreciso in contropiede di Vucinic. Il macedone risponde al 19’ girandosi bene in area ma tirando alto. Al 27’ ancora lui scambia con Giaccherini e dall’angolo a girare cerca l’angolino, ma Agazzi salva miracolosamente. Infine, la superiorità tecnica juventina viene fuori con il raddoppio al 29’, grazie alla pressione di Borriello che si trova sulla linea di un cross basso di Caceres da destra e viene anticipato sfortunatamente da Canini, che fa un pallonetto al proprio portiere. Quattro minuti più tardi lo stadio esplode per il 3-2 interista, poi al 4-2 è l’apoteosi, con Conte che non sta nella pelle. C’è tempo per l’ultimo tiro di Conti, ma poi la gioia juventina si scatena al fischio finale, con un’invasione di campo attesa per molto, troppo tempo.

Del Piero: "Epilogo strano ma felice". E ora i tifosi gli chiedono di restare
Alex: «Questa sera mi ripaga del 2006». Buffon: «Dopo il Mondiale la gioia più bella». Conte: «Qualcosa di storico»

«Questa serata mi ripaga di tante cose. A cominciare da quel che è successo nel 2006» le prime parole di Del Piero dopo lo scudetto. «È un epilogo strano - ha detto parlando del suo addio al bianconero - Ma lo vivo con gioia: dopo la B stasera ha un sapore speciale. È una bella storia, e sono contento di farne parte».«Oggi festeggiamo uno scudetto che tutti abbiamo meritato e io sono felice di aver dato il mio contributo - ha detto ancora Del Piero -. Io comincio ogni anno per vincere, a volte non capita, ma quello che è successo oggi mi ripaga di tanti anni, a cominciare dal 2006. Fra 15 giorni abbiamo un’altra partita che vogliamo vincere (la finale di Coppa Italia n.d.r.)».

All'arrivo a Caselle Del Piero è stato il più acclamato dai tifosi. «Firma, resta con noi», gli appelli dei tifosi al numero 10. Ci è voluta più di mezzora per far salire tutti i giocatori sul pullman che è arrivato poco dopo a Vinovo.

Conte: "Soddisfatto per me e per il club"
«Oggi mi rendo conto che siamo riusciti a fare qualcosa di super, di straordinario, di storico». Chi parla è Antonio Conte dopo la vittoria dello scudetto a Trieste, grazie al 2-0 sul Cagliari. «Non rinnego quello che ho detto in passato - ha aggiunto - per vincere ci vogliono degli step e invece noi abbiamo vinto subito. È una grande soddisfazione per me e per la società. Sono contento di avere vinto il dopo calciopoli».

Chiellini: "Dedicato a Del Piero e Buffon"
Il commento di Chiellini: «Non c’è bisogno di dire che numero di scudetto è questo: le stelle non sono quelle che cuci sulla maglia, ma quelle che hai nel cuore. La mia dedica va alla famiglia, ma questo scudetto è di Del Piero e Buffon, che ha questa maglia hanno dato davvero tutto».

Buffon: "Ho convissuto con il senso di colpa"
«Dopo il Mondiale vinto nel 2006, questa è la gioia più bella. Per tre giorni - ha raccontato Buffon - ho convissuto con il senso di colpa per l’errore col Lecce. Non posso nascondere che mi ha pesato, ho temuto che qualcuno nella squadra si lasciasse intimidire». Poi la dedica: «Alla mia famiglia, ma anche a Del Piero, a Camoranesi, a Trezeguet, a Nedved», ovvero i giocatori che accettarono la B dopo Calciopoli. «Questo scudetto è un riscatto, è il motivo per cui sono rimasto alla Juve. Non potevo finire senza vincere niente». Buffon ha ripercorso la stagione parlando di «cavalcata incredibile e scudetto meritatissimo. Abbiamo avuto tantissima voglia di sudare, riscattarci e non accettare la sconfitta». Secondo il numero uno della Nazionale, «questo è l’inizio di una grande storia, ma già nello scorso luglio mi ero reso conto che avremmo vinto. Lo dicevo già in giro - ha continuato - anche a qualche ragazzo del Milan: questa è la dimostrazione che il lavoro paga». Parlando invece del ruolo di Alessandro Del Piero, Buffon ha ribadito di essere «contento che ci sia stato anche lui, è stato decisivo - ha notato - in due o tre occasioni e anche lui se lo meritava come me». Il portiere ha poi rifatto l’elenco di una serie di giocatori juventini degli scorsi anni che erano scesi in serie B e a cui voleva dedicare lo scudetto: «Camoranesi, Trezeguet, Nedved e Salihamidzic». «Non era facile scendere in serie B dopo aver vinto il Mondiale o esserne stato protagonista - ha aggiunto - ma lo abbiamo fatto perchè questa società è la storia del calcio».

Festa Juve, ecco lo scudetto più atteso. Tifosi in delirio: "Con questo sono 30"
Cori e caroselli per tutta la notte, squadra assediata all'aeroporto. Il popolo bianconero acclama Del Piero: «Non te ne andare»


 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 
 
 
 
 

FARSOPOLI: COMMENTO DI AFFARI ITALIANI

 
 
 
 
 
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 
 
 
 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

elyravlucagalliangelisirenazzurramattia_desireenuccia_13byccaryo27giuscavona.mattaCopernico9domcollucio.mazzaragrisazFANTENERO11ir.annalorondibitonto
 
 
 
 
 
 
 

ULTIMI COMMENTI

 
 
 
 
 
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
 
 
 
 
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963